Preparazione Creme e Saponi da Barba

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Aldebaran
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Preparazione Creme e Saponi da Barba

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Cosmetici per l'Uomo per la Rasatura della Barba

Ausiliari per la Demolizione dei Peli

Si preparano cosmetici atti ad eliminare parzialmente o totalmente i peli da una determinata zona al fine di ottenere esiti estetici ed igienici.Questi ausiliari comprendono i preaparati per la rasatura, i depolatori e gli epilatori.

Preparati per la Rasatura

Questi cosmetici sono destinati all'uomo per la rasatura della barba e per arrangiare il taglio dei capelli;sono usati dalle donne per radere i peli delle gambe.
Comprendono gli intermezzi di rasatura per rasoio a mano ed elettrico ed i cosmetici pre e post-rasatura.
La pogonotomia (sbarbatura) ed in genere la tricotomia (recisione dei peli) sono operazioni antifisiologiche che si accompagnano ad effetti irritativi cutanei e lesioni, dipendenti dalle caratteristiche individuali della pelle.Tali esiti vanno minimizzati con intermezzi idonei.

Intermezzi di Rasatura per Rasoio a Mano

Perchè la lama del rasoio possa tagliare i peli radente all'epidermide è necessario che la produzione cornea sia ammorbidita da determinati componenti chimici schiumogeni ed umettanti.
La base schiumogena è costituita da saponi d'impasto nella cui frazione grassa dominano gli acidi stearico, palmitico e laurico.Ai prodotti finiti, il primo conferisce corposità e rigidità;il secondo, morbidezza, plasticità e tocco gradevole sulla pelle; il terzo, schiumosità.Invece di usare i gliceridi che li contengono (sego, oli di palma e di cocco) si preferisce eseguire la saponificazione degli acidi grassi ad un buon grado di purezza, perchè l'operazione si compie piu' facilmente e le impurezze residue saranno minime.In particolare l'acido laurico, rispetto all'olio di cocco, produce un sapone con odore meno accentuato,rendendo piu' facile la profumazione.
Come sostanze saponificanti si usano:la potassa caustica (i cui saponi sono molto solubili, schiumogeni e notevolmente ammorbidenti per il pelo), in eventuale miscela con sodio idrato, idoneo a regolare la consistenza del prodotto finito quando il n.di iodio degli acidi grassi è maggiore di 5 (in tale caso il rapporto tra KOH e NaOH varia da 1:5 a 1:30, mentre con un n. di iodio inferiore a 5 puo' essere usata unicamente la potassa caustica);la trietanolamina ed altre amine alifatiche, i cui saponi sono meno irritanti di quelli alcalini.
Tra gli additivi si trovano:stabilizzanti della cremosità della schiuma e della plasticità dei prodotti finiti (lisati proteici, esteri cellulosici ed altri idrocolloidi); opacizzanti e sbiancanti (boissido di titanio); sequestranti metallici (EDTA); neutralizzanti degli alcali liberi in eccesso (acido borico); superingrassanti (alcoli grassi superiori saturi, esteri ed idorcarburi liquidi, che favoriscono la scorrevolezza del rasoio e proteggono la pelle);umettanti (glicerina, sorbitolo); tensidi complementari,atti a favorire l'ammorbidimento della produzione cornea e a conferire persistenza e cremosità alla schiuma (dietanolamide di olio di cocco);conservanti, profumi e batteriostatici con caratterisitche di efficienza valide per i saponi.
Gli intermezzi di rasatura comprendono diverse forme tecniche.I prodotti da applicare a pennello sono di tipo schiumogeno e la formazione della schiuma avviene stemperando una frazione di cosmetico con le setole del pennello in presenza di poca acqua.
La schiuma prodotta dovrà essere abbondante e voluminosa, resistere all'essiccazione sulla pelle, avere rapido effetto di ammorbidente sui peli, essere priva di proprietà irritanti verso il substrato durante il tempo di contatto.Gli intermezzi di rasatura da applicare a pennello comprendono varie forme.

