Sono dell'opinione che, in generale nel processo di apprendimento, fintantochè la logica del pensiero, la giusta "lettura" di un suggerimento ricevuto, l'acquisto di un attrezzo di qualità superiore (ma di solito questo non basta, nonostante la grande importanza che oggi si dia ai mezzi piuttosto che agli uomini), un'intuizione felice, od il semplice caso, non sblocchino una situazione nella quale si sia rimasti impantanati, si possa sperimentare una tecnica otto ore al giorno senza approdare a nulla in termini di risultati.
Ho fatto questa, apparentemente inutile, premessa per rafforzare quel che ora andrò a raccontarvi:
Ho sempre iniziato le mie barbe con un passaggio del rasoio (40 e più) su coramella di cui conoscevo le proprietà di "addolcire" il filo ma, per me, il suo ruolo è sempre stato secondario. Tutto si era sempre giocato sulle pietre, pertanto i miei giudizi dopo Kai 3000 e belga "La Veinette" sul filo del mio rasoio dopo una 60ina di passate su cuoio risentivano, in caso di HHT mediocri, di presunti errori commessi su pietra. In aggiunta, nel tentativo di rimediare ad un filo percepito ruvido sulla pelle, applicavo pressione alla lama in scoramellatura sperando di uniformarne le asperità ed irregolarità. Nonostante i numerosissimi passaggi però, risultati mediocri. Non starò a dirvi che quando un ML "graffia" dopo ore di lavoro per affilarlo l'irritazione per non riuscire a completare la rasatura senza sanguinamenti, tagli e rossori è grande e frustrante.
Fino a stamani la mia coramella è sempre stata una Dovo che ritenevo più che adatta al suo scopo.
Ieri pomeriggio mi è stata consegnata la coramella di quel grand'uomo che è Paciccio (ho deciso di far fondere un busto bronzeo di questo benefattore che collocherò nell'atrio di casa dove tutti dovranno rendergli servile omaggio

Sveglia alle 6:00 e casa deserta, in modo da escludere fretta e distrazioni da parte di terzi.
Il rasoio prescelto è stato quello di cui ho parlato sopra, senza che fosse ritornato prima sulle pietre, poichè volevo mantenere ferme tutte le altre variabili e vedere l'influenza della singola introduzione dell'elemento "coramella nuova".
I passaggi sono stati numerosissimi (nell'ordine dei 700. Mai fatti tanti in precedenza.) ma, vuoi per rispetto verso l'oggetto, vuoi per la sensazione che trasmetteva il contatto di questa superficie con l'acciaio e poi su, lungo il polso e la mano, sempre con pressione minima, frrrrttt, frrrtttt,...
HHT: miglioramento netto (valore 4).
Alla sbarbata dolcezza da me mai provata (ma io sono un profano, sono certo si possa salire molto più su). A questo punto, in evidente stato di stupor da esaltazione e pericolosamente vicino al delirio di onnipotenza da acquisizione di nuova, grande sapienza

Mai avrei immaginato che questo trascurato passaggio potesse influire così grandemente sul risultato finale.
Grazie Paciccio... purtroppo per te ora non credo che mi contenterò di una.
Salutoni,
Leo
P.S. Chiunque abbia letto fin qui avanza da me una birra (piccola però).