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Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 08/09/2013, 12:41
da altus
Ricominciano gli arrivi :lol:
Un paio di square point 5/8" dagli USA, destinati alla sezione celluloide decorata.
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Attesi per circa un mese, hanno dribblato la dogana :D grazie agli ozi ferragostani del personale :lol:
Gìà ora sono dei rasoi "mordaci", la punta square assieme a una concavità pronunciata è da considerarsi a "alto rischio" :lol: :lol:
Parzialmente lucidati, hanno ancora bisogno di un ripasso con micromesh 4000-12000, prima di passare all'affilatura.

Lindsay "True Blue" - inizio '900, 5/8", extra hollow, square point con piccolo notch, manico e codolo in celluloide
James C. Lindsay Hardware Co. Pittsburg, Pa. - attiva dal 1886 al 1926
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H Sears & Co. "1865" - inizio '900, 5/8", full hollow, square point, manico in celluloide
Fondata nel 1865 da Henry Sears a Rockford, Illinois, attiva nel settore della coltelleria e dell'importazione.
Nel 1878 Edward B. Sears affianca il padre nel commercio, nel 1879 il marchio del settore coltelleria fu cambiato in H. Sears Mfg.Co. e dopo il 1883 la ditta fu rinominata Henry Sears & Son.
Dal 1879 al 1881, la Henry Sears Manufacturing Company operò in una fabbrica a Middlebury, Connecticut. Questa fabbrica è stata o trasferita in Illinois o chiusa dal 1881.
L'azienda è stata poi trasferita nel 1885 a Chicago, ma Henry Sears mantenne una residenza a Rockford (Illinois).
Circa una decina di anni dopo, nel 1897, la famiglia Sears cedette l'azienda, così come tutti i diritti sul nome Henry Sears & Son, a Farwell Ozmun Kirk & Company, un importante grossista di ferramenta con sede a Saint Paul, Minnesota. Da allora "HENRY SEARS 1865" è stato il marchio utilizzato sulla linea principale di coltelleria venduta da Farwell
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Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 08/09/2013, 17:46
da altus
Terminato oggi anche il restauro della seconda coppia di "Keen" Butler e già che c'ero ho fatto l' inlay in osso che mancava sul coperchio dell'astuccio (probabilmente c'era una placchetta in ottone con nome o iniziali del proprietario, ma mi sembrava più indicato l'osso...)
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Purtroppo le lame erano fortemente consumate e le spine massacrate da lunghi utilizzi e cattive affilature.... :(
La cosa era stata prevista vedendo le foto dell'annuncio, ma poi uno ci spera sempre... :lol:
D'altronde astuccio in rovere e coppia di manici in avorio valevano comunque l'acquisto, per ora li terrò così assieme ai loro fratelli maggiori, poi magari in futuro troverò delle lame che meritano maggiormente questi manici in avorio ;)
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Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 20/09/2013, 23:38
da altus
Con tutti i nuovi arrivi il cantiere è obbligato agli straordinari notturni :lol:
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Le lime diamantate curve che mi hanno consegnato oggi sono perfette per la pulizia nella zona del perno senza dover smanicare.

E aspettando il rifornimento di micromesh (il farfallone, dopo una veloce passata con la 800, verrà restaurato solo con quelle) ho approfittato dei tempi morti per fargli un astuccio a misura foderato con una vecchio pezzo di broccato rosso e blu.

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 20/09/2013, 23:47
da Burton
Caro Altus hai le mani d'oro ;) ;)

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 25/09/2013, 18:28
da altus
Dopo alcuni giorni dedicati alla spremitura dell'olio di gomito :lol: ecco i due vecchietti ormai in dirittura d'arrivo


Matlock Westminster bilama - ancora un po' di patina da eliminare con le micromesh ma già vicino al mirror finish, e il suo astuccio con un piccolo fregio in argento per cammuffare la vite/pivot
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Mericant Valle à Paris - ancora del pitting residuo e qualche traccia di staining destinati a svanire nella prossima sessione di lifting
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La parte più difficile? la pulizia del bordo delle rondelle... ci ho perso più di un'ora per non graffiare l'osso e l'avorio :lol:

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 25/09/2013, 20:13
da paciccio
:shock: :shock: :shock:
Bellissimo lavoro!!!

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 25/09/2013, 21:27
da manfro66
Altus....chapeau! Tra poco ti arriverà un bel Frederick Reynolds...continua a chiedermi di te e dei tuoi abrasivi massaggi!

