@Mostho:
Ottimo riferimento ma c'è un po' di confusione. L'Ironsand è ferro, non acciaio,che se non viene lavorato con il carbonio, non lo diventa.Si trova nelle sabbie di alcune zone del mondo,non è artificiale,quindi la sua qualità,inutile e discutibile allo stato naturale, non dipende dall'opera umana.Viene poi però utilizzato anche per fare il tamahagane giapponese.
@bhonder: con quella frase la Dovo ti ha detto tutto e nulla. E' come se Mac Donald , alla domanda:-" Di cosa son fatti i vostri panini"? Ti rispondesse:-"Di carne"!
Cerchero' di essere il piu' conciso possibile.
L'acciaio usato per i rasoi era il BS-1407, possiede l'1,10%-1,20% di carbonio,~0,35% di manganese e 0,30%di silicio.Vi sono presenti tracce di impurita' (zolfo e fosforo).
Era prodotto a Sheffield.La pirite ferrosa era presa sui monti dell'allora zona geografica denominata
Prussia.
Per l'acciaio dei suoi rasoi la famiglia Thiers (in Francia) usava dello Sheffield Silver Steel. Lo spegnimento veniva effettuato in piombo fuso immergendoci la lama scaldata ad 800 gradi.Il rinvenimento veniva effettuato a 300 gradi.
All'inizio dell'Ottocento in Francia si distribuivano rasoi inglesi , ritenuti piu' prestigiosi per la qualita' del loro acciaio ,ma poiche' era Parigi a dettare legge per il suo gusto,alcuni fabbricanti di Thiers contrassegnavano i loro rasoi con marche inglesi..Solo verso il 1850 essi compresero l'importanza di usare minerali svedesi per ottenere acciai di prima qualita'.
Nella storia del rasoio
Wapienica cio' risalta di piu', ovvero e' mostrato come Polacchi, Russi, Francesi e Americani ] facessero uso dell'acciaio Svedese, in particolare nello scritto e' riportato
La SFK,nome derivante dalle iniziali dei loro fondatori,Smith,Kline &Frenche' una societa' fondata nel 1907,tutt'ora in attivita'.
Produce cuscinetti a sfera,derivanti da un antico brevetto svedese,e sistemi di lubrificazione (quindi tubi per applicazioni oleodinamiche,ecc).
Nel 1910 vi era una grande filiale di questa azienda nel Regno Unito."Per inciso, l'acciaio da cuscinetti e' ottimo per forgiare rasoi (io e Franz abbiamo provato).
In Italia anche i
Piastrinari fecero uso per le armi bianche e da fuoco dell'acciaio francese (ricordiamo che e' lo stesso di quello inglese-svedese).
Ora non ci resta che collegare i Francesi ai Tedeschi, per quanto concerne la produzione dell'acciaio.In Svizzera e tra i coltellinai del Belgio (regione vicina culturalmente e geograficamente alla Francia) vi e' un esimio rappresentante della cultura siderurgica,colui che diede inizio alla produzione dei Bambola Antisettici
Solingen,ovvero
Rudolph Schmidt allievo dell'armaiolo Abadie di Francia.
Ora i Filarmonica e i Palmera furono prodotti anche in Germania come scrive
qui Nanolibero,in particolare come potrai leggere
qui Juan Vollmer registro' il marchio in Germania!!
Nei link postati in precedenza troverai altri spunti e bibliografie, ma comunque la sintesi e' questa.
C'è da ricordare,tra l'altro, che .V. Heljestrand apri' il suo negozio di forgiatura a Sheffield nel 1845, che opero' per molti anni. Un altro figlio, Nils Fredrik, premiato anche lui con una borsa di studio , andò a Solingen, in Germania e,in seguito, in Francia, dove lavoro' presso la fabbrica ben nota di strumenti da taglio, Charrière.
Avevo aperto anche la sezione dedicata ai "rasoi svedesi"
viewtopic.php?f=8&t=991
L'Acciaio inossidabile martensitico utilizzato dalla Dovo è simile all'ATS-34.
Infine, la qualita' di un rasoio di quei tempi non e' data tanto dal tipo di acciaio usato, era sempre lo stesso, piuttosto dal tipo di tempra che ne puo' far variare le caratteristiche, ma, sopratutto, e' l'ottima geometria di un rasoio che ne assicura il successo.