Un utente del forum mi ha inviato un W&B scovato in un mercatino (bel colpo!) per un restauro che lo rimetta in uso.
Il manico presentava delle lacune importanti vicino allo spaziatore e vicino al pivot, la lama era coperta da uno strato di sporcizia e ossido e appariva ridotta a 13/16" da un origine di 7/8" (presumo che se fosse stato un 8/8" il danno sulla costa sarebbe maggiore) quindi con una perdita in altezza di 2-3mm.
Dalla forma generale azzarderei una datazione 1850-80.
La cosa appariva quindi fattibile, anzi doverosa

.

Primo problema (non indifferente): smontare senza danneggiare le rondelle tipiche dei W&B.
Qualsiasi tentativo con trapano e frese sui pin le avrebbe sicuramente slabbrate nella migliore delle ipotesi. Ho deciso quindi di segare i pin dall'interno, sfruttando l'estrema sottigliezza e aggressività delle lame da orafo sul relativo seghetto. Forzando leggermente le guancette con dei distanziatori di cuoio, riuscivo a segare abradendo solo leggermente il corno del manico e l'acciaio della lama e così salvavo le introvabili rondelle.
A manico smontato decidevo di creare delle "protesi" in corno da incollare col cianoacrilato per ripristinare il bel manico originale. L'alternativa di sostituirlo con uno nuovo, sia pure di corno e della stessa forma, la considero l'ultima spiaggia in questi casi.

La protesi sul pivot è stata realizzata con un "incastro a mezzo legno" che prende anche il pivot (e quindi la relativa rondella interna) in modo da garantire la tenuta della parte riportata. Già che c'ero con polvere di corno e cianoacrilato gel riempivo anche le "carie" interne del manico.

Piccola curiosità: con la pulizia del corno è apparsa la firma del suo antico proprietario
Una prima pulizia della lama (finora è stata usata solo la 800 e la 1200 e un po' di polish per capirne le condizioni) mostrava che il pitting era superficiale con un leggero effetto a buccia d'arancia.

Probabilmente il rasoio era stato per lungo tempo coperto di grasso che però alla fine si era seccato permettendo l'inizio dell'ossidazione, fortunatamente non in maniera troppo grave, a parte il solito punto in corrispondenza del bordo delle guancette.
Ora il manico rimarrà a bagno nel neatsfoot oil per 4-5 giorni e una volta reidratato verrà finito e lucidato con le micromesh, la lama invece inizierà il percorso completo sulle carte abrasive e paste per approdare alla affilatura finale.
A un primo esame appare poggiare bene e uniformemente quindi mi aspetto che prenda un bel filo nonostante la sua riduzione in altezza.
