Penne stilografiche
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- denver
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Penne stilografiche
Recentemente sono (ri) caduto in una mia vecchia passione, le penne stilografiche, e visitando il forum fountainpen.it ho visto che ci sono alcuni iscritti in comune con questo forum (crononauta e funkyo mi sembra di averli visti).
Apro quindi il thread per sapere se ci sono altri appassionati e per parlare in modo non esageratamente esaustivo (per quello c'è appunto il forum dedicato) del piacevole mondo della "scrittura tradizionale".
Apro quindi il thread per sapere se ci sono altri appassionati e per parlare in modo non esageratamente esaustivo (per quello c'è appunto il forum dedicato) del piacevole mondo della "scrittura tradizionale".
- radonauta
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Re: Penne stilografiche
Eccomi! Sono uno di quelli che "con le biro si prendono appunti ma se devi scrivere, usa una stilografica". Il che si declina in molti modi: dalla Aurora 88 alla Sheaffer artist passando per le Delta e le Lamy ... non per forza pretenziosi/costosi ma all'insegna del pennino che accarezza il foglio!
L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi. (Oscar Wilde)
Follow the wave of slow shave (Luca aka Radonauta )
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- Leo73
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Re: Penne stilografiche
Anch'io le amo e le utilizzo quando devo scrivere "per davvero", ma ne ignoro caratteristiche e tecnica.
Se uno di voi fosse un cultore ed avesse voglia e tempo di scriverne, io sarei felice di approfondire quest'argomento.
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"Il nemico è la mente del grammofono, si sia d'accordo o meno con il disco che suona in quel momento"
George Orwell
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- ura
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Re: Penne stilografiche
Amo scrivere con la stilografica e quando mi voglio divertire uso cannuccia e pennini da calligrafia.
Il mio sogno, non ancora realizzato, sarebbe quello d'avere una stilografica con pennino che si comporta
con la stessa morbidezza ed elasticità di quelli calligrafici.
Il mio sogno, non ancora realizzato, sarebbe quello d'avere una stilografica con pennino che si comporta
con la stessa morbidezza ed elasticità di quelli calligrafici.
- denver
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Re: Penne stilografiche
Io riscoprendole ho riscoperto il piacere di scrivere, e sto cercando di migliorare quella che è una calligrafia non tremenda,ma disordinata, purtroppo però richiederà molto tempo correggerla dopo ormai quasi 20 anni.
Come penne ho solo cose economiche: cinesi varie, sheaffer vfm,una vecchia ma eccellente pelikano, parker entry level, lamy alstar (forse la più deludente con pennino EF), dollar 717i e sono in attesa dell'arrivo di due economiche (ma dicono ottime) pilot 78g con pennini F ed Italic e una hero con pennino calligrafico orientale (orientato verso l'alto).
Nei prossimi mesi poi porterò a riparare le due penne di pregio che ci sono a casa, una waterman con pennino 18k rotto e una montblanc 149 con ghiera del pistone rotta, non vedo l'ora di vedere come si comporteranno in confronto alle mie economiche.
Vorrei tanto provare una flex e una calligrafica ma per la prima aspetterò di decidere se andare su una nuova ahab o se trovo una vintage di occasione, mentre per la seconda aspetto che torni disponibile il kit calligrafia che ho visto di tanto in tanto vendono alla lidl.
Inchiostri per ora pochi, essenzialmente Aurora nero e Diamine in: turchese, majestic blue, ultra green,rame antico e cremisi.
Per Leo73, non posso dichiararmi esperto ma su eventuali dubbi o curiosità se posso aiutare ben volentieri!
Come penne ho solo cose economiche: cinesi varie, sheaffer vfm,una vecchia ma eccellente pelikano, parker entry level, lamy alstar (forse la più deludente con pennino EF), dollar 717i e sono in attesa dell'arrivo di due economiche (ma dicono ottime) pilot 78g con pennini F ed Italic e una hero con pennino calligrafico orientale (orientato verso l'alto).
Nei prossimi mesi poi porterò a riparare le due penne di pregio che ci sono a casa, una waterman con pennino 18k rotto e una montblanc 149 con ghiera del pistone rotta, non vedo l'ora di vedere come si comporteranno in confronto alle mie economiche.
Vorrei tanto provare una flex e una calligrafica ma per la prima aspetterò di decidere se andare su una nuova ahab o se trovo una vintage di occasione, mentre per la seconda aspetto che torni disponibile il kit calligrafia che ho visto di tanto in tanto vendono alla lidl.
Inchiostri per ora pochi, essenzialmente Aurora nero e Diamine in: turchese, majestic blue, ultra green,rame antico e cremisi.
Per Leo73, non posso dichiararmi esperto ma su eventuali dubbi o curiosità se posso aiutare ben volentieri!
- Bernardo Gui
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- Località: Estremi confini del Ducato di Savoia
Re: Penne stilografiche
Quando frequentavo le elementari l'uso della stilografica era obbligatorio.
Accidenti alla barba bianca (i capelli li rado, così non si vedono)
Stranamente la scuola italiana non è riuscita a disamorarmi da questo strumento che ho sempre amato ed utilizzato in tutto il corso di studi e poi non ostante un lavoro che spesso mi porta a prendere appunti con l'agenda poggiata sulla benna dell'escavatore.
http://www.fountainpen.it/Pagina_principale" onclick="window.open(this.href);return false;
@ Ura
Per i pennini flessibili temo che la qualità dei prodotti vintage sia inarrivabile.
@ Denver
La 78G, a dispetto del costo, scrive magnificamente, come anche le Pilot usa e getta, commercializzate come V Pen.
Tieni presente che i pennini giapponesi hanno mediamente un tratto più fine di quelli europei a parità di nomenclatura.
Accidenti alla barba bianca (i capelli li rado, così non si vedono)

