Composizione chimica acciaio Sheffield

Moderatore: Moderatore Area Tecnica

Rispondi
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5929
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da Aldebaran »

Da qui

Sheffield Silver Steel da qui
Corrisponde alla composizione chimica dell'acciaio BS-1407, possiede l'1,10%-1,20% di carbonio,~0,35% di manganese e 0,30%di silicio.Vi sono presenti tracce di impurita' (zolfo e fosforo).
Approfondimenti qui

Inoltre, la ditta che produceva l'acciaio per i coltellinai di Sheffield era la Mushet,queste sono le composizioni chimiche degli acciai di alcune annate:

Mushet,anno 1898:
C=Carbonio=2,40%
Si=Silicio=0,711%
P=Fosforo=0,055%
S=Zolfo=0,051%
Cr=Cromo=0,49%
Mn=Manganese=1,90%
W=Tungsteno=5,62%


Mushet,anno 1894:
W=5,44%
Cr=0,39%
C=2,15%
Mn=1,57%
Si=1,04%

Mushet,anno 1893:
W=6,05%
Cr=0,34%
C=2,21%
Mn=1,80%
Si=0,88%
P=0,037%
S=0,020%
Bibliografia:Ing.Carlo Colombari,Il taglio dei metalli.
Ultima modifica di Aldebaran il 07/07/2014, 10:23, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
franzkleber
Messaggi: 448
Iscritto il: 20/06/2010, 15:22
Località: Cesano Maderno

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da franzkleber »

Non riesco a crederci !!

Le percentuali di carbonio sono altissime....2.1-2.4 %!!!
Ed il wolframio....5-6%....ma questi sono acciai per lavorazioni ad alta velocità!!
Secondo me non venivano usati per la produzione di coltelli o rasoi .. sono talmente legati da essere moooolto difficili da trattare termicamente.
SE UN UOMO NON E' DISPOSTO A LOTTARE PER LE SUE IDEE , O LE SUE IDEE NON VALGONO NULLA , O NON VALE NULLA LUI .
E.L. Pound
Avatar utente
Zino Davidoff
Messaggi: 17
Iscritto il: 06/04/2010, 11:21
Località:

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da Zino Davidoff »

Effettivamente siamo sui livelli dell'acciaio navale (di allora). Credo.
Quando tutto ciò che hai è una Coticule, ogni problema inizia ad assomigliare a uno Sheffield.
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5929
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da Aldebaran »

@Franz Kleber:Effettivamente l'acciaio Sheffield di allora equivale all'M2 odierno.Sul libro da me riportato nella bibliografia,e' scritto che con questo acciaio si rifornivano i coltellinai di Sheffield.Qui inoltre troverai altri approfondimenti in merito.

@Zino,l'acciaio a cui fai riferimento e' il Cast Steel.Veniva usato per le barche (e per i tombini)perche' appunto arrugginisce difficilmente.Ora per le imbarcazioni si usa l'acciaio austenitico,praticamente composto da ferro,data la sua bassissima percentuale di carbonio,e,di conseguenza,impossibile da temprare.
Avatar utente
franzkleber
Messaggi: 448
Iscritto il: 20/06/2010, 15:22
Località: Cesano Maderno

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da franzkleber »

Davvero notevole.
Avevo favoleggiato di provare a costruirmi un rasoio a mano libera tipo "frameback" usando per la lama l'acciaio recuperato da una sega meccanica che dovrebbe essere appunto M2.
Siccome sono gia' trattate termicamente risulta difficoltoso da asportare materiale.
Credevo di aver pensato ad una novità......invece vengo a sapere che a Sheffield gia lo facevano molti anni fa , incredibile , non si inventa piu niente !!
SE UN UOMO NON E' DISPOSTO A LOTTARE PER LE SUE IDEE , O LE SUE IDEE NON VALGONO NULLA , O NON VALE NULLA LUI .
E.L. Pound
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5929
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da Aldebaran »

Ma per sega meccanica intendi catene da motosega?
Avatar utente
franzkleber
Messaggi: 448
Iscritto il: 20/06/2010, 15:22
Località: Cesano Maderno

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da franzkleber »

