Anatomia per Immagini del Rasoio: Le parti di un ML
Inviato: 06/10/2013, 15:06
Premessa
Gentili utenti del forum,
Mi permetto di scrivere questa brevissima guida per risolvere alcuni dubbi che si annidano in chiunque si approcci all’uso del rasoio a mano libera. Il forum è ricchissimo di indicazioni, definizioni e foto su qualsiasi curiosità circa i rasoi, ma quando si tratta l’anatomia di qualsiasi oggetto (sia esso un uomo o un ML) è indispensabile, a mio modesto avviso, sfruttare delle immagini per chiarirsi un po’ le idee.
Il problema è nato dal fatto che non sono riuscito per parecchio tempo a comprendere molte definizioni che, tra l’altro, nella marea di informazioni del forum mi sono state anche difficili da trovare. Per cui ho pensato potesse essere utile, a tutti noi neofiti, una piccola guida che spieghi, in un unico 3d, come è fatto un rasoio a mano libera.
So bene, cari amici, di essere tutt’altro che esperto in quest’arte, entro cui mi sto intercalando solo da pochi mesi, ma spero di essere esauriente, corretto e preciso: nel caso in cui ciò non fosse rispettato, vi prego di farmelo notare e io provvederò immediatamente a correggere, integrare e migliorare quanto riportato nei post successivi. La superbia è una delle tante cose che non sopporto quindi vi chiedo, poiché siete certamente più esperti di me, di aiutarmi e criticarmi (costruttivamente) se necessario. Resto a vostra disposizione.
Ciò detto, iniziamo!
P.S: Chiedo scusa se ho sbagliato sezione!
Visione Laterale

Ok ragazzi, secondo quanto ho capito in questo tempo questa è la visione più importante ed esplicativa del rasoio. Spieghiamo le sue componenti!
1) Il manico: ciascun manico può essere costruito con diversi materiali, che possono essere di origine animale e non: vari tipi di plastiche e legni, osso, avorio, corno, e così via. Se siete interessati e volete approfondire questo argomento vi rimando a questo topic di Aldebaran: http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=20&t=372
Ogni manico è formato da due guancette giustapposte e tenute insieme da alcuni chiodini, dei perni in realtà, detti “pins”. Per indicare le due guancette si parla invece di “scales”.
Componente importante del manico è poi lo "spaziatore", che potete osservare in foto, il quale alle volte è addirittura a volte in materiale pregiato (ringrazio bel_riose per avermi fatto notare questa mancanza nella descrizione):

2) Il poggiadito: è intuitivo, la sua forma è dovuta alla necessità di poggiare le dita per una corretta presa del rasoio. Eccovi un esempio:

A volte la sua lunghezza è ben superiore a quella cui siamo abituati osservando un “normale” rasoio. Si parla di “monkey tail”, ossia “coda di scimmia”:

E' interessante sapere che il poggiadito non è sempre esistito: in realtà, come bel_riose mi ha spiegato, il poggiadito "nei rasoi del '700 questo non c'era o era cortissimo...si è sviluppato e progressivamente allungato nel corso dell'800 e del '900." (cito letteralmente bel, spero non me ne voglia
). Eccovi uno schema esemplificativo:

3) Il codolo: detto in inglese “tang”, è molto importante perché spesso arreca delle incisioni che permettono di effettuare datazioni, scoprire il produttore e così via. Sul codolo si possono spesso ritrovare anche delle “scanalature”, dette “jimps”, molto utili a migliorare la presa (o “grip”) sul rasoio. Si possono trovare sia sopra che sotto, solo sopra, solo sotto o affatto. Ecco un esempio:

4) Dorso/Spina/Costa: per riuscire a comprendere questi termini c'è voluto un bel pò di tempo e devo ringraziare Bruconiglio il quale mi ha fatto notare, e mi ha spiegato, in cosa sono diversi. Cercherò di essere più chiaro postando un'altra immagine:

