In realtà la mia “folgorazione” più che sulla via di Damasco è avvenuta per il Damasco !
Ecco quindi i miei tre rasoi in damasco, con una breve descrizione, tralasciando volutamente tecnicismi di cui poco capisco ed a cui poco sono interessato (so che a qualcuno si rizzeranno i capelli per questa affermazione ma tant’è!)
E partiamo con il Giappone:
Nigara-san (il primo in alto)
Kamisori realizzato usando shirogami core steel fper il tagliente ed incorporando un “spiralled Damascus pattern” on the handle and head. Il nome di questa forma di Damasco è An Mon, ispirato ai gorghi che formano le cascate di World Heritage Shirakami Mountains adiacenti alla città di Hirosaki which is considered the intellectual property of Nigara-san and is patented in Japan.
Machida Itsushi (Tadashi) (al centro)
48mm Bohler K990 blade Multiplex Layer Nickel Damascus Japanese Kamisori
Il manico ricorda il bamboo mentre la lama è realizzata da strati di Nickel ed acciaio morbido
Il tagliente è acciaio Bohler K990(high carbon, pure carbon steel).
Il terzo infine rasoio di Luca Pizzi (in basso)
Damasco san mai colorato con bagno di sali e RWL34 , della serie Mille e una Notte.
Manico e scatola: un mosaico fatto su legno, con osso, legno e ottone!
I Kamisori ed il Luca Pizzi sono rasoi estremamente diversi, non solo per origine (oriente vs occidente) ma anche per concezione (semplicità vs opulenza) .... quello che mi preoccupa veramente adesso sono gli infiniti step intermedi che di volta in volta si presenteranno. E non mi sembra che San Paolo si sia poi "riconvertito"....