I Saponi Plastici per Radersi

Si producono in forma di pasta, al 65-70% di acidi grassi, oppure si ottengono essiccando la pasta fino al 12-15% di umidità residua e trafilando in barrotti cilindrici.I grassi saponificabili sono rappresentati da stearina di tripla pressione, olio di cocco (20-25%), piccole quantità di oli di oliva e di ricino (quest'ultimo funge da superingrassante).Il rapporto tra gli idrati di sodio e di potassio varia da 1:3 a 1:5.Addittivi comuni sono i profumi, gli antiossidanti, i sequestranti;qualche volta, i neutralizzanti, gli opacizzanti, gli umettanti.
I saponi plastici si possono presentare come paste oppure come saponi trafilati.Tra le due varietà non vi è differenza sotanziale per cio' che riguarda la formula e il processo di saponificazione, ma solo minore quantità di umidità e diversa lavorazione meccanica.
La preparazione del sapone in pasta si esegue col metodo di impasto a caldo.In caldaia munita di agitatore e intercapedine di riscaldamento, si fondono a circa 75 Gradi Centigradi le sostanze grasse; quindi sotto agitazione si versano le lascivie alcaline in piccole porzioni successive, continuando l'agitazione finchè la pasta è divenuta densa e offre una certa resistenza al mescolamento.A questo punto si interrompono riscaldamento e agitazione e si ricopre con teli la caldaia per alcuna ore.Completata la saponificazione, quando la pasta assume l'aspetto trasparente, si rimette in funzione l'agitatore in modo da omogeneizzare la massa, che si leva quindi dalla caldaia versandola in telai o in casse.
Una variante del metodo di saponificazione consiste nel saponificare con soda i grassi e nell'aggiungere in seguito alla massa saponificata gli acidi grassi e la potassa caustica, che puo' essere sostituita in parte dal corrispondente carbonata.
Se la forumla prevede l'uso di soli acidi grassi,questi vengono aggiunti allo stato fuso sugli alcali caustici o carbonati o su una loro miscela messa precedentemente in caldaia.
La glicerina si aggiunge dopo le sostanze saponificanti;i sequestranti dei metalli e i conservanti, durante l'agitazione, prima dello scarico della pasta saponosa.Le quantità delle sostanze saponificanti vengono calcolate stechiometricamente, in base al numero di saponificazione della miscela grassa.
Poichè la saponificazione, per la reversibilità della reazione e per la legge dell'azione di massa, non avviene in eccesso d'alcali, la reazione stechiometrica non risulta completa e alla fine sono ancora riscontrabili nel sapone piccole parti di prodotti grassi insieme ad alcali liberi.
L'alcalinità libera deve però venire neutralizzata con una piccola percentuale di acidi grassi o di acidi organici deboli;e, dopo questa operazione, nei prodotti finiti risultano assenti gli alcali liberi e presenti gli acidi grassi liberi in quantitativo non superiore all'1%.
La quantità di acidi grassi totali dei saponi pastosi si aggira sul 65-70%
L'impasto saponoso lasciato in riposo dopo raffreddamento, forma una crosta dura e ruvida.A questo punto si opera in modo diverso nel caso che si voglia ottenere il sapone da barba sotto forma di pasta o di sapone pilato e trafilato.
La pasta si ottiene sottoponendo il sapone, precedentemente preparato, a laminazione in speciali laminatoi e cilindri;la lavorazione meccanica conferisce la necessaria omogeneità e viscosità ai prodotti finiti e contribuisce alla comparsa di un certo aspetto madreperlaceo.Alla massa plastica che esce da una prima laminazione, si addizionano gli opacizzanti e la composizione profumata.Dopo una nuova laminazione, si procede alla compressione della pasta da barba in opportuni stampi;poichè il sapone è appiccicoso, si interpone, tra esso e lo stampo, un foglio di materiale plastico che entrerà a far parte della confezione.Si ottengono in tal modo blocchi di 500-1000 g. che verranno adoperati sopratutto dai parrucchieri, avvolti in semplice confezione di stagnola o materiale plastico.Per la vendita al pubblico,la stessa pasta puo' essere confezionata direttamente in ciotole o vasetti in vetro o plastica della capacità di 50-200 g.
Per la preparazione del sapone trafilato, la pasta base viene ridotta in trucioli e essiccata in essiccatoio a corrente d'aria a circa 45 gradi.Quando il truciolo avrà raggiunto un contenuto di umidità compreso tra il 12 e il 15% si aggiungono in mescolatore gli opacizzanti e il profumo.Quindi si passa alla raffinazione sui laminatoi a cilindri,alla trafilatura, al taglio e alla formatura, similmente ai saponi da toeletta trafilati.La forma piu' comune del sapone trafilato è rappresentata da stick di 3 centimetri di diametro e 8 centimetri di altezza, avvolti in stagnola o in carta pergamena vegetale (non ingiallisce al contatto col sapone) o in politene.Il tutto puo' essere poi messo in astucci di plastica o in involtini litografati.Il sapone trafilato puo' essere anche stampato in varie forme in modo che si adattino agevolmente ai contenitori.La stampatura avviene generalmente dopo che i pezzi tagliati all'uscita dalla trafila hanno subito una certa stagionatura su appositi graticci per parecchie settimane in modo da evitare contrazioni di volume negli stick dopo la confezione.