Dunque vi riporto le parole di Bruconiglio che sono perfettamente chiare e precise, molto meglio di quelle che potrei scrivere io
:
"La spina (che è la struttura massiccia che supporta la lama) ha un dorso, che è la parte opposta al tagliente (che spesso chiamiamo impropriamente filo, edge in inglese), e due coste laterali. Proprio come le persone che hanno una spina dorsale da cui partono lateralmente due serie di costole."
Il dorso può essere di diverse forme, e soprattutto decorato o meno.
5) Spalla: ecco un’altra componente che mi ha fatto davvero sudare. Il termine inglese per identificarla è “shoulder” e non tutti i rasoi ne sono dotati (quelli privi verranno detti “shoulderless”). Per rendere il tutto più chiaro vi invito ad osservare questa immagine:

Il primo rasoio, come potete notare, è privo di questa struttura detta spalla che serve a collegare la lama al codolo. La spalla di avvale di strutture verticali dette “stabilizzatori”, singoli (come nel rasoio in basso a sinistra) o doppi (come in quello in alto a destra).
Esistono, a dirla tutta, anche degli stabilizzatori orizzontali, che formano un caratteristico rigonfiamento sulla lama, per i quali vi devo però rimandare alla “Visione Frontale” che è affrontata più in basso.
6) Il filo: inutile dirlo, è la parte che fa la differenza tra una lama di rasoio e una patata bollita
Scherzi a parte, è la parte più importante e delicata di qualsiasi rasoio a mano libera, molto facile da rovinare anche semplicemente scoramellando male (là dove per “scoramellare” si intende passare il rasoio sulla coramella, per il cui studio vi rimando qui: http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=13&t=2904).
Il filo è costituito da una miriade di microdentini che rendono conto della sua capacità di tagliare. È chiaro che, a forza di fare barbe, prima o poi questo si rovini, per cui si renderà necessaria una “affilatura”, per la quale si usano diversi tipi di pietre e per il cui approfondimento vi rimando alle apposite sezioni: http://www.ilrasoio.com/viewforum.php?f=12).
7) La punta: componente determinante nell’estetica di ogni lama. Ne esistono infatti parecchi tipi, che qui vi riporto:

Questa immagine è stata presa da http://www.straightrazorplace.com e credo sia oltremodo esplicativa dei diversi tipi di punta di un rasoio. Consiglio: per chi è agli inizi è molto meglio una punta tonda, giacchè tagliarsi è molto più facile con gli altri tipi. Ricordate sempre i consigli di Tonio Cartonio: usate sempre la forbice dalla punta arrotondata e fatevi aiutare da un adulto
8) L’altezza (o larghezza) della lama: altro parametro fondamentale per la scelta di un rasoio. Tradizionalmente questa viene misurata in ottavi di pollice, con estensioni molto variabili ma che generalmente non vanno sotto i 3/8.
Eccovi le misure con l’equivalente in centimetri come pubblicato da Aldebaran in questo topic http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=9&t=1375 (che consiglio a tutti i neofiti di leggere, perché completo ed esaustivo in ogni sua parte):
3/8= 0,95 cm
4/8= 1,27 cm
5/8= 1,59 cm
6/8= 1,9 cm
7/8= 2,22 cm
8/8= 2,54 cm
Le lame possono essere anche misurate in sedicesimi di pollice, fatto non raro, il che potrebbe complicare le cose ma, in effetti, non più di tanto perché basta ricordarsi, per fare un confronto con gli ottavi, che si moltiplica per due sia sopra che sotto (numeratore e denominatore) e si ottiene una frazione equivalente. Per esempio:
6/8 = 12/16
5/8 = 10/16
Questo può essere utile quindi per capire quanto misura un 11/16: è esattamente la media delle misure in mm di un 6/8 e un 5/8.
Ricordate infine che lo scarto tra un ottavo e l’altro è di circa 3 mm e che la larghezza della lama in inglese è “size”.
Quale è la larghezza migliore per chi inizia? Beh, come al solito, non si tratta di un assunto già stabilito, ma di semplici opinioni. Partiamo dal motto latino che ci dice che “in media stat virtus”, quindi evitiamo i valori estremi della nostra scala (almeno all’inizio
). Personalmente mi sto trovando molto bene con un 5/8, che mi sembra un ottimo compromesso tra dimensioni, peso e manegevolezza. Ho provato anche il 6/8 ma il risultato (per me almeno) è stato peggiore.
Per finire, ecco una chicca sempre da http://www.straightrazorplace.com, a sua volta presa dal catalogo Dovo: in questa immagine potete osservare, con un semplice colpo d'occhio, qual è il nome delle varie parti del rasoio in molte lingue diverse (ringrazio Bernardo Gui per la segnalazione!):

