Ilrasoio.com

Da anni sono un appassionato di detti popolari.
Credo tramandino in modo schietto e veloce l'esperienza e la saggezza delle generazioni che ci hanno preceduto.

Quali sono i vostri preferiti?
Qual'è il significato e la traduzione in italiano (se regionali/stranieri)?
Cosa dicono di noi?


Per iniziare ...
"Chiedere è lecito, rispondere è cortesia"
La spiegazione è chiara.
Per me è la base del mio essere civile.

A me viene in mente un grande classico: "Chi va piano va sano e va lontano" che va a braccetto con "La gatta frettolosa ha fatto i figli ciechi"

Ormai con il lavoro che svolgo e le varie situazioni di vita che mi ritrovo in certe situazioni, mi viene in mente uno dei detti più particolari e significativi dei detti palermitani.... ammetto che non è il massimo dell'eleganza e che potrebbe sembrare alquanto volgare ma in realtà si rivela la soluzione migliore per superare i vari ostacoli della vita.....

Il detto è il seguente....

Palermitano:
P’un curnutu un curnutu e mienzo.....
Tradotto:
Per un cornuto un cornuto e mezzo

Palermitano:
Chiù scuru i menzanuotte un pò fari....
Tradotto:
Più buio di mezzanotte non può fare

Palermitano:
A casa capi quantu voli u patruni....
Tradotto:
La casa è capiente quanto vuole il padrone

Poi vi sono tanti altri detti che possono risolvere o spiegare anche certe situazioni alquanto strane della vita ad esempio quello in neretto ormai entrato a far parte del mio vivere, viste le tante problematiche che si riscontrano.....

barbadura ha scritto:
Palermitano:
P’un curnutu un curnutu e mienzo.....
Tradotto:
Per un cornuto un cornuto e mezzo

Hai un illustre predecessore:
A brigante ... brigante e mezzo! Era il motto di Sandro Pertini.

Luca142857 ha scritto:

barbadura ha scritto:P’un curnutu un curnutu e mienzo.....

A brigante ... brigante e mezzo! Era il motto di Sandro Pertini.

Un Signore ... Lui.

Luca142857 ha scritto:Hai un illustre predecessore: A brigante ... brigante e mezzo! Era il motto di Sandro Pertini.

ischiapp ha scritto:Un Signore ... Lui.

bel topic...mi piace!!!brav Pierpà
Anche se in questo momento non mi sovvien nulla,le massime e i detti popolari mi sono sempre piaciuti...poche parole che riescono a descrivere concetti astrusi...Parla poco ascolta assai e giammai ti pentirai

Qualche condotta di vita in veneto, tra quelle che preferisco. ( che giusto Seneca nelle lettere a Lucilio ... )

Chi va drio ai altri, no passa mai avanti
Chi tropo se tira indrio (indietro/esita) finisse col culo in rio (rio = canale)
Toni fa la roba, el sior Antonio la gode, el conte Antonio la magna. (Ascesa e declino di una dinastia)
No farte mai capir che ti sa tuto.
I popoli se mazza e i re se abraza.
xè inutie spiegarghe le robe al 'mus: te perde temp e te infastidisse la bestia.

Dicette l'asene a lu padrone: si vulive corre t'accattive nu cavalle
disse l'asino al padrone: se volevi correre ti compravi un cavallo
o molto simile: Poche oje poca lampe - poco olio poca lampada

Ma i miei preferiti sono nati nel XX secolo e non vengono dal popolo:
l'informazione migliora la vita
Meglio pentirsi per avere osato che per non averlo fatto

Signori essendo una buona forchetta vorrei lasciarvi una serie di detti che devono essere letti come se fossero uno solo, o almeno qui i miei nonni dicevano così...

Om e panz om e sustanz
È mej che la panza crep no che la rob si sprec
Pecche la panz é simbolo di benessere
Pecche sotto la panz lu ... avanz

Vi faccio una piccola traduzione

Uomo di pancia uomo di sostanza
È meglio che la pancia crepa e no che la roba si sprechi
Perché la pancia è simbolo di benessere
Perché sotto la pancia ... avanza

Scusate ma l'ultimo l'ho dovuto censurare

Ci sono due motti popolari della città che mi ha dato i natali che mi hanno sempre dato da pensare e che riassumono in poche parole il millenario cinismo di un popolo che le ha viste tutte:

- Li padreterni fanno li fiji crocefissi
(I padreterni fanno i figli crocefissi)
(come purtroppo spesso accade, genitori famosi finiscono per schiacciare i figli con il loro "peso")

- Chi croce nun c'ha, pija du' zeppi e se la fa
(Chi croce non ha, prende due pezzi di legno e se la fa)
(ovvero, quando le persone non hanno problemi se li creano da soli)

"Morto un papa, se ne fa un altro" e "Ogni ofelè al fa el so mestè" (milanese: ciascuno faccia ciò che sa fare, in sostanza)

Ma soprattutto, scuola di vita: "La bòca l'è minga stràca se la sa no de vàca".

