mauro2 ha scritto:...Io penso (non ne ho la certezza eh) che la delicatezza dipenda dalla regolarità del filo e dall'assenza di bava.
La delicatezza, per mia personale esperienza dipende da tanti fattori che sicuramente includono anche quelli da te citati. Potrei aggiungere benissimo
la giornata, cioè a dire la barba che pur essendo la stessa non é tutti i giorni uguale(stanchezza, pelle stressata dal caldo, dal freddo o altro, cattiva
digestione ecc.), uso improprio della coramella,pietra o pasta usata per la finitura,schiumatura inadeguata...e tanti altri che adesso non mi vengono
in mente.Una cosa che però mi viene in mente é che in genere trovo le lame più confortevoli a distanza di qualche barba dopo l'affilatura, come se
si addolcissero dopo i vari passaggi sulla pelle e sulla coramella.Grande Slam dice che tanti provano il filo sulle braccia...io credo praticamente
tutti o quasi, io stesso lo faccio e quando ho finito i peli delle braccia passo a quelli delle gambe, poi mi fermo perchè più in là non oso andare...
ma lo faccio solo perchè lo trovo divertente. Adeguato il riferimento di Mastrofoco e Tommone ai coltelli anche se su questi essendo dedicati ad impegni
più gravosi un filo così ovviamente dura poco. Ma lo trovo adeguato perchè dimostra appunto che un coltello,pur tagliando al volo i peli del braccio ( o
delle gambe o che so io) sarebbe a dir poco ostico per la rasatura.A meno che non si voglia fare come David Crockett o qualche altro eroe del passato...
Fermo restando il principio per cui ognuno di noi ha diritto di scegliere il proprio metodo di riferimento, trovo quello dei peli inadeguato. A volte ci si
ostina a trovare il filo perfetto e poi, come dice Altus, non ci si concentra sulla tecnica di rasatura e, aggiungerei io, su quella della scoramellatura.
Per esempio a me capita che pur usando un rasoio che so per certo essere affilatissimo, mi ritrovo con certe parti del viso o del collo rosso fiamma.
Poi mi viene in mente che mentre mi radevo pensavo magari alla rata del mutuo...
In definitiva vorrei dire che quello del taglio dei peli, al volo o meno, può certo essere un esercizio tecnico che, nei periodi di apprendimento, può anche
dare una mano per capire i progressi che si stanno facendo sull'affilatura (tanti infatti non hanno affilato mai neanche un coltello!), ma, se mi é
consentito farlo,il consiglio che vorrei dare é quello di non eleggerlo come riferimento per una buona e corretta affilatura. Ura ha sintetizzato in
maniera esemplare quello che io penso, ma voglio aggiungere una cosetta: io ho rasoi coi quali non sono mai riuscito a spaccare un capello, ma
radono da favola.