Visione Frontale

Osservando un rasoio frontalmente possiamo ricavare meno informazioni circa la sua natura, ma vi è un dato altrimenti impossibile da conoscere se si trascura l’osservazione da questo punto di vista, ossia la molatura, il “grind”, o concavità. Per intenderci dovete osservare l’area verde in figura.
Per comprendere meglio vi posto questa immagine sempre da http://www.straightrazorplace.com:

Questi disegni rappresentano una visione frontale del rasoio: come potete notare vi sono differenti gradi di concavità (hollow) fino a diventare completamente piatti (wedge).
Entrambi i tipi di rasoio hanno vantaggi e svantaggi, tuttavia ritengo utili per iniziare dei rasoi concavi, magari half hollow, che possono essere, nuovamente, un giusto compromesso tra gli estremi. In teoria i concavi se la vedono peggio con barbe dure e folte, perché il filo si piega e fa dei taglietti, d’altro canto i wedge sono molto più rigidi e quindi danno meno capacità di percepire gli ostacoli anatomici sul proprio viso. I wedge sono stati gli unici tipi di lama disponibili in commercio per molti anni, i rasoi più moderni sono nella maggior parte dei casi hollow.
Alcune considerazioni su grind particolari:
1) Bellied Hollow: è il rasoio con lo stabilizzatore orizzontale, che consiste in una sorta di “rigonfiamento” lungo la lama e che potete osservare in figura all’interno del cerchio rosso. Non sono rasoi che si vedono spesso a dire il vero:

Questa foto è stata presa e modificata da http://www.artisanshaving.org. Osservate anche questo schema comparativo:

2) Frameback: rasoio particolarissimo, per il cui studio mi ha dato una grossa mano Altus, che ringrazio di vero cuore e di cui riporto alcune delle parole che mi ha scritto. Ecco un esempio di questi rasoi da http://www.bladeforums.com:

"I frameback hanno la caratteristica di avere la lama inserita nel dorso: l'inserimento può essere fisso (cioè saldato) o mobile, in cui la lama può essere bloccata da una vite o da un incastro a leva". Per comprendere meglio osserviamo le immagini che si rifanno ai due tipi rispettivamente:


Naturalmente solo il secondo tipo è costutuito da lame intercambiabili: si trattava di modelli molto in voga in Francia e anche piuttosto economici, di cui furono fatte delle versioni settimanali:

Una variante di queste lame così fuori dall'ordinario è costituita dai modelli "dos rapportè:...in cui è stato fissato per saldatura un ringrosso sul dorso, quindi lama, dorso e codolo sono un unico pezzo forgiato e a cavallo del dorso si applica un profilo a U che ne aumenta lo spessore." Si tratta di rasoi che sono stati piuttosto diffusi in Svezia.
Per finire arriviamo finalmente ai “faux frameback” o "rasoir baguette, diffusi in Francia: questi formano una specie a parte, in cui la lama è tutta sottile ma comunque ricavata per molatura da un pezzo unico", il che rende conto della differenza con un vero frameback:

