[CLUB] Lather Catcher: old SE safety razors

[ischiapp]

Avendone appena acquistato uno, ho preso informazioni a riguardo questa categoria di rasoi SE.
Sono i più antichi, e personalmente apprezzo i dettagli di manifattura che ne fanno dei piccoli gioielli.
La storia del passaggio dal ML al SE è costellata di prodotti ingegnosi.
Questi sono alcuni esempi: http://www.shaveworld.org/home/images/P" onclick="window.open(this.href);return false; ... -rev2.html
Una storia a volo d'uccello sulla rasatura è qui: http://chris.pirillo.com/history-of-shaving/" onclick="window.open(this.href);return false;
Sui forum stranieri ho trovato altre informazioni:
http://straightrazorplace.com/shaving-s" onclick="window.open(this.href);return false; ... chers.html
http://badgerandblade.com/vb/showthread" onclick="window.open(this.href);return false; ... r-Catchers
http://badgerandblade.com/vb/showthread" onclick="window.open(this.href);return false; ... zing-Razor

I miei sono:

GEM Junior Bar 1910

Courtesy of PJGH@TOST2


J.A. Henckels Zwillingswerk Wotan (o Rapide)

Courtesy of Wikimedia Commons

Se volete aggiungere i vostri, sono curioso di vedere quali meraviglie erano in grado di produrre i nostri avi.

[Luca142857]

http://badgerandblade.com/vb/showthread ... -Automatic
Questo è inarrivabile!

[ischiapp]

Bho ... sarà che non amo gli open-comb e che mi piacciono piccolini e cicciottelli, ma il Junior Bar credo sia ... per ora ... il più bell'esemplare su cui abbia posato gli occhi. Ed anche le mani!!

Ma non c'è nessuno che ami questi vecchietti??

[ischiapp]

Che ne dite di questo ...
C.V. HELJESTRAND Eskilstuna

[ischiapp]

Star 1907 Kampfe Bros New Model

[Petrvs]

bello....ma il Junior Bar resta inarrivabile!

[Paolo Malinverno]

Gentilmente invitato da Ischiapp, ecco il mio contributo al Club.....
credo che amplierò la gamma: trovo i Single Edge esteticamente bellissimi, oltre che interessanti nella meccanica, talvolta semplice, tal altra ingegnosa, nonchè abbastanza simili ai Mano Libera wedge come sensazione di rasatura ( almeno per l'Heljestrand).

[Paolo Malinverno]

Mi sto divertendo a mettere insieme una piccola raccolta di queste “macchinette vecchiette”, più note come “ Lather catcher”; progettate per essere usate con lame single edge, avevano dalla loro il non trascurabile vantaggio di poter ri-affilare le lame all'infinito....o quasi. Gran parte di queste lame sono dei veri e propri cunei wedge o near wedge, con l'eccezione della Wilkinson ( e chissà quante altre.......) che usa lame hollow ground.
Quasi tutte nate a cavallo del XIX secolo, grosso modo tra gli anni '80 dell'800 e il 1910, troppo presto sono state soppiantate dalla infestante, impersonale doppia lama targata Gillette, (col suo infelice corollario dell' ”usa e getta”) con la contemporanea standardizzazione delle forme dei rasoi. Alcune, poche, sono riuscite a sopravvivere fin quasi ai giorni nostri.
Meccanicamente geniali spesso sono, anche, autentici capolavori di design usciti dall'inventiva delle fertili menti di quell'epoca, che quotidianamente si nutrivano di....... Art Nouveau: Il gusto per il bello, in qualche modo fine a se stesso, le forme piene, tondeggianti, le linee piacevolmente sinuose ...... .

Ecco il primo compagno dell'Helje:

Affascinante nella sua semplicità: la posizione della lama si regola semplicemente avvitando o svitando un manicotto, che spinge un occhiello metallico ripiegato ad ala di farfalla che a sua volta spinge la lama. Tedesco prima maniera: semplice, essenziale, robusto. Fuori dagli standard artistici dell'epoca; in realtà deriva da un modello di Ernst Scharff ( Rapide) brevettato in Germania nel 1891. Alla scadenza del brevetto nel 1911 Henckels e altri ripresero il progetto, praticamente tal quale. Questo dovrebbe essere uno dei primi tempi: ha la stessa scatola metallica del "rapide" cui è stata semplicemente aggiunta la dicitura "Henckels" prima di "Rapide".

