Solfonitrurazione

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Aldebaran
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Solfonitrurazione

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Processo termochimico (UNI 7359) anti-usura ed antigrippante condotto in fase ferritica a temperature comprese tra 560°C e 580°C per una durata che varia da 1 a 4 ore di permanenza. Esso viene eseguito immergendo i particolari meccanici in bagni di sali fusi a base di cianuro (Sulfinuz) o bagni ecologici (Sursulf) in grado di cedere alla superfice del pezzo carbonio, azoto e zolfo. Nei bagni a base di cianuro avvengono le stesse reazioni di ossidazione del cianuro viste a proposito dei trattamenti di nitrocarburazione salina: inoltre lo zolfo presente nei bagni come solfito viene ridotto in solfuro. Lo zolfo presente nel bagno agisce come acceleratore per cui il cianato si forma più rapidamente rispetto allo stesso bagno senza zolfo. Nei bagni Sulfinuz non è necessaria l’aerazione. Il cianato formatosi si decompone cataliticamente sulla superficie degli acciai e libera CO e azoto nascente. L’ossido di carbonio si decompone per liberare carbonio attivo che, con l’azoto, diffonde nel materiale. Nei bagni esenti da cianuro (Sursulf) formati da cianati e carbonati è ancora presente lo zolfo ma, durante il processo viene insufflata aria. Con tale processo non è necessario togliere sali esausti e aggiungere nuovo bagno: viene aggiunto un sale (rigeneratore) che riporta in equilibrio i componenti della miscela, trasforma cioè i carbonati in cianati.

Questo trattamento lo si esegue principalmente su acciai da costruzione ed acciai da bonifica.
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