Ma.......avete visto il Menù che ci aspetta l'8 ottobre da Sora Rosa?
Menu (prezzo concordato 25 euro)
Mezze maniche alla gricia
Spaghetti all'amatriciana
Saltimbocca alla romana
Trippa alla trasteverina
Patate al forno
Insalata
Dolce al cioccolato
Vino bianco e rosso dei Castelli
Caffè
......DA MEDITAZIONEEE!!!!!!!
Da lunedì inizio il digiuno......sabato escluso
Grande Tanki,che pensi a noi!
In occasione e in prossimità dell’aperitivo romano, riporto un sonetto, datato 7 febbraio 1832, del nostro più grande poeta, G. G. Belli, che evidentemente aveva ricevuto un pessimo servizio nelle mentite spoglie del suo alter ego “Peppe er tosto”:
Sor barbieretto mio da tre ssciuscelle
mo adesso v’ho da dí ttre ccose vere:
fà la bbarba e nnun fà scorticarelle
cuest’è ll’arte de guasi ogni bbarbiere.
Se dà cquarche bbarbiere e pperucchiere
che ffa scorticarelle e ppelarelle:
ma nun zete che vvoi c’abbi er mestiere
de lassà er pelo e pportà vvia la pelle.
Sor barbiere der tinche e de la zzugna,
duncue perché pe ffamme fà ggonfietto
v’ingegnate cor fico e cco la bbrugna?
Ah nnorcino, ah ssciattino mmaledetto,
pe ttrovà chi sse castra e cchi sse sgrugna
va’ a la salita de Crescenzi e in ghetto.
Qualche annotazione (anche i romani di oggi possono avere problemi con il romanesco dell’800): le espressioni dei versi 1 e 9 valgono tutte “da nulla, da due soldi”. Norcino vale qui “macellaio di maiali”, mentre sciattino era chi macellava gli animali per gli ebrei secondo le prescrizioni rituali. Per quanto riguarda la questione del fico e della prugna (brugna) al verso 11, riporto la spiegazione dell’Autore: «Si narra di un barbiere che per far rilevare la parte di gota che doveva radere, introduceva nella bocca del paziente alcuna cosa di queste. Un semplice s’ingoiò la sua prugna, e il barbiere esclamò: «“Ah! ci avevo fatto sei barbe, e proprio voi ve la siete mangiata!”»
Quando don Calogero ritoccò il pavimento: "Debbo proprio regalargli un paio di rasoi inglesi" pensò don Fabrizio "così non può andare avanti." Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo.
«Con un gentiluomo sono sempre più di un gentiluomo; con un mascalzone, cerco di essere più di un mascalzone.» Paciccio & Otto von Bismarck
«Per capire le pietre ci vuole pazienza e perseveranza» Ura «non sono le pietre che affilano e fanno magie, bensì chi le usa con scrupolo ed esperienza» Lemmy My SOTD on Instagram
Mauro mi fido...
non vedo l'ora di sedermi a tavola con tutti voi!!!
«Con un gentiluomo sono sempre più di un gentiluomo; con un mascalzone, cerco di essere più di un mascalzone.» Paciccio & Otto von Bismarck
«Per capire le pietre ci vuole pazienza e perseveranza» Ura «non sono le pietre che affilano e fanno magie, bensì chi le usa con scrupolo ed esperienza» Lemmy My SOTD on Instagram