Riporto due test effettuati con la nuova versione della base, ma prima di tutto sono obbligatori i ringraziamenti @riccardo.giazzon per la gentilezza che mi ha dimostrato inviandomi un campione (come promesso, appena ho 5 minuti ricambio

).
PRIMO TEST - in singolo
Conscio del fatto che nel giro di un paio di giorni avrei ricevuto il campioncino di Sicily, mordo il freno e non mi rado, al terzo giorno in pacchetto arriva ed improvviso una sbarbata pre-aperitivo.
Pre: doccia bollente
Rasoio: Wade&Butcher FBU
Fragranza: il Sicily è un agrumato abbastanza semplice ma non banale, non dolce, ricorda più le bucce dei frutti che il succo.
Montaggio: in ciotola con pennello RR400. Ho prelevato un unghia di sapone e pesata (poi capirete il perchè) su bilancino elettronico di precisione: 0.5gr precisi. Pennello leggermente scrollato ma non strizzato, pochi giri ed il sapone produce molta schima con gran semplicità. Visivamente però mi fa storcere un pò il naso, mi ricorda molto la consistenza di saponi come MdC e LPL (che a me non piace).
Rasatura: tre passate, una nel verso del pelo, due contro incrociate. La brutta sensazione avuta sulla schiuma in fase di montaggio svanisce durante l'uso. Perfettamente scorrevole e protettiva (a differenza dei su citati).
Post: molto buono, pelle idratata, distesa, "gommosa". Non ci sarebbe bisogno di AS, ma io senza non riesco proprio a stare quindi, non avendo possibilità di continuità olfattiva mi schiaffeggio con il mio G-Mule nuova formula che, a dispetto dell'elevato tono alcolico (molto superiore a quello "in commercio") non provoca neanche il minimo bruciore, segno che il sapone ha ottimamente svolto il suo compito nonostante la barba non fatta di praticamente 3 giorni.
SECONO TEST - comparativo
In questo secondo test ho voluto provare in contemporanea la 2 basi, vecchia e nuova, per escludere il fattore "memoria" dal giudizio: quindi metà faccia con Himalaya, l'altra metà con Sicily.
Pre: sempre doccia bollente
Fragranza: usandoli in contemporanea, oltre a mandare in confusione la parte del mio cervello che si occupa dei profumi, nessuno dei due saponi prevale a dimostrazione che fra le 2 basi poco cambia a livello di intensità.
Rasoio: wedge "di padre ignoto" databile entro la prima metà del 1800, scelto in quanto bello aggressivo.
Montaggio: in ciotola (diversa) per entrambi, pennello RR400 per Sicily, Yaqi mysterious space per Himalaya. Anche in questo secondo test ho prelevato una modica quantità di entrambi i saponi, che però non ho pesato perchè in questo frangente non mi interessava, schiacciati in ciotola e poi via di montaggio con pennelli bagnati. Confermo quanto sopra per il Sicily, monta solo a guardarlo e produce una abbondante schiuma con consistenza da sapone vegetale. Himalaya richiede più tempo nel montaggio, produce una schiuma che a me, visivamente appaga di più anche se meno voluminosa.
Rasatura: tre passate come sopra. Non ravviso differenze sostanziali fra le basi, scorrono allo stesso modo, proteggono allo stesso modo, forse la nuova un pelo meno coprente ma parliamo di inezie.
Post: come per la rasatura, fra le due metà di faccia non è possibile trovare differenze. In questo test ho usato come AS un T&H Dark Limes che però ha bruciato un pò, cosa da imputarsi al fatto che fra le due rasature (il primo test e questo secondo) non era passato un giorno intero ed anche al rasoio più aggressivo. Ad ogni modo il lieve bruciore è stato assolutamente simmetrico.
CONCLUSIONI
Ultimamente si è parlato di resa, partiamo dunque da questo aspetto. 0.5 grammi di sapone hanno prodotto abbastanza schiuma per le tre passate e ne è avanzata abbastanza da farne comodamente un altro paio. Facendo una veloce botta di conti, un vasetto da 113gr costa € 21,49 sul sito del produttore, con un consumo di 0.5gr a sbarbata si portano a casa 226 rasature ad un costo unitario di € 0.095 che possiamo arrotondare a 10 centesimi di euro. A mio giudizio talmente cost effective da non giustificare il ricorso al mercato di fascia più bassa, ma questa è una valutazione personale ed ognuno fa i conti nelle proprie tasche.
In totale onestà intellettuale devo riconoscere che i dubbi da me aprioristicamente mossi nei confronti di questa riformulazione, erano infondati. Il produttore è riuscito a mantenere invariata la qualità pur stravolgendo, in un certo qual modo impoverendo, la formula base. Resta quel mio personalissimo dubbio sulla consistenza della schiuma, ma è cosa che potrebbe anche imputarsi ad un mio lieve eccesso d'acqua in fase di montaggio. C'è da dire che con la vecchia base ho dovuto aggiungere qualche goccia, mentre con la nuova è bastata quella trattenuta dalle setole del pennello...ovviamente, essendoci meno tallow.
Resta anche la stranezza della manovra, che si giustifica a mio avviso in un incremento del margine economico, fattore a cui io avrei posto rimedio aumentando leggermente il prezzo, anche alla luce di quanto sopra, pur di non mandare un "segnale" fraintendibile ai clienti.
Ma alla fine, quando un prodotto è di tale livello, poco conta...ed infatti sto per ordinare Kyoto
