quelli che essi vedono
Cesare, De Bello Gallico, t.VI, 21,2
Inghilterra, Germania e Francia sono Paesi famosi anche per la produzione di rasoi di alta qualità, nel corso dei secoli. La cultura alla base della tecnologia finalizzata alla produzione di questi strumenti, è da sempre radicata in questi popoli; basti pensare al fisico Faraday, che impostò scientificamente lo studio della metallurgia per la produzione di rasoi artigianali, Mushet che creò acciai per la coltelleria e per la lavorazione di taglienti per l'industria di potenza in generale aiutato dal collaboratore Bessemer, Rudolf Schmidt , Tenente colonnello dell'esercito svizzero e allievo di Abadie di Francia, ecc.
Accanto a questi illustri personaggi, troviamo gente comune che già nel 1840 stemprava e ritemprava vecchi strumenti da taglio per trasformarli in "nuove" lame di coltello e rasoi. Un tipico esempio di riciclo. Una leggenda popolare e persistente, che risale probabilmente a più di un centinaio di anni fa, sostiene che ai "vecchi tempi", la gente ricavava coltelli da vecchi strumenti da taglio, lime, ecc. chiamati in inglese "files". Il perpetuarsi di questa leggenda ha spinto molti forgiatori dilettanti e non a forgiare coltelli e rasoi da vecchi files anche riscontrando un certo successo.
Per quanto concerne la letteratura,un esempio in merito all'argomento trattato in questo thread lo possiamo riscontrare nel passaggio tratto dal libro Moby Dick (pubblicato nel 1851).
In esso si afferma che l'arpione è stato forgiato con l'utilizzo di tutti i rasoi a mano libera appartenenti agli uomini della ciurma e con ferri di cavallo portati sulla nave dal capitano Achab per scaramanzia.L'autore del romanzo, Melville, volle cosi' sottolineare che per il capitano della nave catturare la balena era importante piu' di ogni altra cosa al mondo.
Penso anche che Achab intendesse usare i ferri di cavallo per forgiare l'arpione per avere maggior fortuna nel catturare la balena.
In una sorta di alchimia le persone di un tempo, nel forgiare una lama da un vecchio file, sembra quasi che intendessero anche trasferire l'"anima" dell'oggetto vissuto, in uno nuovo, come in una sorta di reincarnazione.
Tra i vari hobbisti poi divenuti forgiatori competenti di "files" annoveriamo: Matthias Spencer, Scotland-street ,James Cam, Norfolk-street
John Corker, Furnace-hill ,ecc.
Sin dalla più tenera infanzia, ai bambini delle popolazioni tedesche, francesi, inglesi, veniva tramandata tramite racconti e credenze popolari la cultura alla base della forgiatura di manufatti in acciaio e di altre lavorazioni dell'arte orafa, nonché della costruzione di altri strumenti inerenti alla cura della persona.
(esempi con foto visibili qui,grazie).
Le leggende narrano che a SVARTALFAHEIMR, si diffusero Elfi e Nani che hanno esteso il loro dominio su miniere, metalli, divenendo fabbroferrai. Sono loro che hanno temprato per Orlando la spada Durlindana, Gungir per Odino, la spada maledetta di re Heidrek, il martello folgorante di Thor. Simili storie si possono leggere in libri quali, ad esempio, " l'Edda di Soemond che è del 1178-1241


Altri racconti databili intorno al XV secolo, come ad esempio " Das Deutsche Heldenbuch " trattano di come Dio diede l'intelligenza e l'istruzione prima ai Nani affinché potessero in un futuro incerto rivelare i segreti dell'arte orafa e della costruzione di utensili in ferro e rame agli uomini, ancora primitivi. I Giganti furono creati da Dio per proteggere i Nani e quindi conservare il sapere destinato all'Umanità che loro custodivano e praticavano nelle Miniere e nelle Caverne.
Ad autori più o meno sconosciuti si sono affiancati, nel raccontare queste Epopee, scrittori del calibro di Tolkien, Grimm, Eugenè Dubois, ecc.
Vediamo ora più in dettaglio quali sono le figure fantastiche annoverate nel Folklore dei popoli tedeschi, francesi, inglesi, irlandesi che secondo i racconti popolari hanno tramandato l'arte orafa e le tecniche di forgiatura agli uomini.
