Penne stilografiche
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- MiRadoDiRado
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Re: Penne stilografiche
Namiki Falcon, pennino oro 14 carati, dalla F in su, flessibile
Pilot Falcon, pennino oro bianco 14 carati, dalla EF in su (monta anche converter più grande il CON-70), flessibile
La struttura del pennino è la stessa.
Gran bella penna, costicchia un po' ma li vale
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ML: "The Celebrated OSGAR Hollow Ground", EJ87, Lamette Bolzano Superinox, Personna Platinum, Gillette Blue; sapone de vergulde hand, Pennello in setola, Malgioglio; acqua calda e fredda...
MiRadoDiRado
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- Luca142857
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Re: Penne stilografiche
Grazie Miradodirado!
Adesso me le studio.
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Re: Penne stilografiche
Riporti alla memoria vecchi ricordi studenteschi:al tempi rotring sul mercato se la giocava con faber castell:rotring costava qualcosina in piu' ma era assai piu' affidabile ,soprattutto trovavi un range molto piu' ampio rispetto a faber circa il tratto dei pennini;famosi erano gli 02. 04 e 06.altus ha scritto:Anche la Rotring (che ha una lunga tradizione nei pennini per disegno tecnico rapidograph) l
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- Luca142857
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Re: Penne stilografiche
Ma il “rapido” Rotring più scelto, per essere impropriamente usato su carta, era lo 0,5 ; con i rapidi più fini l'ago si piantava nel foglio e ... addio.
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- radonauta
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Re: Penne stilografiche
Per la scrittura non calligrafica, scottato dal furto della mia Aurora 88 big nera/oro, mi sono adattato ad una Pilot trasparente very basic ma con un buon tratto. Anche se il massimo per me rimane il look della 88 ho imparato ad apprezzare le trasparenze ed ho visto in rete la TWSBI 580 http://www.lastilograficamilano.it/1-ca ... amond-580-" onclick="window.open(this.href);return false; che - stando al produttore ed alle recensioni - promette mirabilie. Qualcuno l'ha provata?
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- Petrvs
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Re: Penne stilografiche
Non l'ho provata ma ne ho sentito parlare molto bene.
L'ho anche vista dal vivo un paio di giorni fa, proprio nel negozio La Stilografica di corso Buenos Aires, e devo dire che mi è piaciuta parecchio.
Ho cominciato da poco a scrivere con le stilografiche (strumenti che mi hanno sempre affascinato) ed al momento ho solo una Lamy Safari Vista (parlando di trasparenze...). Vorrei ampliare un pò l'arsenale, ma senza spenderci troppo....per il momento....poi si sa che la scimmia è sempre in agguato
L'ho anche vista dal vivo un paio di giorni fa, proprio nel negozio La Stilografica di corso Buenos Aires, e devo dire che mi è piaciuta parecchio.
Posso chiederti che modello di Pilot è e dove l'hai acquistata?radonauta ha scritto:Per la scrittura non calligrafica, scottato dal furto della mia Aurora 88 big nera/oro, mi sono adattato ad una Pilot trasparente very basic ma con un buon tratto.
Ho cominciato da poco a scrivere con le stilografiche (strumenti che mi hanno sempre affascinato) ed al momento ho solo una Lamy Safari Vista (parlando di trasparenze...). Vorrei ampliare un pò l'arsenale, ma senza spenderci troppo....per il momento....poi si sa che la scimmia è sempre in agguato
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Re: Penne stilografiche
Magai la prima volta che passo vicino al tuo ufficio ci prendiamo un caffè e te la mostro; l'ho presa in un negozio in centro, fra Via Spadari e Via Orefici - se ricordo bene sui 12€, sulla clip c'è inciso "brio de luxe"
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Re: Penne stilografiche
Come alternativa posso consigliare la Aleph di Marlen. Ho la versione limitata del forum e oltre al pennino molto flex per una moderna la trovo anche molto bella per le sfumature della resina. Oltre a questo offre un caricamento a stantuffo.Luca142857 ha scritto:Grazie Miradodirado!
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- Luca142857
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Re: Penne stilografiche
Grazie Geraldo.gbiotti ha scritto:Come alternativa posso consigliare la Aleph di Marlen. Ho la versione limitata del forum e oltre al pennino molto flex per una moderna la trovo anche molto bella per le sfumature della resina. Oltre a questo offre un caricamento a stantuffo.Luca142857 ha scritto:Grazie Miradodirado!
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splendida questa penna, e poi è italiana; indovinatissimo e suggestivo il nome.
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- Petrvs
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Re: Penne stilografiche
ho capito a quale negozio ti riferisci, magari in settimana ci faccio un salto.radonauta ha scritto:Magai la prima volta che passo vicino al tuo ufficio ci prendiamo un caffè e te la mostro; l'ho presa in un negozio in centro, fra Via Spadari e Via Orefici - se ricordo bene sui 12€, sulla clip c'è inciso "brio de luxe"
Per il caffè quando vuoi, questa settimana sono sempre in sede!
