*TUTORIAL* - GUIDA ALLA RASATURA CON IL RASOIO DI SICUREZZA
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- RaffaeleD
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*TUTORIAL* - GUIDA ALLA RASATURA CON IL RASOIO DI SICUREZZA
PREMESSA
La maggior parte dei nostri nonni e in alcuni casi genitori si sono rasati con questo strumento: il rasoio di sicurezza(da ora in poi denominato DE cioè double edge). L’avvento del consumismo e con esso la tendenza a fare tutto rapidamente, comodamente e con apparente miglior performance ha portato la popolazione maschile ad abbandonare il DE a vantaggio dei rasoi a cartuccia multilama. L’uso di quest’ultimo strumento non richiede l’apprendimento di una qualche tecnica specifica così si è rapidamente passati dal momento, quasi rituale, del trasferimento di nozioni di rasatura, magari con il regalo di un bel rasoio metallico tra padre e figlio, ad un rapido autoapprendimento con i leggeri e poco impegnativi rasoi usa e getta. In poco tempo si è perso tutto il bagaglio di conoscenze legato alla rasatura bagnata in nome della modernità, velocità, migliore risultato (secondo i produttori). Oggi chi volesse radersi con un DE dovrebbe sperimentare su se stesso e spesso giungerebbe alla conclusione che tale strumento sia stato giustamente relegato nel dimenticatoio per la scarsa funzionalità, eccessiva aggressività, capacità di rasatura inferiore a più moderni rasoi. Questo è normale perché L’uso di un DE richiede l’apprendimento di una tecnica e non si può pensare di usare questo strumento come i multilama. Da ciò scaturisce questa guida che indicherà con il simbolo le regole fondamentali della rasatura e con i suggerimenti e consigli che si ritengono importanti soprattutto per incominciare questa esperienza.
LE VARIABILI DEL WETSHAVE
Nel wetshave (rasatura bagnata) è indispensabile la consapevolezza degli atti che si compiono. Se non si passa attraverso una riflessione di ciò che si fa non si riuscirà a sviluppare una metodologia che avrà come fine ultimo una rasatura confortevole e piacevolmente rilassante. Per fare ciò bisogna essere consci che la rasatura bagnata è caratterizzata da molte variabili ( differente preparazione, molteplici saponi e/o creme, differenti tipi di pennello, differenti rasoi e lamette, differente post shave); al modificarsi anche solo di una variabile il nostro metodo può allontanarsi o avvicinarsi alla meta. Ecco perché la regola principe di chi si accosta al wetshave (e quindi non solo inerente all’uso del DE) è: ridurre le variabili in gioco.
un solo modo di preparazione; un solo sapone o crema; un solo pennello;una sola tecnica di creazione della schiuma (ciotola, viso o mano); un solo rasoio con una sola marca di lamette; il solito post shave. Tutti questi elementi devono essere delle costanti per un periodo di tempo che permetterà di concentrarsi sull’unica variabile oggetto di questo tutorial: la tecnica del DE.
Quando si sarà padroni della rasatura con il DE allora si potrà esplorare l’ampio mondo dei saponi e creme, si potrà acquistare un secondo pennello, ci si potrà divertire a creare la schiuma in altri modi, ecc, ecc … il tutto sempre orientati al miglioramento continuo del confort.
MECCANICA ELEMENTARE DELLA RASATURA
Prima di avventurarci nella modalità di rasatura cerchiamo di ricordare cosa succede quando passiamo un rasoio sul nostro volto.
- Multilama: “la prima lama solleva il pelo e la seconda lo taglia” era lo slogan di una nota marca ben rappresentato anche visivamente. Il principio dei multilama è quello di effettuare una rasatura più profonda recidendo il pelo quanto più vicino alla radice. Così la prima (o prime) lama tende a tirarlo la successiva a tagliarlo. Quindi il pelo viene quasi contestualmente tirato e tagliato che spesso diventa “strappato” dal bulbo pilifero. Quasi contestualmente vi è un passaggio simultaneo di n lame sulla cute che agiscono meccanicamente sia sul bulbo (mediante trazione) sia sul pelo (mediante il taglio).
- Rasoio di sicurezza: Vi è una sola lama e deve fare tutto da sola! La funzione del sollevare il pelo non è svolta meccanicamente dal rasoio bensì dall’azione della schiuma/pennello che segue ad un’accurata preparazione. Il DE, dunque, deve solo scorrere sulla cute insaponata facendo solo ciò che è richiesto ad una lama: tagliare. Con il DE il pelo è sollecitato (tagliato) da una sola lama ed il bulbo pilifero non è stressato dal processo in corso.
Essendo la peluria piuttosto folta sarà richiesta la ripetizione del processo di rasatura (che chiameremo passata) una seconda, forse una terza e raramente e quasi mai su tutto il volto una quarta volta. Ogni passata avrà solo il compito di tagliare e ridurre progressivamente la peluria superstite dal precedente stadio.
Concludendo, facendo due passate con un trilama moderno avremo ben 6 lame che lavoreranno sul nostro volto con un’azione di strappo e taglio quasi contestualmente (tre nella prima passate e tre nella seconda). Facendo tre passate con un DE avremo 3 lame che lavoreranno sulla cute con una sola azione di taglio.
PRIMO APPROCCIO
Apprendere una nuova metodologia non può prescindere dalla precedente poiché se ne sarà inevitabilmente influenzato. Perciò conviene fare mente locale sulle caratteristiche salienti dei gesti compiuti fino ad oggi per sbarbarsi.
Usare un multilama comporta l’aver preso delle abitudini che saranno molto sconvenienti quando si cercherà di radersi con un DE. Rasoi diversi, regole diverse.
Occorrerà, dunque, o resettare quanto fatto fino ad ora o concentrarsi sugli errori più comuni che si possono commettere provenendo dalla rasatura “modernizzata”. Risultando impossibile cancellare con un colpo di spugna le nostre abitudini non ci resta che soffermarci sugli errori da evitare riflettendo sui seguenti punti.
1. Impugnatura: come si impugna normalmente un multilama? Con l’intero palmo della mano chiuso a pugno? Con mezzo palmo della mano chiuso a pugno? Con 3 o 4 dita? Lo si tiene dal centro del suo manico? O dalla sua estremità inferiore?
Sarà bene porre attenzione a come si è tenuto un rasoio in mano perché probabilmente (o sicuramente) bisognerà cambiare abitudine;
2. Pressione: quando ci si rade con un multilama, proprio per la filosofia stessa che lo caratterizza (esasperare la rasatura con lo strappa e taglia), si è portati a premere la testina del rasoio contro la pelle del volto. Normalmente si preme di più in presenza di peluria ostinata. Quanta forza si applica al multilama?
3. Angolo di rasatura: quale angolo assume il manico del rasoio con la superficie del volto? Con la presenza della testina snodabile questa domanda sembra più sciocca delle altre infatti l’angolo cambierà innumerevoli volte durante la rasatura senza che l’utente se ne accorga o addirittura ne abbia coscienza.
4. Velocità: quanto veloci sono i singoli colpi di multilama? E quanto sono estesi? La familiarità con questi oggetti tecnologici porta frequentemente a movimenti rapidi ed estesi senza risciacquo. Lo spazio tra ogni lama ed il sottostante supporto è inferiore al millimetro. Quanto ci metterà questo spazio a saturarsi di peli tagliati e schiuma rendendo vano se non deleterio il prosieguo della corsa della testina sulla pelle?
