Per quanto concerne le prove di affilatura, posso dirti che l'anziano barbiere ha perfettamente ragione.
La recisione dei peli al volo, a circa 2 mm dalla pelle, è un ottimo test per verificare l'affilatura di un rasoio.
L'unico appunto che si puo' fare è che, a volte, la dolcezza non è commisurata alla capacità di radere di un filo ben impostato.Conviene allora, una volta testato il filo, fare qualche altro passaggio in piu' su pietra, anche semplicemente a secco, in modo da ottenere una rasatura confortevole.Per pietre intendo quelle da lucidatura, con cui è difficile sovraffilare, come ad esempio belga gialla o un'ardesia (turingia, cinese).
Il test dell'unghia funziona anche.In genere se il filo intacca l'unghia scorrendo ugualmente il filo è pronto a radere.Se il filo è ancora da impostare, questi si impunta nell'unghia senza scorrere piu'.Se il filo è sovraffilato, esso scorre sull'unghia senza intaccarla minimamente.
La prova del capello secondo me è la meno utile.Di solito è vero che un capello quando viene reciso dal filo di un rasoio in genere quest'ultimo è affilato.E' vero anche pero' che non è detto che un filo che non recida il capello non sia affilato.I capelli possono avere varie consistenze, da perosna a persona; possono risultare sfibrati o grassi, anche in base a periodi di stress personali.
Infine, vorrei ricordare di scoramellare, anche semplicemente sul palmo della mano il rasoio, prima di testarlo.
Infatti
testare il filo sulla pelle dopo l’affilatura sulla pietra e’ molto ingannevole.Si potrebbe credere ad un filo iperaffilato.
Consiglierei anche di leggere quanto scritto
qui.