[Paolo Malinverno]

Il secondo compagno.
Un rasoio incredibile, sembra uscito da un libro di J.Verne.....ruotine dentate sulle quali scorrono guide vagamente ellissoidali, barre e gancetti che entrano ed escono dal corpo rasoio, manico che si svita ma non si stacca, spirali segmentate che ruotano, portalama che si fissano ruotando entro incastri a coda di rondine........ anni '30 del XX secolo.....manca solo qualche sbuffetto di fumo...... .
Lavato e stirato, riaffilata una splendida lama (Hollow ground NOS made in Sheffield) su belga e passata su strop di canguro, non potevo non provarlo: bella insaponata con Simpson chubby1 super e l'ottimo sapone alla rosa made in Freelander, mi sono messo nei panni di un inglese dell'epoca edoardiana, che si godeva flemmatico l'ultimo decennio di tranquillità prima della catastrofe bellica. Bè, una prestazione eccellente; il nostro doveva senz'altro andar soddisfatto di quel piccolo capolavoro che l'industria britannica gli aveva messo a disposizione. Da provare per credere.

[Paolo Malinverno]

Rolls Razor Imperial, con le sue belle lamotte ( questa volta hollow ground ).
Geniale come il verso cambi automaticamente a seconda del lato che si utilizza per ravvivare la lama: sullo strop......stroppa, ovvero la lama scivola costa in avanti; con la pietra, che è possibile posizionare solo a 180° ( una vera pietra, anche se sintetica!) ri-affila, e la lama scivola bisello in avanti. E' l'ideale per provare se regge la mia teoria, ovvero se sia possibile migliorare sensibilmente il filo di queste lame con passaggio sulle pietre di uso comune coi ML. Quindi prima una rasatura con riaffilatura "autarchica" con quanto messo in dotazione, e successivamente rasatura con riaffilatura "anarchica" con belga gialla e magari finitura su Escher.....

[Paolo Malinverno]

Completata prima prova del Rolls: ieri, prima una ventina di passate sulle sua pietra, 40 passate sul suo strop, poi crema Neroli Freelander montata con pennello silvertip extradenso Rod Neep e via; una prestazione molto buona, taglio impeccabile solo un po' ruvido, con leggerissimo effetto di "abrasione"..... ma dopo il risciacquo nessun arrossamento; difficile stabilire se il merito non sia da attribuire al Freelander soap.... .
Oggi ripresa la stessa lama con 20 passate su belga gialla vintage ad acqua, poi una decina sulla Nakayama Asagi, e 15 passate sullo strop di canguro ( infinitamente più lungo di quello in dotazione). La prova del polpastrello del pollice mi indica una affilatura più netta, per il comfort vedremo. Adesso devo solo aspettare che la barba ricresca a sufficienza per essere "falciata" e di prendere buona nota delle differenze.

[Paolo Malinverno]

Mulcuto, un tedescotto di pregevole fattura e poca fantasia....... placcato in argento, era tutto annerito; è tornato splendente dopo una bella strofinata con panno di lino e crema Puma. La bella lama è in lista di prova dopo il Rolls: vedremo se saprà tener testa alle lame inglesi o svedesi. La ditta nasce attorno al 1910 ( Mulcuto Stahlwarenfabrik Paul Muller & Co) e per 18 anni si distingue per questa semplice struttura con regolazione micrometrica si, ma con viti separate, della distanza del filo dal bordo del "pettine". Un po' macchinosa. Questo è un tipo con lather catcher ( che bocca grande che hai....), ma la produzione includeva anche modelli privi di tale caratteristica. Nel '29 - forse complice anche la crisi....- la produzione si converte al sistema Gillette..... e amen.

[Paolo Malinverno]

Controprova del Rolls: dopo affilatura su Nakayama la lama risulta nettamente più dolce, e la rasatura è completata con due passaggi, pelo e contropelo. Sicuramente le pietre naturali e lo strop in pelle ( quello originale mi sembra in ...caucciù) lavorano in modo più accurato, anche se indubbiamente più scomodo.

Finalmente è arrivato: Gem Junior Bar.....near NOS. Un colpo di fortuna averlo trovato tra le infinite aste USA di rasoi di sicurezza.


Incredibile, oltre allo stato generale, anche lo stato della scatola, neanche fosse stata messa sotto vuoto........nella prima decade del '900.

[Petrvs]

Bel colpo Paolo, é in uno stato davvero sorprendente!
Hai in mente di provarlo con le lame originali?

[Paolo Malinverno]

Certamente; come scrivevo in precedenza il bello di questi rasoi, a parte il lato estetico, sono proprio le lame originali; anche se quelle della GEM sono quasi "lamette" in confronto ai cunei Heljestrand o Mulcuto, dalle prime prove si possono, oltre che "stroppare".... anche ri-affilare. E cercare di ritrovare le sensazioni dei nostri progenitori...... .

[Paolo Malinverno]

Wilkinson 1920 Model- Pall Mall . Il predecessore dell'Empire. Anche se meno complesso, sfoggia già lo scorrimento orizzontale del "pettine" ( in questo caso una spirale....), ma l'inserimento della lama avviene nel modo tradizionale dal retro. Novità lo snodo sul manico, caratteristico di questo modello. Lama wedge con scritta Pall Mall. La produzione è continuata almeno fino al '38 per il distributore americano A. Dunhill, sempre con lame wedge, anche dopo l'uscita, nel 1929/30 dei mod. Empire e 7 days con lame hollow ground.

