Legno di Conifere (SoftWoods)

Moderatore: Moderatore Area Tecnica

Rispondi
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5931
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Legno di Conifere (SoftWoods)

Messaggio da Aldebaran »

LEGNO DI CONIFERE (SOFTWOODS)

I legni di Conifere presentano tutti, fondamentalmente, una struttura molto simile con poche differenze rilevanti, per cui occorre porre particolare attenzione ai dettagli, ricorrendo al microscopio per riuscire ad identificarli. Se il campione da esaminare è rappresentato dalla sezione trasversale di un fusto (testata o rotella) si dovrà innanzi tutto verificare, soprattutto con l'ausilio di una lente di ingrandimento, l'eventuale presenza di canali resiniferi.

Poi occorrerà osservare se il durame si presenta o meno differenziato dall'alburno, dato questo che permette di restringere notevolmente il campo di indagine e, in caso affermativo, rilevare il rapporto fra le due zone e le rispettive tonalità cromatiche.

Si analizzerà quindi l'ampiezza degli anelli di accrescimento e l'ampiezza del legno tardivo rispetto a quello primaticcio, ponendo particolare attenzione nell'osservare se il passaggio fra le tracheidi di quest'ultimo e quelle tardive è brusco o graduale.

Eseguite queste osservazioni, se non si è ancora pervenuti al riconoscimento del campione, occorrerà procedere all'indagine microscopica, osservandone le sottili sezioni prelevate lungo i tre piani anatomici principali ed iniziando sempre lo studio dalla sezione trasversale.



Sezione trasversale

Nella sezione trasversale, le tracheidi si presentano come cellule sub-poligonali a pareti più o meno spesse ed a lume cellulare più o meno ampio. I canali resiniferi verticali, qualora presenti, appaiono come grossi "buchi" di forma da circolare a poligonale, mentre le cellule parenchimatiche, formanti i raggi, sono visibili come stretti cordoni di cellule. Le cellule parenchimatiche assiali, se presenti, hanno forma simile alle tracheidi, ma con pareti più sottili e lume cellulare contenente sostanze di colore scuro.

Per quanto riguarda i canali resiniferi, le osservazioni non dovranno limitarsi a rilevarne l'eventuale presenza, ma anche le dimensioni, la posizione all'interno degli anelli di accrescimento e lo spessore delle pareti delle cellule epiteliali secretrici che li circondano, anche se quest'ultima caratteristica risulta, spesso, più facilmente rilevabile osservando, in una sezione tangenziale, i canali resiniferi orizzontali posti all'interno dei raggi.

Nella sezione trasversale è inoltre interessante notare l'ispessimento delle pareti delle tracheidi del legno tardivo ed il loro numero, che può variare da 2-3 file di cellule ad oltre la metà dell'anello di accrescimento (fra i legnami più comuni, il Larice, la Douglasia, i Pitch-Pines presentano, ad esempio, una zona di legno tardivo ben marcata).



Sezione longitudinale radiale

Nella sezione longitudinale radiale le tracheidi assiali appariranno come tubi rettangolari disposti verticalmente che presentano sulle loro pareti grosse punteggiature areolate di cui occorre osservare la disposizione e, a volte, anche la forma dell'orifizio, mentre nei campi di incrocio, cioè in quei "rettangoli" formati dall'intersezione delle pareti delle cellule parenchimatiche radiali con quelle delle suddette tracheidi è possibile rilevare i vari tipi di punteggiature presenti e la loro disposizione.

A tal proposito è possibile riscontrare punteggiature molto grandi, occupanti da sole un campo di incrocio (come nel caso del Pino silvestre, del Pino cembro e del Pino strobo) oppure punteggiature più piccole, di varia forma, dislocate in vario numero e modo nei campi di incrocio (così , ad esempio, nella Picea sono di tipo piceoide ed occupano gli angoli di ogni campo, mentre nel Larice e nella Douglasia, pur avendo la stessa forma, sono poste in file orizzontali irregolari). È, inoltre, importante osservare se le pareti delle tracheidi presentano ispessimenti elicoidali come, ad esempio, nel legno di Douglasia e di Tasso.

Un carattere diagnostico utile è, infine, h presenza di tracheidi radiali, disposte parallelamente alle cellule parenchimatiche dei raggi ma facilmente riconoscibili da queste per le diverse punteggiature: areolate nelle tracheidi radiali, semplici nelle cellule parenchimatiche. Nel caso della loro presenza, è utilissimo osservare se hanno pareti lisce o se evidenziano dentellature dovute ad un loro ispessimento irregolare o, ancora, se le loro pareti terminali sono caratterizzate da ispessimenti nodulari.