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 25/09/2013, 22:09
da altus
Un paziente nobile e dall'accento inglese lo si accoglie sempre a braccia aperte :lol: il fisioterapista lo ha già messo in agenda per il trattamento intensivo completo ;)

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 26/09/2013, 17:45
da Bushdoctor
Grande Altus, restauri impeccabili, si vede tutta la dedizione che metti nei tuoi lavori.
Superlativo!

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 04/10/2013, 18:14
da altus
Dal "reparto rianimazione" i pazienti appena entrati in terapia di primo intervento:lol:
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dall'alto:
Manufacture Francaise d'Armes et Cycles de St.Etienne "Etoile" - rasoir baguette 13/16"
IC Viccent Garanti - 13/16" wedge
"... Jne a Paris" - 11/16" near wedge
Eugenio Hoppe Solingen 14 "Aevos" - 13/16", punta modificata da square a semi-round
Butler Keen Razor N°0 - 11/16"
Thiers Issard 69 "Special Barbes Dures" - 5/8" (in origine un 6/8) incisione molto debole
Anonimo "Qualité speciale 1927 LTD" - 5/8" (in origine un 6/8) acidatura molto debole

i relativi manici in corno stanno marinando sott'olio in attesa di ricongiungimento :lol:

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 04/10/2013, 19:38
da ischiapp
Bello l'Eugenio Hoppe.
Molto particolare.

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 04/10/2013, 19:47
da altus
A volte gli incidenti creano strani e nuovi profili :lol:

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 07/10/2013, 15:20
da altus
Un'altra farfalla arrivata nel mio giardino :D
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dopo un primo intervento con micromesh 1500->3600 per levare il grosso
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domani affronterà le micromesh da 4000 a 12000 e poi dolcemente andrà a posarsi sulle pietre :lol:

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 17/10/2013, 17:23
da altus
La seconda farfalla ora dorme nella sua lignea crisalide :lol: in attesa di affrontare le pietre.
prima 6892 e ora 7482
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Nel frattempo è arrivata la terza bisognosa di un intervento profondo
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dopo una prima passata con il bisturi a rimuovere la crosta di ossido rosso scopro che il pitting non è profondo :D la crosta di ruggine ha ridotto l'aggressione sul metallo isolandolo parzialmente
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continuando sulla seconda lama dopo aver anche rettificato il filo seghettato
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domani inizieranno a lavorare le carte abrasive per togliere il nero residuo.

In questi giorni però il laboratorio non è rimasto fermo :lol: un amico del forum mi ha portato il suo Boker Edelweiss era precipitato nel lavabo procurandosi una brutta frattura (gli stand verticali fanno sì ammirare il rasoio, ma sono quanto di più pericoloso ci siano ;) ) .
Scartata la soluzione di una sostituzione del manico con uno in corno o plastica (il rasoio era stato scelto proprio per il suo candido manico in osso) e rinviata come opzione di riserva il rifacimento ex-novo della guancetta spezzata, ho deciso di tentare la ricostruzione, visto che allo smontaggio la frattura era totale ma senza parti mancanti.
A scanso di incidenti alle dita e danni alla lama, questa per prima cosa è stata rivestita di nastro di carta per poi proseguire con l'eliminazione del perno e la separazione dello spaziatore.
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incollaggio con morsa di carta 7486
incollaggio dello spaziatore 7489

Purtroppo andando a ribattere il perno per chiudere il manico, l'incollaggio a resina epossidica bicomponente tendeva a riaprirsi. :evil:
La soluzione (dopo un secondo incollaggio) è stata fare uno spessore in cuoio dell'esatta misura dello spazio tra le guancette e fasciare il tutto strettamente con il nastro di carta in modo che venissero compensate le tensioni create dal delicato martellamento del pin (martello da orefice a testa tonda da 45gr). Operazione durata moltissimo rispetto alla norma, pareva che martellassi una spoletta innescata :lol:
Fortunatamente lo spaziatore ha i lati paralleli (semplificazione industriale contemporanea) che quindi non obbliga a una tensione delle guancette come capita con i vintage che lo hanno a sezione trapezoidale (soluzione in cambio molto più elegante :lol: ).
In questo modo sono riuscito a ribattere il pin senza problemi.
Poi la lucidatura finale con le lime diamantate e le micromesh
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che lascia comunque una linea di frattura, linea che ricorderà sempre all'amico che i momenti di distrazione costano cari :lol:

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 17/10/2013, 17:53
da Bushdoctor
Nice job, ben fatto. Come sempre,complimenti.

