T.A.O.S.A.B. ( The Art of Shaving and Book ) 19/05/2019
( E qualche aneddoto storico, non trattato nel libro, frutto delle mie ricerche nel campo nucleare, e che giustificano la scelta di usare questo rasoio, dato che sono, in realtà, un utilizzatore di rasoi a mano libera…)

Rasoio T Stark Palladium and Rhutenium Coating by Saponificio Varesino distribuito da Original Toiletries ( Francesco Gaudiosi ) in vendita da Preattoni Milano / Lametta Rapira
Sapone da Barba Wool Fat Mitchell's
Pennello Omega feat for Accademia Scapicchio
Dopobarba: Vergulde Hand appena arrivato da Preattoni e distribuito da Original Toiletries
Libro: Atomi in Famiglia di Laura Fermi ( moglie di Enrico Fermi )
Opera dedicata ad uno dei più grandi scienziati che il Nostro Pianeta abbia mai avuto, il Professor Enrico Fermi. Scritto dalla moglie, dopo la morte del Fisico, padre dell'energia nucleare.
Enrico Fermi, nato nel 1901 a Roma; morto nel 1954. Ricevette il Dottorato nel 1922 dalla Scuola normale Superiore di Pisa. Nel 1926 divenne professore di fisica teorica nell'Università di Roma. Lasciò l'Italia nel 1938, e, dopo essere stato professore all'università Columbia, si trasferì nel 1942 nell'Università di Chicago, dove rimase fino alla morte. Ricevette il Premio Nobel nel 1938.
I contributi di Fermi alla fisica abbracciano un campo di straordinaria ampiezza e nessun breve sommario potrebbe presentare nel giusto valore la sua opera. Fra i suoi primi lavori si può citare l'invenzione della statistica Fermi-Dirac delle particelle e la teoria quantitativa del decadimento beta che ebbe molto successo. Il suo lavoro principale si svolse nel campo della fisica dei nuclei e delle particelle elementari. Fra i molti argomenti che egli studiò si possono menzionare la radioattività artificiale, i neutroni lenti, la fissione nuclearee le reazioni a catena, l'interazione pione-nucleone. Fermi è stato uno dei pochissimi fisici che abbiano fatto un lavoro preminente sia teorico che sperimentale.
Aneddoti
Aneddoto 1. Come scritto in precedenza, il Double Edge T-Stark è ricoperto da Rutenio e Palladio. Durante una fase del Progetto Manhattan in Indiana, nel 1942, Enrico Fermi si rese conto che per migliorare la diffusione di neutroni all'interno della Pila Atomica questa doveva avere la forma di un ellissoide, un pò appiattito, quasi sferico. Una forma del genere avrebbe aiutato i neutroni a diffondersi in maniera da aumentare il fattore di riproduzione. Il motivo è semplice: un cubo di volume dato ha uan superficie maggiore della sfera con lo stesso volume; minore è la è la superficie per il volume dato, più è probabile che i neutroni rimangano nella pila.
I materiali dovevano essere tutti di qualità. Si costruirono varie pile con grafite, uranio metallico fuso in blocchi ovoidali e ossido di uranio in polvere. Il tutto era tenuto da un telaio di legno.
Come si controllava la reazione durante i tests ? Fermi inseriva lamine di Rutenio e Rodio nelle profondità della Pila per poi estrarle e misurare la radiotattività. Più la radiotattività delle lamine estratte dopo gli esperimenti era alta, più ci si avvicinava alla possibilità di avere, all'interno della Pila, uan reazione a catena autosostenuta e la produzione di plutonio.
Aneddoto 2. Il Rutenio elettrodeposto sul T-Stark è un Platinoide, cosi come lo sono l'osmio e l'iridio. Noi il Duo Medusa abbiamo compiuto studi per il ricalcolo della densità dell'iridio e l'osmio.
Il ciò è avvenuto in collaborazione con il Prof. John Arblaster (Platinum Metal).
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Sussisteva una diatriba concernente il calcolo della densità dell'iridio che risulta essere lievemente inferiore a quella dell'osmio, considerato il più denso elemento noto. Calcoli teorici della densità basati sulle dimensioni del reticolo cristallino sembrano però dare un risultato in contraddizione con quanto osservato sperimentalmente (22 650 kg/m³ per l'iridio, 22 610 kg/m³ per l'osmio).
Il suddetto professore si era accorto che i suddetti valori sono stati calcolati da desueti parametri di reticolo utilizzando una massa atomica relativa di 193,1 per l' iridio e 190,2 per l' osmio . Nel caso dell' iridio è stato successivamente mostrato un errore "lordo" nei calcoli e il valore effettivo è di 192.217 kg/m^3 e 192.23 kg/m^3 per l'osmio. Queste correzioni forniscono valori al passo con la moderna concezione di densità . La scala di misura dei parametri di reticolo usata in passato si è dimostrato essere erronea.
Il Duo Medusa ha capito che in realtà nei calcoli teorici deve essere presa in considerazione non la densità assoluta di ciascuno dei due elementi ma quella apparente. La densità apparente di un corpo viene calcolata in maniera formalmente analoga alla densità assoluta, ma prende in considerazione il volume totale occupato dal solido ovvero il suo ingombro esterno, compresi quindi gli spazi vuoti (solidi con cavità chiuse, con cavità aperte o a struttura spugnosa). In questo modo sarebbe possibile adattare i concetti di schiuma quantistica e materia granulare concepiti dal fisico Bekenstein ( che ha condotto anche esperimenti) e utilizzare la meccanica del continuo. Infatti in quest'ultima disciplina la densità ( Massa volumetrica) è definita nello spazio delle configurazioni come integrale nello spazio del momento coniugato della densità di fase. Con i nuovi pesi atomici e la correzione dei valori dei parametri di reticolo, si hanno i moderni valori di densità di 22,590 kg/m^3 per l'osmio e 22,560 kg/m^3 per l'iridio il che dimostra che l'osmio è il metallo più denso tra i due a temperatura ambiente.
Bibliografia:
1. Densities of Osmium and Iridium : Platinum Metals Review, Vol. 33, Pages 14 to 16 (1989) 2. Osmium, The Densest Metal Known : Platinum Metals Review, Vol. 39, Page 164 (1995) 3. Crystallographic Properties of Iridium : Platinum Metals Review, Vol. 54, Pages 93 to 102 (2010) 4. Crystallographic Properties of Osmium : Platinum Metals Review, Vol. 57, Pages 177 to 185 (2013) 5. Is Osmium Always the Densest Metal ? : Johnson Matthey Technol.Rev., Vol. 58, Pages 137 to 141 (2014)