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Quel bellissimo profilo ad "S" del tagliente, che si osserva su molti mano libera fabbricati tra fine '700 ed inizi '800, a parte la funzionalità e la curiosità di sapere se per radersi si utilizza l'intera lunghezza della lama, mi sto chiedendo se è stata opera del costruttore o nasce dalle ripetute azioni di affilatura, magari su pietre di sagomatura particolare. Qui sotto un esempio, con riferimento ad una bella lama tratta dalla collezione di Altus:



Se la linea ad "S" nasce dalle numerose e "particolari" affilature, il sorriso "tristissimo" in prossimità del codolo come è potuto venir fuori? La lama originaria poteva avere un "bel sorriso" come quello che risulta da questa tavola di un famoso testo del Perret?

succedeva per effetto di ripetute rimolature

claudius ha scritto: Se la linea ad "S" nasce dalle numerose e "particolari" affilature, il sorriso "tristissimo" in prossimità del codolo come è potuto venir fuori? La lama originaria poteva avere un "bel sorriso" come quello che risulta da questa tavola di un famoso testo del Perret?

Si continuava ad affilare su pietre che si consumavano secondo il movimento del rasoio e non venivano portate
in piano. Inoltre probabilmente era sbagliato il movimento fatto sulle pietre.

Per radersi si usa tutta la lunghezza della lama se questa rimane nella bella forma come riportato sul teso
del Perret.

Fare lame di questa bella forma non è molto semplice da un punto di vista realizzativo però la funzionalità
è molto più interessante rispetto alle lame dritte dei rasoi più attuali.

Ciao Ura,
imparo sempre molto da te.
Secondo la tua opinione i rasoi di questa forma hanno migliori prestazioni?

Grazie

Arrivano più facilmente nei vari punti del viso da rasare.