Astucci/strop francesi: ipotesi di datazione
Inviato: 16/10/2014, 16:17
Fino ad ora ho identificato questi tipi di "etui plumier" (vengono chiamati così in Francia gli astucci in legno con coperchio girevole forniti di cuoio per affilare sotto l'astuccio e sopra il coperchio) che distinguo "tassonomicamente" secondo il modello dell'impugnatura e il legno utilizzato.
modello "a conchiglia": gli esemplari più antichi sono della Maison Pradier (epoca Empire/Restauration) solitamente in legni pregiati come mogano, ebano, palissandro. Modelli più "economici" vennero realizzati in noce. Diffusi sicuramente fino all'epoca Second Empire. Sono stati prodotti nelle versioni per 2, 4 o 7 rasoi.
Pradier in palissandro per 2

Pradier in acajou (mogano) per 2

a 4 posti in acajou (doppio vassoio)

Pradier per settimanale in acajou

per settimanale in acajou (rasoi di 15 cm di lunghezza massima*)

*i rasoi con una lunghezza non superiore ai 15 cm praticamente scomparvero dopo il 1840
modello impugnatura con spigoli e interno sagomato per due rasoi a manico dritto e piccolo separatore interno: probabilmente una versione meno lussuosa dei precedenti a conchiglia (epoca Empire - Second Empire) anche questi solitamente in legni nobili.
La loro profondità è adatta solo a manici piatti (avorio, corno, tartaruga)


Esistono anche astucci con lo stesso tipo di manico per settimanali a lame intercambiabili.
settimanale Boucher c.1810

settimanale Legrand à Paris c.1820

modello come il precedente ma con lo spazio interno semplicemente scavato a rettangolo o ellisse. Di produzione più tarda e più economica in legni meno pregiati (faggio, abete). Talvolta di produzione più recente con profondità > 10mm.
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modello con impugnatura a paletta rotonda. Solitamente il legno più pregiato usato è il faggio.

Un esemplare in faggio (trovato da un utente del forum francese) riporta la data del luglio 1884 scritta dal proprietario sotto il coperchio


modello con impugnatura cilindrica o a oliva, con cappuccio a vite (nella cavità veniva conservato un cilindro di pasta abrasiva) spesso in legni poveri come faggio e abete, con larghezza adeguata per 1 o 2 rasoi.
Solitamente la profondità è insufficiente per i manici in platica dei rasoi prodotti nel 900, a parte i manici in corno piatto tipici della produzione francese di fine 800.


Modelli con profondità maggiore di 9-10mm sono da ritenersi di epoca posteriore potendo alloggiare i classici manici in plastica della produzione più recente.
Erano presenti nei cataloghi Manufrance della prima metà del '900 e la Thier Issard mantiene tuttora in produzione un modello di questi tipo.
La mia teoria, basata più su una questione di stile e materiali che sui pochi dati sicuri esistenti, è che la loro successione possa essere:
modello a conchiglia e a spigoli vivi (Empire/Restauration ->Second Empire) -> modello a paletta (Second Empire) -> modello a cilindro o ogiva (fine 800-> oggi)
modello "a conchiglia": gli esemplari più antichi sono della Maison Pradier (epoca Empire/Restauration) solitamente in legni pregiati come mogano, ebano, palissandro. Modelli più "economici" vennero realizzati in noce. Diffusi sicuramente fino all'epoca Second Empire. Sono stati prodotti nelle versioni per 2, 4 o 7 rasoi.
Pradier in palissandro per 2

Pradier in acajou (mogano) per 2

a 4 posti in acajou (doppio vassoio)

Pradier per settimanale in acajou

per settimanale in acajou (rasoi di 15 cm di lunghezza massima*)

*i rasoi con una lunghezza non superiore ai 15 cm praticamente scomparvero dopo il 1840
modello impugnatura con spigoli e interno sagomato per due rasoi a manico dritto e piccolo separatore interno: probabilmente una versione meno lussuosa dei precedenti a conchiglia (epoca Empire - Second Empire) anche questi solitamente in legni nobili.
La loro profondità è adatta solo a manici piatti (avorio, corno, tartaruga)


Esistono anche astucci con lo stesso tipo di manico per settimanali a lame intercambiabili.
settimanale Boucher c.1810

settimanale Legrand à Paris c.1820

modello come il precedente ma con lo spazio interno semplicemente scavato a rettangolo o ellisse. Di produzione più tarda e più economica in legni meno pregiati (faggio, abete). Talvolta di produzione più recente con profondità > 10mm.

modello con impugnatura a paletta rotonda. Solitamente il legno più pregiato usato è il faggio.

Un esemplare in faggio (trovato da un utente del forum francese) riporta la data del luglio 1884 scritta dal proprietario sotto il coperchio


modello con impugnatura cilindrica o a oliva, con cappuccio a vite (nella cavità veniva conservato un cilindro di pasta abrasiva) spesso in legni poveri come faggio e abete, con larghezza adeguata per 1 o 2 rasoi.
Solitamente la profondità è insufficiente per i manici in platica dei rasoi prodotti nel 900, a parte i manici in corno piatto tipici della produzione francese di fine 800.


Modelli con profondità maggiore di 9-10mm sono da ritenersi di epoca posteriore potendo alloggiare i classici manici in plastica della produzione più recente.
Erano presenti nei cataloghi Manufrance della prima metà del '900 e la Thier Issard mantiene tuttora in produzione un modello di questi tipo.
La mia teoria, basata più su una questione di stile e materiali che sui pochi dati sicuri esistenti, è che la loro successione possa essere:
modello a conchiglia e a spigoli vivi (Empire/Restauration ->Second Empire) -> modello a paletta (Second Empire) -> modello a cilindro o ogiva (fine 800-> oggi)