Si dirà, e sempre si dice: è questione di punti di vista, quando si esprime un'opinione su qualsiasi argomento. Allo stesso modo anche il rasoio a mano libera ha un "suo punto di vista", anzi, a dire il vero la sua peculiarità è proprio quella di possederne molti, di punti di vista. Faccio questa riflessione perchè negli ultimi tempi non mi accorgevo di avere una tendenza ad aumentare l'angolo della lama rispetto alla superficie della pelle, è evidente che un angolo più ripido comporti un taglio del pelo generalmente più profondo, ma ciò non sempre significa un uso agevole del rasoio a mano libera, poichè possono verificarsi salti, ci può essere la necessità di aumentare la pressione della lama con conseguenze poco piacevoli sulla pelle, che può trovarsi rasata e al tempo stesso "raschiata". La famosa regola dell'angolo di 30° con il rasoio a mano libera a mio parere resta solo una indicazione molto vaga a cui il principiante disorientato può attenersi, ma all'atto pratico un angolo di 30° per la mia pelle è davvero troppo ripido, e naturalmente sto parlando solo di passate a favore del pelo. Leggendo varie opinioni qua e là per i vari forum dedicati al rasoio a mano libera, mi sono trovato d'accordo con chi consiglia di far partire la rasatura con la lama "sdraiata" e di sollevarla leggermente a multipli dettati dalla larghezza della costa, cioè a dire che alzare la costa a circa 5 o 10mm dalla superficie della pelle garantisce già un'ottima rasatura senza inconvenienti. Questo le prime volte, con il tempo si impara a fare tutto automaticamente arrivando a percepire la pressione che la lama esercita sulla pelle e sul pelo.
Voi come la pensate?
la questione dell'angolo
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Re: la questione dell'angolo
Non ho mai controllato l'angolo
per me è sempre stata una questione d'istinto, sensazione della pelle, rumore della lama mentre taglia... e probabilmente sto dimenticando altri 10 parametri che inconsciamente utilizzo ogni mattina
in più ogni rasoio è diverso per costa, ottavi, peso, affilatura, concavità e quindi richiede un diverso approccio con la pelle, variabile a seconda del punto su cui lavora e del verso del pelo.... per me non c'è mai stata nessuna regola, solo prove ed esperienza quindi...




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Re: la questione dell'angolo
Se poi teniamo conto che tra i rasoi a mano libera esistono le "piume" e i "coccodrilli", si rischia davvero che ogni tentativo di fare entrare il fenomeno "rasoio ML" in una casistica è destinato a fallire. Per questo motivo penso che almeno una base sia necessario averla, io ad esempio non mi accorgevo della tendenza sempre più evidente di aumentare l'angolo, probabilmente anche per la pigrizia di evitare il successivo contropelo, o per ridurlo al minimo. Insomma, ogni tanto penso che si abbia bisogno di fare un "reset" e di correggere eventuali errori, o anche perfezionare una pratica già buona.