Stranamente la scuola italiana non è riuscita a disamorarmi da questo strumento che ho sempre amato ed utilizzato in tutto il corso di studi e poi non ostante un lavoro che spesso mi porta a prendere appunti con l'agenda poggiata sulla benna dell'escavatore.
Se hai pazienza e vuoi divertirti, un buon escursus tecnico-storico in italiano:Leo73 ha scritto:Se uno di voi fosse un cultore ed avesse voglia e tempo di scriverne, io sarei felice di approfondire quest'argomento.
http://www.fountainpen.it/Pagina_principale" onclick="window.open(this.href);return false;
@ Ura
Per i pennini flessibili temo che la qualità dei prodotti vintage sia inarrivabile.
@ Denver
La 78G, a dispetto del costo, scrive magnificamente, come anche le Pilot usa e getta, commercializzate come V Pen.
Tieni presente che i pennini giapponesi hanno mediamente un tratto più fine di quelli europei a parità di nomenclatura.
Credere il meno possibile, senza essere eretico; per obbedire il meno possibile, senza essere ribelle.
(Joseph-Marie De Maistre)
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- denver
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Re: Penne stilografiche
Bernardo non vedo l'ora che arrivi (il prezzo è irrisorio ma arriva da Hong Kong, ordinata 3 settimane fa dovrebbe arrivare a giorni) proprio perchè mi serve un tratto molto fine per fare annotazioni a margine dei libri e il pennino EF Lamy mi ha decisamente deluso, grattava in maniera inesorabile e ho dovuto passarlo su una arkansas economica per coltelli per renderlo più scorrevole, a pena di aver allargato di qualche decimo di mm il tratto.
PS io la barba bianca non ce l'ho ma anche per me la stilografica era obbligatoria alle elementari, e si usavano o la pelikan pelikano (che ancora ho e scrive benissimo) o la aurora auretta (persa o distrutta ma che spero di ritrovare in qualche NOS o mercatino)
PS io la barba bianca non ce l'ho ma anche per me la stilografica era obbligatoria alle elementari, e si usavano o la pelikan pelikano (che ancora ho e scrive benissimo) o la aurora auretta (persa o distrutta ma che spero di ritrovare in qualche NOS o mercatino)
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Re: Penne stilografiche
Ho riscoperto il piacere della stilografica, qualche hanno fa riprendendo gli studi, è stata una scelta quasi necessaria perché se devo scrivere poche righe posso usare anche la penna a sfera ma per parecchie pagine non posso fare a meno di un pennino che scorrevole.
Ho sempre avuto una pessima grafia, ma l'uso della stilografica ha contribuito a renderla più leggibile, uniforme e meno brutta, anzi nei periodi in cui scrivo molto direi quasi bella.
Il budget mi ha concesso solo penne da supermercato (da portare a lezione) e una Watermann da una cinquantina di euro per la scrivania (quella con cui scrivo di più). Devo dire che quest'ultima è un piacere usarla anche se mi è caduta e ho dovuto sostituire il pennino (ora monta un pellican molto buono comunque in attesa di ritrovare il watermann).
Grazie a chi ha aperto questa sezione!
Ho sempre avuto una pessima grafia, ma l'uso della stilografica ha contribuito a renderla più leggibile, uniforme e meno brutta, anzi nei periodi in cui scrivo molto direi quasi bella.
Il budget mi ha concesso solo penne da supermercato (da portare a lezione) e una Watermann da una cinquantina di euro per la scrivania (quella con cui scrivo di più). Devo dire che quest'ultima è un piacere usarla anche se mi è caduta e ho dovuto sostituire il pennino (ora monta un pellican molto buono comunque in attesa di ritrovare il watermann).
Grazie a chi ha aperto questa sezione!
- Bernardo Gui
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Re: Penne stilografiche
@ Denver
Hai 27 anni e a scuola ti facevano usare la stilografica?
Allora è vero che il Piemonte è abitato da gente strana
A noi la maestra, invece del Libro Cuore, leggeva Centomila gavette di ghiaccio
Tornando in tema, usare le pietre (per quanto fini) per addolcire i pennini comporta il rischio di spianarne la punta in iridio, o quantomeno, come tu osservi, di allargare il tratto; ho ottenuto buoni risultati, sia pure in situazioni non tragiche, passando solo la pasta abrasiva con uno straccetto.
Le Auretta si trovano spesso sulla Baia a poco prezzo.
Anch'io purtroppo non ho idea del destino delle mie scolastiche: l'unica che conservo è una coloratissima Agorà acquistata ai tempi dell'università.
P.S. Se trovate Waterman economiche degli anni '80/'90 (Agorà, Laureat, Centurion), hanno un adorabile pennino in acciaio placcato oro semiflessibile.
Hai 27 anni e a scuola ti facevano usare la stilografica?
Allora è vero che il Piemonte è abitato da gente strana

