altus ha scritto:Non usare il lino: serve solo se il rasoio è stanco e nel tuo caso credo che il problema "strappo" sia l'angolo con cui usi il rasoio (deve essere max 30° verso pelo e quasi piatto verso contropelo) angolo che nello shavette come lo usavi tu è evidentemente diverso.
Segui la "regola" 30 prima-10 tra pelo e contropelo (opzionale) e 20 dopo asciugatura. Le 100-200 passate servono solo quando termini un affilatura su pietra per addolcire il filo.
Grande Altus, come sempre sei chiarissimo e soprattutto delucidatore!!
Una domanda strana che mi e venuta adesso in mente: le passate veloci sulla coramella possono per caso contribuire a "riscaldare" e a " ammorbidire " di piu il filo? Cioe possa avere un contributo benefico?.. Oppure e una cosa per dire: io faccio i testa coda con la macchina e te non ci riesci?
A)Proteggere dorso e coste con uno strato di nastro isolante e ..
B)Tingere la zona del bevel con un pennarello.
Ciao Bilos
Leggendo sul forum pensavo che fosse più importante la corretta tecnica piuttosto che la velocità, e così è in effetti(scoramellare veloce ma male...... :/). Poi leggendo ancora ho capito che anche la velocità ha il suo perché. Non tanto dovuto al calore generato quanto alla tendenza a stare più leggeri e calcare meno la mano quando si effettuano scoramellate veloci.
Non so se anche il calore generato scoramellando veloce può essere di qualche beneficio. Io di sicuro, scaldo la coramella massaggiandola col palmo della mano prima di usarla.
Ciao
B
Ultima modifica di BMWTank il 17/04/2015, 23:01, modificato 1 volta in totale.
BMWTank ha scritto: Io di sicuro, scaldo la coramella massaggiandola col palmo della mano prima di usarla.
Anche io compio questa operazione prima di scoramellare; il cuoio, dopo un po' di tempo manifesta una certa tendenza a seccare in superficie. I ripetuti passaggi con il palmo riscaldano la pelle e la ingrassano di quel molto poco, sufficiente però a mantenerla elastica, lucente e ben nutrìta.
Ultima modifica di Leo73 il 17/04/2015, 21:02, modificato 1 volta in totale.
"Il nemico è la mente del grammofono, si sia d'accordo o meno con il disco che suona in quel momento"
George Orwell
Può essere utile usare sulla coramella un qualche prodotto “nutriente”? Ad esempio il Ballistol che mantiene il cuoio morbido e non lascia residui di grasso?
“La rasatura è una severa maestra.” Heinlein142857.
Luca142857 ha scritto:Può essere utile usare sulla coramella un qualche prodotto “nutriente”? mantiene il cuoio morbido
interessante,oltretutto mantenere il cuoio grasso potrebbe aiutare i somari come me che con una certa frequenza fanno danni sul cuoio.pero' ballistol non so,forse qualche altro prodotto un poco piu' genuino,ho l'impressione che il lubrificante balisticol potrrebbe a lungo andare seccare la pelle.
...Non fidarti della croce del Sud,la caccia non finisce mai...(Moby Dick -BMS)
Il cuoio si rovina a contatto con acqua o sostanze acide (pioggia, neve, sudore del cavallo) e quindi si ingrassa per impermeabilizzarlo. Una coramella conservata lontano dal calorifero e con umiditá ambientale normale non ha bisogno di nessun nutriente che saturandone i pori finirebbe inoltre con ridurne a nulla il grip che le permette di raddrizzare il filo del rasoio.
Solo in casi di rovinature come graffi e taglietti si può intervenire inumidendo il cuoio con acqua distillata e calandrandolo con un rullo di legno.
Pickles: https://www.bignami.it/files/BwFilesPub ... t_2014.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
Altus:
Ok, grazie. La mia preoccupazione era data dalla constatazione che la superficie della mia coramella a telaio è ... troppo lucidata, ed il rasoio appunto, pare scivolar via senza minima aderenza.
“La rasatura è una severa maestra.” Heinlein142857.
E pensa un po' che mi veniva in mente...E va beh,dico una bestemmia.......qualcosa di chimicamente "just a little "piu' semplice,vedi grasso di foca (chiedo venia).Poi il paziente e saggio Altus ha chiarito il tutto!
PS:pero' un prodotto specifico per protezione cuoio coramella dedicato agli animali del mio stampo potrebbe esserci!
...Non fidarti della croce del Sud,la caccia non finisce mai...(Moby Dick -BMS)
PicklesMacCarthy ha scritto:
PS:pero' un prodotto specifico per protezione cuoio coramella dedicato agli animali del mio stampo potrebbe esserci!
In questo video scompiscioso, il televenditore (lunga vita eh ) -al minuto 3:48- se lo spruzza in bocca! ma poi ... non appare più nel video ! Lo avranno preparato per la sepoltura imbalsamandolo con il Ballistol ?
“La rasatura è una severa maestra.” Heinlein142857.