5. Pelo e contropelo: quale verso si segue per realizzare una rasatura pelo e quale per il contropelo? Dall’alto verso il basso per il pelo e dal basso verso l’alto per il contropelo su tutto il volto? O il verso è diversificato sulle varie parti del viso/collo? E con quale parametro è diversificato? Si realizza prima il pelo e poi il contropelo o viceversa?
A mio avviso questi sono i punti più importanti su cui focalizzare l’attenzione e attraverso i quali si inizia a prendere coscienza di una pratica che è a torto ritenuta banale!
BISOGNA STUDIARE
Partendo dal punto 5 del precedente paragrafo si può affermare con una ovvietà disarmante che ciascuno di noi ha una barba che cresce in maniera diversa. Mi riferisco al verso della barba che non può essere stereotipato in una semplice crescita dall’alto verso il basso. Da questa verità scaturisce la necessita di studiare il verso di crescita della peluria del volto e del collo.
Ciò si realizza con la semplice osservazione ed è una attività così banale tanto da essere elusa per passare direttamente alla rasatura.
Perché farlo? Se si conosce il verso di crescita allora si conoscerà anche il verso che dovrà avere il passaggio del rasoio sul volto. Solo così il pelo e il contropelo avranno un senso. Viceversa se ipotizziamo la nostra crescita pilifera essere quella che i luoghi comuni vogliono che sia allora ci troveremo a raderci in maniera casuale e senza metodo. Quante volte è accaduto ciò?
Come farlo?
aspettare qualche ora dall’ultima rasatura e passare il palmo della mano su tutta la superficie rasabile. In base alla resistenza che la peluria opporrà alla carezza e con l’ausilio di uno specchio si determinerà il verso di crescita.
aspettare qualche ora dall’ultima rasatura e passare un batuffolo di cotone su tutta la superficie rasabile. I residui di cotone del batuffolo sul volto indicheranno il verso di crescita.
Sia con il primo che con il secondo metodo è indispensabile memorizzare le varie direzioni in cui cresce la barba.
per i più metodici: disegnate su un foglio di carta un ovale che rappresenterà il vostro volto dividetelo in quattro quadranti uguali mediante due rette ortogonali. Le parti superiori rappresenteranno le guance destra e sinistra; la parte inferiore il collo destro e sinistro. Su questa mappa del volto si potrà indicare quanto verificato empiricamente in modo da ricordarlo in fase di rasatura.
TENERE IN MANO IL DE
Quando si prende in mano il DE una delle prime cose che colpisce è il peso! Questi rasoi, rispetto ai multilama, sono più pesanti e tale caratteristica ricopre una funzionalità che fra un po’ andremo a scoprire.
In virtù del diverso peso e del diverso modo di radere, come si maneggia un DE?
Utilizzandolo in luogo umido un problema potrebbe essere la scivolosità del rasoio durante l’uso. Proprio per questo i manici sono lavorati (chi più chi meno) con zigrinature, sfaccettature, decori che oltre ad impreziosire esteticamente l’oggetto ne migliorano il grip. Ad ogni buon modo e soprattutto per chi inizia a familiarizzare è conveniente impugnare il DE tenendolo dall’estremità inferiore con pollice, medio e indice. Questo modo di tenere il rasoio determina un evidente sbilanciamento del peso verso la testa che sarà di fondamentale utilità durante la rasatura. Infatti maneggiando il rasoio come detto applicheremo una forza minore poiché sarà il peso dello stesso rasoio a farlo scorrere sulla pelle radendola. Tutto ciò permette di rispettare una delle regole fondamentali della rasatura con rasoi tradizionali (DE, ML):
nell’uso del DE non deve essere applicata nessuna pressione della testa sulla cute. Il DE deve solo essere appoggiato e lasciato scorrere sulla schiuma guidato dalla mano.
Ciò è spiegabile col fatto che più si preme e più la testa affonda nella pelle. Nel momento in cui si trascina il rasoio la lama, ancor prima di incontrare il pelo, impatterà con la pelle determinandone abrasione, microlesioni e comunque irritazioni e arrossamenti. Questo punto è un elemento distintivo rispetto alla rasatura con multilama. Questi ultimi , infatti, sono dotati di testine ammortizzate che permettono di assorbire lievi pressioni dell’utente e di incarnare sempre meglio la filosofia del strappa e taglia.
Sarà, dunque, fondamentale concentrarsi sull’uso del rasoio senza pressione.
Quando ci si rade con un multilama si appoggia la testina, appiattendola, sul volto e si parte senza particolari attenzioni. Nell’uso del DE è importante l’angolo con cui ci si rade. Approssimativamente esso è stimato in 20-30° e varia, seppur leggermente, da rasoio a rasoio. Come si fa a determinare questa angolazione? E’ più semplice di quanto si pensi anche perché non è richiesta una precisione geometrica e dopo la prima volta risulta naturale. Comunque per chi inizia:
appoggiare la testa del DE sulla pelle all’altezza della basetta con il manico parallelo al pavimento. Inclinare lentamente il manico verso il basso e lasciare scorrere il rasoio sulla pelle. Quando si sentirà la resistenza opposta dai peli alla lama allora si sarà trovata l’angolazione esatta.
Trovata la giusta angolazione è necessario mantenerla durante tutta la rasatura abbinata all’assenza di pressione. Per fare ciò ed in controtendenza rispetto al multilama, i singoli colpi di rasoio non devono essere eseguiti con la flessione del polso. Il polso e anche il gomito devono restare immobili (nel loro movimento articolare). Il movimento deve, così, partire direttamente dalla spalla. Questa tecnica non sarà sempre possibile (in tutte le aree da rasare) ma è utile, soprattutto in fase di apprendimento, nel mantenere l’angolazione del rasoio.
Ovviamente con il multilama ciò è superfluo grazie alle testine snodabili. Sarà necessario imparare!
PELO E CONTROPELO
Con un DE, così come con un multilama, una sola passata non è sufficiente ad ottenere una rasatura soddisfacente. Così la rasatura consta di due o più passate volte ad ottenere una pelle liscia e glabra con la perfezione della cute infantile (o come dicono gli americani BBS Baby butt smooth). Il tendere alla perfetta rasatura non è di per se un errore purché rimanga aspirazione moderata e non esasperata. L’impuntarsi nell’ottenimento di una barba perfetta crea un atteggiamento ossessivo che degenera in banali errori deleteri per la pelle: maggiore pressione, passare più volte nelle zone più ostinate magari senza neanche la presenza di sapone, ripetere il contropelo più volte, ecc.
Quindi non bisogna mai esasperare la ricerca della perfezione nella rasatura, bensì migliorarne sempre la tecnica. I risultati arriveranno!
Per fare ciò bisogna partire dalla mappatura della barba sul proprio viso per pianificare l’attacco alla peluria mediante il pelo, pelo angolato e il contropelo.
1 - Il pelo: conoscendo il verso di crescita della propria barba non sarà difficile seguirlo sul volto con il DE rispettando le regole fin qui citate.
la passata nel verso del pelo deve sempre avvenire per prima.
Questo perché rappresenta il primo attacco alla barba. Essa è ancora fitta ed integra. Questa fase serve a diradarla considerevolmente nella maniera meno traumatica possibile per la pelle.
2 - Il pelo angolato: strano modo con cui io definisco la passata volta a tagliare il pelo né nel suo verso né in quello contrario bensì lateralmente con angolo variabile. È evidentemente una via di mezzo tra il pelo ed il contropelo con il vantaggio di riuscire a tagliare la barba senza i possibili traumi del contropelo.