I Knocker
Abitano le grotte e caverne del Galles, dell'Austria, della Germania. In Austria, curiosamente, vengono chiamati anche Nichel(s) come l'elemento. Estraggono minerali e lavorano il ferro, avvertono i minatori di eventuali cedimenti della miniera in cui abitano. In cambio di un po' di cibo accompagnano i minatori nelle vene più ricche della miniera. Picchiettano con il martello su una campana "a morto" quando un minatore passa a miglior vita.
Quiet Folk e Stille Volk
Come altri nani del sottosuolo, si dice che li abbia creati Odino, impastando la creta. Li ha resi praticamente immortali. Il loro sguardo non brilla e nella pupilla niente più che un vago barlume. Costruiscono armi per altri esseri mitologici e per gli umani. Lavoratori indefessi; si narra che questa loro frenesia sia dovuta al fatto che mentre venivano creati la Terra fosse stata colpita da un meteorite. I loro abiti sono di tela e cuoio ma, nei giorni di festa, specialmente per la festa di Sant'Eligio, si vestono con abiti regali, impreziositi da oro e minerali preziosi che trovano scavando nella roccia e che lavorano per ricavarne ornamenti. Venivano scelti dagli uomini come padrini di battesimo per il primogenito maschio, che, in quel modo, avrebbe goduto di ottima salute e ricchezza per tutta la vita.
Spiriti del fuoco greci e Telchynii
Sono fabbri operanti al servizio delle divinità olimpiche. Forgiarono il Tridente di Poseidone e la Falce di Crono. Vivono nelle bocche dei vulcani e furono loro a fondere la statua sacrificale di Moloch. Maneggiano la lava a mani nude appiattendo con i pugni il metallo fuso.
I Bergleute
Di loro trattano antichi manoscritti del XVI secolo. A differenza degli altri nani delle caverne vivono in case su pianure e colline. Anch'essi molto buoni con gli umani, aiutarono anche Biancaneve. Scacciano creature infestanti come i Wichtlein, che si annidano nelle fondamenta delle case e nei cimiteri.
Klok's Tomte
Vivono nelle cime scoscese delle montagne di Germania, Austria e Tirolo.
Realizzarono la celebre mano meccanica di Gotz von Berlinchingen per consentirgli di riprendere la spada e la lotta contro il vescovo di Bamberg e i borghesi di Colonia. Costruiscono armature e altri automi meccanici ,orologi. Viaggiano nel tempo grazie ad una macchina di loro invenzione.
Il Petite Homme Rouge delle Tuileries
Sin dalla costruzione delle Tuileries nel 1564 ad opera di Philibert Delorme è segnalata la presenza di un folletto vestito di rosso. Per lunghi secoli è rimasto accanto alle teste coronate, minaccinado tuoni e fulmini quando il Re Sole halasciato le mura del palazzo per quelle di Versailles. Il folletto rosso è rimasto tutto solo, alle Tuileres, rifiutandosi di traslocare.Durante la Rivoluzione lo si è visto ballare sfrenatamente! Avevano sbagliato a non ascoltarlo!
Si narra che Napoleone avesse vinto le varie battaglie grazie ai suoi consigli, tranne, appunto, quella di Waterloo in quanto, per contraccambiare i servigi del folletto Egli avrebbe dovuto cedergli l'anima. Si dice che questo essere mori nel 1871 in seguito all'incendio di una parte del palazzo durante La Comune di Parigi.
Fu lui ad insegnare le regole della rasatura, delle buone maniere e dell'eleganza maschile ai vari regnanti.
Il Domovoi e gli spiriti Familiari dell'Isba
E' un "genio del focolare". Lo si evoca ponendo su un tovagliolo bianco una zuppa di barbabietole e un po' di panna acida. Vive ne focolare, e i suoi occhi rossi si confondono con la brace. Poco esigente per quanto concerne il cibo, tranne il 28 Gennaio. Il 30 Marzo ( giorno della sua muta) esige dalla famiglia che lo ospita un fazzoletto bianco dove riporre la vecchia pelle. E' un ottimo medico e barbiere ( un tempo questi due mestieri si fondevano). Si occupa del bestiame e della sua castrazione ( un tempo i norcini erano anche chirurghi e barbieri). In genere si prende cura della famiglia che lo ospita.
Bibliografia:
MAKING FILES in SHEFFIELD, EARLY 1840s
The Ring of Selma
l'incudine degli dei 1802 Hertzbruder
Herman Hesse Traumfahrte