Ogni tanto la mia ossessività prende il sopravvento e mi obbliga a raccogliere dati e organizzarli.
Mi illudo che, così facendo, possa giungere alla “rasatura perfetta”.
Tra le tante variabili che partecipano al risultato ricercato , ho deciso di concentrarmi sulla fase finale della affilatura e in particolare sull'uso in tal senso di pietre cd. giapponesi.
La premessa obbligatoria è che allo stato attuale ritengo una rasatura buona se e quando, le sensazioni soggettive di “buona rasatura” , compaiono dopo due passate (pelo e contropelo) in assenza di ritocchi. Il risultato raggiunto deve essere quello di una rasatura morbida e profonda in assenza di bruciore e/o fastidio nell'arco delle 24 ore successive. Inoltre la rasatura deve essere tale da permettermi la rasatura il giorno successivo.
Se non ottengo questo risultato, e la sola coramella non funziona, il rasoio torna sulla/sulle pietre.
Capisco che così facendo attribuisco al solo rasoio il risultato e , allo scopo, ho ridotto drasticamente il numero di saponi utilizzati.
Venendo alle pietre: ritengo che il passaggio sulla ultima pietra influisca significativamente sulla sensazione soggettiva di morbidezza/dolcezza della lama sul volto.
Ritengo che la cd. profondità di rasatura venga influenzata anche dalle pietre precedenti (in fase di impostazione del bisello e cd. prefinitura).
Ho valutato le pietre in mio possesso attraverso un soggettivo rapporto morbidezza/profondità.
Ho utilizzato le pietre su molti dei miei rasoi vintage/usati (in carbonio e con grind diversi).
E' mia intenzione proporre alla vostra attenzione le pietre jap che attualmente uso facendo precedere i risultati da una breve descrizione della pietra usata (eviterò uso di termini jap vista la discutibilità dell'uso di detti termini in un contesto culturale molto distante da quello originario).
Inizio da:
Pietra dichiarata Nakayama ( in assenza di ideogrammi stampati);

Acquistata sul forum; verosimile usata; grit presunto/ dichiarato 8000/10000;prezzo di acquisto medio /alto (range prezzo: 30 basso/ 70 medio/ 110 alto / 150 ++alto).
Alla vista : colore giallo paglierino; sparse, rare inclusioni rosso/ ruggine; ininfluente linea di discontinutà; forma irregolare ; arrivata lappata e rettificata e montata su supporto di legno ; bagnata assume colore più vivo e traslucido; non assorbe molta acqua; asciuga rapidamente.
Al tatto e alla punta della lingua : molto liscia, sensazione semi-vetrosa
Lo slurry : non produce slurry al passaggio del solo rasoio; con bout di 7H produce slurry fantasma; con DMT 1200 mesh produce slurry giallo/grigio
Al lavoro: senza slurry sensazione di scivolamento ma con un minimo di grip ; con slurry fantasma sensazione di scivolamento libero ma con grip e precoce effetto ventosa; con slurry da DMT 1200 mesh, la pietra diventa più veloce mantenendo la sensazione di grip .
Feedback durante l'impiego: facendo riferimento al post di @kairen confemato da @gene definirei il ritorno cenestesico di tipo legnoso. La pietra sembra lavorare bene con slurry fantasma anche se la tendenza ad asciugarsi velocemente, impone una nuova aggiunta di acqua (con relativa prima diluizione). La pietra non molto bagnata “aggrappa” il rasoio con forza e con il rischio di “stroke forzato”.
Aggiungerei che la pietra appare molto sensibile alla regolarità degli stroke e, come ogni pietra dal comportamento duro, sembra non perdonare un non corretto appoggio del rasoio. Globalmente la sento una pietra non facile che necessita di movimenti ben calibrati.
La utilizzo dapprima (10' ) con slurry fantasma fino al verificarsi dell'effetto ventosa che cerco di non esasperare aggiungendo acqua (spruzzata); aggiungo acqua a lavare e termino con solo pietra bagnata.
Mostra identico comportamento con nastro o senza.
Risultato visivo (a ingrandimento 60x) : bisello lucido in assenza di striature perpendicolari al tagliente.
Capello: buono già dopo uscita con tendenza a far saltare il capello; migliora dopo strop
Sul volto: manca un po' di morbidezza e sembra accentuare le doti di profondità di certe lame.
Le sbarbate con rasoi finiti su tale pietra sono sempre molto buone, ma mai ottenuta una rasatura cosidetta “eccezionale” (una passata verso pelo= DFS)
Attualmente la uso quando un rasoio va rifinito anche in termini di profondità riservandomi di passare su altra pietra. La considero comunque una pietra da studiare.
Sempre faccio seguire scoramellature su Paciccella e Kanayama ( o altra jap in cordovan)
La ricomprerei: si.
Un saluto
[riga]" ....había aprendido a afeitarse con navaja barbera, y nunca más lo pude hacer de otro modo...." (G. Garcia Marquez 1981)[/riga]