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Re: Penne stilografiche
@radonauta e @petrus
La TWSBI e' certamente una penna eccellente anche per l'uso quotidiano.
La trovo esteticamente molto gradevole, ha il caricamento a stantuffo, carica una grande quantita' d'inchiostro, e' facilmente smontabile e resistente.
Sono stati riportati problemi di controllo qualita' soprattutto nei vecchi modelli, ma la casa madre ha sempre sostituito prontamente le parti difettose (vedi thread nel forum).
Come per tutte le stilografiche e' sempre consigliabile una prova di persona in negozio (anche se non e' purtroppo sempre possibile); cosi' si ha (anche) la possibilita' di verificare quale pennino scegliere.
Geraldo.
La TWSBI e' certamente una penna eccellente anche per l'uso quotidiano.
La trovo esteticamente molto gradevole, ha il caricamento a stantuffo, carica una grande quantita' d'inchiostro, e' facilmente smontabile e resistente.
Sono stati riportati problemi di controllo qualita' soprattutto nei vecchi modelli, ma la casa madre ha sempre sostituito prontamente le parti difettose (vedi thread nel forum).
Come per tutte le stilografiche e' sempre consigliabile una prova di persona in negozio (anche se non e' purtroppo sempre possibile); cosi' si ha (anche) la possibilita' di verificare quale pennino scegliere.
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Re: Penne stilografiche
sono andato a rovistare a casa dei miei e ho trovato:
una LUS Atomica magica 300 con parecchi pellet di inchiostro,
una LUS tutta inox con caricamento a cartuccia
una ARTUS tutta in plastica trasparente e caricamento a stantuffo, scatola in cartoncino e foglietto di istruzioni originale
una pelican verde con tappo nero in plastica e caricamento a stantuffo.
A breve una foto e a giorni metto tutto in acqua per pulirle.
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Re: Penne stilografiche
La Pelikan verde quasi certamente è una M150, gran penna. Le altre non le conosco: ma vieni sul forum delle stilografiche (http://forum.fountainpen.it/" onclick="window.open(this.href);return false;) per avere indicazioni per rimetterle in marcia a dovere, senza danneggiarle!miscio ha scritto:sono andato a rovistare a casa dei miei e ho trovato:
una LUS Atomica magica 300 con parecchi pellet di inchiostro,
una LUS tutta inox con caricamento a cartuccia
una ARTUS tutta in plastica trasparente e caricamento a stantuffo, scatola in cartoncino e foglietto di istruzioni originale
una pelican verde con tappo nero in plastica e caricamento a stantuffo.
A breve una foto e a giorni metto tutto in acqua per pulirle.
Ciao.
Massimo Bacilieri
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Re: Penne stilografiche
trovata, è una Pelikan 120.
Lo stantuffo gira morbido per tutta la lunghezza, direi che deve fare un bagno in acqua poi la posso provare.
Lo stantuffo gira morbido per tutta la lunghezza, direi che deve fare un bagno in acqua poi la posso provare.
- Crononauta
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Re: Penne stilografiche
Quelle Pelikan sono delle autentiche corazzate. Anche la mia M250 l'avevo usata per più di 10 anni tra Liceo e Università in modo intensissimo, poi l'avevo messa in un cassetto forse senza neanche sciacquarla. L'ho ritrovata 15 anni dopo, meccanica ancora perfetta, pistone scorrevole, una sciacquata e via, come nuova.miscio ha scritto:trovata, è una Pelikan 120.
Lo stantuffo gira morbido per tutta la lunghezza, direi che deve fare un bagno in acqua poi la posso provare.
Fantastica.
Massimo Bacilieri
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Re: Penne stilografiche
lavata con acqua, l'inchiostro residuo diluito ha permesso di scrivere le prime lettere, bellissima, scorre dolce e silenziosa. La trovo solamente un po' troppo corta e non riesco ad appoggiarla tra indice e pollice.
Oggi vado a prendere un inchiostro blu, consigli?
La Artus invece gratta parecchio il foglio... rimedi veloci?
Mi sono appena iscritto su fountainpen e sono in attesa di autorizzazione
Oggi vado a prendere un inchiostro blu, consigli?
La Artus invece gratta parecchio il foglio... rimedi veloci?
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- radonauta
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Re: Penne stilografiche
Prova a innestare il cappuccio sul fusto quando aperta: appesantisce la penna e permette di impugnarla meglio per via della maggior lunghezza.
