Bushdoctor ha scritto:
-"I risultati dipendono molto dalla durezza del tipo di acciaio da affilare, infatti sembrerebbe che si ottenga una migliore affilatura con i più malleabili vecchi Sheffield che non con i moderni acciai, più duri."
sei uno dei pochi che se ne è accorto.
Per gli Sheffield venivano usati due tipi di acciai in sostanza:
1.Il BS-1407
2.Il blue paper.
Il primo aveva troppo carbonio e a Sheffield non sapevano trattarlo, a Thiers-Issard si'.In sostanza nel paesino francese utilizzavano temperature di rinvenimento piu' alte e tempi brevissimi per far diminuire l'austenite residua (la fase molle di una delle strutture ferro-carbonio).L'austenite residua è maggiore in e come sostanza negli acciai ad alto tenore di carbonio,dato che, tra l'altro, si forma e si espande a velocità molto piu' elevate della martensite (fase dura di una delle strutture ferro-carbonio).La struttura martensitica è quella che permette ad un tagliente di essere riaffilato, piu' o meno bene e velocemente a seconda dell'omogeneità della struttura.Quando senti dire che un rasoio con troppo carbonio è durissimo e quindi difficile da riaffilare,non ci credere...Il problema è che ha molto carbonio, che, se non viene stabilizzato con altri elementi in lega o trattamenti termici adeguati,si forma troppa austenite residua che ne rende il tagliente "molle" quindi difficile da riaffilare e soggetto a microchipping.Questi ultimi fenomeni si verificano anche quando un acciaio è molto puro, povero di manganese, e mostra fragilità al rinvenimento.Per questo motivo molti rasoi Sheffield venivano lasciati anche con spessori grossolani, ai tempi non esistevano sondini per il rilevamento delle temperature, e si diminuiva cosi' il rischio di rotture anche in fase di spegnimento. Dovevano pensarci i coltellinai al momento della vendita a molare bene
il rasoio.Questo di solito accadeva fino a quando, persa la tradizione, riuscirono dai magazzini Sheffield rasoi incellofanati in carte cerate e finirono in mano agli utenti comuni, che pensavano che con una o due pietre si potesse sistemare tutto.Ecco pechè la maggior parte degli Sheffield hanno le geometrie completamente sfasate,a causa di passaggi violenti su pietre troppo grezze.
Il blue paper fu adottato in seguito, preparato in Giappone dai suoi abitanti per i "cugini" forgiatori inglesi, non troppo fini.Il white paper veniva lavorato tramite l'utilizzo di guancette di acciaio con lo 0,4% di carbonio circa.Il white paper è infatti un acciaio puro, con altissima percentuale di carbonio,quindi per i motivi di cui sopra, difficile da trattare.Veniva stabilizzato con altro acciaio "impuro", ma con elementi in lega capaci di stabilizzare il troppo carbonio.Invece di mandar loro billette di "damasco" di white paper e C40, i giapponesi spedirono agli inglesi il blue paper,acciaio già stabilizzato e con una piccola percentuale di tungsteno, in modo da render piu' resistente alle alte temperature, durante le molature, il "pezzo". Mi sono accorto infatti nei miei restauri che alcuni Sheffield resistono molto meglio alle temperature causate dall'abrasione su mola rispetto ad altri,colorandosi lievemente di blu come gli acciai HSS (tra l'altro inventati a Sheffield).