Fatta la dovuta premessa che forse questa non è la sezione giusta per aprire un thread riguardo la storia di una barberia italiana ,scusandomi,mi permetterei di esprimere una opinione concernente il fatto che mi sembrerebbe svilire l'operato dei professionisti che lavorano presso di essa aprendo questa discussione,ad esempio,in Off-Topic.Le dinamiche della ditta in questione sono talmente rapide nell'evolversi,che la paura che venga tutto perso nel tempo fa si che subentri in me la voglia di iniziare a scrivere la storia della Barberia Italiana di Luigi Scapicchio a Foggia ,(Nickname Iscapic ) su questo forum.I gentili Moderatori poi potranno sempre spostare il thread dove a loro pare più consono.Lo scritto che vi sto per proporre prende spunto dal racconto di Luigi;verranno redatti vari post a mano a mano che io e Lui ci parleremo per poi completare il tutto in un testo unico.
Iniziamo dunque...
Uno sguardo al passato...
La Famiglia Scapicchio esercita da 5 generazioni e si tramandano i segreti e l'arte del Barbiere da molti anni.Il padre di Luigi,sessanta anni di esperienza,lavora ancora con i due figli.
Il loro Bisnonno emigrò in America nel 1910 portando con se la sua famiglia tra cui suo figlio, nonno di Luigi . Decisero di rimpatriare negli anni 30 e iniziarono a diffondere nel nostro paese la moda dell’ormai famoso metodo della rasatura all’americana nata nel 20 nata a Chicago, un vero proprio trattamento di bellezza della durata di 40-50 minuti.Propio perché legato a questi ricordi di famiglia, Luigi Scapicchio ha una vera e propria passione per i prodotti americani rigorosamente made in USA, in parte ereditati e parte acquistati nel tempo…
Tra queste foto si può notare come "spicchi" il barber pole
Barber pole del 1950 della mitica William Marvy...
Il Barber Pole (o il palo del barbiere) è un segno convenzionale usato dai barbieri per indicare la presenza della propria attività: è un palo corto, collocato fuori, accanto alla vetrina e sotto l'insegna.
La sua origine risale al Medioevo, ed era solo colorato di bianco e rosso. Perché? Era associato alle caratteristiche delle attività originali che il barbiere svolgeva (salassi, suture, estrazioni denti) con conseguente spargimento di sangue. Questo rappresentava, quindi, bende insanguinate avvolte intorno a un palo.
Si narra che il “palo” originale venisse completato da un lavabo in ottone nella parte superiore (a rappresentare il vaso nel quale si raccolgono le sanguisughe) e da un vaso inferiore (che rappresenta il bacino di raccolta del sangue), mentre il palo stesso rappresenterebbe il personale "medico" che aiutava il paziente durante l'operazione.
Da lì, il palo è rimasto anche quando il barbiere ha perso la sua funzione taumaturgica.
Le differenze nel mondo: Il barber pole di tradizione europea è bianco e rosso, mentre la versione con in più il blu è americana, in omaggio ai colori della bandiera Usa. Ora, a volte si sente dire che il rosso sia il sangue arterioso, il blu quello venoso, mentre di bianco siano le fasciature.
...uno al Presente...
Luigi Scapicchio ha girato un video su youtube :
in 2 mesi e mezzo ha raggiunto le 30.000 visualizzazioni


è stato tra i fautori dell'evento presso Castel Bovino a Foggia (consiglio di andare a leggere il thread,ricco di foto esemplari riguardanti la cultura che tramanda).
Stabilisce una collaborazione col Medusa Group, dato che Noi abbiamo fabbricato il rasoio in CPMS35VN con acciaio americano dalla cui chimica trasudano innovazione e tradizione,dato che la Crucible, fonda le sue radici nel lontano 1776 a Sheffield.
....e un altro al futuro.
Luigi Scapicchio e famiglia sono stati scelti insieme a pochi altri Barbieri d'Italia, per far parte di un documentario dal titolo provvisorio "Le forbici nel cassetto" .
Si tratta di un viaggio , dal taglio cinematografico, all'interno del mondo della professione del barbiere, la storia, i suoi protagonisti...
Il documentario , dichiarato di Interesse Culturale Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è prodotto dalla Capetown e dalla Iterfilm , con la regia di Francesco Martinotti , già autore di numerosi film e documentari (sarà presente con il suo ultimo lavoro al Festival del Cinema della prossima Berlinale),nonchè Direttore del Festival del Cinema Francese di Firenze.
per ora è tutto....alla prossima...stay tuned


Link esterni e bibliografia:
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