Polveri per Radersi

Sono ottenute macinando un sapone a basso contenuto di umidità (2%), costituito da acidi grassi di cocco e di sego, saponificati con idrati di sodio e di potassio nel rapporto 1:1.Si possono superingrassare con alcol cetilico in polvere per conferire l'emollienza.
Il sapone in polvere per radersi si puo' ottenere facilmente arricchendo un comune sapone in polvere da toeletta di ottima qualità con una polvere di un sapone di olio di cocco e stearina, ottenuto per impasto a caldo mediante saponificazione con soda e potassa caustica in rapporto 1:2.
Le polveri vengono preparate con adatto impianto polverizzatore per saponi e non devono essere molto fini per evitare che, per assorbimento dell'umidità atmosferica, si impastino ostruendo i fori dello spargitoio in cui normalmente si confezionano.
Per evitare l'incoveniente, si puo' aggiungere anche il 5% di talco o altre polveri inerti che, mischiandosi ai granuli di sapone, ne aumentano la scorrevolezza e ne facilitano l'uscita dal contenitore.
Il profumo viene aggiunto alla polvere inerte, prima di incorporarla alla polvere di sapone, mediante miscelazione in mescolatore di polveri.
Quando i materiali saponificabili sono rappresentati da acidi grassi di cocco e da stearina a titolo elevato, la polvere di sapone dà una schiuma poco emolliente;
si puo' ovviare all'inconveniente aggiungendo lo 0,5%-1% di alcol cetilico in polvere fine.

Creme per Radersi

Sono forme molli, prive di alcali liberi, contenenticirca il 45% di acidi grassi,dei quali una frazione (5%)rimane insaponificata.
La frazione grassa è costituita da stearina, da olio o acidi grassi di cocco (10%) e da vari acidi (oleico,palmitico) ed esteri (miristato di isopropile,derivati di lanolina)grassi.La miscela saponificante di sodio e di potassio idrato è usata nel rapporto da 1:25 a 1:30.Gli addittivi comprendono: umettanti (10-15%),idrocolloidi, profumi, conservanti, opacizzanti e colori per saponi, superingrassanti, sequestranti metallici, schiumogeni complementari.
Si preparano per saponificazione delle sostanze grasse col metodi di impasto a caldo, analogamente ai saponi da barba plastici.Quando la massa saponificata assume l'aspetto trasparente, prima dello scarico, si aggiungono gli umettanti, gli idrocolloidi, i superingrassanti, i sequestranti metallici, gli opacizzanti e altri prodotti previsti dalla formula, eccetto il profumo che viene unito quando la crema ha raggiunto una temperatura vicino a quella ambientale.
Al termine della saponificazione si controlla l'alcalinità libera e si neutralizza opportunatamente con acido borico.Il cosmetico viene quindi scaricato in recipiente inossidabile o di politene dove è bene lasciarlo ad assestarsi per 40 giorni circa:in questo tempo comparirà la caratteristica madreperlacea.Prima dell'intubettamento, è opportuno omogeneizzarlo.Si confeziona in tubi che possono essere in alluminio protetto internamente con resine, o in materiale plastico.

