L'affilatura secondo me

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Bushdoctor
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da Bushdoctor »

Apponendo una seconda striscia di nastro si ottiene un double bevel, questa operazione consente di dover asportare una minor quantità di metallo per ottenere il filo, ed il filo stesso dovrebbe teoricamente risultare più duraturo in quanto meno fragile.
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Bruconiglio
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da Bruconiglio »

Provo a descrivere la procedura.
Si prende il rasoio e lo si affila come d'abitudine, partendo dalla grana che ci vuole in funzione delle condizioni del rasoio: una 400 se il tagliente è completamente da rifare, una 4000 se taglia quasi. Si continua fino alla 8000 finchè il rasoio è shave ready.
Si AGGIUNGE una striscia di nastro sulla spina del rasoio e si torna sulla 8000. Bastano poche passate, 10-15 su una sintetica, per impostare il microbisello e il rasoio è pronto.
Eventualmente si finisce su una belga o una escher chi è abituato a farlo.
Si AGGIUNGE nel senso che se ho affilato il rasoio senza nastro aggiungo il nastro per creare il microbisello, se ho affilato il rasoio usando già il nastro devo aggiungere un secondo strato di nastro.
Se guardi con una lente ti accorgi facilmente dell'esistenza sul bisello di 2 piani lucidi con un angolo leggermente diverso.
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ischiapp
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da ischiapp »

Bruconiglio ha scritto:Si AGGIUNGE nel senso che se ho affilato il rasoio senza nastro aggiungo il nastro per creare il microbisello, se ho affilato il rasoio usando già il nastro devo aggiungere un secondo strato di nastro.
Se guardi con una lente ti accorgi facilmente dell'esistenza sul bisello di 2 piani lucidi con un angolo leggermente diverso.
Grazie, Bruconiglio.
A Pescara avevo capito che, per preservare il dorso, tu applichi sempre il primo strato di nastro.
Cosa che faccio anch'io.
E dall'intervento di Bushdoctor, anche lui. ;)
Ho capito bene?
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Bushdoctor
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da Bushdoctor »

Si, al 90% dei casi applico sempre il nastro sul dorso per preservarlo dall'usura.
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bertz
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da bertz »

come é gia' stato detto in piu' di una discussione ci sono scuole di pensiero diverse, io ad esempio vedo l'applicazione del
nastro come "ultima spiaggia" ma rimane comunque un metodo valido
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da ischiapp »

bertz ha scritto:... io ad esempio vedo l'applicazione del nastro come "ultima spiaggia" ma rimane comunque un metodo valido
Ribadendo la mia attuale condizione di neofita dell'affilatura, mi puoi chiarire? :oops:
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da bertz »

l'affilatura piatta direttamente sulla pietra, oltre a rifare il filo consuma anche la costa del rasoio...
c'é chi asserisce come me che il rasoio debba invecchiare uniformemente e chi invece dal punto di vista
estetico ci tiene a preservare il piu' possibile l'aspetto esteriore..
io vedo l'utilizzo del nastro solo quando non é piu' possibile affilare il rasoio normalmente
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da ischiapp »

bertz ha scritto:... io vedo l'utilizzo del nastro solo quando non é piu' possibile affilare il rasoio normalmente
Quale vantaggio trovi nel consumare anche il dorso, per quanto riguarda l'affilatura?
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da bertz »

lo trovo piu' naturale in fin dei conti il rasoio é nato per essere affilato in quel modo e la data della sua creazione é antecedente
(e di molto) a quella del nastro adesivo
ma come ho gia' detto sono solo opinioni
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da altus »

bertz ha scritto:lo trovo piu' naturale in fin dei conti il rasoio é nato per essere affilato in quel modo e la data della sua creazione é antecedente
(e di molto) a quella del nastro adesivo
ma come ho gia' detto sono solo opinioni
già ma senza nastro dovresti affilare i wedge con la costa sollevata o alla mola (come probabilmente facevano) se non vuoi trovarti quei bevel inguardabili da 5mm e passa che ormai sembrano la norma :evil:
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da andreat63 »

c'è da tener presente che, la costa consumandosi fa un appoggio largo, 1, 2, 3 mm, mentre il bisello, almeno negli hollow ground, è sempre una frazione di mm. quindi, se la pressione è uniforme, si consuma di più dove c'è meno superficie d'appoggio, ovvero al bisello. ergo, con le riaffilature l'angolo del bisello tende comunque ad aumentare, anche senza usare il nastro. una cosa infinitesima, per noi autosbarbatori, ma su certi esemplari appartenuti a barbieri, si vedono le operazioni di molatura per ridimensionare lo spessore costa in funzione della diminuita altezza lama.
anch'io non vedo la necessità di usare il nasto, quando il rasoio si riesce ad affilarlo bene senza. puo esser necessario in certi esemplari, nati chissà perchè con la costa troppo stretta (o ridotti così da arrotini dissennati), che non si riesce ad affilare bene
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da altus »