3 - Il contropelo: il DE percorre la pelle nel verso opposto alla crescita della barba tagliando gli ultimi eventuali peli residui. E’ il taglio più traumatico per la pelle ed è per questo che non è sempre consigliato e se si deve per forza eseguire è meglio lasciarlo come ultimo atto della rasatura.
Per tutte queste fasi è bene sempre accompagnare il passaggio della lama alla tensione della pelle con l’aiuto della mano libera. Questo permette alla lama di scorrere su una superficie piana su cui i peli emergono nella loro piena lunghezza. Quindi stirare la pelle e passare il rasoio.
Inoltre ogni singolo passaggio di lama deve essere corto (o non molto lungo) seguito da un frequente risciacquo del rasoio.
L’azione sinergica di queste tre fasi eseguite nelle modalità sopraindicate è volta a soddisfare il principio fondamentale della graduale rimozione del pelo ossia ciascuna passata non ha lo scopo di eliminare tutta la peluria bensì di sfoltirla significativamente per arrivare in maniera graduale e quindi non traumatica al termine della rasatura con risultati soddisfacenti.
Ma come e in quale sequenza combinare le tre passate? Non esiste una sequenza standard essa è soggetta a personalizzazione in base alle peculiarità del proprio volto. In linea di massima sarebbe meglio evitare il contropelo e se lo si esegue è buona norma farlo alla fine. I maggiori risultati vanno ottenuti con la passata del pelo e del pelo angolato.
Di seguito delle sequenze esemplificative con brevi indicazioni d’uso:
Pelo – Pelo – pelo angolato > indicato per novizi
Pelo – pelo angolato – pelo angolato > indicato per novizi. Il pelo angolato si esegue due volte ma cambiando l’angolo. (es. la prima volta taglio il pelo da destra rispetto alla sua crescita, la seconda da sinistra). Curiosità: Tale sequenza è chiamata anche double chevron style, o come dice Zino, sequenza Citroen. Questo perchè le due diverse angolazioni della testina ricordano il caratteristico stemma della Casa automobilistica (1)
Pelo – pelo angolato – contropelo > sequenza classica e completa. Sconsigliata ai novizi.
Pelo – pelo angolato – contropelo – ritocchi* > sequenza advanced per esperti orientati al BBS
Pelo – pelo angolato – pelo angolato – contropelo> sequenza full per rasature che non hanno limiti di tempo e orientate fortemente al BBS.
*Il ritocco sopracitato consiste in una verifica e ricerca dei peli residui e di una loro mirata eliminazione sempre previa insaponatura parziale dell’area interessata. Dunque non si tratta di una vera e propria passata poiché non riguarda tutto il volto.
Resta ben inteso che
tra una passata e l’altra deve sempre esserci una fase di risciacquo con acqua calda e una insaponata.
mai passare il DE ripetutamente su zone prive di sapone.
CONCLUSIONE DELLA RASATURA
A chiusura di una rasatura è d’uopo un bel risciacquo con acqua calda a cui far seguito acqua fredda per una opportuna chiusura dei pori della pelle. A tal proposito, per le pelli più sensibili, mi sento di consigliare di sciacquare il viso senza massaggiarlo con le mani ma semplicemente portando ad esso acqua in abbondanza ed al massimo picchiettando la pelle. Lo sfregamento del duro palmo della mano potrebbe essere dannoso alle pelli più delicate e già stressate dalla rasatura….ma qui si entra nel post shave che è un altro argomento.
Ovviamente è necessario pulire il DE. Sarà sufficiente una sciacquata con acqua calda, una energica scossa per liberasi dell’eccesso di umidità e un’asciugata con asciugamano avendo accortezza di non passarlo sui fili della lametta. Non è necessario rimuovere la lametta. Dopodiché lasciare asciugare il DE in luogo aperto prima di riporlo nel luogo designato alla sua conservazione.
IL DE REGOLABILE
Come ben spiegato qui questo tipo di DE permette di graduare l’aggressività della lama sulla pelle.
Il DE regolabile non è consigliabile ai novizi. Il motivo è riconducibile alla regola delle variabili (leggi paragrafo “le variabili del wetshave”). Tuttavia se proprio lo si volesse usare basterà fissare la regolazione su un valore basso (se non il più basso) e lasciarlo invariato finché non si avrà una certa padronanza della tecnica. Poi si potrà andare alla scoperta della gradazione migliore per la propria barba aumentandola di unità in unità sempre in maniera graduale.
LA LAMETTA
La lametta è un elemento fondamentale del DE. Dopo tutto è proprio la lametta a tagliare la barba. In Italia sono reperibili poche marche a differenza del web dove si ha a disposizione l’intero panorama produttivo di questo articolo. Tralasciando il modo di montare una lametta su un DE (che risulta essere molto semplice ed intuitivo) bisogna dire che essa è caratterizzata dalla presenza di due fili da usare alternativamente durante la rasatura: si esegue un passaggio da un lato, si gira il rasoio, si esegue un passaggio dall’altro lato, si sciacqua il rasoio e si procede in questa maniera. Ciò garantisce un'usura uniforme e sincronizzata dei due fili.
Le lamette sono costruite in acciaio inox nella stragrande maggioranza dei casi; sono rare, infatti, le lamette fabbricate in acciaio al carbonio se pur ancora esistenti.
La durata di una lametta è variabile a seconda della marca, della barba, della tecnica, del rasoio ma si può generalmente affermare che la durata media si aggira tra le 4/6 rasature. La sostituzione dovrebbe avvenire prima della fine della sua vita utile per non incorrere negli inconvenienti generati da una degradata capacita di taglio. Quando si avverte che la lametta non scivola più sulla cute ma inciampa, saltella sui peli o quando si hanno delle insolite irritazioni, insomma quando non è più confortevole allora non conviene più indugiare. Quindi, conoscendo la durata della lametta che si usa è consigliabile anticiparne la sostituzione prima che si esaurisca la sua capacità di taglio confortevole.
Una peculiarità della lametta è l’assenza di manutenzione. Essa, infatti, a parte la semplice pulizia al termine della rasatura, non richiede l’affilatura o l’affinamento della stessa. Malgrado qualcuno ci abbia provato, tenendo conto dell’esiguo costo di tale prodotto, è sconveniente cimentarsi con tali pratiche da riservare esclusivamente ai ML.
Tornando a quanto detto all’inizio di questo paragrafo e cioè che la lametta è fondamentale per la rasatura bisogna sottolineare che ogni marca è diversa dall’altra in termini qualitativi. A questo punto sarebbe facile fare una graduatoria che incoroni il miglior prodotto. Purtroppo le cose non sono così semplici poiché Non solo ogni marca di lametta è diversa dall’altra ma la stessa lametta ha (o può avere) una performance diversa a seconda dell'utente. Quindi ciò che va bene per uno non è detto che abbia lo stesso risultato su altri. Ci sono molti casi di lamette reputate eccellenti da molti ma che per altrettante persone non sono minimamente tollerate. Dunque, per chi usa il DE si palesa la necessità di trovare la marca (o le marche) più adatte al proprio volto mediante la sperimentazione. A questo scopo sarebbe consigliabile l’acquisto di un kit di provache comprenda diverse confezioni di molte marche.
