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Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 02/10/2015, 22:05
da Vicenzo
Tutti spettacolari,ma la donzella figlia di due mondi e' quella giusta da sposare.
Complimenti nortis,continua cosi

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 02/10/2015, 22:10
da sandronic
Complimenti, sono tutti molto belli, a me piacciono molto le due "sorelle" :) .
Ti auguro tante soddisfazioni.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 03/10/2015, 8:45
da nortis
Grazie a tutti, siete fantastici ;)

sandronic ha scritto:Complimenti, sono tutti molto belli, a me piacciono molto le due "sorelle" :) .
Ti auguro tante soddisfazioni.
Ti posso chiedere se ti riferisci alle sorelle del capitolo 2 o del capitolo 3? :)
Mi interessa molto cominciare a farmi una panoramica sui gusti di ognuno; Anzi, se altri volessero commentare quali delle forme proposte preferiscono, mi farebbero un immenso piacere!

Grazie ancora

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 03/10/2015, 9:15
da Luca142857
nortis ha scritto: Mi interessa molto cominciare a farmi una panoramica sui gusti di ognuno ...
Beh allora ... lo hai voluto tu eh! 8-) io avrei apprezzato anche la sezione del pallettone incastonata a vista sulla superficie del manico.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 03/10/2015, 9:51
da radonauta
Belli i pennelli, ancora più belli i racconti!

Suggerimento: prova a lavorare altri ceppi nella forma dei due manici ancora grezzi, ma raddoppiando le dimensioni in altezza. Un po' come il Frank Shaving 50 o il Rooney style 3

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 03/10/2015, 19:52
da sandronic
nortis ha scritto: Ti posso chiedere se ti riferisci alle sorelle del capitolo 2 o del capitolo 3? :)
Mi riferisco al capitolo 3 anche se devo dire che le figlie della donnaccia non mi dispiaciono affatto :D
Poi che dire......... sono tutti molto belli.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 03/10/2015, 21:09
da donangelito
Che meraviglia...non riesco a dire altro...

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 04/10/2015, 8:02
da PicklesMacCarthy
Nortis,Complimenti.
Senti,non vorrei sembrarti venale ma parlando di donne di "malaffare",matrone,gentili pulzelle.femminili figure alte e slanciate,contadinotte sparse per i campi,locandiere e bag.sciume vario si finisce inevitabilmente per parlar di soldi.........
in buona sostanza sono in vendita?

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 04/10/2015, 8:29
da Aldebaran
Ciao Nortis, per quanto riguarda la descrizione dei tuoi lavori, cosi accurata, ti consiglierei,affinchè ne sia più facile la visualizzazione e la lettura, di crearti un post a parte,principale con titolo,ad esempio, "I miei Pennelli-Pennelli di Nortis" e scrivere di seguito,all'interno del post, i vari capitoli,uno sotto l'altro (cap 1,2,ecc).Dopodiché clicca su modifica per ogni post da te scritto per ogni pennello,schiaccia "invia" (sostanzialmente la modifica ti servirà solo per avere il link esatto al post che devi linkare nell'elenco) e copia il testo url in cima e incollalo in questa maniera all'interno del post principale:

cap 1

Praticamente dovresti fare la stessa cosa che ho fatto io quando ho scritto testi troppo lunghi,tipo questo

oppure questo sui lavori Medusa.
grazie e buon proseguimento e buona domenica a te e a tutti,
Andrea

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 04/10/2015, 11:35
da nortis
[latex][/latex]Rinnovo sempre i ringraziamenti per tutti i complimenti. Sono veramente molto apprezzati ;)
Luca142857 ha scritto: Beh allora ... lo hai voluto tu eh! 8-) io avrei apprezzato anche la sezione del pallettone incastonata a vista sulla superficie del manico.
:lol: :lol: :lol: con i pallettoni è improbabile venga un bel lavoro, ma vedendo che con superfici ferrose così sottili il tornio, seppur per legno, ce la fa... non eslcuderei nulla ;)
radonauta ha scritto:Belli i pennelli, ancora più belli i racconti!