Si, con i classici hollow a dorso dritto (la maggior parte dei Solingen e dei rasoi del '900 per capirci) a meno di danni provocati da "arrotini dissennati" il problema nastro si pone solo a livello estetico (preservare dorature ad es).
Con rasoi di alta epoca, spesso wedge o quasi wedge, con lame e dorsi smile (senza considerare quelli con geometrie alterate dagli anni trascorsi in servizio) invece il problema si pone fortemente, pena il vedere altre "dissennatezze" come dorsi smile e taglienti rettificati dritti (recentemente ho visto una coppia di W&B massacrata così...) o quei bevel da 1/4 di lama, spesso provocati dal connubio inesperienza-pietre sintetiche-forza bruta in troppi improvvisati restauratori/affilatori :evil:
Quando invece si tratta di rasoi che non prevedo di conservare a lungo in collezione preferisco, se possibile, non usare il nastro, per non complicare la vita al prossimo proprietario ;)
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da ischiapp »

altus ha scritto:... spesso provocati dal connubio inesperienza-pietre sintetiche-forza bruta in troppi improvvisati restauratori/affilatori :evil:
Dai Altus, non tutte le ciambelle riescono col filo ... soprattutto in gioventù. ;)

Quindi, come linea di fondo, usare il nastro è una precauzione e non può peggiorare l'affilatura.
Non oltre l'incapacità dell'affilatore. :roll:
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da bertz »

ischiapp ha scritto:e non può peggiorare l'affilatura.
ma snaturarla si
ho rasoi affilati con questo metodo che sono completamente diversi dai propri simili
ogni rasoio presenta delle differenze ma non cosi' marcate
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da ischiapp »

bertz ha scritto:ho rasoi affilati con questo metodo che sono completamente diversi dai propri simili
ogni rasoio presenta delle differenze ma non cosi' marcate
Giuro che se vengo lì ... ti faccio un cura di Fe3, ma veloce!!
Tocca strapparti le parole da bocca.
Cosa diavolo intendi ... completamente diversi nel modo in cui ti guardano, in cui cantano, in cui radono, in cui scintillano ... ??? :roll: 8-) :mrgreen:
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Re: L'affilatura secondo me

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radono
what else ? :mrgreen:
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Re: L'affilatura secondo me

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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da bel_riose »

Io faccio parte di quelli a cui non piace il nastro. Non mi piace soprattutto a livello, diciamo, spirituale perché, come già detto da altri, ritengo che la geometria del rasoio non lo richieda.
Lo trovo utile solamente in due casi. Quando il rasoio ha un difetto di geometria: se ad esempio ha un difetto su una delle due coste, che so, un micro-spuntone, allora il nastro "addolcisce" il difetto rendendo il rasoio affilabile.
Oppure quando il rasoio per essere affilato avrebbe la necessità di asportare tonnellate di materiale, e qui il nastro permette di ridurre l'altezza del bisello, e quindi fare più in fretta. Va da sè che questo secondo metodo è un po' una porcata, perché avendo tempo e pazienza si farebbe un lavoro migliore.

Non amo il nastro anche perché sono obbligato a segnarmi da qualche parte se l'ho usato o no. Dopo vari mesi di inutilizzo, se devo riaffilare una lama, se non metto il nastro dove l'avevo usato, lavoro un sacco per non ottenere nulla.

Poi il nastro sulla 1000 a me si usura, il che un po' vanifica il suo utilizzo, un po' non credo che faccia bene alla pietra.

-----

Detto questo, mi piacerebbe sapere da Bruconiglio come visualizza, con il suo metodo dei pallozzi azzurri del primo post, l'aumento di grana nell'utilizzo dello slurry.
Io me lo immagino col fatto che senza slurry i grani di abrasivo sono annegati nella matrice, quindi sporgono alcuni di più, alcuni di meno ma mai completamente. Con lo slurry invece sono liberi e quindi rappresentano un'ostacolo più alto, e sono tenuti fermi dai grani annegati nella matrice.
Quindi un grano di abrasivo con la stessa dimensione reale, può avere una dimensione apparente più o meno grande a seconda di quanto è annegato nella matrice.
Non ho considerato qualcosa? Ho fatto qualche errore?
E' il mano libera di tuo bisnonno. Questo è il rasoio dei Very Uominy, non è goffo o erratico come un multilama. E' elegante invece, per tempi più civilizzati. (il barbiere di Obi-Wan Kenobi)
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da Bushdoctor »

bel_riose ha scritto:Poi il nastro sulla 1000 a me si usura, il che un po' vanifica il suo utilizzo, un po' non credo che faccia bene alla pietra.