Essendo la lametta uno degli elementi che ricade nella legge delle variabili (leggi “le variabili del wetshave”) la sperimentazione deve avvenire con cautela e metodo. Di seguito alcuni consigli che possono aiutare:
- Per i neofiti: continuare ad usare la stessa marca (quella con cui si è iniziata questa esperienza) per un mese e comunque fin quando non si hanno risultati significativi con la tecnica;
- Essendosi procurati un certo numero di marche diverse di lamette occorre metterle in competizione due alla volta: esempio la prima marca va in confronto diretto con la marca usata fino a quel momento e la si usa per una settimana (5 – 6 rasature); fra le due ci sarà un vincitore che andrà in confronto diretto con una nuova marca e così via.
- Annotare le caratteristiche notate per ciascuna lama magari dandogli una votazione
- Le lame scartate potrebbero essere valide per un altro DE (quando se ne comprerà un altro) o in futuro a fronte di un miglioramento della tecnica. Risulteranno interessanti gli appunti presi.
- Non è detto che la miglior scelta sia una sola marca
- A questo punto conviene cercare in internet la migliore offerta per la marca risultata performante. Sulla rete si trovano offerte molto convenienti per acquisti di quantità. Esse sono consigliabili solo quando si è sicuri che si tratti della lama giusta.
IL TEMPO
…ma quanto tempo ci vuole per rasarsi con un rasoio di sicurezza? Se si è giunti a leggere fino a questo punto, probabilmente il tempo non sarà un problema per voi. Scherzi a parte, c’è chi dall’alto della sua esperienza afferma che siano sufficienti 10 minuti per una rasatura; personalmente ritengo che un arco di tempo dai 20’ ai 30’ sia mediamente più ragionevole per svolgere una rasatura di tre passate con una buona preparazione. Ad ogni buon modo dietro il Wetshave ci sono varie motivazioni che spingono il semplice utente a divenire appassionato e/o addirittura hobbista, sicuramente il risparmio di tempo non è fra queste. Non si può affermare che ci si metta meno tempo a radersi con un DE rispetto ad un multilama. Si può affermare, però, che l’esperienza di una rasatura bagnata avvolta di profumi idilliaci, caldo vapore, soffici carezze non è altro che l’unica beauty routine quotidiana che merita mezz’ora del nostro tempo.
Prendetevi il tempo che vi occorre senza lasciare che il tempo prenda voi.
CONCLUDENDO
Con questa personalissima citazione zenshave questa guida volge al termine. Qui non si è voluto dare una trattazione esaustiva della materia poiché come tutto nel wetshave è molto relativo e quindi mai esauribile. Si è voluto bensì raccontare di quelle regole fondamentali che i moderni mezzi di rasatura ci hanno fatto dimenticare e di alcuni consigli per poterle mettere in pratica nel miglior modo possibile.
Imparare ad usare il rasoio di sicurezza servirà a dare un metodo generale a ciò che solo apparentemente era già metodico, servirà a dare più consapevolezza a questi gesti quotidiani troppo spesso sottovalutati ma di estrema importanza per il benessere della nostra pelle, servirà, qualora si ritornasse ai multilama, a ricevere una miglior performance dagli attrezzi di rasatura moderni. E proprio su quest’ultimo punto fa riflettere l’esperienza di molti che ritornando ai multilama momentaneamente per motivi contingenti (viaggio, esigenze di tempo, ecc) registrano dei notevoli miglioramenti nel confort di rasatura che prima non avevano. Il motivo risiede nel fatto che seppur questi strumenti siano dotati di una certa tecnologia essi abbiano peccato di presunzione nel pensare di poter soppiantare l’elemento uomo che è invece centrale con il DE. Provenendo dal rasoio di sicurezza si porta con se una tecnica che abbinata alla tecnologia può risultare vincente. Attenzione, però, con il tempo si rischia di regredire nuovamente a causa dell’effetto rebound.
NOTE
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Articolo pubblicato il 07.10.2009 sulla piattaforma Forumup
La maggior parte dei nostri nonni e in alcuni casi genitori si sono rasati con questo strumento: il rasoio di sicurezza(da ora in poi denominato DE cioè double edge). L’avvento del consumismo e con esso la tendenza a fare tutto rapidamente, comodamente e con apparente miglior performance ha portato la popolazione maschile ad abbandonare il DE a vantaggio dei rasoi a cartuccia multilama. L’uso di quest’ultimo strumento non richiede l’apprendimento di una qualche tecnica specifica così si è rapidamente passati dal momento, quasi rituale, del trasferimento di nozioni di rasatura, magari con il regalo di un bel rasoio metallico tra padre e figlio, ad un rapido autoapprendimento con i leggeri e poco impegnativi rasoi usa e getta. In poco tempo si è perso tutto il bagaglio di conoscenze legato alla rasatura bagnata in nome della modernità, velocità, migliore risultato (secondo i produttori). Oggi chi volesse radersi con un DE dovrebbe sperimentare su se stesso e spesso giungerebbe alla conclusione che tale strumento sia stato giustamente relegato nel dimenticatoio per la scarsa funzionalità, eccessiva aggressività, capacità di rasatura inferiore a più moderni rasoi. Questo è normale perché L’uso di un DE richiede l’apprendimento di una tecnica e non si può pensare di usare questo strumento come i multilama. Da ciò scaturisce questa guida che indicherà con il simbolo le regole fondamentali della rasatura e con i suggerimenti e consigli che si ritengono importanti soprattutto per incominciare questa esperienza.
LE VARIABILI DEL WETSHAVE
Nel wetshave (rasatura bagnata) è indispensabile la consapevolezza degli atti che si compiono. Se non si passa attraverso una riflessione di ciò che si fa non si riuscirà a sviluppare una metodologia che avrà come fine ultimo una rasatura confortevole e piacevolmente rilassante. Per fare ciò bisogna essere consci che la rasatura bagnata è caratterizzata da molte variabili ( differente preparazione, molteplici saponi e/o creme, differenti tipi di pennello, differenti rasoi e lamette, differente post shave); al modificarsi anche solo di una variabile il nostro metodo può allontanarsi o avvicinarsi alla meta. Ecco perché la regola principe di chi si accosta al wetshave (e quindi non solo inerente all’uso del DE) è: ridurre le variabili in gioco.
un solo modo di preparazione; un solo sapone o crema; un solo pennello;una sola tecnica di creazione della schiuma (ciotola, viso o mano); un solo rasoio con una sola marca di lamette; il solito post shave. Tutti questi elementi devono essere delle costanti per un periodo di tempo che permetterà di concentrarsi sull’unica variabile oggetto di questo tutorial: la tecnica del DE.
Quando si sarà padroni della rasatura con il DE allora si potrà esplorare l’ampio mondo dei saponi e creme, si potrà acquistare un secondo pennello, ci si potrà divertire a creare la schiuma in altri modi, ecc, ecc … il tutto sempre orientati al miglioramento continuo del confort.
MECCANICA ELEMENTARE DELLA RASATURA
Prima di avventurarci nella modalità di rasatura cerchiamo di ricordare cosa succede quando passiamo un rasoio sul nostro volto.
- Multilama: “la prima lama solleva il pelo e la seconda lo taglia” era lo slogan di una nota marca ben rappresentato anche visivamente. Il principio dei multilama è quello di effettuare una rasatura più profonda recidendo il pelo quanto più vicino alla radice. Così la prima (o prime) lama tende a tirarlo la successiva a tagliarlo. Quindi il pelo viene quasi contestualmente tirato e tagliato che spesso diventa “strappato” dal bulbo pilifero. Quasi contestualmente vi è un passaggio simultaneo di n lame sulla cute che agiscono meccanicamente sia sul bulbo (mediante trazione) sia sul pelo (mediante il taglio).