Suggerimento: prova a lavorare altri ceppi nella forma dei due manici ancora grezzi, ma raddoppiando le dimensioni in altezza. Un po' come il Frank Shaving 50 o il Rooney style 3
Stavo giusto per mettermi a tornire e volevo fare qualcosa di nuovo... Consiglio accettato! :!:
PicklesMacCarthy ha scritto:Nortis,Complimenti.
Senti,non vorrei sembrarti venale ma parlando di donne di "malaffare",matrone,gentili pulzelle.femminili figure alte e slanciate,contadinotte sparse per i campi,locandiere e bag.sciume vario si finisce inevitabilmente per parlar di soldi.........
in buona sostanza sono in vendita?
Guarda, come avrai notato, il buon bottegaio è sempre finito in bianco... Sono donne destinate a altri... ;)

Risposta seria: Si. Mi sto ancora organizzando, vorrei aprire un sito senza trovarmi le fiamme gialle sotto casa, quindi sto cercando di capire se posso lavorare in ritenuta pur avendo altri redditi da libero professionista (lib prof. impossibile da allargare con stesso codice a questi affari)... insomma, pur essendo una passione vorrei farla come si deve. Mentre mi organizzo sarei comunque felicissimo di cederne ad appassionati come voi, quindi manda pure un PM per maggiori info ;)



@Aldebaran: Grazie del consiglio, hai assolutamente ragione. Nelle ore morte d'ufficio riordinerò tutto ben bene

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 05/10/2015, 10:43
da miscio
Ciao, come i primi anche questi pennelli sono veramente belli e le descrizioni veramente piacevoli da leggere!
Complimenti e buona continuazione!

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 06/10/2015, 20:17
da PicklesMacCarthy
Nortis,le gentildonne possiedono tutte dm da 24 mm,di ciuffo intendo.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 06/10/2015, 21:57
da nortis
Si, per ora si. La donzella meticcia bicolore sto pensando di farla da 26 visto che ha un sacco di spazio in cima (nella foto ha un ciuffo da 24 solo appoggiato) ma boh. Personalmente sto usando questi ciuffi nei 2 miei pennelli che uso nel 90%delle sbarbate e non mi viene molta voglia di cambiare.... Mi trovo veramente bene...

Sto aspettando altri finest e degli hig mountain white da provare... Ma li provo solo perché penso si possa sempre migliorare, di questi sono molto soddisfatto impostati a 24x48-52

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 09/10/2015, 20:21
da nortis
Capitolo 8


Il Bottegaio continuò a risalire il fiume. Il caldo del giorno era leggermente mitigato dalle gocce che il fiume, sbattendo sulle rocce, gli proiettava contro di tanto in tanto. Il suono dell'acqua che scorreva gli teneva compagnia mentre la mente viaggiava, leggera, nei paicevoli ricordi dei volti incontrati nelle ultime settimane.

Tanti lienamenti diversi, tante storie diverse, tanti colori, tanto Vissuto. Il pensiero stava indugiando nella meticcia incontrata nella foresta quando notò una colonna di fumo salire in cielo da un punto imprecisato della foresta alla sua sinistra. Il sole era ormai dritto sulla sua testa e le gocce del fiume non erano più sufficienti a tenere il suo corpo ad una temperatura accettabile. Decise quindi di innoltrarsi nella piacevole ombra del sottobosco in direzione del fumo.

Camminò fra piante di ogni genre e forma, specie di cui ignorava l'esistenza crescevano in gran quantità. In alcuni punti la vegetazione era talmente fitta che il Bottegaio fece fatica a passare. Ciò nonostante non dovette attendere molto per raggiungere la fonte del fumo: Ben presto arrivò in uno spiazzo rotondo dove l'unica vegetazione era verde erba curata. Uno spiazzo grande lo stretto necessario a contenere cinque casette di legno e una osteria di pietra alta due piani. Era dal camino sul tetto di quest'ultima che usciva la colonna di fumo.

Il Bottegaio, avvicinandosi alla locanda, distingueva ora un odore di fumo speziato che lo incuriosiva. Agrumato, coplesso, legnoso e corposo, il profumo aumentava di intensità mano a mano che si avvicinava alla sua meta. Arrivato quasi alla porta, la fonte gli fù subito chiara. Una donna, sulla soglia, aspirava grosse boccate da una pipa finemente lavorata. Quando espirava, enormi vampate di fumo denso andavano ad unirsi a quello che usciva dal camino. La donna alzò lo sguardo sul Bottegaio proprio mentre questo le porgeva un cenno di saluto. "Un viandante..." disse la donna con una pigra espressione incuriosita, "raro di questi tempi. Sono la Locandiera della nostra piccola comunità, non succede moto in questi luoghi. Ti prego, entra... Ti offrirò boccali colmi di birra in cambio delle tue storie". Così dicendo svutò il contenuto della pipa nell'erba antestante l'uscio, si girò ed entrò lasciando la porta aperta.