Il nastro sulla 1000 si consuma a tutti, io lo controllo e sostituisco diverse volte, in quanto la 1000 è molto abrasiva, riguardo l'impasto che si crea sulla pietra, per mantenere l'efficacia delle sintetiche, si richiede una pulizia frequente, se non addirittura una microlappatura, durante la sessione d'affilatura, per le naturali invece non vi sono particolari problemi.
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da altus »

bel_riose ha scritto: Detto questo, mi piacerebbe sapere da Bruconiglio come visualizza, con il suo metodo dei pallozzi azzurri del primo post, l'aumento di grana nell'utilizzo dello slurry.
Io me lo immagino col fatto che senza slurry i grani di abrasivo sono annegati nella matrice, quindi sporgono alcuni di più, alcuni di meno ma mai completamente. Con lo slurry invece sono liberi e quindi rappresentano un'ostacolo più alto, e sono tenuti fermi dai grani annegati nella matrice.
Quindi un grano di abrasivo con la stessa dimensione reale, può avere una dimensione apparente più o meno grande a seconda di quanto è annegato nella matrice.
Non ho considerato qualcosa? Ho fatto qualche errore?
Nel caso della belga l'agente abrasivo è il granato, di forma dodecaedrica, quando è libero (slurry) si comporta come un "pallone con gli spigoli" e nel suo rotolamento sotto il filo presenta all'acciaio tutta una serie di spigoli, mentre quando è annegato nella matrice presenta solo lo stesso spigolo (fino a che il granato viene scalzato per cui si forma un leggerissimo slurry dopo molte passate con acciai particolarmente duri). Dubito che i granati nello slurry possano essere tenuti fermi da quelli nella matrice e inoltre nel caso delle naturali i grani abrasivi sono ovviamente di misure diverse sia pure a livello di micron.
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da Bruconiglio »

bel_riose ha scritto:...
Non amo il nastro anche perché sono obbligato a segnarmi da qualche parte se l'ho usato o no. Dopo vari mesi di inutilizzo, se devo riaffilare una lama, se non metto il nastro dove l'avevo usato, lavoro un sacco per non ottenere nulla.

Poi il nastro sulla 1000 a me si usura, il che un po' vanifica il suo utilizzo, un po' non credo che faccia bene alla pietra.

-----

Detto questo, mi piacerebbe sapere da Bruconiglio come visualizza, con il suo metodo dei pallozzi azzurri del primo post, l'aumento di grana nell'utilizzo dello slurry.
Io me lo immagino col fatto che senza slurry i grani di abrasivo sono annegati nella matrice, quindi sporgono alcuni di più, alcuni di meno ma mai completamente. Con lo slurry invece sono liberi e quindi rappresentano un'ostacolo più alto, e sono tenuti fermi dai grani annegati nella matrice.
Quindi un grano di abrasivo con la stessa dimensione reale, può avere una dimensione apparente più o meno grande a seconda di quanto è annegato nella matrice.
Non ho considerato qualcosa? Ho fatto qualche errore?
Tre domande, tre risposte, sempre "secondo me" perché purtroppo sull'argomento la letteratura scientifica è abbastanza carente. E comunque nastro-si nastro-no è solo questione di gusti e non di tecnica.

1.
Un argomento che ho sentito già ma che non condivido perché sui miei rasoi non posso avere dubbi, o lo uso sempre o non lo uso. Su alcuni rasoi "difficili" sono costretto a un complesso lavoro di nastro, ma naturalmente me lo segno. In ogni caso mi bastano un paio di passate su pietra e con una lente si vede subito dal confronto prima e dopo in che punto del bisello sto asportando materiale, parliamo di poche decine di secondi.

2.
È verissimo, sulle grane basse il nastro si usura e devo cambiarlo, immagina quanto si usura la costa senza.

