Fine settimana dedicato tutto alla coppia di Pailloux.
Pailloux à Nantes c.1820-30
Coppia punzonata "Pailloux" e "bastone turco"*. Pailloux era un coltelliere di Nantes che fabbricava oggetti di gamma alta (come si vede dalle finiture di questa coppia)
Lame di 6/8", dorso spigolato, filework al posto delle zigrinature superiori, punta "a lancetta" tipicamente francese con sperone superiore, manici in avorio leggermente curvi a S con scrimshaw di un cane che corre e numerati "1" e"2".
*Il punzone rappresenta un "baton turc" emblema usato anche da altri coltellinai (Cuvier à Paris, Béligné à Langres, etc ...) spesso derivato dalla modifica di un precedente punzone "baton royal" (uno scettro sormontato da un giglio) di solito legato al riconoscimento del titolo di "coutelier du Roi" durante l'Ancien Regime prima della Rivoluzione e poi modificato sostituendo il giglio con la mezzaluna crescente visto che tutti i simboli della precedente monarchia erano stati soppressi.
E la scelta della mezzaluna potrebbe altresì essere legata alla moda orientaleggiante esplosa dopo la campagna d'Egitto di Napoleone.
I rasoi erano stati sicuramente smontati e rimontati durante la loro lunga vita: il pin del pivot era privo delle tipiche rondelle e appariva realizzato (in maniera abbastanza rozza) con una barra di ottone da 2mm.
Una volta smontati è iniziata l'operazione di pulizia per eliminare la crosta di ruggine abbastanza recente nella zona del pivot e ridurre le macchie lasciate dalla ruggine all'interno dei manici. Dico recente perché i fori dei pivot erano netti e precisi nonostante il pitting, segno della qualità della fabbricazione e anche della cura con cui erano stati conservati fino a tempi più recenti. (Fori netti e precisi sono abbastanza rari in pezzi vicino ai due secoli di vita, solitamente risultano slabbrati).

Dopo le consuete operazioni di pulizia e lucidatura (carte abrasive 800-1500-3000-5000, spazzola a tazza in acciaio e pasta abrasiva, feltro e pasta lucidante sulle lame - carta abrasiva 3000-5000 e micromesh sull'interno dei manici, protezione con nastro dello scrimshaw durante la pulizia) i rasoi erano pronti per il rimontaggio.
Le macchie di ruggine all'interno dei manici sarebbero state forse eliminabili usando acido fluoridrico e una levigatura con carte abrasive, ma il rischio di danneggiare l'avorio e soprattutto lo scrimshaw consigliava di accettarle come un segno del tempo e di non procedere oltre.



Dovendo stabilizzare la crepa al pivot di una delle guancette, decidevo di ridurre anche i fori per i perni, in modo da poter utilizzare l'abituale barra da 1,6mm con delle rondelle simili a quelle originali. Placcatura interna della crepa e riduzione del foro sono state eseguite con cianoacrilato gel, e visto che poi la rondella avrebbe comunque appoggiato sull'avorio. L'alternativa sarebbe stata creare dei tappi in avorio, operazione più laboriosa, che non avrebbe dato comunque una maggior sensibile resistenza alla tenuta del perno.
Per rimontare con le rondelle a cupola ho preparato un invaso con una punta da 4mm sulla morsa in modo che le rondelle non venissero appiattite e aderissero bene alla sottorondella di diametro minore (obbligatoria con queste rondelle).
Un dettaglio che impreziosisce ulteriormente questi rasoi è la leggerissima curva a S delle guancette, sottolineando l'inarcarsi dei dorsi particolarmente elaborati.
Questa sera affilatura e prossimamente un SOTD dedicato