No, intendo quelle lame lunghe circa 350 mm larghe 30 mm e di spessore intorno a 2 mm.
Assomigliano a delle lame di seghetto ma "vitaminizzate" sono usate in macchine che impimono loro un semplice movimento di va e vieni .
Sono usate per tagliare grossi trafilati di acciaio.
SE UN UOMO NON E' DISPOSTO A LOTTARE PER LE SUE IDEE , O LE SUE IDEE NON VALGONO NULLA , O NON VALE NULLA LUI .
E.L. Pound
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5929
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da Aldebaran »

A grazie!Ora ho capito,scusami.Comunque era plausibile anche fare una lama con una catena da motosega,forse addirittura un damasco..In tal caso pero'non mi tornavano i conti sulla durezza dell'acciaio.Le catene da motosega sai se sono in W2 o simile?
Avatar utente
franzkleber
Messaggi: 448
Iscritto il: 20/06/2010, 15:22
Località: Cesano Maderno

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da franzkleber »

ciao!

Purtroppo non sono a conoscenza del materiale di costruzione delle catene da motosega .
Però ho letto un libro "Knife talk" del famoso coltellinaio Ed Fowler , c'è un articolo riguardo un coltello damasco fatto da lui utilizzando una grossa lama di motosega.
Sul libro si vedono bene anche le foto ....eccezzionale!!
Secondo lui la qualità dei materiali impiegati varia molto...ad ogni modo il damasco viene molto bello e le caratteristiche di taglio buone se si esegue un trattamento termico valido , però continua a considerare il damasco meno efficiente del 52100 , secondo luivnon plus ultra per l'utilizzo di materiale di recupero.
Anche un altro famoso coltellinaio americano Waine Goddard ne suo libro "the wonder of knifemaking"parla di damasco ottenuto da catene da motosega,dice anche lui che molti sono le tipologie di acciai usati , addirittura alcune hanno i denti con riporti in cromo (che vanno asportati per la forgiatura).
Comunque sembra che tutte le catene ,da quelle di bicicletta/moto e catene di trasmissione che muovono gli alberi a camme dei motori 4 tempi siano buone per un damasco !!
SE UN UOMO NON E' DISPOSTO A LOTTARE PER LE SUE IDEE , O LE SUE IDEE NON VALGONO NULLA , O NON VALE NULLA LUI .
E.L. Pound
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5929
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da Aldebaran »

Ed Folwer lo conosco,e' infatti per questo che nel mio precedente post facevo riferimento a damaschi forgiati con catene.Non mi ricordavo pero',per l'appunto,il nome esatto del knifemaker,per fortuna me lo hai detto e cosi mi sono un po' "ristudiato"il suo sito.Ho infatti impiegato un po' per rispondere al tuo post per questo motivo.
Inoltre ho scoperto che per quanto concerne le catene da motosega,queste son fatte con acciaio C40 o giu' di li'.Infatti si affilano semplicemente con delle lime.Essendo un acciaio non molto "duro",penso che tu abbia fatto bene ad optare per altri acciai nel corso della tua carriera di forgiatore.Al limite si potrebbe usare,penso,il C40 per le "spalle"di un coltello e il K720 per il tagliente.
Avatar utente
franzkleber
Messaggi: 448
Iscritto il: 20/06/2010, 15:22
Località: Cesano Maderno

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da franzkleber »

si, anche secondo me sono acciai debolmente legati.
A quanto ho potuto capire tutti gli "esperti" continuano a sostenere che per una tenuta del filo ottimale occorre salire con il contenuto di carbonio.
Del resto se thiers issard ultimamente adotta un acciaio con 1,4 % di carbonio una ragione ci sarà no??
Il damasco è bello come disegno ma come tenuta del filo .....la soluzione l'avevano già trovata gli antichi....3 strati SANMAI !!!
SE UN UOMO NON E' DISPOSTO A LOTTARE PER LE SUE IDEE , O LE SUE IDEE NON VALGONO NULLA , O NON VALE NULLA LUI .
E.L. Pound
andreat63
Messaggi: 941
Iscritto il: 15/07/2010, 11:29
Località: Moglia (MN)

