Sono davvero soddisfatto e ringrazio ancora tutti gli amici e il forum stesso. Era la mia prima esperienza di affilatura e nonostante ciò il Wapienica ha preso il filo benissimo e rade alla grande. Naturalmente sono rimasto piacevolmente sorpreso, ricordando che Aldebaran, parlando della sua "essential collection" lo aveva definito come non facile da affilare, destandomi non poca preoccupazione.
Ovviamente mi sono chiesto: possibile mai che un principiante alle prime armi riesca in un’operazione che un maestro di affilatura definisce non facile? In genere se mi metto in testa di imparare qualcosa prima o poi ci riesco, ma questo mi richiede tempo e applicazione, soprattutto nell’ambito delle attività manuali.
Credo di aver sciolto il busillis grazie a un post sul sito Shaving101, dove Russell Chozick parla di tre Wapienica da lui affilati, due dei quali erano quasi pronti e l’affilatura è stata facile, mentre un terzo era in qualche modo storto, non aderiva alla pietra ed è stato necessario un sacco di lavoro (per ottenere comunque un buon risultato).
Evidentemente non tutta la produzione è dello stesso livello e io sono stato fortunato, o meglio non sono stato sfortunato, dato che i problemi sembrano riguardare una minoranza di esemplari.
Quello su cui non sono d’accordo con Chozick è sul fatto che radersi con un Wapienica sia sgradevole a meno di sostituire il manico con uno più leggero, di legno o altro. A me piace così, con il suo particolare aspetto da sala operatoria, e trovo molto più corretta l'affermazione di Aldebaran che lo ha descritto come perfettamente bilanciato.
Ottimo acquisto, in definitiva, anche se l’ho pagato più di quanto, sembra, costavano qualche anno fa (quando io ero ancora preda dei multilama

), forse perché l’offerta inizia a scarseggiare in relazione alla richiesta.
Quanto alla 7H: lo so, lo so che devo provvedere al più presto. Me lo dice sempre anche la scimmia

Quando don Calogero ritoccò il pavimento: "Debbo proprio regalargli un paio di rasoi inglesi" pensò don Fabrizio "così non può andare avanti." Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo.