Non so perche' ma qualcosa mi dice che sulla 151 ti troveresti meglio con un pennino di gradazione M.Bufalo Bill ha scritto: l che è un M più "stretto" di altre Pelikan
Penne stilografiche
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- PicklesMacCarthy
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Re: Penne stilografiche
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Re: Penne stilografiche
Ti confermo trattarsi della Forum, modello scolastico anni '80/'90 (c'ho fatto l'università).Gian37 ha scritto:...ho capito che è una penna degli anni 80-90: La forum agora (sarebbe più o meno questa qui: http://m.ebay.it/itm/151479740275?_mwBanner=1" onclick="window.open(this.href);return false;), che ho pagato 7 euro.
Quasi tutte le scolastiche scrivono molto bene perché sono progettate senza fronzoli per un uso intensivo.
(capito Bufalo?

7 Euro??? Complimentissimi

Sul pennino trovi incisa la gradazione ma si tratta di un semi-flessibile in acciaio placcato oro molto gradevole alla scrittura: può essere che scriva male per in difetto di allineamento delle punteGian37 ha scritto:La prima impressione è stata una scrittura a mo' di pennarello, un tratto abbastanza doppio che rimane comunque costante dato che la penna è poco flessibile.
(https://www.fountainpen.it/Analisi_ed_a ... el_pennino" onclick="window.open(this.href);return false;).
Trovare un pennino originale è praticamente impossibile salvo cannibalizzarlo da un rottame.Gian37 ha scritto:...in futuro potrei eventualmente sostituire il solo pennino con uno più fine o conviene comprare un'altra penna?
Puoi tentare, se le misure sono compatibili, di montare qualche vecchio pennino flessibile in oro 14K.
Quelli vecchi sono davvero flessibili.
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Re: Penne stilografiche
Ciao Bernardo, ti ringrazio per la risposta..
In realtà con "effetto pennarello" intendo il tratto abbastanza consistente (pennino M) rispetto ad una penna a sfera, a cui si aggiunge l'inchiostro piuttosto opaco. A parte questo la scrittura è molto scorrevole e piacevole.
L'unica cosa che cambierei è solo la dimensione del pennino perché la flessibilità per il momento sarebbe una difficoltà in più, che non riuscirei sicuramente ad apprezzare... In termini pratici cosa cambia da un pennino medio ad uno fine?
Per quanto riguarda il metodo Palmer invece sai per caso se ci sono degli scritti tradotti?
In realtà con "effetto pennarello" intendo il tratto abbastanza consistente (pennino M) rispetto ad una penna a sfera, a cui si aggiunge l'inchiostro piuttosto opaco. A parte questo la scrittura è molto scorrevole e piacevole.
L'unica cosa che cambierei è solo la dimensione del pennino perché la flessibilità per il momento sarebbe una difficoltà in più, che non riuscirei sicuramente ad apprezzare... In termini pratici cosa cambia da un pennino medio ad uno fine?
Per quanto riguarda il metodo Palmer invece sai per caso se ci sono degli scritti tradotti?
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Re: Penne stilografiche
Col pennino fine puoi prendere appunti anche di dimensioni ridottissime conservando una scrittura nitida e leggibile.
Per il Palmer temo che dovrai attendere Crononauta...
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Re: Penne stilografiche
Il pennino E' lo stesso.Bufalo Bill ha scritto:@Gian37: Io ho una Waterman Maestro che credo sia dello stesso periodo della tua, il pennino credo sia lo stesso.
Bufalo Bill ha scritto:Anche nel mio caso è un medio MOLTO abbondante...


Stai forse insinuando ch'io abiti in una metropoli internazionale anziché in una sperduta valle delle Alpi?Bufalo Bill ha scritto:nella mia città è IMPOSSIBILE recuperare il Blue-Black della Pelikan in calamaio... Devo lavare la Pelikan M151 anche per cambiare da Blue-Black a Blue? Oppure non è necessario?

Supponendo che la composizione chimica sia analoga e non comporti problemi di incompatibilità e strane reazioni esoteriche, potresti anche non lavarla; tuttavia in questo modo mescoleresti, sia pure in quantità ridotta, i due inchiostri e non ne potresti apprezzare appieno le sfumature di colore.
E lavala 'sta penna, no...

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Re: Penne stilografiche
Secondo me no,a meno che tu non abbia utilizzato inchiostri che lasciano molti residui,vedi il noodler's ,ph neutro,piu' o meno, ma lascia parecchie impurita'
la stilo va assolutamente pulita prima di metterla a riposo
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Re: Penne stilografiche
Bufalo, perdona il ritardo con cui rispondo.
Inchiostri diversi, per marca o per colore, presentano composizioni chimiche diverse che potrebbero risultare incompatibili o comunque provocare problemi; nel dubbio, conviene sempre lavare ad ogni cambio di inchiostro.
Altro problema si presenta quando la penna viene riposta per un lungo periodo di inutilizzo: l'inchiostro, seccando, diventa un collante che blocca i meccanismi interni e che può diventare molto difficile da rimuovere; in questo caso il lavaggio è d'obbligo.
P.S.
Inchiostri dello stesso colore, ma di marche diverse non hanno mai lo stesso colore e mischiandoli ti precludi la possibilità di apprezzarne appieno le sfumature.
Inchiostri diversi, per marca o per colore, presentano composizioni chimiche diverse che potrebbero risultare incompatibili o comunque provocare problemi; nel dubbio, conviene sempre lavare ad ogni cambio di inchiostro.
Altro problema si presenta quando la penna viene riposta per un lungo periodo di inutilizzo: l'inchiostro, seccando, diventa un collante che blocca i meccanismi interni e che può diventare molto difficile da rimuovere; in questo caso il lavaggio è d'obbligo.
P.S.
Inchiostri dello stesso colore, ma di marche diverse non hanno mai lo stesso colore e mischiandoli ti precludi la possibilità di apprezzarne appieno le sfumature.
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Re: Penne stilografiche
Ciao. Purtroppo non ho mai trovato niente di tradotto, credo che in Italia il metodo Palmer non sia proprio mai arrivato... solo Internet ha dato la possibilità agli interessati di accedere alle fonti.Gian37 ha scritto:Per quanto riguarda il metodo Palmer invece sai per caso se ci sono degli scritti tradotti?
C'è il sito che contiene tutte le lezioni, in realtà basta seguire le figure. Per il testo, visto che è una pagina web, puoi vedere cosa ti cava fuori google translate. Dall'inglese non dovrebbe fare cose orribili, almeno il senso dovrebbe fornirlo:
http://palmermethod.com/introductory/" onclick="window.open(this.href);return false;
Massimo Bacilieri
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Sh: Sanguine Gray Handle, R5 Wood; Universal ½, int.; Parker PTB; Sedef;
ML: GD66; Colas; Filarmonica 14
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Re: Penne stilografiche
Ciao, ti ringrazio per la risposta...
Avevo già visto quel sito e non trovando altro, credo che seguirò proprio quello. Me la cavo abbastanza con l'inglese ma chiaramente averlo in italiano sarebbe stato perfetto.
PS. Complimenti per i tuoi progressi! (Ti ho spiato sul forum fountainpen
)
Avevo già visto quel sito e non trovando altro, credo che seguirò proprio quello. Me la cavo abbastanza con l'inglese ma chiaramente averlo in italiano sarebbe stato perfetto.
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Re: Penne stilografiche
Azz...Gian37 ha scritto:PS. Complimenti per i tuoi progressi! (Ti ho spiato sul forum fountainpen)

Comunque io del Palmer ho preso solo il principio, non la forma stessa delle lettere. In realtà non mi piace molto il Palmer "standard" come resa estetica.
Però è geniale il principio della legatura continua delle lettere, e ritornare solo alla fine della parola a fare i puntini sulle i e i trattini in testa alle t. Questo è il vero colpo di genio assolutamente anti-intuitivo, che permette di velocizzare un bel po'.
Poi sicuramente esercitarsi nella "memoria muscolare" per dare armonia e costanza alle lettere aiuta molto ad avere una bella scrittura fluida.
Massimo Bacilieri
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- Gian37
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Re: Penne stilografiche
Esattamente quello che vorrei fare io, adattare il concetto alla mia grafia, che non è poi tanto male. Qualche lettera è da adattare un pochino e qualcuna da modificare, ma per ora ció che più mi manca è proprio la memoria muscolare. Se ho a che fare con una parola lunga e magari ho "puntini e trattini arretrati" ho bisogno di fermarmi per mettere a fuoco quello che sto scrivendo perché a volte saltano fuori lettere mutilate o maggiorate!Crononauta ha scritto:Comunque io del Palmer ho preso solo il principio, non la forma stessa delle lettere. In realtà non mi piace molto il Palmer "standard" come resa estetica.
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Re: Penne stilografiche
Eeehhh,Bernardo fa il fighetto......Bernardo Gui ha scritto: presentano composizioni chimiche diverse che potrebbero risultare incompatibili o comunque provocare problemi; nel dubbio, conviene sempre lavare ad ogni cambio di inchiostro.

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Re: Penne stilografiche
Pickles,
io non sono un fighetto: sono un Vecchio Caprone delle Alpi;
e uso solo inchiostri neri e, fra i neri, solo Pelikan e Aurora e solo in penne diverse.
E poi non dire che sono schizzinoso
io non sono un fighetto: sono un Vecchio Caprone delle Alpi;
e uso solo inchiostri neri e, fra i neri, solo Pelikan e Aurora e solo in penne diverse.
E poi non dire che sono schizzinoso

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Re: Penne stilografiche
Interessante,mi hai incuriosito:quali stilo solo con pelikan e quali con aurora?Dovrebbero essere inchiostri assai diversi fra loro,almeno per cio' che riguarda la densita'.tra l'altro,tra vecchi caproni delle alpi e beduini del Djebel libico ci si intende,secondo me.Bernardo Gui ha scritto:Pickles,fra i neri, solo Pelikan e Aurora e solo in penne diverse.
Hai qualcosa con ricarica a pulsante di fondo?Mi ci stavo avvicinando,anche alla ricarica eyedropper,poi ho lasciato perdere.
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Re: Penne stilografiche
L'Aurora è lubrificante e fluido: ideale per penne dall'alimentazione scarsa.
Il 4001 nero mi trasmette una sensazione un poco "sabbiosa" che aiuta a percepire lo scorrimento dei pennini molto lisci (lo so: non sono mai contento) e poi quel sentore di nero-fumo mi ricorda tanto i bei tempi andati.
Mi pare anche adatto all'utilizzo con pennino e cannuccio, anche se la mia scrittura non ne è all'altezza.
Fra i sistemi di ricarica, possiedo solo penne a pistone e a cartuccia ma, per la carica a contagocce, sto aspettando di trovare in qualche mercatino un'Etiopia in buono stato fra i 10 e i 14,50 Euro
Il 4001 nero mi trasmette una sensazione un poco "sabbiosa" che aiuta a percepire lo scorrimento dei pennini molto lisci (lo so: non sono mai contento) e poi quel sentore di nero-fumo mi ricorda tanto i bei tempi andati.
Mi pare anche adatto all'utilizzo con pennino e cannuccio, anche se la mia scrittura non ne è all'altezza.
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Re: Penne stilografiche
e dai,non fare il tirchio,magari se viaggi sui 25/30 eurini trovi qualcosa di messo bene.....Bernardo Gui ha scritto:un'Etiopia in buono stato fra i 10 e i 14,50 Euro

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Re: Penne stilografiche
Non li ho mai provati della delta,strano che la vite sia cosi' dura.Non sara' roba molto vecchia?Ho usato converter della fabercastle e tutto era perfettamente scorrevole.Bufalo Bill ha scritto: ma ho visto che la vite è davvero dura da girare, soprattutto per "scaricare" l'inchiostro, cioè per far scendere lo stantuffo... è normale che sia così rigida?
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Re: Penne stilografiche
Ma ricaricare le cartucce colla siringa non sarebbe più semplice?
Ebbene si, lo confesso: non sono mai riuscito ad utilizzare decentemente quei diabolici attrezzi a nome converter
Ebbene si, lo confesso: non sono mai riuscito ad utilizzare decentemente quei diabolici attrezzi a nome converter

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Re: Penne stilografiche
La siringa e' un'ottima opzione ... anche se meno elegante. Prova con un po' di grasso al silicone, probabilmente riesci a raggiungere almeno una parte del filetto; oppure una goccina di olio al teflon o di olio Singer per macchine da cucire.
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Re: Penne stilografiche
Per mettere il grasso siliconico nel converter basta prenderne pochissimissimissimi....mo con la punta di uno stuzzicadenti, inserire la punta nel converter stesso ed applicarlo a giro sulle pareti(la stessa tecnica puoi anche utilizzarla sulle Pelikan a stantuffo).
- PicklesMacCarthy
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Re: Penne stilografiche
Ma e' vero che se esageri un po' corri il rischio di avere problemi di tenuta e/o alimentazione?Parlo di converter e pistone.fcamil1 ha scritto: basta prenderne pochissimissimissimi....mo
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Re: Penne stilografiche
Non credo. Ci sono parti meccaniche in altri comparti (mountain bike) in cui è proprio il grasso al silicone che assicura la tenuta.
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Re: Penne stilografiche
I problemi nascono se il grasso va a finire nel feed, in quanto ostruisce il passaggio dell'inchiostro, ed è alquanto ostico da pulire via!
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Re: Palmer Method
Non ho letto tutto il manuale, ma a quanto ho capito il concetto fondamentale del metodo Palmer consiste nel tracciare le lettere muovendo l'intero avanbraccio, facendo perno sulla porzione di ciccia interna davanti al gomito anziché sul gomito, mantenendo fisse tutte le articolazioni dal gomito in avanti, incluso il gomito stesso.
Senza sfruttare i movimenti delle articolazioni del polso e delle dita che quindi fungono unicamente da supporto per la penna.
Il discorso "muscolare" mi pare consista nel fatto che tutti i movimenti sul piano del foglio - orizzontali quanto verticali - sono generati unicamente dai muscoli della spalla.
Essendo questo un sistema opposto a quello che ci è stato insegnato fin da piccoli, è necessario sviluppare la "memoria muscolare" ovviamente mancante.
Quindi tale memoria muscolare non rappresenta la tecnica, ma un abitudine fisica da acquisire come risultato dell'applicazione della tecnica di Palmer.
Quando Palmer definisce "macchina da scrivere" il sistema tronco-braccio, è abbastanza realistico, infatti è previsto che il foglio venga fatto scorrere sotto la punta della penna, anziché correre con questa per tutta la larghezza del foglio fermo.
Crononauta & Gian37, gentilmente mi confermate se ho compreso correttamente o se ho frainteso il senso del discorso di Palmer?
Senza sfruttare i movimenti delle articolazioni del polso e delle dita che quindi fungono unicamente da supporto per la penna.
Il discorso "muscolare" mi pare consista nel fatto che tutti i movimenti sul piano del foglio - orizzontali quanto verticali - sono generati unicamente dai muscoli della spalla.
Essendo questo un sistema opposto a quello che ci è stato insegnato fin da piccoli, è necessario sviluppare la "memoria muscolare" ovviamente mancante.
Quindi tale memoria muscolare non rappresenta la tecnica, ma un abitudine fisica da acquisire come risultato dell'applicazione della tecnica di Palmer.
Quando Palmer definisce "macchina da scrivere" il sistema tronco-braccio, è abbastanza realistico, infatti è previsto che il foglio venga fatto scorrere sotto la punta della penna, anziché correre con questa per tutta la larghezza del foglio fermo.
Crononauta & Gian37, gentilmente mi confermate se ho compreso correttamente o se ho frainteso il senso del discorso di Palmer?
- Scimitarra
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- Località: [VE] Mestre
Re: Penne stilografiche
Questi i primi graffi sperimentando il Palmer Method.
Che dire... imbarazzante: i bambini mi hanno preso in giro per una settimana; mi hanno suggerito di non farmi vedere dalla maestra e si sono pure offerti di spiegarmi come migliorare la calligrafia

Certo che cambiare abitudini è proprio dura, ma è divertente.