Re: PREVENZIONE DA RUGGINE
Inviato: 22/07/2018, 20:35
Buonasera,
@Enea: Tutti gli acciai, per definizione, sono " al carbonio ". L'acciaio è una lega ferro-carbonio. Il rasoio che hai tu è in acciaio bassolegato. Esistono anche gli inox, si definiscono, per la coltelleria, martensitici. I martensitici da coltelleria hanno una percentuale di carbonio di almeno dello 0.3%, in modo da essere temprabili.
La puntualizzazione è dovuta, in primis, perché sono stufo delle persone che dicono cagate quando si potrebbero documentare un minimo ( parlo del signore che ti ha assistito ) anche se comunque mi risulta che te, da Architetto, Scienza e Tecnologia dei Materiali l'avrai fatta.
In secondo luogo, chiamare le cose con il proprio nome, identificandole con esattezza, ci porta a studiare in maniera ottimale il problema.
Marmano già ti ha segnalato questo thread. Come ti scrivevo tempo fa, per quelle macchiette c'è poco da fare proprio a causa del nichel. Purtroppo questi acciai sono stati partoriti da menti chimiche che poco conoscevano della struttura della materia. Se il nichel non si lega al cromo ( cosa già difficile ) rimane disperso senza formare carburi stabili e quindi non concorre alla protezione in un acciaio bassolegato. Quando si ripresenteranno, tieni presente che le macchiette nere sono una passivazione automatica del nichel che serve per non far arrivare la ruggine vera e propria che è ossido ferrico che viene proprio dall'acciaio che si è consumato e si continuerà a consumare.
Venendo ora alle tue domande, una volta che ti sei insaponato, scoramella il rasoio, mentre ti radi non sciacquare il rasoio ( le dita bagnate ti fanno anche perdere la presa, quindi al limite usa allume di rocca per umettarti le dita ) e passa la lama quando è satura di sapone e peli su della carta igienica o carta assorbente che tieni in cucina.
Finito tutto sciacqua il rasoio evitando il vapore ( dannosissimo ) e asciugalo bene. Negli interstizi vicino al codolo usa pure degli scovolini da pipa. Riasciuga bene tutto con la carta. Scoramellalo . Tieni il rasoio aperto ad L in un punto fresco e asciutto, lontano da persone che potrebbero toccarlo e farlo cadere ( bambini, madri anziane, nonne, donne delle pulizie che di solito lo prendono con i guanti bagnati da ammoniaca/candeggina e ne causano la rovina ). Lo riporrai nella custodia quando avrai tempo.
Detto questo, ti consiglierei di leggere bene questo thread come consigliato da Marmano, grazie, buona serata,
Andrea
@Enea: Tutti gli acciai, per definizione, sono " al carbonio ". L'acciaio è una lega ferro-carbonio. Il rasoio che hai tu è in acciaio bassolegato. Esistono anche gli inox, si definiscono, per la coltelleria, martensitici. I martensitici da coltelleria hanno una percentuale di carbonio di almeno dello 0.3%, in modo da essere temprabili.
La puntualizzazione è dovuta, in primis, perché sono stufo delle persone che dicono cagate quando si potrebbero documentare un minimo ( parlo del signore che ti ha assistito ) anche se comunque mi risulta che te, da Architetto, Scienza e Tecnologia dei Materiali l'avrai fatta.
In secondo luogo, chiamare le cose con il proprio nome, identificandole con esattezza, ci porta a studiare in maniera ottimale il problema.
Marmano già ti ha segnalato questo thread. Come ti scrivevo tempo fa, per quelle macchiette c'è poco da fare proprio a causa del nichel. Purtroppo questi acciai sono stati partoriti da menti chimiche che poco conoscevano della struttura della materia. Se il nichel non si lega al cromo ( cosa già difficile ) rimane disperso senza formare carburi stabili e quindi non concorre alla protezione in un acciaio bassolegato. Quando si ripresenteranno, tieni presente che le macchiette nere sono una passivazione automatica del nichel che serve per non far arrivare la ruggine vera e propria che è ossido ferrico che viene proprio dall'acciaio che si è consumato e si continuerà a consumare.
Venendo ora alle tue domande, una volta che ti sei insaponato, scoramella il rasoio, mentre ti radi non sciacquare il rasoio ( le dita bagnate ti fanno anche perdere la presa, quindi al limite usa allume di rocca per umettarti le dita ) e passa la lama quando è satura di sapone e peli su della carta igienica o carta assorbente che tieni in cucina.
Finito tutto sciacqua il rasoio evitando il vapore ( dannosissimo ) e asciugalo bene. Negli interstizi vicino al codolo usa pure degli scovolini da pipa. Riasciuga bene tutto con la carta. Scoramellalo . Tieni il rasoio aperto ad L in un punto fresco e asciutto, lontano da persone che potrebbero toccarlo e farlo cadere ( bambini, madri anziane, nonne, donne delle pulizie che di solito lo prendono con i guanti bagnati da ammoniaca/candeggina e ne causano la rovina ). Lo riporrai nella custodia quando avrai tempo.
Detto questo, ti consiglierei di leggere bene questo thread come consigliato da Marmano, grazie, buona serata,
Andrea