3.
Usando lo slurry si ottiene un duplice effetto: la pietra diventa più veloce, ma il tagliente meno aguzzo, come se aumentasse la grana. Di fatto la grana non aumenta e infatti i segni lasciati dall'abrasione non aumentano di dimensione.
Io mi spiego l'aumento di velocità con 2 fenomeni, uno é quello che citi tu il secondo è che la particelle sospese nel liquido e che si accumulano di fronte alla lama è come se aumentassero la densità delle particelle abrasive, più particelle maggiore potere abrasivo. Il fatto che il tagliente sia meno aguzzo dipende dal fatto che parte delle particelle se le trova davanti invece che sotto e lo danneggiano. Quest'ultima cosa l'ho letta, ma non ricordo dove.
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da bel_riose »

Beh, sì, anch'io il nastro non lo uso mai. Ci sono però dei rasoi che ho fatto affilare da persone più capaci di me, che hanno dovuto usare il nastro e quindi ora io devo continuare.
Oppure ad esempio il rasoio Medusa arriva affilato col nastro, quindi continuo così.

Per quanto riguarda lo slurry, mi piace molto la tua descrizione.
Sposo solo in parte il concetto di "pallone con gli spigoli" di altus, perché la struttura del grano è dodecaedrica, non è detto che lo sia la forma finale: il cristallo non cresce in modo uguale in tutte le direzioni. Sono però d'accordo che si possa facilmente approssimare ad una sfera, meglio che, ad esempio, un cristallo di quarzo.
Le il grano libero però solamente "rotolasse" sotto la lama, credo che l'effetto abrasivo sarebbe limitato, quindi secondo me ha bisogno di incastrarsi per poter incidere il metallo.
Sicuramente la maggior velocità di abrasione è data anche dalla maggior densità di grani abrasivi operata dallo slurry.

Discussione interessante!
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Il tagliente dritto non esiste!

Messaggio da Bruconiglio »

Riprendo una discussione accennata in un altro argomento del forum perché mi sembra molto attuale e vorrei chiarire il mio punto di vista, anche con qualche disegno.
Esistono i rasoi perfettamente dritti? Secondo me NO! Qualsiasi rasoio prodotto da mano umana ha una leggera o leggerissima serie di curve sulla lama. Un buon rasoio è QUASI dritto con una curvatura appena o nulla percettibile.
Il problema esiste da sempre e da sempre la soluzione è stata quella di dare alla lama un profilo sorridente (smile). Questo permette, facendo "rotolare" la spina, di portare a contatto della pietra tutti i punti del tagliente. Si va dai rasoi di epoca romana fino agli inizi del 1900.
L'invenzione tecnica che ha permesso di ridurre considerevolmente il problema e di avvicinarsi al tagliente dritto è stata la macchina a mole contrapposte che lavorano contemporaneamente su un'ampia superficie della lama da entrambi i lati e quindi facilitano l'ottenimanto di un tagliente dritto e … della molatura full hollow.
Non a caso l'avvento della molatura full-hollow è coeva alla progressiva scomparsa (o quasi) dei profili smile.
Prima dell'invenzione il risultato dipendeva moltissimo dall'abilità e dall'attenzione dell'operaio che molava la lama.
I nostri bisnonni si confrontavano quotidianamente con il tagliente del loro rasoio e avevano trovato un certo numero di espedienti per tenerlo comunque affilato, mentre noi siamo stati viziati dal miglioramento tecnologico e quando incontriamo un tagliente sensibilmente storto non sappiamo come trattarlo e spesso roviniamo coste e lama.
Ho preparato un paio di disegni per spiegare come la vedo io, a sinistra in alto nella figura è rappresentata la lama di un rasoio smile vista di lato, sotto c'è la stessa lama vista da sotto, cioè dal lato del tagliente, immaginando che questo sia leggermente storto (lo so, il disegno è brutto e il difetto l'ho accentuato per poterlo spiegare meglio).
10119
Il profilo smile ha una curvatura che può essere vista come un tratto di arco circolare staccato su una circonferenza di raggio r1.
Quando affilo un rasoio smile, il profilo del contatto fra la lama è la pietra è lo stesso che ottengo sezionando una sfera di raggio r1 (lo stesso di sopra) con un piano che passa per il centro della sfera (che rappresenta il piano della pietra che sto usando per affilarlo) e corrisponde all'arco rosso A nella figura della sfera a destra.
Il difetto è illustrato sotto come due tratti di lama dritta (A rossa e C verde), raccordati da una curva (B gialla) che posso vedere come un tratto di arco ottenuto da una circonferenza di raggio r2.
Quando affilo il rasoio sulla pietra devo iniziare strisciando il tratto A e devo chiudere strisciando il tratto C rotolando sul tratto B. Nella figura a destra corrisponde a passare dal piano che "ospita" l'arco rosso A al piano che "ospita" l'arco verde C.
Se il raggio r2 è maggiore del raggio r1 posso rotolare passando da A a C lungo il tratto B senza perdere mai il contatto fra lama e pietra. In questo caso anche il tratto giallo B giace sulla superficie della sfera e riesco ad affilare completamente il rasoio. Se il raggio r2 fosse minore di r2 nel passaggio da A a C perderei il contatto fra rasoio e pietra.
Chi costruiva rasoi nel 1700-1800 era perfettamente conscio del problema e dava al rasoio una leggera curvatura proprio per tener conto delle possibili imperfezioni generate durante la lavorazione.
Oggi i rasoi hanno un profilo generalmente dritto grazie alla maggiore precisione della lavorazione o un sorriso appena accentuato. Purtroppo alcuni rasoi escono comunque leggermente storti sfuggendo anche ai controlli di qualità e in questi casi la soluzione più semplice per affilarli è proprio quella di dargli un profilo leggermente sorridente (avendo le pietre adatte a farlo)
Appena trovo il tempo di fare qualche altro disegno spiego anche i diversi metodi che si possono usare per mantenere il filo di un rasoio leggermente storto, sempre "secondo me".
Anticipo subito che la coramella con pasta abrasiva era uno strumento largamente usato per mantenere il filo perché grazie alla sua flessibilità e cedevolezza riesce bene ad adattarsi alle curve della lama.
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Re: L'affilatura secondo me