A noi la maestra, invece del Libro Cuore, leggeva Centomila gavette di ghiaccio

Tornando in tema, usare le pietre (per quanto fini) per addolcire i pennini comporta il rischio di spianarne la punta in iridio, o quantomeno, come tu osservi, di allargare il tratto; ho ottenuto buoni risultati, sia pure in situazioni non tragiche, passando solo la pasta abrasiva con uno straccetto.
Le Auretta si trovano spesso sulla Baia a poco prezzo.
Anch'io purtroppo non ho idea del destino delle mie scolastiche: l'unica che conservo è una coloratissima Agorà acquistata ai tempi dell'università.
P.S. Se trovate Waterman economiche degli anni '80/'90 (Agorà, Laureat, Centurion), hanno un adorabile pennino in acciaio placcato oro semiflessibile.
Credere il meno possibile, senza essere eretico; per obbedire il meno possibile, senza essere ribelle.
(Joseph-Marie De Maistre)
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- PicklesMacCarthy
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- Località: Nord Adriatico/Golfo dei Veneziani
Re: Penne stilografiche
Il buon Bernardo e' ancora giovane!
Ai miei tempi ,alle elementari,siccome possedevo calligrafia orripilante,mi imposero per parecchi mesi la classica cannuccia con pennino e calamaio al posto della bic nerodichinapuntafine,tra l'altro collego sempre codeste bic al tunnel carpale,boh,non so perche!....
Comunque,battute a parte ,son tornato ad innamorarmi delle stilografiche facendo rimettere a posto una montblanc 149 ricordo di un caro amico:i frequentatori di fountainpen.it potranno gia' immaginare a chi mi son rivolto per il lavoro,tra l'altro con enorme soddisfazione.Siccome...da cosa nasce cosa giu' di brutto con aurora optima ed 88,pelikan 400 e 800.sheaffer waterman e filcao!

