Interessante la domanda di L.B. sull'EDTA. (cfr
viewtopic.php?p=228430#p228430)
I chelanti sono considerati sicuri.
Nell'industria cosmetica sono presenti in molti detergenti, per favorire la schiumabilità.
Però ci sono due punti da prendere in considerazione:
• la tossicità a livello cellulare sia sul metabolismo che sulla replicazione, per usato interno
• l'aumento della permeabilità della pelle ad altre sostanze, per uso esterno
A noi ovviamente interessa il secondo punto.
Nella famiglia dei chelanti, ci sono sostante puramente sintetiche ma anche semisintetiche.
Le seconde, modificate partendo da sostanze d'origine naturale, sono più rispettose della pelle.
E soprattutto, avendo una base organica riconoscibile dal sistema immunitario, maggiormente controllabili dal nostro organismo.
Da questa differenza di fondo, si parte nell'identificare differenti generazioni di chelanti. EDTA è degli inizi del '900.
Le ultime sono più specifiche, lavorando selettivamente secondo la necessità richiesta.
Quelli meno selettivi, come l'EDTA, sono estremamente utili nella clinica tossicologica per il trattamento di gravi avvelenamenti (tipo metalli pesanti).
Quelli più selettivi, come il TGD della Proraso 2017, sono più utili in ambiti cosmetici.
Altro dettaglio, molto importante per ogni industria chimica, è l'impatto sull'ambiente.
La cosiddetta
impronta ecologica dei più recenti è molto meno invasiva.
Proprio in quanto basati su componenti naturali, più facilmente deteriorabili.
Questi sono i motivi che dovrebbero spingere ogni formulatore in questa direzione.
Approfondimenti:
http://www.newworldencyclopedia.org/entry/Chelation Concetti generali
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12396676 EDTA
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10365436 TGD