E noi che discutiamo se dare il ballistol sulle lame per protezione oppure se usarlo sulla coramella,questi lo usano anche sulle foglie delle piante,quell'altro se lo spruzza in bocca a mo' di aerosol (comunque deve essere sparito dalla circolazione,forse e'ancora ricoverato in qualche reparto di disintossicazione),magari lo usano anche come aromatizzante per qualche budino...
Altus docet:solo acqua distillata e rulli di legno in casi etremi;i miei,sigh...
...Non fidarti della croce del Sud,la caccia non finisce mai...(Moby Dick -BMS)
SIcuramente rispetto ad un supporto flessibile (come una coramella da appendere) la pressione sul rigido paddle deve essere più marcata...i rasoi wedge o quasi a cui si fa riferimento nella figura poi sono più robusti dei full hollow e permettono quindi maggior pressione.
Il migliore unguento per la pelle un po' secca della coramella è "l'unto del capello" (sebo) distribuito sempre col palmo della mano.
Quando posso, al soffitto di una stanza preferisco un tetto di stelle. Larry Yuma
Ok. Ho capito il motivo. ed ecco perché sotto le coramelle dei paddle era previsto uno strato di materiale ammortizzante.
Olio di gomito e sudore della fronte?!
“La rasatura è una severa maestra.” Heinlein142857.
Alexandros ha scritto:
Il migliore unguento per la pelle un po' secca della coramella è "l'unto del capello" (sebo) distribuito sempre col palmo della mano.
E chi c'e gli ha ?
A)Proteggere dorso e coste con uno strato di nastro isolante e ..
B)Tingere la zona del bevel con un pennarello.
Vorrei riprendere questo argomento per far luce su di una variabile che interviene fortemente nel caso di coramelle da appendere.
Nel video postato da altus l'impressione è che la striscia di cuoio sia piuttosto "tesa", mentre in altre occasioni (un video di Aldebaran di qualche tempo or sono, se la memoria non mi tradisce) essa appariva "lenta" e, altre volte, con una pancia chiaramente percepibile. Ebbene, mi chiedevo quale scelta sia da ritenersi preferibile dato che questo passaggio può potenzialmente rendere il filo più o meno arrotondato. Personalmente lascio la coramella lasca ed esercito una discreta pressione. L'impressione che ne ricavo è che il filo si "autocentri". Da quando ho adottato questa scelta i risultati appaiono superiori (sensazione su base empirica suffragata dalla sola dolcezza del filo, sebbene essa sia ora quasi perfetta per me e, soprattutto, ripetibile).
Gradirei leggere altre esperienze in merito l'argomento. Un filo "tondo" è preferibile ad uno eccessivamente acuminato?
Mi verrebbe da dire di sì..
Un caro saluto,
Leo
Ultima modifica di Leo73 il 26/05/2015, 17:03, modificato 1 volta in totale.
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George Orwell
Scimitarra ha scritto:È un aspetto che interessa molto pure a me.
Inoltre mi sono pure fatto l'idea che se il rasoio è stato affilato con il nastro adesivo sul dorso, la coramella debba essere meno tesa.
Ho un paio di rasoi - uno affilato da Aust e uno da Altus - con i quali riesco a percepire l'attrito del filo sulla pelle anche con coramella ben tesa.
Ho un'altro paio di rasoi che so per certo essere stati affilati con nastro, che sulla pelle tesa mi sembrano scivolare troppo.
Ora che mi ci fai pensare ( Un saluto a te, Scimitarra) anche io ho questo ricordo: la percezione di sentire il filo (i miei rasoi sono tutti nastrati) "lavorare" contro il cuoio a coramella spanciata, e di scivolamento più passivo nel caso di coramella tesa a mò di pelle di tamburo. L'impressione finale è che il primo metodo ottenga fili di dolcezza superiore, però gradirei ascoltare chi conosca la materia molto più di me.
Grazie,
Leo
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George Orwell
Ciao a tutti
Devo seguire particolari procedure nello scoramellare un rasoio con tagliente non dritto ma curvo?
La coramella che possiedo è abbastanza larga da fare avanti-indietro col rasoio e coprire tutta la lama senza necessità di movimento a X. Mi viene però il dubbio, con i rasoi a sorriso, il movimento a X è necessario?
Meglio come suggerisce Altus dalla punta al tallone?
Il rasoio a cui mi riferisco è proprio un francese, near wedge molto simile a quello dell'illustrazione.
il metodo che suggerisce altus, ti obbliga a prestare l'attenzione necessaria per fare un buon lavoro
quindi è sempre molto valido
«Con un gentiluomo sono sempre più di un gentiluomo; con un mascalzone, cerco di essere più di un mascalzone.» Paciccio & Otto von Bismarck
«Per capire le pietre ci vuole pazienza e perseveranza» Ura «non sono le pietre che affilano e fanno magie, bensì chi le usa con scrupolo ed esperienza» Lemmy My SOTD on Instagram