Ai miei tempi ,alle elementari,siccome possedevo calligrafia orripilante,mi imposero per parecchi mesi la classica cannuccia con pennino e calamaio al posto della bic nerodichinapuntafine,tra l'altro collego sempre codeste bic al tunnel carpale,boh,non so perche!....
Comunque,battute a parte ,son tornato ad innamorarmi delle stilografiche facendo rimettere a posto una montblanc 149 ricordo di un caro amico:i frequentatori di fountainpen.it potranno gia' immaginare a chi mi son rivolto per il lavoro,tra l'altro con enorme soddisfazione.Siccome...da cosa nasce cosa giu' di brutto con aurora optima ed 88,pelikan 400 e 800.sheaffer waterman e filcao!
...Non fidarti della croce del Sud,la caccia non finisce mai...(Moby Dick -BMS)
- Luca142857
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- Iscritto il: 10/05/2013, 14:14
- Località: Nordest Emilia.
Re: Penne stilografiche
Anche la mia maestra, ultima irriducibile tra tutte (rammollite utilizzatrici di biro), esigeva l'uso esclusivo di pennino e cannuccia; il tutto veniva corredato da calamaio, netta pennino a strati di panno (con il bottone in mezzo) e carta assorbente.
Al termine della sessione di meditazione zen durante la scrittura vera e propria, il calligrafo esordiente doveva superare anche l'insidia del foglio di carta assorbente: l'uso richiedeva modi decisi e precisi, la minima distrazione poteva provocare “La Tragedia".
Inutile dire che la maggioranza di noi alunni delle elementari, anche al termine del periodo obbligatorio con cannuccia e pennini (quelli erano a scelta: a forma di manina con il dito, di tour eiffel etc.) non passò alle biro ma all'uso delle stilografiche a cartuccia o a stantuffo; queste ultime vere e proprie armi a breve e media gittata, ideali per minacciare i compagni di banco ed oltre.
Attualmente preferisco stilografiche con pennino molto flessibile dal tratto fine o medio, oppure calligrafiche tipo Reform.
Al termine della sessione di meditazione zen durante la scrittura vera e propria, il calligrafo esordiente doveva superare anche l'insidia del foglio di carta assorbente: l'uso richiedeva modi decisi e precisi, la minima distrazione poteva provocare “La Tragedia".
Inutile dire che la maggioranza di noi alunni delle elementari, anche al termine del periodo obbligatorio con cannuccia e pennini (quelli erano a scelta: a forma di manina con il dito, di tour eiffel etc.) non passò alle biro ma all'uso delle stilografiche a cartuccia o a stantuffo; queste ultime vere e proprie armi a breve e media gittata, ideali per minacciare i compagni di banco ed oltre.

Attualmente preferisco stilografiche con pennino molto flessibile dal tratto fine o medio, oppure calligrafiche tipo Reform.
“La rasatura è una severa maestra.” Heinlein142857.
- Crononauta
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- Iscritto il: 21/02/2014, 1:17
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Re: Penne stilografiche
Eccomi, visto che sono stato "nominato" 
A dire il vero sarebbe più corretto dire il contrario... avevo cominciato sul forum delle stilografiche, e da lì poi ho conosciuto questo dei rasoi.
In effetti fin dai tempi del liceo mi sono appassionato alle stilografiche, che per me sono esclusivamente quelle a stantuffo. Le altre non le prendo neanche in considerazione :-p vabbè, toh, una economica posso pure accettarla col converter... ma la cartuccia proprio no!
All'epoca della scuola era in fondo una necessità, la stilografica permette di scrivere con molto meno stress di una qualsiasi penna a sfera, e questo era indispensabile quando si dovevano prendere appunti per molte ore al giorno.
E curiosamente così come mi interessai alle stilografiche, così fui subito attratto dai DE di mio nonno (che sono lo Slim Adjustable e il Rocket che ho ricominciato a usare!), sennonché senza internet su cui documentarmi - e quindi senza tecnica - finii collo sfigurarmi, e conclusi, erroneamente, che quegli attrezzi non funzionavano bene: e così passai 25 anni di rasature coi plasticoni multilama... fino a rivedere la luce grazie a questo forum
E a quello delle stilografiche, chiaramente, senza il quale non sarei mai arrivato qui!

A dire il vero sarebbe più corretto dire il contrario... avevo cominciato sul forum delle stilografiche, e da lì poi ho conosciuto questo dei rasoi.
In effetti fin dai tempi del liceo mi sono appassionato alle stilografiche, che per me sono esclusivamente quelle a stantuffo. Le altre non le prendo neanche in considerazione :-p vabbè, toh, una economica posso pure accettarla col converter... ma la cartuccia proprio no!
All'epoca della scuola era in fondo una necessità, la stilografica permette di scrivere con molto meno stress di una qualsiasi penna a sfera, e questo era indispensabile quando si dovevano prendere appunti per molte ore al giorno.
E curiosamente così come mi interessai alle stilografiche, così fui subito attratto dai DE di mio nonno (che sono lo Slim Adjustable e il Rocket che ho ricominciato a usare!), sennonché senza internet su cui documentarmi - e quindi senza tecnica - finii collo sfigurarmi, e conclusi, erroneamente, che quegli attrezzi non funzionavano bene: e così passai 25 anni di rasature coi plasticoni multilama... fino a rivedere la luce grazie a questo forum

Massimo Bacilieri
DE: Slim Adj. '66; Rocket Fl.Tip; Merkur 11C e Progress; Fatip Classic, Gentile; EJ89;Rimei; Mühle R4; Qshave;
Sh: Sanguine Gray Handle, R5 Wood; Universal ½, int.; Parker PTB; Sedef;
ML: GD66; Colas; Filarmonica 14
DE: Slim Adj. '66; Rocket Fl.Tip; Merkur 11C e Progress; Fatip Classic, Gentile; EJ89;Rimei; Mühle R4; Qshave;
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- denver
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Re: Penne stilografiche
Per bernardo come utilizzi questa tecnica di pasta abrasiva e straccetto?
- PicklesMacCarthy
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- Località: Nord Adriatico/Golfo dei Veneziani
Re: Penne stilografiche
Scusa Crono,il pulsante di fondo no?Crononauta ha scritto:Eccomi, visto che sono stato "nominato"
. Le altre non le prendo neanche in considerazione :-p vabbè, toh, una economica posso pure accettarla col converter... ma la cartuccia proprio no!!
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- Bernardo Gui
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Re: Penne stilografiche
E' semplice:denver ha scritto:Per bernardo come utilizzi questa tecnica di pasta abrasiva e straccetto?