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da andreat63 »

siamo sicuri che fosse per coltellinai, questo acciaio, e non per usi più speciali?
era un acciaio da crogiolo?
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5929
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da Aldebaran »

Il crogiolo veniva utilizzato ai tempi per produrre Cast Steel e acciai similari.
Nel 1740 Benjamin Huntsman, a Sheffield riscoperse la tecnica dell'acciaio al crogiolo: dopo anni di esperimenti in segreto, mise a punto una fornace in grado di raggiungere i 1600ºC in cui metteva una dozzina di crogioli di argilla, ciascuno con 15 Kg di ferro, che veniva portato lentamente al calor bianco: a questo punto si aggiungevano pezzi di ghisa, che lasciati a fondere aggiungevano al materiale il carbonio necessario: dopo tre ore circa l'acciaio veniva colato in lingotti.
Fu una rivoluzione: nel 1740, Sheffield produceva circa 200 tonnellate di acciaio all'anno; un secolo dopo ne produceva 80.000, la metà di tutta la produzione europea, ed era la più grande città industriale d'Europa. Questo modo di produrre l'acciaio restò il migliore fino all'arrivo del convertitore Bessemer permetteva di ottenere acciaio di pari qualità ad una frazione del costo.
Non so, in linea di massima potrebbe essere possibile che fosse acciaio al crogiolo, almeno con i tempi storici ci siamo.
andreat63
Messaggi: 941
Iscritto il: 15/07/2010, 11:29
Località: Moglia (MN)

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da andreat63 »

c'è da dire che, se scritte "cast steel, "guss stahl", "acier fondu", "acciaio fuso", hanno troneggiato sugli utensili di qualità (ma anche fraudolentemente su patakke inqualificabili) ben oltre lì'avvento del bessemer, fin dopo la II guerra, direi, in virtù del fatto che permetteva di ottenere standar di qualità e omogeneità ancora superiori e lontani da quello che si otteneva coi bessemer
Avatar utente
paciccio
Messaggi: 7040
Iscritto il: 31/03/2010, 21:52
Località: Provincia N.W. Milano - Magonza
Contatta:

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da paciccio »

Spesso l'industria e gli artigiani usano metodi di produzione "vecchi" perchè preferiscono fare con quello che conoscono, piuttosto che avventurarsi in novità, di solito chi sperimenta le novità, lo fà per il bisogno di ottenere un tipo produzione che con i metodi "classici" non riesce a raggiungere...
«Con un gentiluomo sono sempre più di un gentiluomo; con un mascalzone, cerco di essere più di un mascalzone.» Paciccio & Otto von Bismarck
«Per capire le pietre ci vuole pazienza e perseveranza» Ura «non sono le pietre che affilano e fanno magie, bensì chi le usa con scrupolo ed esperienza» Lemmy
My SOTD on Instagram
Avatar utente
Aldebaran
Messaggi: 5929
Iscritto il: 31/03/2010, 18:26
Località: Milano - Chieti
Contatta:

Re: Composizione chimica acciaio Sheffield

Messaggio da Aldebaran »

Una interessante notizia storica (a mio personalissimo avviso).
Da qui

[...]“ RASOIO.
Non v’ ha argomento in cui la sagacia degli artieri abbia più studiato che sulla fabbricazione de’ rasoi: ognuno portò alle stelle il metodo da lui impiegato, e nullameno niente v’ha di più raro che un buon rasoio. Non annovereremo tutti i privilegii ottenuti su tele argomento, i quali nulla insegnano di positivo circa al metodo seguito dei privilegiati. L’amministrazione francese non si è data gran cura di soddisfare le condizioni prescritte dalla legge sui privilegii che ogni inventore, convinto di avere nella sua descrizione nascosto i veri metodi da lui impiegati, sarà decaduto dal suo diritto. La legge non guarentisce che il metodo sia buono , ma esige che la descrizione contenga esattamente quello elle praticamente eseguisce il postulante; bisogna quindi che questa descrizione contenga un metodo qualunque diverso in alcuna parte da quelli già praticati. Senza di ciò il pubblico rimane ingannato, e un uomo di mala fede potrebbe prendere un privilegio per un oggetto conosciuto e di pubblico diritto; le arti ne sarebbero inceppate, e lo scopo del privilegio non verrebbe ottenuto. Citeremo, ad esempio , la descrizione del privilegio accordato al coltellinaio Pradier, il 30 settembre 1819 , per due nuove qualità di rasoi,le cui lame, fatte con acciai francesi, sono superiori alle inglesi.

