Reportage Rasoi Medusa/Custodie Paciccio

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Aldebaran
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Reportage Rasoi Medusa/Custodie Paciccio

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RASOI MEDUSA JAP ITALIANO

NOTE GENERALI SUL MATERIALE DELLA LAMA

Il rasoio viene ottenuto mediante forgiatura e successivamente per asportazione di materiale. Inizialmente uso delle mole classiche al corindone per poi passare alla smerigliatrice a nastro ed infine a ruote a stracci con paste abrasive , l’acciaio usato è conosciuto come 100 Cr6 o 52100 (la prima secondo nomenclatura unificata europea , la seconda è la classificazione americana).
Si tratta di un acciaio ad alto contenuto di carbonio dotato di elevate caratteristiche meccaniche e comunemente usato nella costruzione di cuscinetti radiali a rulli ed a sfere , possiede la seguente composizione media :

Carbonio 1.05 Manganese 0.35 Cromo 1.5 Nichel 0.2 Ferro 96.9

L’approvvigionamento di questo materiale è abbastanza difficoltosa , viene prodotto solamente in barre trafilate tonde e quindi poco pratico per la forgiatura di lame , per questo motivo utilizzo la formula del riciclo partendo da vecchi cuscinetti usurati che smonto completamente e taglio in misura.
Desidero precisare che la scelta di riutilizzare vecchi cuscinetti non va assolutamente considerata un volgare ripiego , al giorno d’oggi il riciclo è una pratica da rivalutare soprattutto tenendo conto del fatto che la costruzione dei cuscinetti prevede controlli severissimi per garantire gli standard elevati di qualità pretese in meccanica , e a noi fa comodo anche per altri motivi.
La sua composizione garantisce alta durezze ed eccellente resistenza alla usura , i trattamenti termici risultano abbastanza semplici e garantiscono ottimi risultati se si rispettano le procedure previste dai fabbricanti per questa tipologia di acciai al carbonio basso legati.
Eseguo personalmente i trattamenti di normalizzazione – tempra - rinvenimento per ottenere una durezza del filo tagliente ottimale per l’uso , ho verificato molte volte durezze tra 59 e 61 HRC mediante l’utilizzo di durometri professionali.

IL materiale NON è inossidabile , bisogna quindi prendere le comuni e semplici precauzioni onde evitare lo sviluppo di ossidazioni , occorre prestare una attenzione maggiore a quei rasoio che hanno il codolo ricoperto con cordino o treccia , in questi casi l’umidità può facilmente rimanere intrappolata peggiorando le cose , ad ogni modo basta semplicemente aver cura di asciugare bene il rasoio dopo l’uso e , se si prevede di non utilizzarlo per lungo tempo , applicare un leggerissimo velo di olio sulle parti esposte (quello di vaselina enologico funziona benissimo , basta applicarlo rigorosamente a rasoio asciutto)

Alcune immagini che illustrano sommariamente le varie fasi di lavorazione :

DISEGNO PRELIMINARE
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Matematica 3D
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3D JAP 2.jpg
CUSCINETTO DI PARTENZA CON DIMA E SEMILAVORATO GREZZO FORGIATO
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TAGLIO DEL CUSCINETTO
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FORGIATURA A MARTELLO
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SEMILAVORATI GREZZI FORGIATI
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DIMA IWASAKI E LAMA...
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...SGREZZATA
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MOLATURA E PRE-TRATTAMENTI TERMICI
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NORMALIZZAZIONE PRE-TEMPRA
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RISCALDAMENTO PRE-TEMPRA
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DOPO LA TEMPRA (SPENTO IN OLIO)
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TRATTAMENTO DI RINVENIMENTO
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DOPO IL RINVENIMENTO (IWASAKI MANCINO LATO URA)
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DOPO IL RINVENIMENTO (IWASAKI MANCINO LATO OMOTE)
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PARTICOLARE PROFILO ASIMMETRICO DELLA LAMA
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UNA PRECISAZIONE RIGUARDO LA STRUTTURA DELLA LAMA

