Le Barbier [TO] ed il (futuro) Museo del Barbiere di Matera
Inviato: 30/11/2017, 11:25
oggi vi racconto la storia di Vincenzo Serra da Calciano (MT), paesino dove nacque 76 anni fa. Voleva fare il barbiere da quando era ragazzino ma nel suo piccolo paese i soldi erano pochissimi e veniva a volte pagato in olio e prodotti agricoli, poi aprì la "sala da barba" in Matera ma gli affari non andavano bene... da lì nel 1960, come molti italiani, emigrò al nord nella Torino operaia di quell'epoca. Con un pizzico di fortuna venne inserito nel salone di Garofalo in via Gioberti. Erano tempi in cui i barbieri lavoravano sodo, dalle 7 alle 22, i clienti in coda... ma lui aveva talento e riuscì a far su un gruzzoletto e trasferirsi finalmente in proprio in via Genova 94, zona allora vivissima grazie al Lingotto (fiat).
Dopo 32 anni di lavoro riuscì anche a comprare i locali della sua bottega che, oltre ad ospitare i clienti è anche il luogo della sua collezione di rasoi, lamette e articoli vintage per parrucchieri.
Se capitate a Torino è obbligatorio farci un salto: centinaia (letteralmente) di esemplari di rasoi a mano libera, pennelli, colonie, ciotole e come ogni barbiere che si rispetti i calendarietti sexy da tasca. Racconta: "solo di bustine di lamette ne avrò ormai più di 40.000 (quarantamila....) e un'atmosfera unica nel salone del signor Serra, nulla votato alla moda hipster, solo sostanza e ricordo dei tempi duri ma splendidi di Torino.
Il Maestro Serra però ha ancora un desiderio e non terrà per se tutto questo piccolo grande tesoro. Donerà l'intera sua collezione al Comune di Matera nella speranza che possa allestire il primo museo italiano del barbiere, prima del 2019 in cui proprio Matera sarà capitale europea della cultura. Speriamo davvero!

Dopo 32 anni di lavoro riuscì anche a comprare i locali della sua bottega che, oltre ad ospitare i clienti è anche il luogo della sua collezione di rasoi, lamette e articoli vintage per parrucchieri.
Se capitate a Torino è obbligatorio farci un salto: centinaia (letteralmente) di esemplari di rasoi a mano libera, pennelli, colonie, ciotole e come ogni barbiere che si rispetti i calendarietti sexy da tasca. Racconta: "solo di bustine di lamette ne avrò ormai più di 40.000 (quarantamila....) e un'atmosfera unica nel salone del signor Serra, nulla votato alla moda hipster, solo sostanza e ricordo dei tempi duri ma splendidi di Torino.
Il Maestro Serra però ha ancora un desiderio e non terrà per se tutto questo piccolo grande tesoro. Donerà l'intera sua collezione al Comune di Matera nella speranza che possa allestire il primo museo italiano del barbiere, prima del 2019 in cui proprio Matera sarà capitale europea della cultura. Speriamo davvero!