[ischiapp]

Stiloso con stile.
Una semplicità apparente che è molto invitante, soprattutto in un set quasi perfetto come questo.
Ancora complimenti.

[Paolo Malinverno]

Grazie Ischiapp;
sto cercando di ri-affilare la lama ma il portalama a ponte non tiene nel modo giusto la lama, che si mette in diagonale variando l'angolo di attacco per la parte più esposta. Dovrò rifare d'accapo col solo nastro sulla costa, partendo da almeno 4 strati; vediamo come va a finire. Sarà dura trovare altre lame wedge come queste........... .

[Paolo Malinverno]

Il Darwin; molto simile al Rolls come impostazione, se ne differenzia per una serie di possibilità aggiuntive: lama più o meno sollevata dal pettine, e possibilità di trasformarsi in ML ( sui generis) avvitando il manico nel foro filettato posto sul fianco della lama, potendo anche scegliere se tenere la guardia o avere la lama nuda. Arrivato qualche anno dopo il Rolls, proponendosi come serio concorrente, avrebbe dovuto essere un perfezionamento dell'idea originaria; in realtà mi sembra piuttosto macchinoso e meno affidabile...... . Le microscopiche viti che lavorano sulla lama, operando con l'apposito cacciavite inserito nel manico, si sfilano con una facilità sorprendente, e date le dimensioni la possibilità di perderle non è certo remota...... . L'affilatura della bella lama hollow ground è affidata a due "tappetini-strop", uno fine e l'altro grossolano: dalle prime impressioni sembrano lavorare discretamente, ma con quale accuratezza? Aspetto di fare le consuete prove in doppio prima di giudicare: prima con quello che offre la casa, e poi con le pietre da ML ( magari con l'accoppiata Tam 'O Shanter / Water of Ayr, che con le lame made in Sheffield si comporta benissimo)

[Paolo Malinverno]

Star Kampfe Bros.
Siamo ritornati in tema: lather catchers..... .
I nomi di successo dell' epoca sono pochi, e si trovano abbastanza facilmente. Mentre è enorme il numero dei modelli prodotti nel periodo 1890/1914 di cui è difficile trovare esemplari in commercio.
Strano che questo rasoio fosse così diffuso: la molla piatta che tiene la lama al suo posto è piuttosto fragile con la tendenza a rompersi nel tempo e direi,macchinosa nel movimento. Il primo che avevo preso aveva la molla rotta e mancante. Fatta l'esperienza ho cominciato a guardare meglio le foto di quelli in vendita, e molti hanno la molla rotta! Ma tant'è, un brevetto deve pur essere diverso da altre realizzazioni.......
La scatola non è originale.

[Paolo Malinverno]

Derfly; un bel "acchiappa schiuma" realizzato in "laiton", dei primi '900, forse francese ( ma con quel nome?), forse imparentato con Le Grelot, di cui usa le lame, di certo fornisce di se pochissime notizie; in rete solo qualche richiamo a "eBay" e anche il Compendium non ne parla, almeno come voce a se stante.

[Paolo Malinverno]

Wilkinson Empire, un altro eccezionale Wilkinson anni '30; cambia, rispetto al 7 days, il meccanismo di aggancio della lama che in questo modello è "nuda"; lame prodotte a Sheffield e "forgiate a mano".....
Oltre alla sua dotazione nel cassetto in legno, c'erano anche 6 lame nuove e impacchettate. Piacevolissimo all'uso, prontamente apprestato con sapone Floris e pennello in cavallo Vie Long.

[Paolo Malinverno]

American Safety Razors, 1907; la lama viene infilata lateralmente sotto una piegatura che funge da molla di tenuta: quasi una anticipazione della formula injection......

[Paolo Malinverno]

Il Rapide originale, quello di Ernst Scharff, collocabile quindi in un intervallo di tempo tra l'ultima decade del XIX sec e le prime 2 del XX. Vale quanto già detto per il Wotan o Rapide di Henckels, compresa la somiglianza sorprendente della scatola in lamiera. Passerà davanti al Mulcuto nelle prove di rasatura con lame tedesche; in quest'ultimo, durante le prove di posizionamento della lama, si è spezzato un braccio della molla che produce la pressione del "ditone" ferma-lama, per cui giace smontato finché non troverò una molla adeguata per la sostituzione....

[Paolo Malinverno]

Mandarin: un altro rasoio che si ispira alla semplice e fortunata formula di Scharff; qui cambia il sistema di spinta della lama - sempre wedge- con due molle che si intersecano: in pratica una molla ad asola si appoggia al dorso della lama ed una più corta, che va spinta ad appoggiarsi alla prima, lavora per mantenere il tutto bloccato; le teste allargate di 2 vitine che fuoriescono dalla parte superiore del telaio, provvedono a tenere la lama ben aderente al rasoio, intercettandola sui bordi.