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14685
Immagino che a tutti voi sia capitato un rasoio con la costa "rovinata" come quello in foto. Fino a un paio di settimane fa ogni volta che ne trovavo uno mandavo i miei "auguri" all'incompetente che lo aveva affilato così, finchè non ho comprato un pacchetto di rasoi di un ex barbiere ridotti TUTTI più o meno così. :shock:

L'acquisto mi ha spinto a riflettere: non è possibile che un professionista li riducesse così per incompetenza pur conrinuando ad usarli con soddisfazione dei clienti.
Necessariamente doveva averlo fatto di proposito e ho cercato di capire il motivo. :?:

Ci ho messo un po', qualche giorno di tentativi sulle pietre e … trovato il movimento giusto si è affilato perfettamente, un Gotta all'altezza del suo marchio. :idea:
Ho pensato che potrebbe essere un'alternativa al vecchio profilo "smile" per gestire l'affila tura di quei rasoi che immancabilmente capitano con un lieve difetto di curvatura della lama. :roll:
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Re: L'affilatura secondo me

Messaggio da altus »

Bruconiglio ha scritto:14685
Immagino che a tutti voi sia capitato un rasoio con la costa "rovinata" come quello in foto. Fino a un paio di settimane fa ogni volta che ne trovavo uno mandavo i miei "auguri" all'incompetente che lo aveva affilato così, finchè non ho comprato un pacchetto di rasoi di un ex barbiere ridotti TUTTI più o meno così. :shock:

L'acquisto mi ha spinto a riflettere: non è possibile che un professionista li riducesse così per incompetenza pur conrinuando ad usarli con soddisfazione dei clienti.
Necessariamente doveva averlo fatto di proposito e ho cercato di capire il motivo. :?:

Ci ho messo un po', qualche giorno di tentativi sulle pietre e … trovato il movimento giusto si è affilato perfettamente, un Gotta all'altezza del suo marchio. :idea:
Ho pensato che potrebbe essere un'alternativa al vecchio profilo "smile" per gestire l'affila tura di quei rasoi che immancabilmente capitano con un lieve difetto di curvatura della lama. :roll:
Dubito che dipenda dall'averlo fatto di proposito: propendo più per un cattivo movimento abituale (i barbieri non sono quasi mai stati dei grandi affilatori :lol: visto che il lunedì era loro abitudine portare i rasoi all'arrotino - altra grande fonte di usura della costa) per cui comunque il rasoio era affilato e utilizzabile. Resta comunque un rasoio dalla geometria alterata, dovuta secondo me al fatto che la parte della lama che veniva sfruttata di più era dal centro alla punta e quindi ripassata più spesso sulle classiche pietre "da tasca" che i barbieri tenevano spesso nella tasca del camice e sulla coramella. Ovviamente l'usura sulla costa che aumenta in punta (riduzione dello spessore del dorso) e la riduzione di altezza della lama vanno di pari passo, permettendo di affilarlo senza problemi, come nelle lame dette "tapered blade" apparse fugacemente intorno al 1840 in inghilterra, queste si prodotte appositamente con questo tipo di geometria "variabile".
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