Come potete osservare in foto, lama e dorso sono in questo caso un tutt’uno.
Esistono poi dei faux frameback dove il rigonfiamento del dorso copre buona parte della lama: questo è il rasoio “concave”. Ringrazio Altus per le foto, oltre che per gli squisiti dettagli che mi ha fornito circa questa sezione.
3) Microtome: forse il più strano di tutti, è un grind dove i due lati della lama sono asimmetrici rispetto all’asse della lama stessa, per cui uno risulta più piatto o più concavo dell’altro.
Per finire vorrei rimandare tutti coloro che leggono ad approfondire questo bellissimo topic sugli “Argomenti di Base” al seguente link: http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=53&t=286
Ricordate poi di leggere anche l’introduzione all’uso del rasoio a mano libera, che ritengo fondamentale:
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=9&t=1375
Sperando di essere stato chiaro ed esaustivo termino qui questo mio intervento. Per domande, chiarimenti, critiche e consigli, scrivete pure qui sotto e cercherò di rispondere per come posso e meglio che posso.
Grazie a tutti!
LordFazzamort
Gentili utenti del forum,
Mi permetto di scrivere questa brevissima guida per risolvere alcuni dubbi che si annidano in chiunque si approcci all’uso del rasoio a mano libera. Il forum è ricchissimo di indicazioni, definizioni e foto su qualsiasi curiosità circa i rasoi, ma quando si tratta l’anatomia di qualsiasi oggetto (sia esso un uomo o un ML) è indispensabile, a mio modesto avviso, sfruttare delle immagini per chiarirsi un po’ le idee.
Il problema è nato dal fatto che non sono riuscito per parecchio tempo a comprendere molte definizioni che, tra l’altro, nella marea di informazioni del forum mi sono state anche difficili da trovare. Per cui ho pensato potesse essere utile, a tutti noi neofiti, una piccola guida che spieghi, in un unico 3d, come è fatto un rasoio a mano libera.
So bene, cari amici, di essere tutt’altro che esperto in quest’arte, entro cui mi sto intercalando solo da pochi mesi, ma spero di essere esauriente, corretto e preciso: nel caso in cui ciò non fosse rispettato, vi prego di farmelo notare e io provvederò immediatamente a correggere, integrare e migliorare quanto riportato nei post successivi. La superbia è una delle tante cose che non sopporto quindi vi chiedo, poiché siete certamente più esperti di me, di aiutarmi e criticarmi (costruttivamente) se necessario. Resto a vostra disposizione.
Ciò detto, iniziamo!
P.S: Chiedo scusa se ho sbagliato sezione!
Visione Laterale
Ok ragazzi, secondo quanto ho capito in questo tempo questa è la visione più importante ed esplicativa del rasoio. Spieghiamo le sue componenti!
1) Il manico: ciascun manico può essere costruito con diversi materiali, che possono essere di origine animale e non: vari tipi di plastiche e legni, osso, avorio, corno, e così via. Se siete interessati e volete approfondire questo argomento vi rimando a questo topic di Aldebaran: http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=20&t=372
Ogni manico è formato da due guancette giustapposte e tenute insieme da alcuni chiodini, dei perni in realtà, detti “pins”. Per indicare le due guancette si parla invece di “scales”.
Componente importante del manico è poi lo "spaziatore", che potete osservare in foto, il quale alle volte è addirittura a volte in materiale pregiato (ringrazio bel_riose per avermi fatto notare questa mancanza nella descrizione):
2) Il poggiadito: è intuitivo, la sua forma è dovuta alla necessità di poggiare le dita per una corretta presa del rasoio. Eccovi un esempio:
A volte la sua lunghezza è ben superiore a quella cui siamo abituati osservando un “normale” rasoio. Si parla di “monkey tail”, ossia “coda di scimmia”:
E' interessante sapere che il poggiadito non è sempre esistito: in realtà, come bel_riose mi ha spiegato, il poggiadito "nei rasoi del '700 questo non c'era o era cortissimo...si è sviluppato e progressivamente allungato nel corso dell'800 e del '900." (cito letteralmente bel, spero non me ne voglia

3) Il codolo: detto in inglese “tang”, è molto importante perché spesso arreca delle incisioni che permettono di effettuare datazioni, scoprire il produttore e così via. Sul codolo si possono spesso ritrovare anche delle “scanalature”, dette “jimps”, molto utili a migliorare la presa (o “grip”) sul rasoio. Si possono trovare sia sopra che sotto, solo sopra, solo sotto o affatto. Ecco un esempio:
4) Dorso/Spina/Costa: per riuscire a comprendere questi termini c'è voluto un bel pò di tempo e devo ringraziare Bruconiglio il quale mi ha fatto notare, e mi ha spiegato, in cosa sono diversi. Cercherò di essere più chiaro postando un'altra immagine:
Dunque vi riporto le parole di Bruconiglio che sono perfettamente chiare e precise, molto meglio di quelle che potrei scrivere io