Sezione longitudinale tangenziale

Nella sezione longitudinale tangenziale è possibile osservare l'altezza dei raggi (cioè il numero delle file di cellule che li compongono), se essi sono mono o biseriati, la loro forma più o meno affusolata, la forma rotonda od ovale della sezione delle cellule parenchimatiche, la presenza o meno in essi di canali resiniferi orizzontali, la forma o dislocazione nel raggio di questi ultimi (che non è sempre centrale ma, come nel Larice, può essere eccentrica) nonché lo spessore delle pareti delle cellule epiteliali circondanti tali canali.

Il numero delle cellule epiteliali è un elemento diagnostico importante solo per quelle specie in cui tali pareti sono spesse (così, ad esempio, 6 sono tipiche della Douglasia, 7.9 dell'Abete rosso, oltre 12 del Larice) perché, in caso contrario, esse vengono irrimediabilmente danneggiate nel ricavare le sezioni microscopiche ed il loro conteggio risulta impossibile. Infine, anche in questa sezione, è facilmente osservabile la presenza o meno di ispessimenti elicoidali sulle pareti delle tracheidi assiali.

Volendo definire con maggior dettaglio le osservazioni necessarie per l'indagine macroscopica ed il successivo esame microscopico di un campione di legno di Conifera, si riporta il seguente schema di riferimento:

ESAME MACROSCOPICO

Il legno di Conifere, essendo omoxilo, è caratterizzato da pochi elementi anatomici ed in particolare:

* dalla presenza di tracheidi (elementi anatomici che, rispetto ai vasi delle Latifoglie, se osservati con una lente di ingrandimento, presentano una sezione sub-poligonale, un lume più ridotto e pareti cellulari più spesse);
* dalla presenza di raggi parenchimatici di tipo esclusivamente mono o biseriato, per cui se il campione in esame presenta grossi raggi ben visibili ad occhio nudo, non potrà essere di Conifera);
* da anelli di accrescimento ben marcati (ad eccezione di rari casi come, ad esempio, nel legno di Cipresso).

Caratteri anatomici e proprietà utili per il riconoscimento macroscopico del legno di Conifere:



Sezione trasversale

* Alburno e durame
o Eventuale differenza cromatica.
o Rapporto tra le due porzioni.
o (Colore).
* Anelli di accrescimento
o Ampiezza.
o Sviluppo della porzione di legno tardivo all'interno dell'anello.
o Tipo di passaggio (brusco o graduale) fra la porzione di legno primaticcio e tardivo.
* Canali resiniferi
o Eventuale presenza.
o Grandezza, disposizione e frequenza all'interno degli anelli (servirsi di una lente di ingrandimento).
* Odore



ESAME MICROSCOPICO

Caratteri anatomici da osservare ai fini del riconoscimento microscopico del legno di Conifere:

Sezione trasversale

* Canali resiniferi
o Eventuale presenza, dimensione e disposizione all'interno degli anelli di accrescimento.
o Spessore delle pareti delle cellule epiteliali.
* Tracheidi
o Tipo di transizione (passaggio brusco o graduale) fra legno primaticcio e tardivo.
o Sviluppo del legno tardivo (spessore delle pareti delle tracheidi e numero di file di cellule che lo compongono).
* Cellule parenchimatiche assiali
o Eventuale presenza e disposizione all'interno degli anelli di accrescimento.



Sezione longitudinale radiale

* Tracheidi assiali
o Eventuale presenza di ispessimenti elicoidali sulle pareti.
* Punteggiature areolate
o Disposizione.
o Forma dell'orifizio.
* Punteggiature dei campi di incrocio
o Tipo.
o Numero.
o Disposizione
* Tracheidi radiali
o Eventuale presenza
o Tipo di pareti (lisce o dentate) ed eventuale presenza di ispessimenti nodulari sulle pareti terminali.



Sezione longitudinale tangenziale

* Tracheidi
o Eventuale presenza di ispessimenti elicoidali sulle pareti
* Raggi parenchimatici
o Altezza, tipo (mono o biseriati) e forma.
o Forma della sezione delle cellule parenchimatiche.
o Eventuale presenza di canali resiniferi orizzontali e loro dsposizione all'interno del raggio (il Larice li ha eccentrici).
* Canali resiniferi orizzontali
o Eventuale presenza.
o Spessore delle pareti delle cellule epiteliali.
o Numero delle cellule epiteliali (in genere: 6 in abete rosso, 9 in Douglasia, >9 in Larice) e disposizione dei canali nel raggio.
Rispondi

Torna a “Autocostruzione Manici”