Io ne conosco uno, ma non è molto diffuso...
e deriva da una barzelletta ..."barbieristica"...
"A qui brisa d' arguerd ai spud in dla fàzà" (A quelli non di riguardo gli sputo in faccia)
Si rferiva a un barbiere che, in una storiella montava in ciotola ...A sputi
Quando il cliente gli chiede "Ma lei fa così con tutti?"
risponde"no, solo coi clienti di riguardo, agli altri gli sputo in faccia"
Hem

Vorrei imparare a memoria tutti i proverbi napoletani,se mi ci metto d'impegno ci riesco.
Purtroppo di questi tempi me ne sovviene spessissimo uno,in italiano,ma penso abbia diverse derivazioni dialettali:
"la mamma degli imbecilli e' sempre incinta"

pero' sta anche scritto che bisogna essre tolleranti con gli ottusi.............

I detti regionali, spesso varianti di quelli nazionali, sono belli ... solo se uno li capisce !!
Prego tutti di inserire la versione italiana, o almeno la traduzione.

"Chi cantone se fa tutti ci pisciano"
Chi si fa angolo tutti vi urinano.
Come a dire che chi è troppo accondiscendente

"E' meglio tenè no corno nculo finchè non se mmolla che no morto nzino finchè se remmia"
E' meglio avere un corno nel culo finchè non diventa molle che un morto in braccio finchè non resuscita.

ischiapp ha scritto:I detti regionali sono belli ... solo se uno li capisce !! .

Hai perfettamente ragione, ma il dialetto ha quel sapido che, almeno io, non rierco a rendere efficacemente in italiano: ragion per cui inserisco originale e traduzione.

Quand c’la merda la munta n’scagn, o c’la spusa o c’la fa dagn.
Quando la merda sale in cattedra, o puzza o fa danno.

Ogni cà ‘ngà 'l so da fà, ogni us 'l so stambus e ogni camin ca fuma ‘ngà la sua crus 'n ciuma.
Ogni casa ha il suo da fare, ogni porta il suo catenaccio, e ogni camino che fuma ha la sua croce sopra.

barbadura ha scritto: P’un curnutu un curnutu e mienzo.....
Tradotto:
Per un cornuto un cornuto e mezzo

Vedi? dalla Sicilia alla Toscana...
Mio nonno diceva
"A figlio di donna-sessualmente-disponibile-in-cambio-di-mercede-in-denaro, figlio di donna-sessualmente-disponibile-in-cambio-di-mercede-in-denaro e mezzo"
Ovviamente, così castigato, perde di vigore ed immediatezza!

Mentre i veneti, molto sinteticamente, sostengono che
"Tre volte bon xe mona"
A sostenere che dimostrando un'eccessiva bontà e disponibilità si è sciocchi!

(Certo che purgare in questo modo è ridicolo)

AlfredoT ha scritto:"Tre volte bon xe mona"

A Roma sono decisamente più grevi:

Da bono a cojone ce passa tanto così! (mimando uno spazio stretto tra pollice e indice)
Immagino non ci sia bisogno di traduzione...

E quand la berba la taca a fer stupein, lasa perdar la **ca e tacte al vein
E quando la barba comincia a diventar bianca, lascia stare le donne e attaccati al vino
Per inciso, al momento per me non vale

[color=#0000BF]nano[/color] ha scritto:A Roma sono decisamente più grevi:
Da bono a cojone ce passa tanto così! (mimando uno spazio stretto tra pollice e indice)
Immagino non ci sia bisogno di traduzione...

Stessa roba!

[color=#0000BF]claudio1959[/color] ha scritto:Per inciso, al momento per me non vale

Perbacco! Ma se sei astemio, mica devi sforzarti!

claudio1959 ha scritto:E quando la barba comincia a diventar bianca, lascia stare le donne e attaccati al vino

Maledizione, sono rovinato
Dovrò scolarmi una damigiana di Barbera al giorno

Alfredo...
Mi te vogjo tanto ben...Ma mi te copo!


...Due fidanzate di Padova...

[color=#BF0000]Bernardo Gui[/color] ha scritto:Dovrò scolarmi una damigiana di Barbera al giorno

Lasciamene un bicchiere...

[color=#BF0000]claudio1959[/color] ha scritto:Alfredo...
Mi te vogjo tanto ben...Ma mi te copo!

(Me lo hanno detto, tra un bicchiere di vino e l'altro!)

AlfredoT ha scritto:Lasciamene un bicchiere...

Tra di noi ci capiamo

E, visto che mia madre è romana:
Ndo' c'è la maggnuca, 'l Siggnor ce conduca
Velata insinuazione su certe vocazioni sacerdotali ai tempi degli Stati Pontifici