"La spina (che è la struttura massiccia che supporta la lama) ha un dorso, che è la parte opposta al tagliente (che spesso chiamiamo impropriamente filo, edge in inglese), e due coste laterali. Proprio come le persone che hanno una spina dorsale da cui partono lateralmente due serie di costole."
Il dorso può essere di diverse forme, e soprattutto decorato o meno.
5) Spalla: ecco un’altra componente che mi ha fatto davvero sudare. Il termine inglese per identificarla è “shoulder” e non tutti i rasoi ne sono dotati (quelli privi verranno detti “shoulderless”). Per rendere il tutto più chiaro vi invito ad osservare questa immagine:
Il primo rasoio, come potete notare, è privo di questa struttura detta spalla che serve a collegare la lama al codolo. La spalla di avvale di strutture verticali dette “stabilizzatori”, singoli (come nel rasoio in basso a sinistra) o doppi (come in quello in alto a destra).
Esistono, a dirla tutta, anche degli stabilizzatori orizzontali, che formano un caratteristico rigonfiamento sulla lama, per i quali vi devo però rimandare alla “Visione Frontale” che è affrontata più in basso.
6) Il filo: inutile dirlo, è la parte che fa la differenza tra una lama di rasoio e una patata bollita

Scherzi a parte, è la parte più importante e delicata di qualsiasi rasoio a mano libera, molto facile da rovinare anche semplicemente scoramellando male (là dove per “scoramellare” si intende passare il rasoio sulla coramella, per il cui studio vi rimando qui: http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=13&t=2904).
Il filo è costituito da una miriade di microdentini che rendono conto della sua capacità di tagliare. È chiaro che, a forza di fare barbe, prima o poi questo si rovini, per cui si renderà necessaria una “affilatura”, per la quale si usano diversi tipi di pietre e per il cui approfondimento vi rimando alle apposite sezioni: http://www.ilrasoio.com/viewforum.php?f=12).
7) La punta: componente determinante nell’estetica di ogni lama. Ne esistono infatti parecchi tipi, che qui vi riporto:
Questa immagine è stata presa da http://www.straightrazorplace.com e credo sia oltremodo esplicativa dei diversi tipi di punta di un rasoio. Consiglio: per chi è agli inizi è molto meglio una punta tonda, giacchè tagliarsi è molto più facile con gli altri tipi. Ricordate sempre i consigli di Tonio Cartonio: usate sempre la forbice dalla punta arrotondata e fatevi aiutare da un adulto

8) L’altezza (o larghezza) della lama: altro parametro fondamentale per la scelta di un rasoio. Tradizionalmente questa viene misurata in ottavi di pollice, con estensioni molto variabili ma che generalmente non vanno sotto i 3/8.
Eccovi le misure con l’equivalente in centimetri come pubblicato da Aldebaran in questo topic http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=9&t=1375 (che consiglio a tutti i neofiti di leggere, perché completo ed esaustivo in ogni sua parte):
3/8= 0,95 cm
4/8= 1,27 cm
5/8= 1,59 cm
6/8= 1,9 cm
7/8= 2,22 cm
8/8= 2,54 cm
Le lame possono essere anche misurate in sedicesimi di pollice, fatto non raro, il che potrebbe complicare le cose ma, in effetti, non più di tanto perché basta ricordarsi, per fare un confronto con gli ottavi, che si moltiplica per due sia sopra che sotto (numeratore e denominatore) e si ottiene una frazione equivalente. Per esempio:
6/8 = 12/16
5/8 = 10/16
Questo può essere utile quindi per capire quanto misura un 11/16: è esattamente la media delle misure in mm di un 6/8 e un 5/8.
Ricordate infine che lo scarto tra un ottavo e l’altro è di circa 3 mm e che la larghezza della lama in inglese è “size”.
Quale è la larghezza migliore per chi inizia? Beh, come al solito, non si tratta di un assunto già stabilito, ma di semplici opinioni. Partiamo dal motto latino che ci dice che “in media stat virtus”, quindi evitiamo i valori estremi della nostra scala (almeno all’inizio