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(Prima radica... Mi piace proprio come materiale! E' molto piacevole da lavorare, una volta che riesci a smettere di pensare "costa un sacco cristo! se la rovino mi taglio le mani!!!" Radica di Erica. Spero vi piaccia

@Rodonauta: Ho fatto una prova per un modello simile a quelli da te citati. Purtroppo si è crepato e lo ho dovuto buttare ma mi piace, lo rifarò sicuramente!)



29972

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 09/10/2015, 20:33
da Luca142857
Questo pennello longilineo in radica è veramente molto bello, il disegno è originale e non fa l'effetto del già visto mille volte.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 09/10/2015, 21:06
da sandronic
Molto bello e originale, complimenti.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 09/10/2015, 21:17
da ares56
Mi piace molto l'ultima creazione di nortis, anche perchè il manico (magari non sarà stato visto mille volte) mi ricorda la forma ergonomica del New Forrest 2402:

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Vale senz'altro la pena di rifarlo, considerando che i New Forrest non sono più prodotti... ;) .

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 10/10/2015, 21:25
da donangelito
Bellissimo il longilineo!!!!

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 06/11/2015, 12:20
da nortis
Capitolo 9



All’interno, il camino e le numerose candele appese ovunque riscaldavano le pareti con ambrati, allegri, sussurri di luce. Quando il Bottegaio si chiuse la porta alle spalle e un ultima folata di vento entrò con lui, i sussurri divennero grida, le fiamme arsero e le ombre impazzirono. Un secondo dopo tornarono a bisbigliare, più calme e calde di prima.

Senza una parola, la donna afferrò un boccale consunto, lo posizionò sotto il rubinetto di una botte scura e spinò a caduta una birra torbida, color del rame. Con pazienza aspettò che la schiuma calasse per poi rimboccare. Eseguì la stessa operazione altre due volte, prima di porgerla al Bottegaio.

La donna attese l’approvazione del Bottegaio, che giunse sincera subito dopo la prima sorsata, per sentenziare quella che non aveva affatto l’aria di una richiesta: “Racconta, dunque, qual’è la tua storia”. Per il Bottegaio non fu difficile ripetere a voce alta i medesimi ricordi che stava rivangando poco prima, in riva al fiume.

La locandiera ascoltò avida senza far trasparire molte emozioni. Al Bottegaio sembrava annoiata non fosse per l’eccitazione che solo gli occhi tradivano. Quando infine lui tacque, fu subito lei a parlare. “Devi essere molto stanco, se tutto quello che racconti è vero. Sopra ci sono delle stanze. Le mie figliocce la accompagnaranno”. “Lei è molto gentile” rispose il bottegaio “ma sfortunatamente non ho denaro con me”.

“Nulla qui costa denaro. Ognuno paga con quel che è bravo a fare e lei è bravo a raccontare. Non si senta in debito con me. Pensa di continuare a sfruttare questa sua dote, per mantenersi, durante la sua permanenza fra di noi?”. “invero, mia cara signora” rispose il Bottegaio “c’è altra dote nella quale eccelo e amo coltivare; vede, Affioro il Bello. Mi diletto nel riconoscer in ogni dama, la bellezza assopita. Brillo nel destarla, smuovendo le giuste leve, sfruttando la singolare magnificenza che ci distingue l’un dall’altro; un concetto poco distante dalla moneta locale, mi par d’intendere”. Lei lo guardò storto e pensò solo un attimo prima di replicare “Con me seguirete a pagar parlando, dunque. Non c’è Bellezza che non abbia già destato. Potreste voler passar del tempo con le mie “bambine”, però. Eccole che arrivano”.

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(Un gentilissimo membro del forum mi ha commissionato questo lavoro estremamente interessante. Mi ha spedito il manico in ferro trovato in un necessarie da viaggio d’epoca - in condizioni molto diverse da quelle che vedete ora - chiedendomi se fosse possibile farne una replica in legno.

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Il diametro interno del manico è di soli 19mm e non avevo in casa ciuffi così piccoli. Comunque un ciuffo tanto piccolo è difficilmente godibile, gli ho proposto un ciuffo da 22mm ma ormai fra 22 e 24 il passo è breve, così ci siamo accordati per farne una replica in scala con i miei soliti nodi da 24. Inoltre ho deciso di fare un esperimento, ristrutturando, lucidando e riciuffando il vecchio manico in acciaio che mi sembrava gli stesse a cuore.