Le lame della quasi totalità dei rasoi originali giapponesi è formata da materiali diversi saldati per forgiatura , praticamente è un damasco con solamente due strati :
1) Lato OMOTE e impugnatura : Ferro semplice non temprabile.
2) Lato URA : Un sottile strato di acciaio ad alto contenuto di carbonio largo quasi quanto la lama.
I rasoi MEDUSA sono forgiati partendo da cuscinetti ed hanno sia le sagome che il tipico hollow asimmetrico giapponese ma possiedono una struttura in acciaio omogenea , le lame sono pertanto temprate completamente a cuore lasciando solamente l’impugnatura ad una durezza minore , nonostante ciò si affilano esattamente con le stesse modalità dei rasoi originali.
Ho usato in passato del damasco forgiato assieme Silvano Camillo , che considero uno dei migliori forgiatori italiani (produce damasco per Mastro Livi ) , durante un suo stage di insegnamento ho imparato ad apprezzare molto il suo lavoro sia per qualità’ che per prestazioni.
Grazie ai suoi insegnamenti sono riuscito a produrre in proprio delle piccole quantità di damasco stratificato semplice usando acciai UDDEHOLM 15N20 e BOHLER K720 , alcuni risultati sono visibili nelle foto che seguono .

BILLETTA DI ACCIAIO PER FORGIARE I RASOI IN DAMASCO

Foto Billetta

Foto Rasoi

VARIANTI DISPONIBILI SULLA SAGOMA

La forma del rasoio giapponese non è standardizzata , ne esistono di numerose , ma ho provato a semplificarne la casistica classificandole sotto tre sagome principali (vedi immagine allegata) :

KANETAKE (DIMA N°8)

TOSUKE (DIMA N°9)

IWASAKI (DIMA N°10)

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Come mostrano le foto sono in grado di costruire senza particolari problemi tutti i rasoi anche in versione mancina , l’impugnatura può essere ricoperta in cordino grezzo , che garantisce una presa migliore , oppure esserne privo , contribuendo ad un aspetto ZEN più classico e minimalista .
Sulla dima N°8 si può notare la forma terminale della impugnatura che presenta dei piccoli scalini arrotondati , questa forma si rende necessaria solamente sulle impugnature che andranno rivestite , è una piccola astuzia che serve a garantire nel tempo la tenuta del cordino evitandone lo sfilamento , non si nota assolutamente a rasoio finito .
Una ulteriore precisazione riguardo alle sagome , occorre tenere presente che si tratta sempre di pezzi artigianali , faccio il possibile per rispettare al massimo le proporzioni ma a anche causa della forgiatura manuale ognuno risulta diverso , magari solo in maniera impercettibile …. ma diverso ….. del resto il bello è decidere di regalarsi un oggetto praticamente unico.

DIMENSIONI PRINCIPALI
(vedi schema)


A) LARGHEZZA LAMA : 21 mm circa (corrispondenti a 6/8)
B) LUNGHEZZA TAGLIENTE : 50 mm circa
C) LUNGHEZZA TOTALE : 165 mm circa
D) SPESSORE LAMA : 5.5 max
E) SPESSORE IMPUGNATURA : 2 mm circa (senza rivestimento)
F) ANGOLO MEDIO DI AFFILATURA : 18° circa
G) PESO FINITO : 35 gr. circa

FINITURE SUPERFICIALI

Il rasoio presenta la classica finitura giapponese abbastanza grezza , sul lato URA della lama è di tipo semilucido con zone brunite nero/grigio , mentre dal lato OMOTE alcune zone rimangono satinate a grana circa 600 , il manico rimane interamente brunito nero/grigio naturale.
A richiesta si può avere una variante di finitura lucida , senza bruniture (NON a specchio) , oppure è possibile scegliere una brunitura a freddo colore blu su tutto il rasoio tranne che nella zona hollow OMOTE che rimane sempre satinata .
Inoltre sul lato URA è presente , nella zona di transizione manico/lama , il marchio MEDUSA con sole e luna ottenuto mediante incisione ad acido .(N.B. : Solamente sui primi rasoi realizzati anziché il marchio MEDUSA è presente la firma Colla)
Il rivestimento in cordino , solitamente in canapa grezzo , è solo strettamente avvolto sulla impugnatura e presenta sui due lati degli inserti in panno (disponibili a scelta in colore rosso o verde) .
Il rasoio viene fornito affilato su pietra in vari passaggi di gradazione fino alla grana 12000 , viene poi passata su una coramella rigida in balsa con pasta diamantata 0.5 micron ed infine con passaggi su coramella artigianale “Made in Paciccio”.
I clienti più esigenti preferiscono riprendere da se l’affilatura sulle loro costose e pregiate pietre giapponesi , ma sotto qualsiasi punto di vista il rasoio è praticamente fornito shave ready , inoltre , ad ulteriore garanzia per il cliente , prima di essere spedito viene testato una o due volte da me o da Aldebaran.