- Rasoio di sicurezza: Vi è una sola lama e deve fare tutto da sola! La funzione del sollevare il pelo non è svolta meccanicamente dal rasoio bensì dall’azione della schiuma/pennello che segue ad un’accurata preparazione. Il DE, dunque, deve solo scorrere sulla cute insaponata facendo solo ciò che è richiesto ad una lama: tagliare. Con il DE il pelo è sollecitato (tagliato) da una sola lama ed il bulbo pilifero non è stressato dal processo in corso.
Essendo la peluria piuttosto folta sarà richiesta la ripetizione del processo di rasatura (che chiameremo passata) una seconda, forse una terza e raramente e quasi mai su tutto il volto una quarta volta. Ogni passata avrà solo il compito di tagliare e ridurre progressivamente la peluria superstite dal precedente stadio.
Concludendo, facendo due passate con un trilama moderno avremo ben 6 lame che lavoreranno sul nostro volto con un’azione di strappo e taglio quasi contestualmente (tre nella prima passate e tre nella seconda). Facendo tre passate con un DE avremo 3 lame che lavoreranno sulla cute con una sola azione di taglio.
PRIMO APPROCCIO
Apprendere una nuova metodologia non può prescindere dalla precedente poiché se ne sarà inevitabilmente influenzato. Perciò conviene fare mente locale sulle caratteristiche salienti dei gesti compiuti fino ad oggi per sbarbarsi.
Usare un multilama comporta l’aver preso delle abitudini che saranno molto sconvenienti quando si cercherà di radersi con un DE. Rasoi diversi, regole diverse.
Occorrerà, dunque, o resettare quanto fatto fino ad ora o concentrarsi sugli errori più comuni che si possono commettere provenendo dalla rasatura “modernizzata”. Risultando impossibile cancellare con un colpo di spugna le nostre abitudini non ci resta che soffermarci sugli errori da evitare riflettendo sui seguenti punti.
1. Impugnatura: come si impugna normalmente un multilama? Con l’intero palmo della mano chiuso a pugno? Con mezzo palmo della mano chiuso a pugno? Con 3 o 4 dita? Lo si tiene dal centro del suo manico? O dalla sua estremità inferiore?
Sarà bene porre attenzione a come si è tenuto un rasoio in mano perché probabilmente (o sicuramente) bisognerà cambiare abitudine;
2. Pressione: quando ci si rade con un multilama, proprio per la filosofia stessa che lo caratterizza (esasperare la rasatura con lo strappa e taglia), si è portati a premere la testina del rasoio contro la pelle del volto. Normalmente si preme di più in presenza di peluria ostinata. Quanta forza si applica al multilama?
3. Angolo di rasatura: quale angolo assume il manico del rasoio con la superficie del volto? Con la presenza della testina snodabile questa domanda sembra più sciocca delle altre infatti l’angolo cambierà innumerevoli volte durante la rasatura senza che l’utente se ne accorga o addirittura ne abbia coscienza.
4. Velocità: quanto veloci sono i singoli colpi di multilama? E quanto sono estesi? La familiarità con questi oggetti tecnologici porta frequentemente a movimenti rapidi ed estesi senza risciacquo. Lo spazio tra ogni lama ed il sottostante supporto è inferiore al millimetro. Quanto ci metterà questo spazio a saturarsi di peli tagliati e schiuma rendendo vano se non deleterio il prosieguo della corsa della testina sulla pelle?
5. Pelo e contropelo: quale verso si segue per realizzare una rasatura pelo e quale per il contropelo? Dall’alto verso il basso per il pelo e dal basso verso l’alto per il contropelo su tutto il volto? O il verso è diversificato sulle varie parti del viso/collo? E con quale parametro è diversificato? Si realizza prima il pelo e poi il contropelo o viceversa?
A mio avviso questi sono i punti più importanti su cui focalizzare l’attenzione e attraverso i quali si inizia a prendere coscienza di una pratica che è a torto ritenuta banale!
BISOGNA STUDIARE
Partendo dal punto 5 del precedente paragrafo si può affermare con una ovvietà disarmante che ciascuno di noi ha una barba che cresce in maniera diversa. Mi riferisco al verso della barba che non può essere stereotipato in una semplice crescita dall’alto verso il basso. Da questa verità scaturisce la necessita di studiare il verso di crescita della peluria del volto e del collo.
Ciò si realizza con la semplice osservazione ed è una attività così banale tanto da essere elusa per passare direttamente alla rasatura.
Perché farlo? Se si conosce il verso di crescita allora si conoscerà anche il verso che dovrà avere il passaggio del rasoio sul volto. Solo così il pelo e il contropelo avranno un senso. Viceversa se ipotizziamo la nostra crescita pilifera essere quella che i luoghi comuni vogliono che sia allora ci troveremo a raderci in maniera casuale e senza metodo. Quante volte è accaduto ciò?
Come farlo?
aspettare qualche ora dall’ultima rasatura e passare il palmo della mano su tutta la superficie rasabile. In base alla resistenza che la peluria opporrà alla carezza e con l’ausilio di uno specchio si determinerà il verso di crescita.
aspettare qualche ora dall’ultima rasatura e passare un batuffolo di cotone su tutta la superficie rasabile. I residui di cotone del batuffolo sul volto indicheranno il verso di crescita.
Sia con il primo che con il secondo metodo è indispensabile memorizzare le varie direzioni in cui cresce la barba.
per i più metodici: disegnate su un foglio di carta un ovale che rappresenterà il vostro volto dividetelo in quattro quadranti uguali mediante due rette ortogonali. Le parti superiori rappresenteranno le guance destra e sinistra; la parte inferiore il collo destro e sinistro. Su questa mappa del volto si potrà indicare quanto verificato empiricamente in modo da ricordarlo in fase di rasatura.
TENERE IN MANO IL DE
Quando si prende in mano il DE una delle prime cose che colpisce è il peso! Questi rasoi, rispetto ai multilama, sono più pesanti e tale caratteristica ricopre una funzionalità che fra un po’ andremo a scoprire.
In virtù del diverso peso e del diverso modo di radere, come si maneggia un DE?
Utilizzandolo in luogo umido un problema potrebbe essere la scivolosità del rasoio durante l’uso. Proprio per questo i manici sono lavorati (chi più chi meno) con zigrinature, sfaccettature, decori che oltre ad impreziosire esteticamente l’oggetto ne migliorano il grip. Ad ogni buon modo e soprattutto per chi inizia a familiarizzare è conveniente impugnare il DE tenendolo dall’estremità inferiore con pollice, medio e indice. Questo modo di tenere il rasoio determina un evidente sbilanciamento del peso verso la testa che sarà di fondamentale utilità durante la rasatura. Infatti maneggiando il rasoio come detto applicheremo una forza minore poiché sarà il peso dello stesso rasoio a farlo scorrere sulla pelle radendola. Tutto ciò permette di rispettare una delle regole fondamentali della rasatura con rasoi tradizionali (DE, ML):
nell’uso del DE non deve essere applicata nessuna pressione della testa sulla cute. Il DE deve solo essere appoggiato e lasciato scorrere sulla schiuma guidato dalla mano.
Ciò è spiegabile col fatto che più si preme e più la testa affonda nella pelle. Nel momento in cui si trascina il rasoio la lama, ancor prima di incontrare il pelo, impatterà con la pelle determinandone abrasione, microlesioni e comunque irritazioni e arrossamenti. Questo punto è un elemento distintivo rispetto alla rasatura con multilama. Questi ultimi , infatti, sono dotati di testine ammortizzate che permettono di assorbire lievi pressioni dell’utente e di incarnare sempre meglio la filosofia del strappa e taglia.
