Per meglio spiegare il meccanismo ho disegnato alcune figurine da usare come guida (e non come assoluto).
Era una volta il wedge (cuneo) perché il rasoio aveva quella forma, tagliava, ma era difficile e noioso da affilare.
I costruttori si sono posti il primo obiettivo di semplificarne il lavoro di affilatura e qualcuno ha avuto l'idea di passare i fianchi della lama su una mola, asportando un po' di metallo in modo da "creare un vuoto" fra costa e bisello. A questo punto affilare il rasoio richiedeva l'asportazione di molto meno metallo e diventava molto più veloce, era nato il "quasi wedge" o quarter hollow.
Il processo è illustrato dalla figurina in basso nell'immagine, in cui l'arco bluastro rappresenta la mola e il cuneo rosso rappresenta la lama del rasoio.
L'idea dev'essere piaciuta e i vari costruttori si sono spinti sempre più avanti con la molatura asportando sempre più metallo e rendendo sempre più agevole l'affilatura, una tendenza all'ottimizzazione del processo fino ad arrivare al punto in cui l'asse del rasoio veniva spinto ad essere tangente alla superficie della mola, il punto limite oltre cui non si va e che semplifica al massimo l'affilatura.
Era nato il rasoio half hollow, come schematizzato nella seconda figurina dal basso in cui l'arco chiaro in basso non rappresenta una mola, ma è solo lo specchio della mola in alto per mostrare il limite raggiunto.
Rimaneva aperto il problema che dopo le prime affilature il rasoio si consumava, il bisello si ingrossava di conseguenza e l'affilatura tornava a richiedere molto tempo. Qualcuno ha risolto il problema inventando una macchina che utilizza due mole rotanti molto vicine (pochi decimi di millimetri di distanza, come nella terza figura dal basso) che asportano contemporaneamente metallo da entrambi i lati della lama. In questo modo, spingendo il rasoio attraverso le mole si riesce a creare un tratto di lama a spessore uniforme e molto sottile. Risultato impossibile da ottenere lavorando su una sola mola perché il sottilissimo e delicatissimo tratto di lama si sarebbe rotto durante l'operazione.
Il tratto terminale di lama a spessore costane fa sì che anche dopo numerose affilature il bisello continui a formarsi sempre dello stesso spessore. Era nato il rasoio full hollow.
Come risultato secondario (ma non tanto) ci si accorse che la lama sottile e flessibile era particolarmente dolce nella rasatura e il nuovo obiettivo diventava la produzione di lame sempre più confortevoli, cioè con un tratto di lama a spessore costante sempre più sottile e lungo proprio per migliorare la flessibilità e la morbidezza associata alla rasatura. A questo proposito vennero costruite macchine che usavano mole molto piccole e poste molto vicino.
Nascevano così i rasoi extra hollow in cui la porzione di lama a spessore costante non era più funzionale alle affilature ripetute, ma veniva estesa oltre il necessario proprio per guadagnare in flessibilità e morbidezza.