“ Uno di questi rasoi ha una sola lama che si può cangiare, mediante un secreto, l'altro ha tre lame. I manichi stessi servono d’astuccio alle lame. e si possono fare di qualsivoglia metallo, di tartaruga od anche di legno.”. Non è ridicolo vedersi accordare un privilegio per tale oggetto, quasi non si conoscesse tutto ciò che contiene questa descrizione ? L’importante era il modo di fabbricare i rasoi per renderli d" una qualità superiore a quella degl’inglesi; e su ciò la descrizione non fa parola. Se ne potrebbe citare un gran numero la cui descrizione è altrettanto inconcludente; adunque l'amministrazione che accordò questi privilegii si è resa colpevole verso il pubblico, e quasi saremmo tentati a dire non aver esso considerata che la somma di denaro che recava il postulante , e fatta poca attenzione al danno che recava all'industria. Speriamo che col nuovo ordine tali abusi avran fine.

Per fabbricare un buon rasoio non basta provvedersi,d’acciaio di prima qualità, bisogna di più che questo acciaio sia diligentemente lavorato, poiché il migliore acciaio si guasta nella fucina. Quindi occorre sia ben temperato , e rinvenuto o ricotto al punto conveniente, perché dopo essere stato ripassato e affilato sul cuoietto , serbi un taglio vivo che non si smussi o si sdenti. Dopo trent'anni di saggi chimici,,ripetuti sulla fabbricazione dell’acciaio per ottenerne uno strumento da taglio della maggior perfezione, nel 1823 giungemmo ad ottenere lo scopo propostoci.

Lavorando sull’ acciaio, ci eravamo avveduti che tutti gli acciai del commercio contengono troppo carbonio: riconoscemmo la quantità che v’era d’eccesso, e fabbricammo un acciaio a proporzioni stabilite di carbonio. Ci fu facile conoscere con l’uso quale di queste proporzioni fosse la migliore. Provammo di fare leghe d’acciaio fuso'con diversi metalli , come l’argento, l‘oro, il platino, ecc., in varie proporzioni; ma la lega con 1/500 d’ argento dimostrò che la pretesa lega non presentava che l’aspetto di un metallo interposto fra le molecole di acciaio, qualunque fosse il grado di calore impiegato. Con la lente vedevasi benissimo una quantità di strie d' argento sul taglio cui davano l‘ aspetto d’una sega a denti troppo grandi.

Alla parola Coltellinaio abbiamo indicata la maniera di lavorare l’acciaio fuso per ottenere buoni rasoi ed ottimi strumenti da taglio. Nulla abbiamo da aggiungere alle osservazioni precedenti; eccitiamo solo gli artefici a impiegare i metodi da noi indicati, assicurandoli che miglioreranno d’assai i loro rasoi.

A circostanze uguali, i migliori rasoi sono quelli la cui lama è sottile, montata sopra una costola di ferro o d’acciaio ; queste lame hanno il vantaggio di non abbisognar mai d’esser passate sulla ruota, che le guasta stemprandole, nel valore che trasmette alla lama,attesa la velocità con cui gira. Lo stesso dee dirsi del politoio. I rasoi a lama sottile non sono soggetti a.questo grave inconveniente, non hanno bisogno che d" essere passati di tratto in tratto sulla pietra da olio e poscia sul cuoietto, purché questo sia ben preparato.

Siccome il cuoietto e la preparazione onde cuopresi sono la cosa più importante per dare o per conservare un taglio eccellente ai buoni rasoi, così entreremo in alcune particolarità, sulle varie polveri o pomate privilegiate,e indicheremo quelle che ci sono parse migliori.
http://www.ilrasoio.com/viewtopic.php?f ... 534#p88534

[editato per correggere le imprecisioni dell'OCR di google ;) ]
Rispondi

Torna a “Autocostruzione Rasoio & Coltelli”