Per finire, ecco una chicca sempre da http://www.straightrazorplace.com, a sua volta presa dal catalogo Dovo: in questa immagine potete osservare, con un semplice colpo d'occhio, qual è il nome delle varie parti del rasoio in molte lingue diverse (ringrazio Bernardo Gui per la segnalazione!):
Visione Frontale
Osservando un rasoio frontalmente possiamo ricavare meno informazioni circa la sua natura, ma vi è un dato altrimenti impossibile da conoscere se si trascura l’osservazione da questo punto di vista, ossia la molatura, il “grind”, o concavità. Per intenderci dovete osservare l’area verde in figura.
Per comprendere meglio vi posto questa immagine sempre da http://www.straightrazorplace.com:
Questi disegni rappresentano una visione frontale del rasoio: come potete notare vi sono differenti gradi di concavità (hollow) fino a diventare completamente piatti (wedge).
Entrambi i tipi di rasoio hanno vantaggi e svantaggi, tuttavia ritengo utili per iniziare dei rasoi concavi, magari half hollow, che possono essere, nuovamente, un giusto compromesso tra gli estremi. In teoria i concavi se la vedono peggio con barbe dure e folte, perché il filo si piega e fa dei taglietti, d’altro canto i wedge sono molto più rigidi e quindi danno meno capacità di percepire gli ostacoli anatomici sul proprio viso. I wedge sono stati gli unici tipi di lama disponibili in commercio per molti anni, i rasoi più moderni sono nella maggior parte dei casi hollow.
Alcune considerazioni su grind particolari:
1) Bellied Hollow: è il rasoio con lo stabilizzatore orizzontale, che consiste in una sorta di “rigonfiamento” lungo la lama e che potete osservare in figura all’interno del cerchio rosso. Non sono rasoi che si vedono spesso a dire il vero:
Questa foto è stata presa e modificata da http://www.artisanshaving.org. Osservate anche questo schema comparativo:
2) Frameback: rasoio particolarissimo, per il cui studio mi ha dato una grossa mano Altus, che ringrazio di vero cuore e di cui riporto alcune delle parole che mi ha scritto. Ecco un esempio di questi rasoi da http://www.bladeforums.com:
"I frameback hanno la caratteristica di avere la lama inserita nel dorso: l'inserimento può essere fisso (cioè saldato) o mobile, in cui la lama può essere bloccata da una vite o da un incastro a leva". Per comprendere meglio osserviamo le immagini che si rifanno ai due tipi rispettivamente:
Naturalmente solo il secondo tipo è costutuito da lame intercambiabili: si trattava di modelli molto in voga in Francia e anche piuttosto economici, di cui furono fatte delle versioni settimanali:
Una variante di queste lame così fuori dall'ordinario è costituita dai modelli "dos rapportè:...in cui è stato fissato per saldatura un ringrosso sul dorso, quindi lama, dorso e codolo sono un unico pezzo forgiato e a cavallo del dorso si applica un profilo a U che ne aumenta lo spessore." Si tratta di rasoi che sono stati piuttosto diffusi in Svezia.
Per finire arriviamo finalmente ai “faux frameback” o "rasoir baguette, diffusi in Francia: questi formano una specie a parte, in cui la lama è tutta sottile ma comunque ricavata per molatura da un pezzo unico", il che rende conto della differenza con un vero frameback:
Come potete osservare in foto, lama e dorso sono in questo caso un tutt’uno.
Esistono poi dei faux frameback dove il rigonfiamento del dorso copre buona parte della lama: questo è il rasoio “concave”. Ringrazio Altus per le foto, oltre che per gli squisiti dettagli che mi ha fornito circa questa sezione.
3) Microtome: forse il più strano di tutti, è un grind dove i due lati della lama sono asimmetrici rispetto all’asse della lama stessa, per cui uno risulta più piatto o più concavo dell’altro.
Per finire vorrei rimandare tutti coloro che leggono ad approfondire questo bellissimo topic sugli “Argomenti di Base” al seguente link: http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=53&t=286
Ricordate poi di leggere anche l’introduzione all’uso del rasoio a mano libera, che ritengo fondamentale:
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=9&t=1375
Sperando di essere stato chiaro ed esaustivo termino qui questo mio intervento. Per domande, chiarimenti, critiche e consigli, scrivete pure qui sotto e cercherò di rispondere per come posso e meglio che posso.
Grazie a tutti!
LordFazzamort