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 17/10/2013, 20:52
da Alexandros
Ottimo lavoro Altus!,
è sempre brigoso intervenire su manici rotti sui pin...non sai mai se terrà o meno quando martelli il perno! Bella pensata quella dello spessore in cuoio!
Confermo che gli spaziatori dei vintage a sezione trapezioidale sono molto più belli di quelli piatti.

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 17/10/2013, 23:35
da manfro66
Complimenti anche da parte mia, riesci sempre a donare nuova vita ai rasoi su cui poggi le tue manine sante. Speriamo che, dopo il Boker Edelweiss, sia il turno di un bello Sheffield...un Franckie Reynolds magari ?! :twisted:

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 19/10/2013, 17:12
da altus
Oggi giornata dedicata ad affilare i francesi arrivati durante la settimana.
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f ... 725#p36213
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f ... 725#p36335
Acciai morbidi, si affilano praticamente da soli nonostante siano dei wedge smile :D ben diversi dai francesi contemporanei :lol: e al test finale sulla faccia si rivelano dolci come i migliori Sheffield :D

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 27/10/2013, 17:57
da altus
Dopo tanti francesi, finalmente arriva a compimento il restauro di uno Sheffield molto particolare.
Preso varie settimane fa sulla baia, sgominando i deboli rilanci di altri 3 concorrenti poco motivati; le foto dell'annuncio erano pessime e l'annuncio si limitava a descriverlo come "antique metal razor with bone? patterned handle"
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ma tuttavia lasciavano intuire alcune cose interessanti: innanzitutto il doppio thumbnotch sull'impugnatura, caratteristica "di moda" negli anni 1840-50 e la decorazione del manico che avrebbe potuto essere la decorazione a pin d'argento incassati nell'avorio diffusasi nello stesso periodo detta "penning" o "piqué work".

Al suo arrivo la lama purtroppo confermava di essere fortemente attaccata da ruggine e pitting e, ritenni erroneamente, molto consumata in punta dove da 16mm si riduceva a 13mm e il dorso passava da 5 a 4,5mm di spessore.
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Il manico presentava fortunatamente solo una piccola mancanza sulla punta vicino al perno che non ne pregiudica l'uso e, come avevo immaginato era avorio lavorato a "piqué work".
Curiosamente sono presenti le rondelle sui pin, solitamente assenti sui manici in avorio, che mi fanno pensare a una qualche manutenzione in epoca successiva
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Sull'impugnatura, sia pure rovinata dal pitting, è leggibile la punzonatura "James Johnson silversteel" e dopo una breve ricerca potevo attribuirlo a James Johnson, coltelliere di Sheffield attivo dal 1818 al 1853 in Fitzwilliam street (come riportato da Lummus) o a Royal Oak, 91 Allen street (Whites Directory of Sheffield 1852).

Continuando però le ricerche "scoprivo" che in quel periodo erano fugacemente stati prodotti dei rasoi dalla geometria poco comune che gli inglesi hanno definito "tapered blade", la cui caratteristica era proprio quella di aver la lama che si rimpiccioliva in punta, per cui il dorso doveva a sua volta assottigliarsi per mantenere la corretta geometria di affilatura. Infatti ad un esame più attento la lama non presenta i classici segni di usura eccessiva sulla punta del dorso, quindi la forma è quella originale, salvo probabilmente una leggera uniforme riduzione in altezza legata a periodiche riaffilature corrette.

Quindi tutta una serie di elementi confermavano la datazione 1840-50 e, cosa abbastanza rara, erano contemporaneamente presenti in questo rasoio rendendolo più che meritevole di un accurato restauro che finalmente è giunto a termine.
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E alla fine non potevo fargli mancare un astuccio dedicato, come per tutti i miei pezzi più interessanti :D
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Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 28/10/2013, 7:18
da miscio
Molto bello e originale, come sempre hai fatto un ottimo lavoro!

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 28/10/2013, 8:28
da Bruconiglio
I miei complimenti, non solo per l'accurato restauro (scontato visti i precedenti ;) ) ma anche per l'attenzione con cui osservi anche i minimi dettagli di ogni inserzione.
Ammiro molto la cura che dedichi al ripristino di pregevoli manufatti così ingiustamente decaduti.