Sarà, dunque, fondamentale concentrarsi sull’uso del rasoio senza pressione.
Quando ci si rade con un multilama si appoggia la testina, appiattendola, sul volto e si parte senza particolari attenzioni. Nell’uso del DE è importante l’angolo con cui ci si rade. Approssimativamente esso è stimato in 20-30° e varia, seppur leggermente, da rasoio a rasoio. Come si fa a determinare questa angolazione? E’ più semplice di quanto si pensi anche perché non è richiesta una precisione geometrica e dopo la prima volta risulta naturale. Comunque per chi inizia:
appoggiare la testa del DE sulla pelle all’altezza della basetta con il manico parallelo al pavimento. Inclinare lentamente il manico verso il basso e lasciare scorrere il rasoio sulla pelle. Quando si sentirà la resistenza opposta dai peli alla lama allora si sarà trovata l’angolazione esatta.
Trovata la giusta angolazione è necessario mantenerla durante tutta la rasatura abbinata all’assenza di pressione. Per fare ciò ed in controtendenza rispetto al multilama, i singoli colpi di rasoio non devono essere eseguiti con la flessione del polso. Il polso e anche il gomito devono restare immobili (nel loro movimento articolare). Il movimento deve, così, partire direttamente dalla spalla. Questa tecnica non sarà sempre possibile (in tutte le aree da rasare) ma è utile, soprattutto in fase di apprendimento, nel mantenere l’angolazione del rasoio.
Ovviamente con il multilama ciò è superfluo grazie alle testine snodabili. Sarà necessario imparare!
PELO E CONTROPELO
Con un DE, così come con un multilama, una sola passata non è sufficiente ad ottenere una rasatura soddisfacente. Così la rasatura consta di due o più passate volte ad ottenere una pelle liscia e glabra con la perfezione della cute infantile (o come dicono gli americani BBS Baby butt smooth). Il tendere alla perfetta rasatura non è di per se un errore purché rimanga aspirazione moderata e non esasperata. L’impuntarsi nell’ottenimento di una barba perfetta crea un atteggiamento ossessivo che degenera in banali errori deleteri per la pelle: maggiore pressione, passare più volte nelle zone più ostinate magari senza neanche la presenza di sapone, ripetere il contropelo più volte, ecc.
Quindi non bisogna mai esasperare la ricerca della perfezione nella rasatura, bensì migliorarne sempre la tecnica. I risultati arriveranno!
Per fare ciò bisogna partire dalla mappatura della barba sul proprio viso per pianificare l’attacco alla peluria mediante il pelo, pelo angolato e il contropelo.
1 - Il pelo: conoscendo il verso di crescita della propria barba non sarà difficile seguirlo sul volto con il DE rispettando le regole fin qui citate.
la passata nel verso del pelo deve sempre avvenire per prima.
Questo perché rappresenta il primo attacco alla barba. Essa è ancora fitta ed integra. Questa fase serve a diradarla considerevolmente nella maniera meno traumatica possibile per la pelle.
2 - Il pelo angolato: strano modo con cui io definisco la passata volta a tagliare il pelo né nel suo verso né in quello contrario bensì lateralmente con angolo variabile. È evidentemente una via di mezzo tra il pelo ed il contropelo con il vantaggio di riuscire a tagliare la barba senza i possibili traumi del contropelo.
3 - Il contropelo: il DE percorre la pelle nel verso opposto alla crescita della barba tagliando gli ultimi eventuali peli residui. E’ il taglio più traumatico per la pelle ed è per questo che non è sempre consigliato e se si deve per forza eseguire è meglio lasciarlo come ultimo atto della rasatura.
Per tutte queste fasi è bene sempre accompagnare il passaggio della lama alla tensione della pelle con l’aiuto della mano libera. Questo permette alla lama di scorrere su una superficie piana su cui i peli emergono nella loro piena lunghezza. Quindi stirare la pelle e passare il rasoio.
Inoltre ogni singolo passaggio di lama deve essere corto (o non molto lungo) seguito da un frequente risciacquo del rasoio.
L’azione sinergica di queste tre fasi eseguite nelle modalità sopraindicate è volta a soddisfare il principio fondamentale della graduale rimozione del pelo ossia ciascuna passata non ha lo scopo di eliminare tutta la peluria bensì di sfoltirla significativamente per arrivare in maniera graduale e quindi non traumatica al termine della rasatura con risultati soddisfacenti.
Ma come e in quale sequenza combinare le tre passate? Non esiste una sequenza standard essa è soggetta a personalizzazione in base alle peculiarità del proprio volto. In linea di massima sarebbe meglio evitare il contropelo e se lo si esegue è buona norma farlo alla fine. I maggiori risultati vanno ottenuti con la passata del pelo e del pelo angolato.
Di seguito delle sequenze esemplificative con brevi indicazioni d’uso:
Pelo – Pelo – pelo angolato > indicato per novizi
Pelo – pelo angolato – pelo angolato > indicato per novizi. Il pelo angolato si esegue due volte ma cambiando l’angolo. (es. la prima volta taglio il pelo da destra rispetto alla sua crescita, la seconda da sinistra). Curiosità: Tale sequenza è chiamata anche double chevron style, o come dice Zino, sequenza Citroen. Questo perchè le due diverse angolazioni della testina ricordano il caratteristico stemma della Casa automobilistica (1)
Pelo – pelo angolato – contropelo > sequenza classica e completa. Sconsigliata ai novizi.
Pelo – pelo angolato – contropelo – ritocchi* > sequenza advanced per esperti orientati al BBS
Pelo – pelo angolato – pelo angolato – contropelo> sequenza full per rasature che non hanno limiti di tempo e orientate fortemente al BBS.
*Il ritocco sopracitato consiste in una verifica e ricerca dei peli residui e di una loro mirata eliminazione sempre previa insaponatura parziale dell’area interessata. Dunque non si tratta di una vera e propria passata poiché non riguarda tutto il volto.
Resta ben inteso che
tra una passata e l’altra deve sempre esserci una fase di risciacquo con acqua calda e una insaponata.
mai passare il DE ripetutamente su zone prive di sapone.
CONCLUSIONE DELLA RASATURA
A chiusura di una rasatura è d’uopo un bel risciacquo con acqua calda a cui far seguito acqua fredda per una opportuna chiusura dei pori della pelle. A tal proposito, per le pelli più sensibili, mi sento di consigliare di sciacquare il viso senza massaggiarlo con le mani ma semplicemente portando ad esso acqua in abbondanza ed al massimo picchiettando la pelle. Lo sfregamento del duro palmo della mano potrebbe essere dannoso alle pelli più delicate e già stressate dalla rasatura….ma qui si entra nel post shave che è un altro argomento.
Ovviamente è necessario pulire il DE. Sarà sufficiente una sciacquata con acqua calda, una energica scossa per liberasi dell’eccesso di umidità e un’asciugata con asciugamano avendo accortezza di non passarlo sui fili della lametta. Non è necessario rimuovere la lametta. Dopodiché lasciare asciugare il DE in luogo aperto prima di riporlo nel luogo designato alla sua conservazione.
IL DE REGOLABILE
Come ben spiegato qui questo tipo di DE permette di graduare l’aggressività della lama sulla pelle.