- spalmo la pasta sullo straccio;
- impugno il pennino con la mano sinistra;
- con la mano destra passo velocemente lo straccio sulla punta alcune decine di volte;
- al termine pulisco il pennino con uno straccio ed il taglio con una mezza lametta.
Ripeto che serve solo per addolcire pennini un poco ostici nello scorrere, non certo per eseguire un pennino tronco.
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- MiRadoDiRado
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Re: Penne stilografiche
Evidentemente siamo gente strana...Bernardo Gui ha scritto:@ Denver
Hai 27 anni e a scuola ti facevano usare la stilografica?
Allora è vero che il Piemonte è abitato da gente strana

Penso che la scrittura con la stilografica sia un valore aggiunto sia come calligrafia che
come piacere dell’atto stesso. La mia stilografica è una compagna di vita e, a differenza del completo o scarpa da cerimonia, ritengo che non si debba lesinare ad usarla (a meno di non rischiare di rovinarla) e che sia sempre l’occasione giusta per goderne del suo utilizzo.
Non ricordo di aver usato una biro se non per scrivere due promemoria su un post-it! (usando la mia Space-Pen o la prima biro che mi caput tiro) XD
Ho sempre preso appunti con la stilografica… ed è proprio in questi frangenti che ne sento tutto il beneficio di scorrevolezza rispetto a qualsiasi biro (l’unica alternativa che digerisco è la nipponica Pilot V a inchiostro liquido).
Salvo brevi interruzioni dovete a malfunzionamenti, ho usato stilografiche sin dall’inizio (elementari…) e ho cercato col tempo di avere Una penna da usare sempre che assecondasse il più possibile il mio stile e le mie necessità: grande scorrevolezza e scrittura Finissima!
Migliorando con i primi anni la scrittura, sono approdato alla “miniaturizzazione” per cui ho sempre cercato di scrivere piccolo e compatto anche se con forme slanciate in altezza.
Per quello per me non esiste un pennino “troppo fine” se risulta scorrevole

Dall’esordio con la classica Pelikan (e inchiostro pelican blu Cancellabile!

Mi fa provare una Sailor Sapporo con pennino EF 14kt Pt-Rh e inchiostro Pilot Iroshizuku blu e me ne innamoro all’istante… era esattamente quello che volevo! Ma come palliativo per mere questioni economiche prendo una Lamy EF (che poi equipaggerò con il calligrafico 1.5).
Ora che possiedo felicemente la Sailor (Sapporo EF), mi sento di dire che l’EF Pelikan (almeno quello da me provato) è quantomeno un F per non dire un MF… c’è un abisso e a vantaggio della Sailor, perché se uno cerca un pennino veramente fine allora è quello che vuole


Altre Penne che possiedo con soddisfazione sono una Omas Stiloforo con pennino 14kt (585) flessibile all’80% (più di un semi flex, ma non come una full flex degli anni 20-30), un’altra Omas la 556/s a stantuffo in magnifica bachelite, pennino semi-flex 585 che soffre un po’ di false partenze… (A tal proposito, conoscete mica qualche “tuner”, un esperto che saprebbe metterci mano per migliorare la scorrevolezza e flusso iniziale?)

Riguardo la Ahab, che possiedo (presa 2-3 anni fa)… a parte il “profumo” che non è proprio il massimo


Il mio limite nell’utilizzo dei flex è che sono mancino… che mal si addice alla scrittura flessibile (maggior rischio d’impuntamento).
Se trovi a buon prezzo una Omas stiloforo col pennino integro, per me merita, e se ci prendi la mano di darà soddisfazioni

Per i tuoi problemi con l’EF ti posso solo dire, PROVA una Sailor! L’unico problema sarà uscire dal negozio senza averla comprata…

Riguardo la diatriba perenne cartuccia, converter, stantuffo mi sento solo di dire che la prima la tengo solo di scorta in caso di necessità (Sailor Jentle Ink nero), tra stantuffo (sicuramente più affascinante) e converter preferisco quest’ultimo per praticità nello smontaggio e pulizia oltre alla possibilità di usare la cartuccia in caso di estrema necessità