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 28/10/2013, 21:28
da Alexandros
La ricerca minuziosa di nozioni storiche per ogni tuo pezzo restaurato rende la lettura del "giornale di cantiere" sempre più interessante...
complimenti per la passione che ci metti!

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 29/10/2013, 13:43
da altus
Un piccolo lavoro di rimanicatura per completare il vecchio progetto di un astuccio con una coppia di frameback a levier con manici a tortiglione, fornendo un "compagno" al Val des Roses che da tempo apprezzavo.
I frameback francesi a lama intercambiabile sono rasoi dalla rasatura profonda ma delicatissima, dal BBS assicurato.
L'unica pecca è che dorso e codolo sono in acciaio non temprato e cromato, cosa che rende obbligatorio l'uso del nastro durante l'affilatura e nel caso del restauro se si rimuove l'ossido poi si rende necessaria un operazione di cromatura.

Un amico francese mi aveva inviato tempo fa la lama "Fleur d'Acier" (della Duvert frères di Thier), un rasoio americano inizio '900 era già pronto da tempo come "donatore d'organi" :lol: e l'arrivo di un "levier" in buone condizioni finalmente mi permetteva di concludere il progetto.

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Cosa banale, un normale cambio di manico, se non fosse stato che il manico in celluloide per il secondo (lama "fleur d'acier") era di un paio di mm troppo corto dal perno del pivot allo spaziatore rispetto alla lunghezza della lama che quindi urtava in punta chiudendo e una volta montato il rasoio le guancette tendevano a chiudersi l'una contro l'altra dalla metà fino alla punta, non lasciando spazio alla lama.
Per risolvere l'adattamento di questo manico al rasoio sono state separate le guancette, lo spaziatore è stato limato del necessario e poi una volta rimontato il tutto incollando la celluloide con un adesivo alla cellulosa, sono stati inseriti degli spessori di alluminio per divaricare le guancette del necessario ed è stato eseguito un riscaldamento tramite aria calda seguito da raffreddamento in acqua ghiacciata, in più fasi di pochi secondi ciascuna. Questo perché la celluloide è molto sensibile al calore e facilmente infiammabile, quindi si trattava di ammorbidirla di quel poco per cui prendesse la forma degli spessori inseriti senza però alterarla nella struttura e il raffreddamento veloce era la miglior opzione.

Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 05/11/2013, 15:57
da altus
Una non facile riparazione.

Un amico del forum mi ha inviato un bell'esemplare di Fontana - Solingen 6/8" per il restauro.
La lama aveva dei punti di ruggine e pitting, facilmente rimossi anche se ne sono rimaste delle tracce visibili alla luce incidente.
Essendo un full hollow era assolutamente sconsigliato l'uso del dremel che avrebbe scaldato troppo la lama (in pregevole acciaio Bohler) e quindi ho optato per una lucidatura manuale che però nella metà lama vicino al tagliente non poteva essere troppo spinta per l'estrema sottigliezza del metallo.
Il problema vero era il manico, fratturato all'altezza del pivot. Qualsiasi incollaggio non garantiva la tenuta, ma era un peccato sostituirlo, visto che la guancetta interessata era quella con la decorazione della marca (una fontana appunto).

L'intervento possibile a questo punto era creare con una fresa uno scasso della misura di una rondella da perno, che, affondata nella plastica e incollata, avrebbe fatto da "ponte di tenuta" tra le due parti. Operazione abbastanza difficoltosa che ha richiesto tempo per non fondere e deformare il manico di plastica (solito problema dei rasoi quasi contemporanei: lame di altissima qualità con manici di plasticaccia....). La riparazione sembra funzionare bene, il rasoio ha retto sia il ribattimento del pin che la successiva lucidatura finale, affilatura e test senza mostrare segni di cedimento, anche se rimarrà comunque da trattare con "delicatezza".
Purtroppo il materiale del manico non si prestava come l'osso o l'avorio o il corno a un riempimento con colla e polvere dello stesso che avrebbe reso quasi invisibile la frattura. Ma non si può avere tutto....

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Re: Restauro: giornale di cantiere....

Inviato: 05/11/2013, 22:00
da Alexandros
Ingegnosa la soluzione di una rondella incollata in una sede ricavata all' interno della guancetta...
e soprattutto operazione in cui occorre una estrema pazienza e perizia.

Se ci fossi stato io al tuo posto avrei sicuramente ordinato un manico nuovo.... (e mi è capitato due o tre volte) ;)