Il DE regolabile non è consigliabile ai novizi. Il motivo è riconducibile alla regola delle variabili (leggi paragrafo “le variabili del wetshave”). Tuttavia se proprio lo si volesse usare basterà fissare la regolazione su un valore basso (se non il più basso) e lasciarlo invariato finché non si avrà una certa padronanza della tecnica. Poi si potrà andare alla scoperta della gradazione migliore per la propria barba aumentandola di unità in unità sempre in maniera graduale.
LA LAMETTA
La lametta è un elemento fondamentale del DE. Dopo tutto è proprio la lametta a tagliare la barba. In Italia sono reperibili poche marche a differenza del web dove si ha a disposizione l’intero panorama produttivo di questo articolo. Tralasciando il modo di montare una lametta su un DE (che risulta essere molto semplice ed intuitivo) bisogna dire che essa è caratterizzata dalla presenza di due fili da usare alternativamente durante la rasatura: si esegue un passaggio da un lato, si gira il rasoio, si esegue un passaggio dall’altro lato, si sciacqua il rasoio e si procede in questa maniera. Ciò garantisce un'usura uniforme e sincronizzata dei due fili.
Le lamette sono costruite in acciaio inox nella stragrande maggioranza dei casi; sono rare, infatti, le lamette fabbricate in acciaio al carbonio se pur ancora esistenti.
La durata di una lametta è variabile a seconda della marca, della barba, della tecnica, del rasoio ma si può generalmente affermare che la durata media si aggira tra le 4/6 rasature. La sostituzione dovrebbe avvenire prima della fine della sua vita utile per non incorrere negli inconvenienti generati da una degradata capacita di taglio. Quando si avverte che la lametta non scivola più sulla cute ma inciampa, saltella sui peli o quando si hanno delle insolite irritazioni, insomma quando non è più confortevole allora non conviene più indugiare. Quindi, conoscendo la durata della lametta che si usa è consigliabile anticiparne la sostituzione prima che si esaurisca la sua capacità di taglio confortevole.
Una peculiarità della lametta è l’assenza di manutenzione. Essa, infatti, a parte la semplice pulizia al termine della rasatura, non richiede l’affilatura o l’affinamento della stessa. Malgrado qualcuno ci abbia provato, tenendo conto dell’esiguo costo di tale prodotto, è sconveniente cimentarsi con tali pratiche da riservare esclusivamente ai ML.
Tornando a quanto detto all’inizio di questo paragrafo e cioè che la lametta è fondamentale per la rasatura bisogna sottolineare che ogni marca è diversa dall’altra in termini qualitativi. A questo punto sarebbe facile fare una graduatoria che incoroni il miglior prodotto. Purtroppo le cose non sono così semplici poiché Non solo ogni marca di lametta è diversa dall’altra ma la stessa lametta ha (o può avere) una performance diversa a seconda dell'utente. Quindi ciò che va bene per uno non è detto che abbia lo stesso risultato su altri. Ci sono molti casi di lamette reputate eccellenti da molti ma che per altrettante persone non sono minimamente tollerate. Dunque, per chi usa il DE si palesa la necessità di trovare la marca (o le marche) più adatte al proprio volto mediante la sperimentazione. A questo scopo sarebbe consigliabile l’acquisto di un kit di provache comprenda diverse confezioni di molte marche.
Essendo la lametta uno degli elementi che ricade nella legge delle variabili (leggi “le variabili del wetshave”) la sperimentazione deve avvenire con cautela e metodo. Di seguito alcuni consigli che possono aiutare:
- Per i neofiti: continuare ad usare la stessa marca (quella con cui si è iniziata questa esperienza) per un mese e comunque fin quando non si hanno risultati significativi con la tecnica;
- Essendosi procurati un certo numero di marche diverse di lamette occorre metterle in competizione due alla volta: esempio la prima marca va in confronto diretto con la marca usata fino a quel momento e la si usa per una settimana (5 – 6 rasature); fra le due ci sarà un vincitore che andrà in confronto diretto con una nuova marca e così via.
- Annotare le caratteristiche notate per ciascuna lama magari dandogli una votazione
- Le lame scartate potrebbero essere valide per un altro DE (quando se ne comprerà un altro) o in futuro a fronte di un miglioramento della tecnica. Risulteranno interessanti gli appunti presi.
- Non è detto che la miglior scelta sia una sola marca
- A questo punto conviene cercare in internet la migliore offerta per la marca risultata performante. Sulla rete si trovano offerte molto convenienti per acquisti di quantità. Esse sono consigliabili solo quando si è sicuri che si tratti della lama giusta.
IL TEMPO
…ma quanto tempo ci vuole per rasarsi con un rasoio di sicurezza? Se si è giunti a leggere fino a questo punto, probabilmente il tempo non sarà un problema per voi. Scherzi a parte, c’è chi dall’alto della sua esperienza afferma che siano sufficienti 10 minuti per una rasatura; personalmente ritengo che un arco di tempo dai 20’ ai 30’ sia mediamente più ragionevole per svolgere una rasatura di tre passate con una buona preparazione. Ad ogni buon modo dietro il Wetshave ci sono varie motivazioni che spingono il semplice utente a divenire appassionato e/o addirittura hobbista, sicuramente il risparmio di tempo non è fra queste. Non si può affermare che ci si metta meno tempo a radersi con un DE rispetto ad un multilama. Si può affermare, però, che l’esperienza di una rasatura bagnata avvolta di profumi idilliaci, caldo vapore, soffici carezze non è altro che l’unica beauty routine quotidiana che merita mezz’ora del nostro tempo.
Prendetevi il tempo che vi occorre senza lasciare che il tempo prenda voi.
CONCLUDENDO
Con questa personalissima citazione zenshave questa guida volge al termine. Qui non si è voluto dare una trattazione esaustiva della materia poiché come tutto nel wetshave è molto relativo e quindi mai esauribile. Si è voluto bensì raccontare di quelle regole fondamentali che i moderni mezzi di rasatura ci hanno fatto dimenticare e di alcuni consigli per poterle mettere in pratica nel miglior modo possibile.
Imparare ad usare il rasoio di sicurezza servirà a dare un metodo generale a ciò che solo apparentemente era già metodico, servirà a dare più consapevolezza a questi gesti quotidiani troppo spesso sottovalutati ma di estrema importanza per il benessere della nostra pelle, servirà, qualora si ritornasse ai multilama, a ricevere una miglior performance dagli attrezzi di rasatura moderni. E proprio su quest’ultimo punto fa riflettere l’esperienza di molti che ritornando ai multilama momentaneamente per motivi contingenti (viaggio, esigenze di tempo, ecc) registrano dei notevoli miglioramenti nel confort di rasatura che prima non avevano. Il motivo risiede nel fatto che seppur questi strumenti siano dotati di una certa tecnologia essi abbiano peccato di presunzione nel pensare di poter soppiantare l’elemento uomo che è invece centrale con il DE. Provenendo dal rasoio di sicurezza si porta con se una tecnica che abbinata alla tecnologia può risultare vincente. Attenzione, però, con il tempo si rischia di regredire nuovamente a causa dell’effetto rebound.
NOTE
I link presenti in questo articolo rimandano tutti all'originaria piattaforma Forumup. Quando anche i contenuti a cui si riferiscono questi collegamenti migreranno in questo forum, essi verranno aggiornati.
Articolo pubblicato il 07.10.2009 sulla piattaforma Forumup
Raffaele
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- damisa
- Messaggi: 318
- Iscritto il: 18/05/2013, 11:34
- Località: Tirreno orientale
Re: Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezza
Spettacolare, grazie gran bell'articolo
Vivere senza tentare, vuol dire rimanere nel dubbio che ce l'avresti fatta.