Inchiostro? Non sono dei più esperti; uso da anni il Pelikan Blu royal alternandolo al Parker Quink e all'inchiostro Aurora. Ho visto un inchiostro Diamine, ma solo on line; prossimamente vorrei provare la TWSBI e magari anche quell'inchiostro, visto che li tratta il medesimo negozio.
Inchiostro? Non sono dei più esperti; uso da anni il Pelikan Blu royal alternandolo al Parker Quink e all'inchiostro Aurora. Ho visto un inchiostro Diamine, ma solo on line; prossimamente vorrei provare la TWSBI e magari anche quell'inchiostro, visto che li tratta il medesimo negozio.
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Re: Penne stilografiche
ottimo quanto semplice consiglio
Per l'inchiostro vedrò in negozio cosa mi propongono.
Per l'inchiostro vedrò in negozio cosa mi propongono.
- nano
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Re: Penne stilografiche
A proposito di inchiostro, da studente ho trovato eccezionale l'inchiostro Waterman (nero). Proprio pochi mesi fa ho finito la boccetta che mi era avanzata, con tanto di etichetta del prezzo sopra (5.000 lire) e anno stampato sulla stessa (1996!). Quasi un pezzo di antiquariato (ancora scatolina gialla). E comunque eccellente fino all'ultima goccia. Buono per il topic "RIP"...
Ora sto usando un'altra boccetta d'epoca dello stesso produttore (all'epoca ne compravo due per volta, una boccetta durava meno di tre mesi e ne tenevo una a casa e una all'università... Questa è la seconda, ma con la confezione già "nera"), forse acquistata pochi mesi dopo. Ci vorranno mesi/anni per terminarla (ne ho ancora quasi un terzo)!
Viceversa non mi sono mai trovato bene con l'inchiostro Pelikan. Troppo "liquido" per me.
Ora sto usando un'altra boccetta d'epoca dello stesso produttore (all'epoca ne compravo due per volta, una boccetta durava meno di tre mesi e ne tenevo una a casa e una all'università... Questa è la seconda, ma con la confezione già "nera"), forse acquistata pochi mesi dopo. Ci vorranno mesi/anni per terminarla (ne ho ancora quasi un terzo)!
Viceversa non mi sono mai trovato bene con l'inchiostro Pelikan. Troppo "liquido" per me.
Never try to wrestle with a pig. You'll get dirty and the pig likes it.
(G.B. Shaw)
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- Crononauta
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Re: Penne stilografiche
Eh una volta! Se leggi su fountainpen.it i thread sul Pelikan 4001 Nero Brillante, scoprirai che intorno al 2000 hanno cambiato la formulazione e quello attuale è un vero catrame. Non credendoci, ne ho comprato personalmente un flaconcino (visto il costo "popolare" ho deciso di donare quei 4 euro alla scienza! Mai l'avrei fatto con un Iroshizuku da 30 euro...) e ho verificato che: a) è un nero fumo opaco, di brillante ha solo il nome; b) ha veramente una densità da catrame.nano ha scritto:Viceversa non mi sono mai trovato bene con l'inchiostro Pelikan. Troppo "liquido" per me.
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- Scimitarra
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Re: Penne stilografiche
Ci mancava pure questa...
Grazie a questa discussione mi è tornata alla memoria la stilografica in plastica blu, forse Parker, che ho usato per qualche anno tra elementari e medie.
L'utilizzo di una penna stilografica o di una biro era una scelta personale di ciascuno studente: nessuna indicazione pro o contro da genitori o insegnanti.
Trattavasi di strumento di cancelleria ancora non desueto (1980-1985).
Bei ricordi, anche dell'oggetto in questione.
Più tardi sarebbe arrivata la china delle Rotring, ma non mi avrebbe procurato il medesimo piacere; ciononostante sono contento di averle utilizzate in un periodo di coesistenza con AutoCAD.
Mi è venuta voglia di riprendere in mano una stilografica: scrivo quasi esclusivamente al computer, e le poche volte che mi serve prendere appunti cartacei tanto vale farlo con uno strumento piacevole ed interessante, impulso simile a quello che mi ha portato al rasoio ml.
Non ricordavo più che penna fosse, ma ho rovistato mezzo pomeriggio nel ripostiglio per trovare la stilo di mio padre: una Montblanc Meisterstuck 146.
Stanotte farà il bagnetto e domani verrà caricata con del Pelikan 4001 color seppia (mio padre scriveva in verde come Togliatti).
Il negozio in cui l'ho acquistato disponeva di varie marche di penne ed inchiostri (Montblanc, Waterman, Sheaffer, Parker, Pelikan ed altri che non ricordo), ma quando ho chiesto quali fattori vanno considerati per la scelta dell'inchiostro e se differiscono per densità, scorrevolezza o altro, la risposta è stata: "no, non cambia granché, questione di fashion".
