Non posso consigliare una marca perché appunto dipende sempre da com'è strutturato il tuo piede.
EVITATE di introdurre plantari all'interno delle scarpe, soprattutto se non siete a conoscenza di un eventuale vostro problema e ancor di più se non avete mai consultato un posturologo. Purtroppo capita spesso e volentieri che chi vi consiglia questi accessori è l'ortopedico, vi assicuro che queste cose fanno più danni che altro. Mi vedo costretto ad entrare un po' nel dettaglio.
Quando si parla di problemi ai piedi, a livello posturale, questi si presentano in 3 modi:
- elemento causativo (responsabile dello squilibrio)
- elemento adattivo (tenta di contrastare uno squilibrio che viene dall'alto)
- elemento misto (dei casi sopra citati)
Il piede causativo può avere un'origine iatrogeno, cioè il problema è dovuto ad interventi (prematuri e senza motivo, molto spesso) sulla struttura del piede come appunto l'inserimento di solette o anche scarpe con volta plantare sostenuta. In soldoni, capita moooolto spesso di dover curare persone che si trovano i piedi (e quindi l'intera struttura del corpo perché la postura è globale) alterati da accessori plantari. Non voglio screditare l'ortopedico o il podologo, che fanno mestieri interessanti e utili, ma questi professionisti dovrebbero lavorare a stretto contatto con un posturologo il quale ha una visione d'insieme della postura largamente maggiore della loro. In altri paesi, negli USA ad esempio,spesso certe categorie di professionisti che lavorano per migliorare la salute del paziente collaborano assieme proprio per poter giungere ad un risultato ottimale, se possibile. In Italia non sempre, perché io Tizio devo incularti (che spesso si traduce nel non informare la persona, la si tiene nell'ignoranza) il paziente, che deve stare da me, i soldi deve darli a me.
Provate voi stessi a documentarvi su certi aspetti della vostra vita (la salute eh, mica si parla di smalto per le unghie

). Vi faccio un esempio: se mi viene una persona con problemi della cervicale, e noto un'incongruenza quando effettuo il test per l'articolazione temporo-mandibolare,
DEVO mandarlo da uno gnatologo per accertamenti. Poi si può discutere sul fatto che un paziente viene sballottato da uno specialista all'altro ma purtroppo non esiste un tuttologo.
Tornando alle scarpe, già immagino la tua reazione a quello che scriverò di seguito perché sono concetti difficili da metabolizzare soprattutto se si è già in possesso di calzature potenzialmente nocive:
- - avampiede un po' più largo per permettere alle dita di poter muoversi liberamente (dita a contatto possono portare a problemi come l'alluce valgo, anche se non c'è predisposizione genetica) quindi, cari maschietti, evitate i tacchi a spillo

- se CREDI di avere il piede piatto, non serve una scarpa con supporto per l'arco plantare ma c'è bisogno di muoversi, movimento, movimento, movimento ( ginnastica posturale, s'intende)
- - deve esserci spazio per poter far "respirare" malleolo laterale e mediale quindi, evitare scarpe che coprono queste zone (l'articolazione deve poter muoversi liberamente, niente stivaletti ad esempio)
- - deve avere una certa elasticità nel movimento della punta in retroversione ma non eccessiva ovvero
Ciò non significa, ad esempio, che se hai un stivale devi buttarlo. Semplicemente, usa quella calzatura saltuariamente e per poche ore (uscita del sabato sera ad esempio, 3 ore non sono un problema). So che molti non possono permettersi di andare a lavoro con una scarpa da ginnastica, per dirne una, e mi rendo conto che quello che ho appena scritto andrà a farsi friggere in mente loro, ma queste sono accortezze che consentono di poter migliorare anche di poco la propria situazione.
Ah un'ultima cosa: camminare a piedi nudi NON è consigliabile se non in presenza di un suolo particolare. Per intenderci, un pavimento liscio senza irregolarità è dannoso per il piede, un suolo irregolare come sabbia o terra morbida sono indicati.