Il primo disegnino mostra come cambiando la grana della pietra, si ottiene uno spigolo del tagliente (il tratto evidenziato in rosso) che è dello stesso ordine di grandezza della particella abrasiva.
Banale, lo so, ma forse non chiaro a tutti.
Nel secondo disegnino ho cercato di riprodurre l'effetto della finitura su pietra o su coramella a parità di diametro delle particelle abrasive.
Come si vede la coramella essendo flessibile modifica il profilo del tagliente creando una specie di micro-tagliente che ha l'angolo meno acuto.
Questa tecnica detta dei taglienti multipli è molto usata negli attrezzi per lavorare il legno, dove bisogna generarli variando appositamente l'angolo di lavoro sulla pietra.
Il vantaggio del micro-tagliente è duplice:
1. l'angolo meno acuto rende meno fragile il tagliente stesso, che quindi lavora più a lungo prima di rovinarsi.
2. La ri-affilatura è più veloce perché non si deve asportare metallo da tutto il tagliente, ma soltanto rigenerare il micro-tagliente.
Il secondo disegno lascia anche intuire perché quando si esagera con la coramella il rasoio non taglia più e bisogna tornare sulla pietra: il profilo leggermente curvo che dona la coramella diventa "troppo curvo" ed ha lo stesso effetto di una lama smussata.