Le penne sono un po’ come gli ML… la produzione vintage è molto più ricca e sicuramente gratificante di quella moderna (se si escludono certe nicchie), e prendere un usato vintage non è un ripiego dettato dall’economia ma dalla passione


ML: "The Celebrated OSGAR Hollow Ground", EJ87, Lamette Bolzano Superinox, Personna Platinum, Gillette Blue; sapone de vergulde hand, Pennello in setola, Malgioglio; acqua calda e fredda...
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Re: Penne stilografiche
Non mi dire che e' il vecchio prodotto a base di caseina!!!!!MiRadoDiRado ha scritto:Riguardo la Ahab, che possiedo (presa 2-3 anni fa)… a parte il “profumo” che non è proprio il massimo ]

Circa la tua ricerca di un "tuner" hai mp.Ciao
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- MiRadoDiRado
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Re: Penne stilografiche
È quella in "resina vegetale"... Non ho mai approfondito l'argomento, per paura di fare strane scoperte
Grazie per l'MP
Penso comunque sia uno di quei lavori da portare a fare di persona... così l'artigiano capisce meglio le tue esigenze, vede la tua postura, ecc...
La bella Firenze è un po' distante ma ciò non toghe che ci sia un'occasione in più per farvi visita
Ad ogni modo è un lavoro senza urgenze, meglio aspettare piuttosto che dare la penna in mani sbagliate.
Si è parlato di penne, ma poco di inchiostri...voi cosa usate? Quali preferite?

Grazie per l'MP

Penso comunque sia uno di quei lavori da portare a fare di persona... così l'artigiano capisce meglio le tue esigenze, vede la tua postura, ecc...
La bella Firenze è un po' distante ma ciò non toghe che ci sia un'occasione in più per farvi visita

Si è parlato di penne, ma poco di inchiostri...voi cosa usate? Quali preferite?

ML: "The Celebrated OSGAR Hollow Ground", EJ87, Lamette Bolzano Superinox, Personna Platinum, Gillette Blue; sapone de vergulde hand, Pennello in setola, Malgioglio; acqua calda e fredda...
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Re: Penne stilografiche
Gli ultimi: montblanc "british racing green" che,mi par di capire non e' piu' prodotto,il bordeaux della montegrappa:comunque tornero' presto all'azzurro dell'aurora;mi ispiravano molto gli inchiostri della noodler's americani,bassissimo ph acido ,pero' venni a sapere di grossi depositi nel serbatoio e nell'alimentatore,i francesi della jean herbin,introvabili dalle mie parti.MiRadoDiRado ha scritto:![]()
Si è parlato di penne, ma poco di inchiostri...voi cosa usate? Quali preferite?
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Re: Penne stilografiche
Urca, l'argomento penne me l'ero perso! Sto proprio invecchiando
Allora, sono felice possessore di due penne stilografiche: una Sheaffer Targa regalatami dagli amici in occasione della mia laurea e un'Aurora Talentum nera con dettagli cromati.
I miei inchiostri sono il Graf von Faber Castell marrone per la Sheaffer e l'azzurro Aurora per la Talentum.
Possiedo poi una Roller di Sette Laghi e una penna a sfera Montegrappa NeroUno.

Allora, sono felice possessore di due penne stilografiche: una Sheaffer Targa regalatami dagli amici in occasione della mia laurea e un'Aurora Talentum nera con dettagli cromati.
I miei inchiostri sono il Graf von Faber Castell marrone per la Sheaffer e l'azzurro Aurora per la Talentum.
Possiedo poi una Roller di Sette Laghi e una penna a sfera Montegrappa NeroUno.
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Re: Penne stilografiche
Avevo cercato qualcosa anche io riguardo i Noodler's perché mi aveva interessato il loro waterproof ("bulletproof") e li avevo trovati solo dagli States.PicklesMacCarthy ha scritto: mi ispiravano molto gli inchiostri della noodler's americani,bassissimo ph acido ,pero' venni a sapere di grossi depositi nel serbatoio e nell'alimentatore
Ricordo che parlavano di depositi e intasamento soprattutto riguardanti il waterproof e così ci ho rinunciato... poi ho scoperto che waterproof lo faceva anche la Sailor (di altri produttori non ho letto notizie), così l'ho preso e lo uso con grande soddisfazione

Ho fatto anche il test di resistenza all'acqua... Se l'inchiostro è appena scritto e solo parzialmente asciutto (passando la mano non sbava) immergendolo in acqua tende un po' a perdere, le scritte restano comunque più che leggibili (anzi, se non si strofina la scritta sott'acqua, l'inchiostro resta in gran parte al suo posto). Se l'inchiostro è già scritto da da tempo (1h...), immergendolo non cambia praticamente nulla!