Dal poco che ho letto in questa discussione ho capito non essere affatto vero, ma dovendo scegliere un punto di partenza ho scelto il più economico (4 euro).
A secco ho provato a far scorrere il pennino sul foglio esercitando pressione variabile ed è stato piuttosto interessante vedere quella punta dividersi a metà e divaricarsi: ho cominciato a fantasticare su come ingrossare il tratto in alcune parti delle lettere e su quanto tempo sia necessario esercitarsi per ottenere un risultato gradevole.
Non vedo l'ora di passare al tratto, spero che la penna funzioni ancora bene e che non abbia difetti.
Grazie a questa discussione mi è tornata alla memoria la stilografica in plastica blu, forse Parker, che ho usato per qualche anno tra elementari e medie.
L'utilizzo di una penna stilografica o di una biro era una scelta personale di ciascuno studente: nessuna indicazione pro o contro da genitori o insegnanti.
Trattavasi di strumento di cancelleria ancora non desueto (1980-1985).
Bei ricordi, anche dell'oggetto in questione.
Più tardi sarebbe arrivata la china delle Rotring, ma non mi avrebbe procurato il medesimo piacere; ciononostante sono contento di averle utilizzate in un periodo di coesistenza con AutoCAD.
Mi è venuta voglia di riprendere in mano una stilografica: scrivo quasi esclusivamente al computer, e le poche volte che mi serve prendere appunti cartacei tanto vale farlo con uno strumento piacevole ed interessante, impulso simile a quello che mi ha portato al rasoio ml.
Non ricordavo più che penna fosse, ma ho rovistato mezzo pomeriggio nel ripostiglio per trovare la stilo di mio padre: una Montblanc Meisterstuck 146.
Stanotte farà il bagnetto e domani verrà caricata con del Pelikan 4001 color seppia (mio padre scriveva in verde come Togliatti).
Il negozio in cui l'ho acquistato disponeva di varie marche di penne ed inchiostri (Montblanc, Waterman, Sheaffer, Parker, Pelikan ed altri che non ricordo), ma quando ho chiesto quali fattori vanno considerati per la scelta dell'inchiostro e se differiscono per densità, scorrevolezza o altro, la risposta è stata: "no, non cambia granché, questione di fashion".
Dal poco che ho letto in questa discussione ho capito non essere affatto vero, ma dovendo scegliere un punto di partenza ho scelto il più economico (4 euro).
A secco ho provato a far scorrere il pennino sul foglio esercitando pressione variabile ed è stato piuttosto interessante vedere quella punta dividersi a metà e divaricarsi: ho cominciato a fantasticare su come ingrossare il tratto in alcune parti delle lettere e su quanto tempo sia necessario esercitarsi per ottenere un risultato gradevole.
Non vedo l'ora di passare al tratto, spero che la penna funzioni ancora bene e che non abbia difetti.
- Luca142857
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Re: Penne stilografiche
Le mie stilo di tutti i giorni, tra cartella, giacca e ufficio.
A.G. Spalding & Bros
Delta Solaris
Sailor
Pelikan 400 Merz & Krell
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- Bernardo Gui
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Re: Penne stilografiche
Si, come no!Scimitarra ha scritto:la risposta è stata: "no, non cambia granché, questione di fashion".
Anche per le lamette, una vale l'altra e il Mano Libera si affila sulla mola da banco (tanto, rasoio o scure, sempre tagliare devono)
Ma che telo dico a fare? Sai già che non è così.
Vacci piano a divaricare, premendoli, pennini che non siano flessibili: se superi il limite di elasticità, può diventare complesso ripristinare la geometria delle punte.
Credere il meno possibile, senza essere eretico; per obbedire il meno possibile, senza essere ribelle.
(Joseph-Marie De Maistre)
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Re: Penne stilografiche
Grazie del consiglio!
penna caricata e provata; credo sia in ordine: per la prima decina di righe il tratto si interrompeva, ma poi l'effetto si è ridotto ed ora si presenta meno frequentemente; presumo e spero trattarsi di aria che si sfiaterà da sola.
Il tratto che ottengo è troppo grosso per i miei gusti, devo capire se è solo questione di pressione "da biro", se è una caratteristica del pennino, e se è mitigabile con inchiostro diverso.
Sto facendo grandi sforzi per non iniziare a seguire un altro forum... Aaargh!
penna caricata e provata; credo sia in ordine: per la prima decina di righe il tratto si interrompeva, ma poi l'effetto si è ridotto ed ora si presenta meno frequentemente; presumo e spero trattarsi di aria che si sfiaterà da sola.
Il tratto che ottengo è troppo grosso per i miei gusti, devo capire se è solo questione di pressione "da biro", se è una caratteristica del pennino, e se è mitigabile con inchiostro diverso.
Sto facendo grandi sforzi per non iniziare a seguire un altro forum... Aaargh!