ischiapp ha scritto:rapporto qualità / prezzo DOPO aver finito un sapone?
Questa affermazione, condivisibile in toto da chiunque (e da me in primis!) sa però un po' di "depistaggio" della discussione in atto ed in riferimento alla mia nota sull'aumento "ingiustificato" del prezzo dei saponi in oggetto negli ultimi uno/due anni.
"Depistaggio" perché è ovvio che la qualità più importante di un prodotto è la sua qualità e che la durata ne riposiziona il costo relativo. E tutti sanno che la durata di un sapone
semi-duro come quello in oggetto è superiore a quello di paste, creme ecc. ecc. Ergo due punti "gratis" a favore del sapone in oggetto!
Torniamo a parlare di aumenti "ingiustificati" dei prezzi: non dovuti all'aumento dei costi delle materie prime, gli altri produttori non hanno fatto aumenti di questa entità... O a complitati ed imprevisti ricollocamenti dovuti ad espansione in mercati esteri, vendita all'ingrosso ecc. ecc. Stiamo parlando di un serio produttore che lavora e produce dal 1945, non un dilettante che saponifica nella casetta in mezzo ai boschi...
E neanche dovuti ai costi delle "rare" o "strane" sostanze che contribuiscono a rendere l'INCI di questi saponi dalla "biblica" lunghezza... Qualcuno ha anche posto il dubbio che poi servano realmente tutti questi componenti per fare un buon sapone, vedi Martin de Candre, Nuavia e tantissimi altri ottimi saponi con INCI cortissimo, ma io non sono un chimico, quindi tralascerò questa parte del discorso.
Dalla veemenza di alcuni interventi è invece emerso il "valore aggiunto" che alcuni utenti danno ad un sapone, indossandone la casacca ancor prima ed ancor meglio del produttore - una volta si sarebbe detto "più realisti del re...". L'orgoglio e l'arroganza di POTER E VOLER pagare di più per avere qualcosa che ad altri potrebbe essere precluso...
Anche questa parte del discorso non mi interessa, la ritengo infantile e triste, non stiamo parlando di oggetti che costano centinaia di migliaia o milioni di Euro ma di 36 Euro, una cena al ristorante o due pizze un sabato sera... Insomma, sono somme che praticamente tutti possono permettersi, soprattutto considerando che effettivamente il prodotto è buono e dura tanti mesi...
Torniamo al concetto originario: l'aumento ingiustificato da fattori economici del prezzo di vendita. L'unica giustificazione secondo me realistica, come scritto da tanti, è stato solo il desiderio imprenditoriale di massimizzare ancora di più l'utile - interesse legittimo in una società capitalista e governata dal capitale e dalla finanza come quella attuale.
D'altra parte dovranno essere i singoli utenti a guardare dentro loro stessi e chiedersi quanto li soddisfa o li fa sentire migliori possedere un prodotto ormai "di lusso", come tanti altri che ben tutti conosciamo...
Piuttosto chiediamoci, fino dove si/ci spingeremo? E possiamo chiedercelo per tanti altri produttori, non solo per SV o pochi altri... Personalmente ho parecchi dubbi anche sui saponi artigianali, che nascono com e i funghi nei garage americani, canadesi o inglesi... Saponi prodotti da chi? Da pensionati annoiati? Da lavoratori che hanno perso il lavoro? Da speculatori senza scrupoli che cercano di cavalcare la tigre della rasatura tradizionale? Chi controlla i loro procedimenti, i loro ingredienti, chi testa in laboratorio i loro prodotti, che costano anche più di tanti prodotti di marca?
La rasatura tradizionale, negli ultimi anni, è diventata un treno che sta correndo molto, troppo forte... Troppa gente ci sta salendo sopra, stiamo attenti anche a questo... Magari meglio fidarsi di chi su questo treno c'è da molti decenni...
