Ilrasoio.com

Evvabbé, ma prova a fargli fare questo ...

Alta ingegneria ludico-aeronautica! Spettacolo!

Premetto che a me non piacciono i tatuaggi ma questi tatuaggi con il simbolo dell Trinacria li trovo affascinanti (la testa di Medusa con i serpenti non è fatta a caso ma è un qualcosa che si perde nella notte dei tempi e che ha a che fare con l'antica mitologia greca...)

Trinacria tatoos

Viva il Triskelion! (Triscele)

Grazie @Dio, con l'intercessione di St.Google, ho scoperto quanta cultura risieda dietro un disegno ... anche tatuato.

Grazie a Internet si scoprono tante cose: il simbolo della Trinacria dice tanto: le 3 gambe = i 3 vertici dell'isola - Medusa = mitologia greca - le spighe di grano = simbolo di fertilità (ai tempi dell'impero romano la Trinacria era il granaio d'Italia) - e poi in alcuni tatuaggi si vede anche una Trinacria con capelli biondi e corona, e forse credo che questo avrà a che vedere con qualcosa che abbia a che fare con le influenze dei periodi della dominazione normanna in Sicilia (il biondo, i normanni era uomini del Nord Europa, della attuale Scandinavia...)

Già

Un tema caldo per riflettere> l'immigrazione degli italiani all'estero (in passato gli immigrati italiani all'estero non ebbero di certo vita facile...ne tantomeno centri di accoglienza...)

La migrazione degli italiani in America

Radio a lametta

Bel video, davvero interessante e anche istruttivo direi

Grazie, Giò

Per gli amanti della natura:
Forse non ci crederete ma vi giuro che ho conosciuto questo posto da poco tempo tramite Internet (fino all'anno scorso non ne sapevo nemmeno l'esistenza...) - credo proprio che prima o poi mi organizzerò e andrò a farci una bella escursione (e anche un bagno)

Cavagrande del Cassibile

Prima o poi devo decidermi pure io. Sì va sempre altrove , e si rischia di perdere certi gioielli! La scusa più comune? La solita: "prima o poi mi recherò in quel posto, tanto è qui vicino"

Ti posso dire che forse io conosco solo "un quarto" di tutti i bei posti che ci sono da visitare sia in Sicilia che nel resto d'Italia (compresi Centro e Nord) - parlando anche di locali sono venuto per caso a conoscenza tramite televisione su MTV di un locale storico (anche se un po ambiguo) situato a Castelmola, il Turrisi Bar; la prima volta che lo vidi pensavo si trattasse di qualche moderno locale alla moda situato in zone tipo Londra o Amsterdam...ma la cosa incredibile è che questo Bar è attivo dal 1947 in un paesino della Sicilia.

Proprio vicino casa mia! Lo conosco, eccome! Se dovessi passare dalle mie parti, chiamami!

Qualche volta farò visita per pura curiosità...diciamo che preferisco guardare le ragazze - sto scherzando, è un bel locale caratteristico dai

Ah, bè! Hai proprio ragione! Meglio le ragazze!

Sembra stia suonando uno strumento!

Siegel non è von Karajan e anche Brethé non è Cavandoli, però... godibile!

Bel video! Soprattutto per la sinfonia classica, il Bolero di Maurice Ravel, che mi piace ascoltare.

Sì. Anche io preferisco ascoltarlo: guardarlo, specie alla radio, è, come dire... noioso?

E... siete dei pervertiti con quel Triskellion: scrivete Sicilia, ma tutti sanno che cosa pensate!

Io sconoscevo la parola "Triskellion" o come caspita si chiama... insomma questa parola l'ho conosciuta solo ora tramite i vostri post (e ovviamente all'occasione ho anche sbirciato su Google - e ho visto che il Triskellion sembra come una sorta di simbolo massonico...)... c'è sempre da imparare...

Io signoravo che si riferisse alla Sicilia...

Simbolo massonico?!?!? E' un antico simbolo, di origine Minoica, per indicare la Trinacria e i suoi 3 promontori: Peloro, Pachino e Lilibeo. Un'unica terra. Un popolo solo. Permettemi di riportare la frase storica di Ermocrate, pronunciata durante il congresso di Gela, dove, quest'ultimo, poneva l'accento sulla nozione fondamentale di unità dei sicelioti (coloni della Magna Grecia in Sicilia)e della pace fra la città della Sicilia, contro la minaccia ateniese crescente:

« E io che, come ho già detto all'inizio, parlo in nome della città più potente, e che mi sento più pronto ad assalire che a difendermi, prevedendone gli effetti, giudico più proficua una politica riflessiva, aperta anche a qualche concessione. [...]Ebbene proclamo che secondo giustizia il mio contegno deve essere modello per tutti, che dobbiamo adattarci a qualche sacrificio tra noi per non favorirne il nemico. Non è vergogna per uomini che abitano la stessa patria scendere a qualche concessione reciproca, Dori a Dori, Calcidesi a quelli dello stesso ceppo e, in complesso, tra genti vicine che abitano il medesimo suolo, lambito dal mare e distinto da un unico nome di popolo: Sicelioti. Combatteremo, io credo, e ricorreremo alla pace quando sarà opportuno, ma sempre tra noi, appellandoci a trattati che noi soli riguardino. Stringiamoci compatti sempre a far barriera, se siamo ragionevoli, contro genti straniere che si avanzino con propositi aggressivi. [...]Con questa politica, oltre a non privare la Sicilia, nelle circostanze attuali, di due fruttuosi risultati, la liberazione dalla minaccia ateniese, e dalla lotta interna, potremo in seguito godere quest'isola in assoluta autonomia, tra noi, senza il terrore costante di un agguato straniero. »

(Tucidide, La guerra del Peloponneso - IV 64)

Sempre emozionante!

Ecco, il nostro eroe in tutto il suo splendore!