L’elefante è il simbolo della forza e della prosperità e nella tradizione indiana è raffigurato come il pilastro dell’universo e il guardiano della Terra.
E’ piuttosto singolare che gli amuleti a forma di elefante, un animale così lontano per molte culture, come ad esempio quelle europee, siano stati considerati sin dai tempi più remoti propiziatori di fortuna e anche di salute.
In Europa, nel Medioevo, l’elefante era emblema di saggezza, temperanza, eternità e pietà, per la sua capacità di convivere in branchi e prendersi cura dei propri simili fino alla morte.
Tuttavia sembra che l’origine di tale amuleto si trovi nella tradizione religiosa indiana, uno dei paesi asiatici dove questo animale vive e dove si adora il dio Ganesha, il figlio dalla testa di elefante di Shiva e Parvati, considerato il dio della fortuna: gli indù lo invocano per chiedere pace e prosperità. In India si ricorre a questo dio quando si hanno problemi e difficoltà, poiché si ritiene che la sua poderosa proboscide possa eliminare qualunque ostacolo si presenti sulla strada che porta alla felicità.
Il talismano dell’elefante poi è diventato popolare e diffuso su scala mondiale durante gli ultimi anni del XIX secolo, all’apice dell’avventura coloniale britannica in India, e ha raggiunto la sua massima diffusione intorno al 1930 quando si usava largamente negli Stati Uniti, in Canada e in molti paesi europei. L'importante però è che abbia la proboscide puntata verso l'alto!


