Ilrasoio.com

Lino ha scritto:In mancanza di informazioni esaustive sulle situazioni personali reali degli interessati, mi sembra difficile poter dare suggerimenti concreti, anche se si è animati dalla migliore buona volontà

Esatto.

HellcatOne ha scritto: volendo mettermi in proprio come potrei fare?

Siamo al punto di prima.

In quale settore hai prestato la tua collaborazione: edile, meccanica, agricola, chimica, spaziale, alimentare ... Sei giovane, sei anziano ...

Altrimenti avvia un bar, un'impresa di pulizie, un'impresa di onoranze e pompe funebri, un'impresa di facchinaggio così non devi investire in beni, vai pescare anguille, apri un night club, presta assistenza agli anziani.

Apri un negozio on-line di lamette e rasoi (acquisti all'ingrosso su Alibaba, scarichi l'IVA, vendi all'utenza finale con i dovuti ricarichi + IVA).

Assumi personale e se poi non ti vanno bene li licenzi.

In Italia contrariamente ad altre dimensioni lavorative in Europa e nel mondo, vige la sfrenata ricerca del posto fisso: meno problemi, ferie, mensilità aggiuntive, permessi ...

Esistono anche agevolazioni fiscali, bancarie ...

Al momento l'unica idea, ancora in fase embrionale è di trasformare il mio hobby in lavoro.
Ma è ancora troppo un idea. Nonostante i buoni riscontri ricevuti in passato.

Hobby? Che hobby?

Comunque tu non sei un disoccupato. Tu sei una persona. Nella fattispecie uomo, incidentalmente italiano, con questo e quello da fare e da dire, con interessi, una storia alle spalle e una di fronte, hai talenti e incapacità, hai gusti ed hai preferenze, sai cose che altri non sanno e non ne sai che altri sanno. Poi tra le mille robe che ti definiscono capita di poter leggere che non hai al momento un rapporto con tizi che per l'uso del tuo corpo e della tua mente ti elargiscono denaro nei modi che la società umana ha ideato (essa e non altre, nessun animale precepisce stipendio e gli animali son più di noi).

Oggi siamo abituati a fare, sempre e comunque, come seconda domanda dopo "come va?" ad un eventuale estraneo: "cosa fai?".

E va anche bene, il problema è che la risposta è sempre relativa al lavoro. Invece dovrebbe essere "vivo, cresco figli, intaglio legno, scrivo poesie, cammino in montagna. Ah, sì, faccio anche l'avvocato".

Caramon77 ha scritto:Hobby? Che hobby?

Questo:

http://paintman-do.blogspot.com/?m=1" onclick="window.open(this.href);return false;

Guarda, per quanto mi riguarda, il fatto di lasciare questo "bel paese" è una cosa che sto valutando.

Ho appurato nella mia esperienza che in nessun paese si legano i cani con la salsiccia.

Poi occorre considerare che si arriva in altri paesi come migranti e non sempre si viene accolti nel migliore dei modi e la qualità intrinseca della vita diventa molto labile.

Jabba, al momento anche la qualità della vita di un italiano in italia è labile.

Non credo che gli italiani partano oggi come facevano i nostri avi con la valigia di cartone tenuta insieme dallo spago ma in tanti casi si ha già un lavoro o un'offerta concreta, ci si appoggia ad amici o parenti, a strutture locali che possono instradare, ecc.

Mi riferivo al rapporto umano migrante-autoctono.

Credo che le cose siano cambiate anche in rapporto all'ambito al quale ti riferisci, Jabba.

Credo che certi fattori non cambino mai.

Cambiano i tempi, figuriamoci se non cambia il resto.

Scusate: ma lo credete oppure avete esperienze dirette su quello che affermate?

Bob, se lo chiedi a me posso risponderti che la mia unica esperienza diretta fu, un pò di anni fa, quando tramite un'azienda di recruitment di Como ( allora vivevo e lavoravo a Milano ), entrai in contatto con una società luganese, di emanazione bancaria, che operava in ambito societario e fiscale; la cosa mi interessò, anche perchè conoscevo direttamente il mercato svizzero dei servizi professionali alle aziende ed ho sempre amato quel paese ( specie il Ticino ), ma poi non se ne fece nulla e smisi di pensarci anche perchè avevo ormai più di 40 anni.

Indirettamente ho diversi amici che hanno figli che hanno studiato e/o lavorano già all'estero e mi risulta che tutti si trovino bene ed integrati sia lavorativamente che socialmente e so per certo, per fare un esempio, che gli infermieri italiani non hanno problemi a localizzarsi in qualunque paese dell'Europa occidentale, con stipendi oltremodo dignitosi.

Certo, stiamo parlando di gente che ha studiato ma nemmeno di posizioni come quella di Luca Maestri in Apple !

Se poi parliamo di uno che non sa fare nulla di nulla e si trova anche a mal partito con la lingua italiana, allora ....

Ma non siamo nemmeno più nella fase a cavallo tra Ottocento e Novecento, direi.

jabba ha scritto: si arriva in altri paesi come migranti e non sempre si viene accolti nel migliore dei modi

In Germania anni 80/90 alloggiati in gasthaus con costi superiori ad altri, colazione quasi sempre fredda o scarsa o non c'era per svariati motivi, se si trovava sporco o una lampadina bruciata o qualsiasi cosa non andasse, colpa degli italiani, linea telefonica per l'italia sempre assente, occorreva recarsi altrove, moneta per i distributori non ne avevano mai, ispezione giornaliera entrata ed uscita stabilimento come se fossimo dei ladri, nessuno parlava italiano o inglese, solo tedesco, pub e discoteche con sempre feste private, in ospedale per un piccolo infortunio attese di ore e a pagamento, insomma sempre guardati a vista.

Idem in Olanda.

Senza raccontare la storia della mia vita, si stava bene nei paesi dell'est, in Spagna, meno in Francia e Belgio, bene nei paesi arabi, in Nigeria e Sud America.

Certamente tu hai una grandissima esperienza fatta in prima persona, Jabba, ma continuo a pensare che le cose, nel 2019, siano un pò cambiate.

O, almeno, me lo auguro.

Potrebbe anche essere, comunque in tanti paesi non ho più messo piede neanche come turista.

Sinceramente ho diversi amici e conoscenti che vivono e lavorano all'estero.
Onestamente condizioni da te descritte Jabba, non ne ho mai sentite.

Io posso dirti che se mi trovassi nella tua condizione proverei a reinvertarmi imprenditore digitale.
Nel frattempo userei siti come upwork per i soldi extra oltre ai paracaduti vari della disoccupazione

L'idea è interessante e merita di essere approfondita.
Devo vedere se c'è qualcosa che posso/so fare in merito.

Giusto per "aggiornare" le cose, ven sera scorso ho fatto un colloquio per un azienda qui in provincia. incrocio le dita!

In bocca al lupo!