Com'è il flex della Sheaffer Targa?

Da amante delle produzioni nipponiche, come futuro acquisto avrei in mente la Pilot Falcon (EF)

ML: "The Celebrated OSGAR Hollow Ground", EJ87, Lamette Bolzano Superinox, Personna Platinum, Gillette Blue; sapone de vergulde hand, Pennello in setola, Malgioglio; acqua calda e fredda...
MiRadoDiRado
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- denver
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Re: Penne stilografiche
@MiRadoDiRado
vedo che ci forniamo presso le stesso negozio, l'ho scoperto per caso e la signora è gentile e paziente, diventerà il mio punto di riferimento.
per adesso l'idea della ahab è accantonata, spendendo una cifra ridicola ho acquistato una serie di pennini da calligrafia e ispirandomi ad alcuni video di youtube voglio far delle prove con delle penne cinesi che ho (che scrivono tutt'altro che male, soprattutto per i costi irrisori, ma almeno se faccio danni non mi strappo i capelli).
anche io presi la lamy alstar in EF, pennino che trovo disastroso (e che rimpiazzerò anche io con un B o un 1.1/1.5), da quando è arrivata la pilot 78G F questa è diventata la mia macchina da annotazioni a bordo pagina, stupenda davvero, peccato per il peso molto contenuto ma il pennino e il flusso sono da riferimento, soprattutto per l'uso che ne faccio (aspetto trepidamente anche la M e la B).
Della pilot mi intriga moltissimo la justus ma siamo su altri prezzi e voglio aspettare prima di investire tali cifre, o perlomeno avere una scusa valida per giustificar(mi) l'acquisto.
Riguardo agli inchiostri sto riscoprendo il 4001 royal blue, all'inizio mi faceva un pò schifo,o forse era solo noia perchè è l'inchiostro che ho usato da sempre, invece ne apprezzo sempre di più il comportamento, lo vorrei solo un pò più blu e meno violaceo, poi il costo basso e la facile reperibilità sono dei bonus.
Come nero ho solo l'aurora (va talmente bene che a breve gli affiancherò il blu) e non mi da motivi per cercare altro, forse il 4001 black per penne con flusso smodato o un waterproof, ma onestamente non mi servirebbe davvero.
Come detto ho 5 diamine, tutti bellissimi per tonalità, saturazione e shading: ultra green, ancient copper e turquoise anche con comportamento perfetto, mentre il crimson fatica a partire e il majestic blue (veramente stupendo come tonalità con i suoi riflessi rossi[molti lo definiscono l'erede del parker sapphire]) ha solo il difetto di esser un pò lento in asciugatura su alcune carte pur non essendo un mostro nel flusso.
del kiwa guru ho letto opinioni molto divergenti tra di loro, ma una prova la meriterebbe, specie il blue black mi piace molto nelle foto (non ricordo il nome nipponico), così come sarebbe bello testare gli iroshizuku della pilot, magari qualche sample da gouletpens.com per non dilapidare il patrimonio. (anche perchè i diamine in 30ml hanno un costo irrisorio se comperati sul sito dell'azienda e hanno una marea di colori, i vari blu poi mi piacciono tantissimo, dal teal all'asa blue)
le prossime tonalità nella lista dei desideri sono un rosso brillante ma saturo (pensavo sheaffer skrip red) un verde bottiglia scuro (penso diamine sherwood green) e un marrone scuro (qui ho cercato meno, ho visto solo qualche recensione del montblanc toffee brown), e sicuramente al primo ordine dagli usa metto dentro l'apache sunset della noodler's, mi sono innamorato di quell'inchiostro!
vedo che ci forniamo presso le stesso negozio, l'ho scoperto per caso e la signora è gentile e paziente, diventerà il mio punto di riferimento.
per adesso l'idea della ahab è accantonata, spendendo una cifra ridicola ho acquistato una serie di pennini da calligrafia e ispirandomi ad alcuni video di youtube voglio far delle prove con delle penne cinesi che ho (che scrivono tutt'altro che male, soprattutto per i costi irrisori, ma almeno se faccio danni non mi strappo i capelli).
anche io presi la lamy alstar in EF, pennino che trovo disastroso (e che rimpiazzerò anche io con un B o un 1.1/1.5), da quando è arrivata la pilot 78G F questa è diventata la mia macchina da annotazioni a bordo pagina, stupenda davvero, peccato per il peso molto contenuto ma il pennino e il flusso sono da riferimento, soprattutto per l'uso che ne faccio (aspetto trepidamente anche la M e la B).
Della pilot mi intriga moltissimo la justus ma siamo su altri prezzi e voglio aspettare prima di investire tali cifre, o perlomeno avere una scusa valida per giustificar(mi) l'acquisto.
Riguardo agli inchiostri sto riscoprendo il 4001 royal blue, all'inizio mi faceva un pò schifo,o forse era solo noia perchè è l'inchiostro che ho usato da sempre, invece ne apprezzo sempre di più il comportamento, lo vorrei solo un pò più blu e meno violaceo, poi il costo basso e la facile reperibilità sono dei bonus.
Come nero ho solo l'aurora (va talmente bene che a breve gli affiancherò il blu) e non mi da motivi per cercare altro, forse il 4001 black per penne con flusso smodato o un waterproof, ma onestamente non mi servirebbe davvero.
Come detto ho 5 diamine, tutti bellissimi per tonalità, saturazione e shading: ultra green, ancient copper e turquoise anche con comportamento perfetto, mentre il crimson fatica a partire e il majestic blue (veramente stupendo come tonalità con i suoi riflessi rossi[molti lo definiscono l'erede del parker sapphire]) ha solo il difetto di esser un pò lento in asciugatura su alcune carte pur non essendo un mostro nel flusso.
del kiwa guru ho letto opinioni molto divergenti tra di loro, ma una prova la meriterebbe, specie il blue black mi piace molto nelle foto (non ricordo il nome nipponico), così come sarebbe bello testare gli iroshizuku della pilot, magari qualche sample da gouletpens.com per non dilapidare il patrimonio. (anche perchè i diamine in 30ml hanno un costo irrisorio se comperati sul sito dell'azienda e hanno una marea di colori, i vari blu poi mi piacciono tantissimo, dal teal all'asa blue)
le prossime tonalità nella lista dei desideri sono un rosso brillante ma saturo (pensavo sheaffer skrip red) un verde bottiglia scuro (penso diamine sherwood green) e un marrone scuro (qui ho cercato meno, ho visto solo qualche recensione del montblanc toffee brown), e sicuramente al primo ordine dagli usa metto dentro l'apache sunset della noodler's, mi sono innamorato di quell'inchiostro!
- Luca142857
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Re: Penne stilografiche
Approfitto per chiedere un consiglio: dove posso trovare un converter corto per questa Delta Solaris?