- Super Mario
- Messaggi: 2124
- Iscritto il: 23/05/2013, 19:01
- Località: Pisa
Re: Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezza
La mia prima guida! grazie e ben ritrovati.
Non scoraggiarti se qualcosa non funziona come vorresti: o non fa per te, o tu ancora non fai per lei.
- RaffaeleD
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 18/05/2013, 10:21
- Località: Torino
Re: Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezza
Grazie
Raffaele
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- ischiapp
- Utente Bannato
- Messaggi: 20927
- Iscritto il: 18/05/2013, 10:53
- Località: Forio d'Ischia (NA)
- Contatta:
Re: Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezza
Bravo Raffaele, questo è l'equivalente digitale dei tutori (padre, fratello, amico, ecc) che in altri tempi normalmente spiegavano ai giovani come iniziare quel processo necessario che ci accompagna per tutta la vita ... trasformandolo in rito.
Complimenti.
Complimenti.
Utente BANNATO
- RaffaeleD
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 18/05/2013, 10:21
- Località: Torino
Re: Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezza
Esattoischiapp ha scritto:Bravo Raffaele, questo è l'equivalente digitale dei tutori (padre, fratello, amico, ecc) che in altri tempi normalmente spiegavano ai giovani come iniziare quel processo necessario che ci accompagna per tutta la vita ... trasformandolo in rito.
Complimenti.
Mi piace pensare che la nostra comunità si surroghi tale funzione ed è anche per questo motivo che ho voluto dare una piccola mano nella migrazione su questa nuova piattaforma.
Grazie e saluti
Raffaele
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- Biscottone
- Messaggi: 1
- Iscritto il: 20/06/2013, 16:07
- Località: Grosseto
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Ho visitato il gruppo Facebook e Raffaele mi ha linkato questa pagina.... senza parole... un faro nel buio proprio! mitici!!!
Non pretendo di essere capito, ma si può sempre provare ad interpretare... (Io :P)
- RaffaeleD
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 18/05/2013, 10:21
- Località: Torino
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Ciao, ti consiglio una rapida presentazione qui dopodichè sbizzarisciti nella lettura del forum.Biscottone ha scritto:Ho visitato il gruppo Facebook e Raffaele mi ha linkato questa pagina.... senza parole... un faro nel buio proprio! mitici!!!
Benvenuto a bordo
Raffaele
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- AlfredoT
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- Iscritto il: 11/05/2013, 10:05
- Località: Tra Pv, Pc, Lo e Mi
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Un lavoro fantastico, Raffaele: chiaro, sintetico ed esaustivo!
Di cui ho particolarmente apprezzato i tips per novizi!
Un grazie da parte mia per il tempo che ci hai investito!
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God shave the Queen!
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Passare da imbecille agli occhi di un idiota
è
un piacere da palati sopraffini.
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- iDanilo
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- Iscritto il: 07/06/2013, 15:16
- Località: Trieste
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Ottimo lavoro, una guida davvero ben fatta. Utilissima per chi come me sta cercando quante più info possibili prima di acquistare il suo primo DE.
- iDanilo
- Messaggi: 128
- Iscritto il: 07/06/2013, 15:16
- Località: Trieste
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Ottimo lavoro, una guida davvero ben fatta. Utilissima per chi come me sta cercando quante più info possibili prima di acquistare il suo primo DE.
- RaffaeleD
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 18/05/2013, 10:21
- Località: Torino
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Grazie Alfredo, grazie Danilo.
Un tutorial, se non viene letto non serve a nulla ergo grazie a voi
Saluti
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Raffaele
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- AlfredoT
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Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
E' come il chirurgo di emergenza che ringrazia l'infortunato?Un tutorial, se non viene letto non serve a nulla ergo grazie a voi
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- RaffaeleD
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- Iscritto il: 18/05/2013, 10:21
- Località: Torino
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Ci sono infortunati che non ricorrono al medico pensando di poter fare da soli e poi si domandano perchè non guariscono. Anche i medici devono riconoscere e ringraziare i propri pazienti per le loro virtùAlfredoT ha scritto:E' come il chirurgo di emergenza che ringrazia l'infortunato?Un tutorial, se non viene letto non serve a nulla ergo grazie a voi
Raffaele
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- AlfredoT
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- Iscritto il: 11/05/2013, 10:05
- Località: Tra Pv, Pc, Lo e Mi
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Se vuoi insistere nella tua modestia... accetto.
Però tu devi accettare (anche modestamente, se vuoi) di essere stato proprio bravo!
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Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
pezzo scritto bene e molto puntuale. molto bravo. antonio bolacchi
-
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- Iscritto il: 21/02/2011, 22:24
- Località:
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Temevo che queste preziose guide fossero andate perse con la scomparsa del caro vecchio forum,sarebbe stato un gran peccato...bravi per averle tenute in vita!
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- Messaggi: 6
- Iscritto il: 30/12/2013, 18:58
- Località: Campogalliano (MO)
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
ma sono l'unico che facendo direttamente contropelo non ha problemi, mentre se fa pelo-pelo angolato-contropelo si irrita?
Quel brivido che corre lungo la schiena quando entra in coppia, quell'urlo, che invade tutto. Quella marmitta panciuta e saldata da abili mani con quel piccolo silenziatore in fibre composite, quell'odore di olio di ricino. Lunga vita al 2 tempi!
- ares56
- Miglior foto di Agosto
- Messaggi: 18839
- Iscritto il: 10/05/2013, 14:11
- Località: Napoli
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
No, ma per motivi diversi: http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f=33&t=2565" onclick="window.open(this.href);return false;Felix ha scritto:ma sono l'unico che facendo direttamente contropelo non ha problemi, mentre se fa pelo-pelo angolato-contropelo si irrita?
"Sono proprio le soluzioni più semplici quelle a cui di solito non si dà importanza e che, in genere, finiscono con l'essere trascurate".
(Sir Arthur Conan Doyle: Il segno dei quattro)
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- Iscritto il: 10/01/2014, 21:32
- Località: Milano
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Sono un beginner....appena letta tutta d'un fiato la guida... Pregevolissima, grazie!
Everyday is like Sunday....Morrissey
- Schaden
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- Iscritto il: 26/01/2014, 8:53
- Località: Torino
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Ciao RaffaeleD, anche se questa guida l'avevo letta tempo fa e mi sono registrato solo da poco, volevo ringraziarti!
Veramente utile e scritta bene, complimenti
Veramente utile e scritta bene, complimenti
"Non esiste un buono o cattivo tempo, ma un buono o cattivo equipaggiamento"
R.B. Powell
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- Iscritto il: 10/01/2014, 21:32
- Località: Milano
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
da rileggere e rileggere..grazie!
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- RaffaeleD
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 18/05/2013, 10:21
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Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Già! Anche io, a volte, torno a rileggerlo. Il rischio di cadere nelle vecchie abitudini c'è
Grazie
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Raffaele
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- giankino
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- Iscritto il: 01/02/2014, 18:06
- Località: Brescia
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Bellissimo post, complimenti. Per me senz'altro di grande aiuto.
Gian
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- Lufo
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- Iscritto il: 22/02/2014, 21:52
- Località: Milano
Re: Tutorial - Guida alla rasatura con il rasoio di sicurezz
Un post bellissimo, molto utile per me che ho appena iniziato.
Non vedo l'ora che sia domani per farmi la barba.