Saponi Fluidi per Radersi

Contengono il 10-25% di acidi grassi a basso titolo (oleico,laurico), saponificati con potassa caustica o trietanolamina.Il sapone, ottenibile come fluido limpido od opaco, viene normalmente arricchito con tensidi sintetici.L'opacità si realizza con saponi stearici e alchilolamidi sature grasse.Nei prodotti limpidi occorre aggiungere anticristallizzanti (sciroppo di zucchero, etanolo, glicerina) e sequestranti.
I saponi fluidi da barba non sono altro che dei comuni saponi liquidi che si possono presentare in forma di soluzione limpida o di emulsione lattescente.Si ottengono in forma di emulsione quando i tensioattivi emulsionano i corpi insolubili di natura grassa o quando questi sono insolubili in acqua, ma dispersibili con lattescenza (saponi stearici o superingrassanti).
La preparazione si esegue con l'attrezzatura dei saponi liquidi o dei latti.Prima si saponificano le sostanze grasse, con il metodo dell'impasto a caldo;quindi, a saponificazione avvenuta, sotto agitazione e sempre a caldo, si aggiungono gli additivi, solubili in acqua, poi quelli emulsionabili allo stato fuso.
Se continua lentamente l'agitazione fino ad uniformità della massa.Se il sapone dovrà avere forma di emulsione lattiginosa l'agitazione dovrà essere piu' vigorosa, ma non tale da favorire la comparsa di schiuma abbondante durante il processo di lavorazione.Prima di aggiungere gli additivi volatili e il profumo è necessario che la massa del cosmetico non superi i 50 gradi.I saponi per barba liquidi vengono confezionati in bottiglie di vetro comune per uso professionale, mentre per il pubblico sono adatti faconi in plastica della capacità di 100-200 g.
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Re: Preparazione Creme e Saponi da Barba

Messaggio da ischiapp »

birobiro ha scritto:Il superingrassaggio, in quale fase, maggiormente, fa la differenza?
nel montaggio?
nella scorrevolezza?
nel post?
Volendo essere puntigliosi, tutti i saponi da barba (soprattutto quelli performanti) sono normalmente superingrassati.
Basta vedere la descrizione:
http://naturalmentemamma.it/download/GuidaSaponeSenzaSegreti.pdf ha scritto:Cosa significa “Supergrasso”o “Sconto della Soda”?
In presenza di acqua e calore, ogni molecola di idrossido di sodio (soda) deve trovare una molecola di olio con cui accoppiarsi per avviare la trasformazione in sapone. Se avessi una quantità di olio esatta da accoppiare con ogni granello di soda, la ricetta sarebbe considerata supergrassa allo 0% (o sconto soda 0%). Ciò significa che nessun olio extra (grassi) è rimasto nella saponetta. Avrai quindi un sapone da bucato (più aggressivo).
Comunque, se hai calcolato quanto idrossido (soda / potassa) ti serve per usare i tuoi oli e poi aggiungi un po’ di olio in più, allora il tuo sapone diventa “supergrasso”. Il sapone supergrasso contiene oli extra, oltre a quelli necessari per la produzione del sapone.
La ragione per cui si produce un sapone supergrasso è che in tal modo è più delicato e più idratante.
Per fortuna, non devi fare calcoli da sola per determinare quanto olio serve per superingrassare una ricetta.
Ti basta seguire alla lettera le ricette di questo libro e il gioco è fatto.
Comunque, al fondo dell'ebook, ti spiego brevemente come creare delle altre ricette partendo da uno o più grassi di base.
La qualità del sapone, quindi, dipenderà non solo dal tipo di olio scelto, ma anche dallo sconto della soda che si decide di applicare:
- Dallo 0 al 4% - queste saponette lasciano poco spazio agli errori e spesso sono dure.
- Dal 5 all’8% - Questa è una zona ben equilibrata; non troppo morbida né troppo dura. Le ricette di questo libro hanno uno sconto della soda del 6%.
- Sopra al 9% - qualsiasi percentuale sopra all’8%,darà un sapone più morbido che potrebbe deteriorarsi più in fretta, a causa dell’abbondante quantità di olio che contiene. Ci sono delle eccezioni alla regola; le saponette al sale sono supergrasse e si posizionano in un range che va dal 15 al 20%, eppure funzionano splendidamente.
Nella versione super il sapone ha un ulteriore aumento.
Questo porta cambiamento in tutti i tre aspetti:
• montaggio più lungo
• maggiore lubrificazione
• migliore condizionamento della pelle (postshave)

Il montaggio più lungo, se da una parte è uno svantaggio, dall'altra permette una schiuma migliore.
Infatti i saponi molto ricchi di solito sono più assetati, ed un lavoro maggiore porta ad una struttura più densa.
Si crea un'emulsione a microbolle più ricca in acqua ed aria, che sostiene meglio.
Il risultato è quella panna meravigliosa e lucente, compatta e coprente che tutti amiamo.
Utente BANNATO
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