NOTE GENERALI

Occorre contattarci direttamente (Aldebaran oppure Franz Kleber) via PM iscrivendosi al forum “il rasoio.com” , al prezzo occorre tener presente che vanno aggiunte le spese di spedizione del pacco POSTA CELERE 1 .
NON si accettano anticipi di denaro ma solo serietà da parte del cliente che deve accettare di aspettare pazientemente il tempo di costruzione mettendo in preventivo anche dei ritardi dovuti a cause fuori dal nostro controllo e quindi imprevedibili.
Il prezzo di vendita NON comprende particolari astucci di protezione , se si desidera una custodia custom Paciccio è in grado di fornire un prodotto molto valido sia dal punto di vista pratico che estetico con un sovraprezzo da stabilire di volta in volta mettendosi in contatto mediante PM (Paciccio) o Private Message sempre dal forum “il rasoio.com”.
Per la spedizione di solito uso le vecchie scatoline in cartone (tipiche dei classici rasoi Solingen ) con inseriti dei sacchettini di Sali antiumidità , per proteggerlo ulteriormente dalle ossidazioni il rasoio viene lubrificato pesantemente e bloccato in posizione all’interno della scatolina in maniera da non rovinare il tagliente affilato , in mancanza delle vecchie scatoline oltre a lubrificarlo applico più strati di nastro adesivo sul tagliente e lo avvolgo in un foglio di “mille bolle” legandolo sempre con del nastro adesivo prima di infilarlo in una busta chiusa per posta celere 1.
Durante la lunga attesa cerco di comunicare con foto lo stato di avanzamento dei lavori in modo da rendere partecipe l’acquirente alla “nascita” del suo rasoio , a tale scopo è necessario registrarsi gratuitamente su IL RASOIO.com per avere Private Message e comunicazione via e- mail .
Il pagamento va effettuato TASSATIVAMENTE prima della spedizione , come tipologia di pagamento vanno bene sia la ricarica poste-pay oppure pay-pal (preferiti) ma si può usare anche il classico bonifico bancario .
Il tempo di attesa dal momento dell'ordine varia dalle 6 a 8 settimane (dipende molto anche dagli impegni personali) e parte dalla data del ricevimento dell’ordine (TASSATIVAMENTE via mail o -Private Message) dopo aver letto ed accettato queste note generali , sulla mail dovranno essere specificate anche le caratteristiche desiderate riguardanti forma e finiture.

DUE PAROLE SULL’USO IN SICUREZZA DEL RASOIO

Per quanto riguarda le forme posso dire la mia personale opinione , sono della idea che tutte e tre le sagome non portano a reali differenze durante la rasatura , si tratta solo di preferenze estetiche personali , dal punto di vista dell’utilizzo invece occorre tener presente che si discostano tutte un po’ da quello dei rasoi tradizionali.
Niente di insormontabile sia chiaro ma come tutte le novità occorre fare pratica , aggiungo anche il tagliente corto favorisce le persone che trovano ingombranti le lame dei rasoi tradizionali permettendo di arrivare più facilmente in punti difficili , a mio avviso il cordino garantisce una presa molto più sicura , l’acciaio “nudo” ha la spiccata tendenza a scivolare dalle mani.
Consiglio anche di ridurre la pressione di rasatura , con la minore lunghezza del tagliente è meglio stare più leggeri (questione di pressione specifica !) , il grande Mastro Livi disse che “radersi con un rasoio giapponese è facilissimo …. è un po’ come scucchiaiarsi la faccia”!
Inoltre occorre prestare attenzione dopo delle rifilature , è meglio non lasciare a spigolo vivo la punta , meglio renderla “muta” per 1 – 1.5 mm (vedi schema) pena il rischio di profondi tagli .
PUNTA MUTA.jpg
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