Paci, lo sai che non sono molto bravo con le recensioni, ma se me lo chiedi ti do la prima impressione, fresco fresco di sbarbata... oh, per le caratteristiche dimensionali, prezzo o altro ve lo cercate da soli sul sito

... per le sensazioni, sono qui a soddisfare la vostra scimmia... Partiamo subito col dire che dopo un primo utilizzo, me ne sono già innamorato. Di sintetico ne ho, più di qualcuno e di qualche marca, ma questo è veramente al top. A parte le forme, dopo resine multicolor, forme strabilianti, manici di pennelli fatti con il porta-uovo, legni non stabilizzati, pomelli di vecchie sedie o piedini di comodini, tornare alle forme classiche, eleganti, con un bel color crema, mi mette serenità, la fattura è buona, in stile Simpson, la presa sicura ed ergonomica, insomma il feeling è immediato.
Le scritte sono in stile retrò, come avete già notato non adesive come già fanno in altri modelli, proprio per omaggiare le origini del marchio. Non sono incise, ma stampate penso a caldo. Tranquilli, non vengono via, o per lo meno non danno l’idea di venire via facilmente.
Di Simpson sintetici ne avevo 2, il classico Chubby 2 e un pennello commemorativo fatto per il TT dell’isola di Mann: mentre sul primo c’è poco da dire, sul secondo col tempo mi sono abituato al pensiero che lo ho preso per fare una buona azione, c’era abbinata una raccolta fondi, ma come pennello lasciava molto a desiderare, floppy, effetto frusta, manico così e così (più coso che così) ma per 17 sterline che vuoi di più...
Questo per dire che le 20 sterline del Trafalgar T3, suonavano molto di più come uno sfizzietto simile al secondo, che un vero pennello come il Chubby, ma a Mamma Simpson non so dire di no...
La scatola è più piccola delle solite, anche se è rossa, non ha stampe o incisioni esterne, il modello è scritto a penna sul fondo, non ci sono dentro le solite istruzioni, anche se il pennello è avvolto nella solita velina bianca e la scritta protetta da un anello di carta. Per costare poco da qualche parte bisogna fare economia.
Ma le setole sono la prima ottima sorpresa: le punte sono morbidissime, vi ricordate i primi Plisson? Di più. Il ciuffo è bello lungo, ma denso come solo la Simpson sa fare, niente colla o rimasugli di lavorazione a vista. Guardo Gioppi (quando mi è arrivato ero con lui) e gli dico: questo farà l’effetto frusta... e invece no, si comporta come un tasso, addirittura forse grazie alla densità, trattiene anche un botto di acqua.
Del Chubby l’unico neo era proprio la densità, che mi porta a spingere di più rispetto ad un Yaqi per esempio per aprirlo in viso, il Trafalgar invece si apre subito, per poi richiudersi con naturalezza per passare al metodo delle pennellate tanto caro a Mark.
Lo ho usato con un Saponificio Varesino, il Mirto (quanto è buono?) ma poi ho provato a far schiumare anche un B&M e un Dr Harris. Una macchina da guerra, occhio solo che come dicevo, trattiene un botto di acqua.
Tirando le somme, non lo so se lo fanno loro o lo fanno produrre esternamente, ma la qualità c’è e si sente, secondo me 20 sterline sono poche per un prodotto così, per cui a prima che se ne accorgano e volete un gran pennello sintetico, fateci un pensiero, un bel Simpson è sempre bello da avere.
Massimo