Ilrasoio.com

Buongiorno

Guardando decine di immagini sulla rete, mi sono sempre più incuriosito sulla conformazione della lama dei rasoi giapponesi.
Il lato Omote ( piatto) che hollow ha? A me sembra 1/4 di hollow, ma per il lato Ura, mi sembra ci siano più varianti.
Trovo interessantissimo inoltre il fatto che in alcuni kamisori sia stata "bollita" una lamina di acciaio ad alto contenuto di carbonio sul lato Omote, procedura usata per i coltelli tradizionali giapponesi che hanno il filo a " scalpello".

Ps. Sono stato rapito dagli alieni per qualche mese

ne sono curioso anche io. a me sembra totalmente scavata... ma ripeto che io non capisco niente di un rasoio e relativa antomia, sto atudiando con Voi Tutti Come Tutors...

sono curioso di conoscere invece il raggio di curvatura delle due facce .... i giapponesi alle vote hanno mole a dir poco gigantesche...

Si, anche io sul tubo ho visto molti video di molatura dei coltelli jap con mole di diametri vicini al metro ( se non di più).
Nel caso dei kamisori, ho fatto una prova con un modello in legno ( tanto per provare) e per il lato omote, con una mola da 22 cm mi sembra possa andare, ma per quello ura credo che ci voglia qualcosa di decisamente più piccolo....10 - 8 cm??
Agli esperti l'ardua risposta

secondo me per i kamisori tradizionali non si può parlare di hollow. l'arnese era ottenuto applicando per bollitura al lato ura il tagliente in acciaio duro, sul corpo del rasoio tutto in acciaio dolce non temperabile. la concavità del lato ura era ottunta per forgiatura, con una leggera rifinitura su pietre a mano (infatti la satinatura che ne risultava era per il lungo). il lato omote l'artigiano lo finiva piatto, poi erano i barbieri che, spesso, con un apposito raschietto, impostavano la concavità (fattibile, perchè il lato omote è acciaio dolce), perchè sulle pietre bagnate sennò fa l'effetto ventosa.

interessante, rozzo...dicoamo....ma interessante.. ovviamente "rozzo" va contestualizzato...

http://i295.photobucket.com/albums/mm12 ... igrind.jpg

Non ho una grande esperienza di kamisori antichi, ma sono sicuro ( quasi) che quelli fatti in giappone oggigiorno sono ( almeno alcuni ) forgiati ( ed abbozzati nella brace ) e molati successivamente con pietre ad acqua.
Convenzionalmente Il metodo più comune per descrivere il grind della lama rimane quello in frazioni di hollow, e, nel caso dei kamisori fatti oggi mi interessava, come ad Egidio " il raggio di curvatura dei due lati".
Nella foto che ho postato però l'acciaio è stato bollito sul lato Omote o sbaglio? ( si tratta di un rasoio per mancini vero?)

la lamina di acciaio duro è sempre saldata sul lato ura, sia per i destri che per i mancini. tradizionalmente i jap non usavano le mole, e spesso la concavità del lato ura non era neppure un segmento di cerchio regolare, magari era piatto o quasi per formare un rilievo in prossimità della costa. molti di quelli fatti oggi, invece, il lato ura può essere definto con le mole e la concavità può essere un segmento di cerchio regolare. ma non mi pare che perseguano la definizione di categorie di hollow

Innanzitutto di ringrazio per le risposte!
Ora però ho un dubbio: L'immagine che ho postato mostra chiaramente che la lamina di acciaio duro è sul lato piatto e cioè omote non ura...giusto?
Nell'immagine ( di destra ) il lato omote è quello che poggia sul tavolo, mentre quello ura è l'altro...vero?

Ok, potrebbe tranquillamente essere mancino questo non lo capisco. Comunque...
Il Kamisori, parlo da grattaferro, non da conoscitore di rasoi, pare assolutamente impiparsene dei gradi di hollow, semplicemente è un utensile economicissimo: consumare la minima quantità di acciaio duro possibile, che consumerà la minima quantità di costosissime pietre da finitura possibile.
Il ferro dolce è lì solo per sostenere il tagliente e le concavità hanno una sola ragion d'essere: evitare di consumare la pietra e soprattutto acciaio duro inutilmente. il tagliente è di lato perchè con una lamina così sottile (a risparmio) fare un san mai era troppo complicato, non sarebbe venuta mai al centro, e più la lamina sarà sottile più sarà semplice affilare il k, e ovviamente bruciarlo mentre lo si salda....
Disegnando un triangolo il cui angolo al vertice abbia l'angolo di affilatura di un K. e provando adappoggiare sull'interno dei lati degli archi di circonferenza poi si intuisce con facilità il motivo per il quale i raggi di tali archi è bene che siano piuttosto ampi.
Comunque sia, secondo me anche una ruota da 400 mm di diametro può bastare, 600 è meglio. lo so te lo potevo dire prima.
questi sono i miei 2 cents.

Nerocagliostro ha scritto:Innanzitutto di ringrazio per le risposte!
Ora però ho un dubbio: L'immagine che ho postato mostra chiaramente che la lamina di acciaio duro è sul lato piatto e cioè omote non ura...giusto?
Nell'immagine ( di destra ) il lato omote è quello che poggia sul tavolo, mentre quello ura è l'altro...vero?

no, il lato ura è la concavità più ampia, dove appunto c'è la lamina di acciaio duro

Molto bene! Allora non avevo capito una mazza di ura e omote! Oggi ho fatto un passo in più verso la conoscenza
Emidio, a me pare che per il lato Ura ( piatto dunque ) possa andare anche una mola da 220-250 mm , per il lato omote però a me sembra che il raggio sia minore, creando così un filo più acuto che mi sembra di vedere nei k moderni.
Sei un grattaferro come me allora sto cercando di carpire qualche nozione per forgiarne uno ( che finirò probabilmente tra qualche anno).
Avevo provato tempo fà a bollirne uno in damasco e tagliente in K720, ma mentre si raffreddava sull'incudine si curvava il maledetto! Poi purtroppo non ho approfondito la questione perchè credo di aver bruciato tutto, l'ho buttato in cantina in..zzato nero!!

Ciao, ehehehe,
fammi fare due conti e ti rispondo.