Qualcuno ha mai sperimentato ?
Se sì, avete trovato benefici ?
Se nessuno l' ha mai fatto, potrebbe dare vantaggi ?
Affilare a lama calda - opinioni ed esperienze
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- oriolo
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Affilare a lama calda - opinioni ed esperienze
Hic et nunc
Alessandro
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- Bushdoctor
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Re: Affilare a lama calda - opinioni ed esperienze
No, non l'ho mai sperimentato per l'affilatura, mentre invece lo faccio prima di scoramellare, ossia immergo la lama per 10 secondi in acqua bollente, asciugo e scoramello su coramella anch'essa preriscaldata mediante sfregamento del palmo della mano.
On the stone again
- CozzaroNero
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Re: Affilare a lama calda - opinioni ed esperienze
Io invece scaldo bene la lama prima di radermi, non ho mai provato prima dell'affilatura.
- Aldebaran
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Re: Affilare a lama calda - opinioni ed esperienze
Ciao a Tutti!
l'affilatura di un rasoio a mano libera su pietra può essere intesa come un esempio di attrito diretto.
Secondo Coulomb (1781) il valore della forza di attrito durante il moto è:
1. Proporzionale alla componente normale Fn;
2. Indipendente dall'estensione del contatto;
3. Indipendente dalla velocità di " strisciamento ";
4. Dipendente dalla natura e dallo stato della superficie a contatto.
Quest'ultima legge in particolare è stata analizzata sperimentalmente dal Generale Morin nel 1831 che era anche un Maestro d'Armi ( come Abadie, che fu il Maestro del Colonnello Rudolph Schmidt-Rasoio Bambola ) e attuò prove sperimentali anche sui taglienti.
Se la lama viene scaldata solo in qualche maniera casalinga, (esempio acqua calda/bollente ) , asciugata e subito passata su pietra per l'affilatura, non accadrà nulla di che. Bisogna attuare una dilatazione termica affinché le due parti, pietra e rasoio, risultino ben accoppiate. Nel caso in cui si usi un forno, stando sotto la temperatura di rinvenimento ( quindi massimo 150 gradi), si creerà uno snervamento nella zona di contatto e quindi un calo del coefficiente di attrito. Accade come con l'heavy honing, delle parti, a livello microscopico, non poggeranno più sulla superficie ( circa il 30% in meno della superficie poggerà, con suddetta temperatura).
Se la lama viene scaldata con acqua calda o bollente e passata su pietra ancora bagnata, ad influire sarà l'attrito tra superfici lubrificate, non il calore. Una delle proprietà di questa resistenza è che gli oggetti con una sezione maggiore , ovvero che presentano un profilo più ampio al fluido attraverso il quale si muovono, subiscono più attrito. Il fluido può spingere contro più spazio totale, aumentando l'attrito sull'oggetto in movimento.
Grazie per l'attenzione e buon proseguimento e buona pasqua a voi e ai vostri cari,
Andrea
l'affilatura di un rasoio a mano libera su pietra può essere intesa come un esempio di attrito diretto.
Secondo Coulomb (1781) il valore della forza di attrito durante il moto è:
1. Proporzionale alla componente normale Fn;
2. Indipendente dall'estensione del contatto;
3. Indipendente dalla velocità di " strisciamento ";
4. Dipendente dalla natura e dallo stato della superficie a contatto.
Quest'ultima legge in particolare è stata analizzata sperimentalmente dal Generale Morin nel 1831 che era anche un Maestro d'Armi ( come Abadie, che fu il Maestro del Colonnello Rudolph Schmidt-Rasoio Bambola ) e attuò prove sperimentali anche sui taglienti.
Se la lama viene scaldata solo in qualche maniera casalinga, (esempio acqua calda/bollente ) , asciugata e subito passata su pietra per l'affilatura, non accadrà nulla di che. Bisogna attuare una dilatazione termica affinché le due parti, pietra e rasoio, risultino ben accoppiate. Nel caso in cui si usi un forno, stando sotto la temperatura di rinvenimento ( quindi massimo 150 gradi), si creerà uno snervamento nella zona di contatto e quindi un calo del coefficiente di attrito. Accade come con l'heavy honing, delle parti, a livello microscopico, non poggeranno più sulla superficie ( circa il 30% in meno della superficie poggerà, con suddetta temperatura).
Se la lama viene scaldata con acqua calda o bollente e passata su pietra ancora bagnata, ad influire sarà l'attrito tra superfici lubrificate, non il calore. Una delle proprietà di questa resistenza è che gli oggetti con una sezione maggiore , ovvero che presentano un profilo più ampio al fluido attraverso il quale si muovono, subiscono più attrito. Il fluido può spingere contro più spazio totale, aumentando l'attrito sull'oggetto in movimento.
Grazie per l'attenzione e buon proseguimento e buona pasqua a voi e ai vostri cari,
Andrea
- oriolo
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Re: Affilare a lama calda - opinioni ed esperienze
Grazie per le risposte.
Premesso che non ho basi tecnico-scientifiche in materia, la mia domanda era rivolta pensando al principio - da tutti conosciuto - della dilatazione termica e "concettualizzato" sul filo di una lama.
Provo a spiegarmi:
Sappiamo che il "filo" di una lama è l' incontro di due piani - le cui superfici presentano microsolchi creati dai granuli della pietra abrasiva - che si incontrano in una "linea" che sarà seghettata (ipotizzando che il movimento di affilatura si sempre perpendicolare all'asse longitudinale della lama).
Domando:
se questi "solchi" vengono creati su un metallo caldo, e quindi dilatato, quando poi il metallo si raffredda avremo dei solchi di minore profondità e quindi una seghettatura
più "raffinata" ?
Premesso che non ho basi tecnico-scientifiche in materia, la mia domanda era rivolta pensando al principio - da tutti conosciuto - della dilatazione termica e "concettualizzato" sul filo di una lama.
Provo a spiegarmi:
Sappiamo che il "filo" di una lama è l' incontro di due piani - le cui superfici presentano microsolchi creati dai granuli della pietra abrasiva - che si incontrano in una "linea" che sarà seghettata (ipotizzando che il movimento di affilatura si sempre perpendicolare all'asse longitudinale della lama).
Domando:
se questi "solchi" vengono creati su un metallo caldo, e quindi dilatato, quando poi il metallo si raffredda avremo dei solchi di minore profondità e quindi una seghettatura
più "raffinata" ?
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Alessandro
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- Aldebaran
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Re: Affilare a lama calda - opinioni ed esperienze
No. Le dimensioni dei solchi dipendono dal tempo e temperatura a cui è sottoposta la lama e di sicuro con l'acqua calda non cambia nulla. Mi scuso se non l'ho specificato prima il tempo di temperatura che va tenuto in considerazione, almeno in tempi ideali se non necessariamente quantitativi. Seghettatura "più raffinata" non so cosa voglia dire, semplicemente, se consideriamo idealmente i graffi sul bevel come minuscoli triangoli isosceli la loro base si dilaterà col caldo e restringerà col freddo ma, ripeto, con riscaldamenti blandi , anche con acqua calda/bollente, non cambia nulla e non vi sarà percezione durante la rasatura/affilatura perché sono altri i fattori che influiscono realmente nell'affilatura, tipo l'attrito fluiododinamico che si porta dietro numerose conseguenze. Certi discorsi potrebbero essere presi in considerazione tramite la teoria di Eshelby che impone però l'uso di progrrammi software e non vedo il motivo di complicarsi cosi tanto la vita per l'affilatura di un rasoio.