Rasoio Dorko OC e SB Dual Head
Inviato: 21/12/2014, 20:10
Mi arriva da Istanbul. Ben pagato. Ho voglia di provarlo subito, a stento riesco ad aspettare il mattino seguente; d’altronde sono fermamente contrario a rasature in altri momenti della giornata, quali che siano e soprattutto la sera. Da un lato è una bestiolina affamata, come ha detto giustamente ischiapp, osservando la fotografia, con denti lunghi e minacciosi, dall’altro un safety bar che potrebbe parlare anche ai principianti, non fosse per la curvatura della guida che consente un’esposizione della lama capace di promettere aggressività anche sul fianco meno famelico. L’impugnatura, esagonale e rigata su ogni faccia per assicurare un buon grip, termina con un bottone circolare (ø cm. 1,7) e appare possente: è lunga cm. 7,7 e pesa g. 46,1. La testa è anch’essa robusta, pesa g. 25,5, per un totale di g. 71,6 e di cm. 7,9.
Mi appresto alla prova con materiali comuni e sicuri. Sul viso umido, prebarba Proraso verde, poi m’insapono con la crema, ancora Proraso verde, manovrando con un enorme Omega 48. Abbandono presto ciò che è comune: nel rasoio vintage, una lametta vintage, una Orel che ha una cinquantina d’anni. Non conosco queste lamette, ma ne ho comprate da poco un bel po’, affascinato dal basso prezzo e dal logo: un’aquila ad ali spiegate in capo al mondo, più vintage ancora delle lamette. Sono comunque pronto a sostituirle, ove si mostrassero inadatte o l’età dovesse averne logorato l’affilatura, con una ben più sicura e comune Astra. Prima passata, lato open, assecondando la crescita del pelo. L’affilatura ha retto più che bene l’urto del tempo e si confà alle mie aspettative. Seconda passata, contropelo, il lato closed mi regala un’eccellente rasatura. Sono sempre più convinto dell’importanza di riscoprire i vecchi rasoi, peccato che l’arte del restauro sia così poco diffusa e la presenza di bravi artigiani così rara. Vi assicuro che questo vecchio Dorko non ha niente da invidiare all’iKon OSS DLC e per quanto ben pagato è lontanissimo dai 135 euro dell’americano. Grazie a tutti .




Mi appresto alla prova con materiali comuni e sicuri. Sul viso umido, prebarba Proraso verde, poi m’insapono con la crema, ancora Proraso verde, manovrando con un enorme Omega 48. Abbandono presto ciò che è comune: nel rasoio vintage, una lametta vintage, una Orel che ha una cinquantina d’anni. Non conosco queste lamette, ma ne ho comprate da poco un bel po’, affascinato dal basso prezzo e dal logo: un’aquila ad ali spiegate in capo al mondo, più vintage ancora delle lamette. Sono comunque pronto a sostituirle, ove si mostrassero inadatte o l’età dovesse averne logorato l’affilatura, con una ben più sicura e comune Astra. Prima passata, lato open, assecondando la crescita del pelo. L’affilatura ha retto più che bene l’urto del tempo e si confà alle mie aspettative. Seconda passata, contropelo, il lato closed mi regala un’eccellente rasatura. Sono sempre più convinto dell’importanza di riscoprire i vecchi rasoi, peccato che l’arte del restauro sia così poco diffusa e la presenza di bravi artigiani così rara. Vi assicuro che questo vecchio Dorko non ha niente da invidiare all’iKon OSS DLC e per quanto ben pagato è lontanissimo dai 135 euro dell’americano. Grazie a tutti .