Ciao a tutti,
come anticipato a paciccio sono qui a rendervi partecipi della mia esperienza con la nuova linea Cosmo del MITICO saponificio!
La mia "condizione" è quella di un rasatore "wet shaving" con pochi mesi di esperienza alle spalle, ma magari proprio per questo può essere utile agli amici che come me hanno intrapreso da poco questa fantastica strada
Ho a disposizione come termine di paragone un minimo di esperienza con creme e saponi classici, tanto nostrani quanto i vari inglesi che tutti noi conosciamo (la "farmacia" tanto per capirsi!). L'estetica è sicuramente soggettiva ma per quel che mi riguarda ... me gusta, decisamente. C'è cura e ricercatezza che rilancia sicuramente lo stile artigianale dell'Italia, anche all'estero naturalmente. La rasatura per come noi tutti la intendiamo non è certo un obbligo, quanto piuttosto un piacere e quindi le cose belle giocano certamente un loro ruolo da non sottovalutarsi. Da un punto di vista più tecnico (per quel che valgono le mie competenze in materia ...) ho notato da subito una grande capacità di carica nel pennello ed una velocità di ammorbidimento eccezionale con il canonico velo d'acqua tiepida pre-spennellatura. Altra cosa da notare è la velocità del sapone nella ciotola ad asciugarsi intanto che ci si rade, consentendo di richiuderlo col suo coperchio senza lasciare all'interno troppa umidità residua (io credo che questo vada a vantaggio della conservazione a lungo termine del prodotto, siete d'accordo?). Ho provato (per ora solo con semogue 620) a lavorare sia di FL direttamente che a fare un leggero pre-montaggio in ciotola. Schiumaggio facile anche per un "pischello" come me che inizia ora ad avvicinarsi ai saponi. Aggiungere acqua è più semplice che con altri prodotti e per me questo è un punto importante a favore di questa nuova creazione. La rasatura l'ho effettuata entrambe le volte con il mio fido Edwin Jagger montando la "famigerata" Feather (che per un novizio è garanzia di massacro imminente

) eppure è andato tutto benissimo, con grande scorrevolezza e quasi non sentendo la lama. Al termine delle consuete tre passate di solito è per me normale avvertire (con una lama di quel tipo) una certa sensazione di "fresco", di pelle particolarmente esposta: in questo caso è forse la prima volta che mi sento restare addosso un degno velo protettivo nell'immediato post rasatura, paragonabile o superiore a creme belle grasse tipo T&H, Taylor, ecc. Questa caratteristica è quella che in assoluto mi ha fatto innamorare del prodotto, veramente un gran confort! Al termine della rasatura mi sentivo molto meglio, nessun impuntamento del rasoio e non c'era traccia di arrossamenti. Tenete conto che la mia pelle è abbastanza morbida e con pelo molto duro e folto (guardate la mia foto...

). Il dopobarba è veramente ottimo e perfettamente complementare al sapone, in più ve ne basta davvero poco e vi lascia una profumazione duratura ma non invadente effetto scia. La fragranza a me piace molto ma qui la questione è del tutto personale ... tanto per farvi capire, a me ricorda i mercatini di Natale a Bolzano

Credo sia la componente spezie e agrumi secchi a darmi questa sensazione

!
Ringrazio Ale (DYD) per la convenzione con il forum e ci tengo a sottolineare che le mie sono solo sensazioni ed esperienze personali che spero possano essere di aiuto a voi amici del forum. Piaccia di più o di meno, non credo si possa certo dire che si tratta di un brutto prodotto, tutt'altro semmai qualcosa che mi fa piacere sia italiano e quindi anche un po' nostro

(un po' di orgoglio nazionale ci sta tutto ... i "cugini francesi" se la tirano sempre e a ragion veduta, ora tocca un po' anche a noi!!!

).
Una precisazione "geologica" per Ale (DYD) relativamente al Dolomiti Black: c'è un pochino di confusione nei termini utilizzati per indicare il materiale di provenienza dolomitica, ma nulla di particolare, ti fornisco volentieri una spiegazione da "addetto ai lavori". Quando vuoi riferirti al materiale che vi arriva in fabbrica definiscilo "sedimento" o "materiale geologico" e non ti sbagli, quando vuoi parlare di composizione ti riferisci invece a "contenuto mineralogico" (un sedimento deriva da disgregazione ed alterazione delle rocce quindi ha sempre un contenuto in minerali), quando invece vuoi portare l'attenzione sulle dimensioni parli di "granulometria". Limo, argilla, sabbia, ghiaie, ecc., sono tutti termini che noi geologi usiamo per indicare delle classi granulometriche in cui ricadono i granuli del sedimento ovvero il diametro degli stessi. Ai fini dell'effetto esfoliante del sapone in questione (parliamo di micron ovviamente) sono infatti proprio le granulometrie presenti che determinano l'effetto "levigante" ricercato e quindi più o meno marcato. Come giustamente dicevi in un precedente commento, il materiale essendo naturale e quindi presentando una certa disomogeneità può variare il proprio colore da partita a partita, a seconda del punto in cui viene cavato e principalmente in funzione del contenuto mineralogico e dell'alterazione subita. Ovviamente come Geologo non posso che essere affascinato da questa vostra creazione (vedrai che non starò molto a fare l'ordine

). Piccola digressione che non vuole assolutamente essere offensiva per nessuno (mi raccomando!) e anzi che spero sia gradita come approfondimento tecnico. In quel che posso e conosco mi fa piacere condividere con voi tutti.
Un caro saluto e ... alla prossima saponata
Michele
"A chi vive il nostro Mondo, granello di sabbia in una spiaggia unica nell'infinito"
(M. Baldini, 2015 Grafill ed.)