Da molto tempo vado a cartucce ma mi avete fatto ritornare la voglia di giocare con gli inchiostri.
Grazie.
Da molto tempo vado a cartucce ma mi avete fatto ritornare la voglia di giocare con gli inchiostri.
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“La rasatura è una severa maestra.” Heinlein142857.
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Re: Penne stilografiche
Ciao ragazzi, questo topic sulle stilografiche mi ha incuriosito, è un mondo che non conosco.
Per qualche tempo alle superiori ho usato la classica stilo a cartucce della Pelikan (non so il modello) e devo dire per che per me che scrivo da cane (ed è un'offesa per i cani) è stata uno stimolo a scrivere meglio.
Ora che uso quasi solo il PC non mi dispiacerebbe riprovare una buona stilo per scrivere "all'antica" nelle poche occasioni in cui mi ritrovo con carta e penna.
Leggo di penne cinesi che scrivono egregiamente e dai costi "irrisori".
Mi potete indicare qualche modello e specificare quanto irrisori siano i costi? Ho visto che nel mondo della rasatura oltre ai gusti anche la percezione del prezzo diventa molto soggettiva.
Grazie.
Per qualche tempo alle superiori ho usato la classica stilo a cartucce della Pelikan (non so il modello) e devo dire per che per me che scrivo da cane (ed è un'offesa per i cani) è stata uno stimolo a scrivere meglio.
Ora che uso quasi solo il PC non mi dispiacerebbe riprovare una buona stilo per scrivere "all'antica" nelle poche occasioni in cui mi ritrovo con carta e penna.
Leggo di penne cinesi che scrivono egregiamente e dai costi "irrisori".
Mi potete indicare qualche modello e specificare quanto irrisori siano i costi? Ho visto che nel mondo della rasatura oltre ai gusti anche la percezione del prezzo diventa molto soggettiva.
Grazie.
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Re: Penne stilografiche
Il pennino della mia Sheaffer Targa ha tratto medio e non ama particolarmente gli inchiostri troppo fluidi, come ad esempio i Privat Reserve.MiRadoDiRado ha scritto: Com'è il flex della Sheaffer Targa?![]()