Restava il problema del ciuffo da 19. In questi mesi ho provato molti ciuffi, alla continua ricerca di un miglioramento costante. Fra questi ho provato quelli di due siti americani molto famosi, il 90% dei produttori di pennelli americani usa questi ciuffi e così ho deciso di prenderne qualcuno. Sono molto morbidi ma non mi soddisfano a livello di densità e mai li avrei messi su un mio manico. Al massimo li userò per un regalo a qualche parente poco simpatico o per uso personale. Ho preso una decisione drastica:
Ho tagliato alla base uno di questi ciuffi, ho infilato il maggior numero di peli possibile in un tubo di pvc da 20mm


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Colla bicomponente in un altra piccola sezione dello stesso tubo e via.

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Il giorno dopo ho dremelato via il pvc e 1mm di diametro

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fino a farlo entrare nel manico.


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E’ venuto un lavoro leggermente più sporco del previsto… ho sbagliato di 1mm la profondità del nodo e si vede leggermente la colla alla base. Poi ho dovuto andare a spostare urgentemente la macchina nel momento più delicato, mentre avevo tutti i peli sciolti in mano, e… vabeh, è venuto un nodo di densità discreta che dovrebbe essere assolutamente gradevole nonostante sia sottile.)



Le figlie scendevano la scalinata di legno bruno che portava al piano superiore, con le braccia cariche di lenzuola da lavare. Le depositarono in un cesto di vimini e raggiunsero la madre in attesa di nuovi ordini. Accomunate solo da sciattaggine e dalla bassa statura, sembravano avere molti anni di differenza. La maggiore pareva quasi esser più vecchia della stessa madre. Bassa come basse il Bottegaio ne aveva viste poche, aveva un vago ricordo di regalità nei gesti. Ricordo coperto da strati e strati di noia ed abbandono. Aveva il peso di troppi anni mal passati sulle spalle. La piccola, vestita con lo stesso grembiule a coste color ocra della maggiore, era molto giovane e di poco più alta della sorella. I movimenti vispi ed i piedini in costante movimento contrastavano terribilmente con la tristezza che le aleggiava negli occhi. Una piatta, apatica, tristezza. “Portate le sue cose di sopra e mostrategli la stanza”.

Così accadde. Gli mostrarono la stanza, poi il villaggio, poi i boschi nei dintorni, la cascata calda a pochi minuti di camminata in direzione della Grande Montagna, gli mostrarono il verde dirupo dove portavano a brucare la giovane capretta, in pochi giorni gli mostrarono tutto quello che riuscivano a pensare potesse interessare al Bottegaio. Amavano stare in sua compagnia. Amavano parlare con lui.

Lui, dal suo canto, amava praticare la sua arte: la Bellezza era Affiorata. Aveva spinto la grande a godere di ogni momento. Seppur ferrea nello svolgimento delle sue mansioni, a trovare di che divertirsi in ogni azione, come faceva la sorella minore. Lei ora risplendeva nel suo bel grembiule nuovo con un sorriso ad illuminarle il volto. Sembrava serena, persino ringiovanita.

La sorella minore le correva attorno, di ritorno dall’ennesima escursione, gli occhi erano ora in sintonia con la sua età ed energia. Era Felice. Vedeva nella sorella maggiore un modello da imitare; Cercava di esserle simile, ed ora che questa a sua volta vedeva in lei un esempio di spensierateza, si era innescata una reazione a catena che le aveva portate ad essere, semplicemente, quello che da sempre erano destinate ad essere, piuttosto che di loro l’ombra.

Rientrati alla locanda, il Bottegaio si avvicinò al bancone, chiese una birra e si preparò a raccontare alla Locandiera della giornata appena trascorsa. Lei lo fermò con un gesto della mano. Finì con apparente noncuranza di riempire la sua pipa di tabacco fresco, poi parlò:” Non hai nulla da pagar parlando” fece una pausa guardando le scale ed ascoltando i suoni felici delle figlie che scherzavano al piano di sopra “anzi, son io ad esserti in debito”.

Il Bottegaio sorrise amabilmente, bevve un altro sorso, si asciugò i baffi dalla schiuma con il dorso della mano e poi propose “ciò nonostante io continuerei, se non ti disturba. Magri potresti altresì osar tu stessa a raccontar le tue avventure”.


(Questo capitolo è uscito lunghiiiiiiisssimo! Sta diventando sempre più difficile dare opportunità al Bottegaio di conoscere donzelle nuove in maniera credibile… Oh, questo conosce più patonza di Rocco al festival dell’arrapata… Relazionare, poi, le donzelle con il progetto del momento… non facile. Cercherò di essere più conciso. Prometto)

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 06/11/2015, 12:21
da nortis
Capitolo 10


Piccole cataste di legna fuori dalle case, il vai vieni di persone piegate dal peso dei secchi d’acqua presi alla sorgente, profumi delle più svariate prelibatezze uscire dalle finestre, l’erba ben curata e il profumo di bosco tutt’attorno. In quel paese l’uomo era in armonia con la natura in una sinfonia che il Bottegaio non aveva mai trovato altrove. Il suo spirito vagabondo si destava, di tanto in tanto, chiedendoli di ripartire. Era anche stato più volte vicino ad assecondarlo, ma poi gli aveva sempre risposto “non ancora”. Lo affascinava quel modo di vivere. Bramava di capirlo più a fondo.

Se ne stava lì, seduto su un enorme masso al limite del bosco, dando le spalle alla Grande Montagna, cercando risposte per la sua avida curiosità, quando la ferrea figlia maggiore della Locandiera gli passò di fianco, intenta nelle sue mansioni. “Non potete essere autonomi in tutto!” Sbottò lui, rivolgendolesi. La Giovane Vecchia sobbalzò dallo spavento. Non si era nemmeno accorta della sua presenza, fino a quel momento. “Oh! Cosa? Come?!” squittì. “Siete in pochi…” riprese il Bottegaio “non potete essere autonomi. Non c’è un mulino per la farina, avete delle bestie... ma ho visto torte al cioccolato e nessuna pianta di cacao! Ho visto una donna cucire indumenti colorati, ma nessuno che ne vende i pigmenti!”. La giovane abbozzò un sorriso “Capisco… Sai osservare, caro il mio uomo di bottega. Ebbene, scambiamo le nostre abilità con i beni dei villaggi vicini. Molte persone sono affascinate dal nostro modo di vivere, ma complici i retaggi di tradizioni durate decine di generazioni, non sono disposte a fare il grande passo che le porterebbe a vivere fra noi. Così noi organiziamo eventi. Eventi ai quali loro possono partecipare. Noi come sempre facciamo quel che siam bravi a fare, chi partecipa dai villaggi vicini ripaga con quel che loro fan per vivere”. L’uomo di bottega corrugò leggermente la fronte e disse “non sono sicuro di aver capito cosa intendi…“. “Osservare sembra più nelle tue corde. Troviamoci qui fra quattro ore. Ti porterò all’evento che la Pasticcera organizza quest’oggi”. Così detto, senza attender risposta, si girò e continuò a fare quel che andava facendo.

Uno dei sei sesti di una giornata era passato, quando i due si reincontrarono. Sempre su quella roccia. Non che il Bottegaio si fosse spostato. Era rimasto ad ammirare... “Seguimi”, intimò lei dopo pochi convenevoli. Sarà pure figlia adottiva - Pensava il Bottegaio - ma assomiglia sempre più alla madre. Se non altro nei modi. Si inoltrarono nel vicino bosco e presero a camminare con passo spedito. Il Bottegaio cominciava ad orientarsi bene in quella zona e ben presto arrivarono esattamente dove lui pensava stessero andando: La Cascata Calda.

Lucente di verde dove specchiava l’erba, marrone dove specchiava la terra e grigia dove specchiava la roccia, era una cascata bassa e silenziosa. L’acqua cadeva come un’unica lastra e andava a formare un piccolo laghetto fumante di vapori. La temperatura superiore anche a quella di una assolata giornata d’agosto, rendeva quelle acque la meta ideale per un bagno rilassante, anche se il Bottegaio non aveva mai visto nessun abitante del villaggio immergersi. Normalmente era un posto molto tranquillo. Gli abitanti ci andavano a passare del tempo distesi sull’erba a riflettere. Alcuni ne raccoglievano le acque sulfuree in grandi secchi e li riportavano a casa con loro.

Ma oggi non era un giorno normale. Tutt’intorno al lago erano disposti tavoli di legno su tre file di anelli concentrici e sull’acqua ondeggiava leggermente una piattaforma galleggiante, tenuta ferma davanti alla cascata da quattro corde picchettate a riva. Sulla pedana, un tavolo più grande degli altri ospitava la Pasticcera intenta nel fare quel che è brava a fare. Farina, uova, cacao, latte, zucchero e infinite altre materie prime si mischiavano, ruotavano, si impastavano e cambiavano dando vita a creazioni incredibili. Centinaia di donne, nei tavoli tutt’attorno, la osservavano attentamente e ne copiavano i movimenti.
Su quei tavoli spiccavano torte fantastiche. Da dov’era il Bottegaio, cioccolato e panna sembravano danzare. Ogni donna eseguiva le stesse manovre, ed ora tirava la glassa scura, ed ora la decorava con linee di panna. Tutto brillava lucido di zucchero, il profumo inebriante impregnava l’aria, sovrastando completamente l’odore sgradevole dei minerali ricchezza di quelle acque.

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(Dopo la “Meticcia Figlia di Due Mondi” ho deciso di sperimentare di nuovo la lavorazione di più legni contemporaneamente. Così, armato di sega, colla e morsetti, mi sono messo all’opera con Mogano e Koto. Il risultato mi piace da impazzire. Quello basso lo tengo io, troppo bello. Grazie a Supermomo per il consiglio di fare forme più cicciotte e a Rodonauta per la linea.)

Accatastati vicino a dei carretti c’era una infinita serie di beni di ogni genere. Mobili, sacchi di farina, ortaggi, strumenti in ferro e oggetti che, in tutta sincerità, il bottegaio non era in grado di stabilirne l’uso. Notando dove fosse concentrata l’attenzione dell’uomo di bottega, la Giovane Vecchia parlò per la prima volta da quando erano giunti li: “Ogni donna che viene ad imparare porta quel che può. Non esiste costo nè tutte sono obbligate a portare qualcosa. Così, anche fuori dal villaggio, Quel che Siamo Bravi a Fare guadagna un valore tangibile e pochi possono avere la forza di molti”.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 06/11/2015, 12:37
da Barbablu
Super Complimenti !!!
Quello basso (che ti tieni) esprime abilità, grazia e lusso … "Over the top" dall'industrioso made in Italy artigianale.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 06/11/2015, 16:32
da Supermomo
sempre più bravo il nostro Artigiano per passione :D
aspettando i prossimi colpi, approfittando della nostra vicinanza geografica, ho avuto modo di provare uno dei suoi pennelli (stessa linea di quello del concorso):
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Il legno trasmette sempre delle belle sensazioni tattili, e la finitura il peso lo rendono un bellissimo oggetto da guardare e toccare.
Essendo un possessore di pennelli con manici grossi, la prima volta che lo ho visto mi sembrava un po troppo sottile, ma poi nell'utilizzo mi sono reso conto che l'ergonomia è riuscitissima. Forse per un utente con le mani medio grandi, sarebbe preferibile un manico più grosso, ma non penso che per l'uomo della bottega sia un problema.
Ma la cosa che più ti soddisfa è il ciuffo: il Finest è una garanzia, trovo corretto che abbia investito in un ciuffo così buono, morbide le punte e anima corposa, per gli amanti del FL un vero lusso. Assorbe l'acqua che serve, schiuma facilmente, sulla pelle è delicato ma prepara il pelo alla rasatura.
Insomma un gran bel prodotto, non mi resta che aspettare l'evoluzione della specie ;)

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 06/11/2015, 16:56
da PicklesMacCarthy
Barbablu ha scritto:Quello basso (che ti tieni)
E ti credo che se lo tiene... :lol:

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 06/11/2015, 17:22
da Stefan_o
Ciao Nortis scopro adesso questa discussione e conseguentemente le tue creazioni.
complimenti sono davvero belli, e a me il legno piace molto, in quasi tutte le forme.
Un paio in particolare sono a mio gusto davvero riusciti al punto che se li vedessi in uno store di lusso non mi sorprenderei di vederci attaccato un cartellino con prezzo importante
Bravo continua e continua a mostrarci le tue creazioni.

Re: La Bottega del Borgo

Inviato: 07/11/2015, 14:08
da nortis
Grazie come sempre dei complimenti. Può sembrare egocentrico, ma onestamente sono una importante alimentazione per il motore creativo. Grazie Momo per la bella recensione ;) In questi giorni sto raccogliendo tantissime soddisfazioni dai miei lavori e la gran parte sono frutto dell'esistenza di questo forum, i ringraziamenti sono due volte dovuti, dunque.

Ora scappo in Bottega, c'è tanto da fare!